Signora mia

Scene da un matrimonio (il mio) I - Dramatis personae (I parte)

Se si parte dal presupposto che un matrimonio è essenzialmente una coreografia, non si può cominciare che dai personaggi che la interpretano. L’elenco è potenzialmente infinito (testimoni, amiche/amici, vecchi pretendenti, zie di quarto grado, giusto per fare qualche citazione in ordine sparso), ma ce ne sono alcuni imprescindibili:

La Sposa. Primo Motore del matrimonio, Protagonista Indiscussa, eroina che getta ombra col suo velo su tutti gli altri personaggi: chiamatela come volete, è lei l’anima del matrimonio e della sua organizzazione. Può essere agitata da dubbi, paure e ripensamenti, ma continua implacabile a guidare la Gioiosa Macchina da Guerra del matrimonio. Quest’ultima ruota intorno a lei, naturalmente: la Sposa è il Sole e gli altri protagonisti i pianeti. E guai se a qualcuno di loro scappa un’eclisse.

Lo Sposo. Personaggio dallo status duplice: se da un lato la sua presenza è assolutamente indispensabile perchè la GMdG si metta in moto – e ci resti -, dall’altro non è che una spalla per la protagonista indiscussa.
La sua opinione su bomboniere, menu, caratteri del libretto della messa e quant’altro è il più delle volte nominale. La sua funzione principale è infilare l’anello alla Sposa al momento giusto e far risaltare il vestito di Lei indossando un abito scuro che faccia contrasto, ma guai se il punto di bianco della camicia non si abbina a quello scelto dalla Sposa: il matrimonio sarà finito ancora prima di iniziare.
 Lo Sposo dedica le sue energie a dimagrire abbastanza da entrare nel gilet (che avrà tentato invano di non indossare) e a fare da cuscinetto tra la Sposa e la Madre dello Sposo (vedi oltre). Se regge a entrambe le prove, è vero amore.

La Madre della Sposa. È il braccio armato della Sposa: dove la nubenda non arriva per impedimento fisico o mentale, tipo consunzione da dimagrimento pro-vestito o Stress Disorder, arriva lei.
Memoria di ferro per tutti i matrimoni degli ultimi vent’anni, conoscenza approfondita di tutte le liti avvenute in famiglia nelle scorse tre decadi (fondamentali per assegnare i posti ai tavoli), sangue freddo anche davanti alle tragedie più drammatiche (sono finiti i confetti! La zia porta tutti e tre i figli!). Consapevole, per esperienza, di tutto quello che NON si deve fare per organizzare un matrimonio (ricorda il suo come se fosse ieri) sostiene, incoraggia e sgrida la figlia dal primo all’ultimo momento. È naturalmente emozionata all’idea che la sua bambina (sopratutto se è la prima, come nel mio caso) si sposi, ma tiene i sentimentalismi da parte per la cerimonia. L’uso compulsivo dell’aspirapolvere e la materializzazione di diversi metri di tulle possono essere un indizio dell’emozione repressa: ma guai a farglielo notare.

La Madre dello Sposo. Se la Sposa è il Sole, la Madre dello Sposo ( o Suocera) è la Luna Nera.
Non che sia animata da cattive intenzioni, anzi. Il problema è che le serve un po’ di tempo per capire che:

a) non è la Sposa

b) non è la Madre della Sposa

Nella prima fase, quando si confonde tra se stessa e la sposa, ritiene di poter scegliere personalmente data e luogo dell’evento. Solo dopo aver superato lo choc dell’annuncio, naturalmente: ed è sinceramente stupita all’idea che dopo soli otto anni di rapporto e una casa comprata insieme, suo figlio e una tizia possano decidere di sposarsi senza consultarla.

Quando passa dalla fase a) alla fase b) arriva inevitabile il confronto con la Sposa, che dal canto suo  è tollerante a critiche e suggerimenti quanto Calderoli agli immigrati. Frasi innocenti lasciate cadere con le migliori intenzioni suscitano tsunami emotivi nella Sposa, che deve avere la fortuna di uno Sposo ben piazzato che possa tenerla.
Ma quando si arriva alla lista degli invitati non basta nemmeno quello: si suggerisce ai Nubendi di inserire nella propria rubrica il numero di un esorcista, possibilmente con l’opzione chiamata rapida.  

                                          - continua -