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Ieri sera i quarti di finale di coppa Italia vedono di fronte Napoli e Inter.

La partita è abbastanza equilibrata quando sul finire del secondo tempo l'Inter segna. Il Napoli si spinge così in avanti, trascinata dal proprio allenatore Sarri, 60 anni, alla sua prima esperienza sulla panchina di una grande squadra.

Succede poi che l'allenatore dell'Inter, Roberto Mancini, abbia una discussione con il quarto arbitro sul lungo recupero finale concesso alla partita. E così che l'allenatore Sarri inizia ad avere un diverbio con Mancini, che verrà apostrofato come "Sei solo un frocio e finocchio".

Che poi se proprio vogliamo dirla tutta le due parole sono sinonimi quindi più che la congiunzione io avrei usato un semplice "o...finocchio". Ma a parte l'ironia a Mancini non è proprio andata giù e durante le interviste ha denunciato il fatto in TV accusando Sarri di razzismo (magari di omofobia Roberto, ma io ti amo ugualmente).

Sarri intervistato poco dopo ha affermato che era arrabbiato e si sa che durante una partita si perde il controllo. "Ma certi diverbi dovrebbero rimanere sul campo e chiudersi lì".

E invece no caro Sarri anche perchè tu sei recidivo. Tre anni fa, tu allenatore dell'Empoli in serie B, affermavi che "ormai il calcio è diventato uno sport per froci". A parte l'uso che ormai per te è diventato consuetudine, della parola froci (molto offensiva), ti rendi conto che nella squadra che alleni potresti avere dei calciatori omosessuali?

A mio avviso è giusto che certi comportamenti sbagliati vengano fuori: Sarri allena un grande club e deve essere d'esempio per tutti a partire dai calciatori e dai tifosi della sua squadra.

Per la cronaca Sarri ha chiesto scusa a Mancini e agli omosessuali: forse le migliori scuse sarebbero la sua partecipazione sabato (ore 16.30 piazza della Carità a Napoli) alla manifestazione a favore della legge sui diritti civili.

Sarri svegliati.

Amoon