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Curva Maratona (foto Amoon)

E' stato un week end scialbo all'insegna di vecchi problemi che ogni tanto trascuro e vivo in pace ma quando si ripropongono lo fanno con virulenza.

Le questioni sono quasi sempre le stesse: contrasti familiari e amicizie sbagliate.
Da quando i miei hanno saputo della mia omosessualità mi sento trattato un po' come la loro badante, sento che ogni tanto con la loro presenza mi soffocano. Certo quella che descrivo qui è una sensazione e non è detto che sia dettata da tutto il contorno che mi circonda e vivo.

Le amicizie sbagliate sono quelle torinesi: questo week-end ho provato a non mandare sms e vedere che succede. Ebbene nessuno dei miei amici si è fatto vivo. E' vero che avevo detto, un po' brutalmente, che gente così va usata però che cosa brutta.

L'unico momento in cui mi sono ripreso è stato ieri allo stadio con i miei nipoti a vedere Torino-Genoa. Vedo mio nipote, quello più grande, timidino e taciturno, sempre un po' riflessivo. Non vi nego che rivivo in lui Amoon bambino e non posso che temere per il suo futuro vedendo a me com'è andata.

Poi penso alla partita vista: il Toro sotto di un goal al 92 esimo, e in pieno recupero partita, in 3 minuti segna 2 goals mandando in delirio stadio e tifosi. Ecco forse quando tutto sembra finito, quando tutto sembra segnato magari non arrendersi aiuta a cambiare un po' le cose.

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Buongiorno

Amoon