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Domenica sera di ritorno da Trento, alla stazione di Milano centrale sale una ragazza che si accomoda nel posto vicino al mio.

Appena partiti da Milano la ragazza inizia a parlare e non la smetterà più per 1 ora.

La giovane, apprenderò poi albanese ma con un ottimo italiano, racconta di essere stata derubata. "Cioè il ragazzo che era qui con l'asilo mi ha preso portafogli e biglietti del treno e me li ha strappati" (asilo = asilo politico) racconta la giovane ad una donna anziana vicino a lei. "E tu lo hai denunciato?" chiede la signora..

"Nooo perchè mi dispiaceva. Gli ho detto di non farlo più sennò ti tolgono l'asilo".

Al che l'anziana si complimenta con la ragazza: "Ma come sei buona. Ma tu credi in Dio?".

La ragazza racconta di essere Testimone di Geova: "Cioè io credo in Dio...". L'anziana ha un sussulto: "anche io sono Testimone. Io sono insegnanto a scuola" (non è un errore di battitura).

Le due donne parlano guardado la copertina di un libro su Gesù estratto dalla borsa dall'insegnanto. Poi l'anziana chiede: "ma tu sei fidanzata?". "Si guarda sto vivendo una storia bellissima" dice la giovane raggiante.

L'insegnanto si complimenta. "Quando vi sposate?". La ragazza risponde timidamente: "Beh c'è ancora qualche piccolo problema che non mi va di raccontre. Però è una storia molto bella. Pensa che finora lui mi ha dato un bacio solo qui..." la ragazza indica la guancia.

L'anziana, che sarà pure insegnanto ma non scema, ha un sobbalzo.

"Mi dai il tuo numero di telefono? così ogni tanto ti chiamo e chiacchieriamo" chiede la ragazza.

"No" risponde seccamente l'anziana in procinto di scendere dal treno.
Poi ci ripensa anche perchè come tutte le storie tristi il lieto fine è d'obbligo.

Amoon