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LA FIERA DELLE BANALITA’

Post n°783 pubblicato il 30 Maggio 2012 da kiwai
 

 

Ci risiamo!

Nuovo terremoto, nuovi disastri, nuove lacrimose manifestazioni di solidarietà, nuovo tsunami di coglionerie mediatiche, nuova parata di pseudo scienziati che ci spiegano cos’è un terremoto, nuove polemiche sul “che fare” … nuove tasse e amen!

 

In Italia ogni terremoto si trasforma immancabilmente in una nuova edizione della “fiera delle banalità”:

 

giornalisti e conduttori sguazzano nei “collegamenti in diretta” con i “reporters della disgrazia” sempre pronti a spezzarci il cuore con le immagini più spettacolari delle macerie e magari con qualche intervista allo “scampato di turno” …

in studio naturalmente non possono mancare “i soliti esperti”.. vulcanologi da poltrona, ingegneri da salotto e qualche “opinion leader” .. senza opinioni …

Tutti accomunati dalla solita premessa di solidarietà e cordoglio, ci propinano le stesse banalità ascoltate mille volte: terremoti imprevedibili .. patrimonio artistico fragile … controlli, verifiche ecc. ecc.

 

Non manca mai nemmeno il “divulgatore civico”.. il più delle volte ospitato nelle pagine “speciali” dei giornali, che ha scopiazzato (male) dal sito della Protezione Civile, il “decalogo del terremotato”…

un altro “avvoltoio” che riempie il vuoto della sua insipienza con raccomandazioni di cui monsieur de Lapalisse si vergognerebbe come un cane:

 

“ Evitare di precipitarsi verso le scale e non usare l'ascensore: talvolta le scale sono la parte più debole dell'edificio e l'ascensore può bloccarsi. “

“Se ci si trova all'aperto, allontanarsi da costruzioni e linee elettriche, perché potrebbero crollare.”

meglio uscire di casa indossando le scarpe, perché in strada ci si potrebbe ferire con vetri rotti e calcinacci ..”

Se ci si trova in auto, non bisogna sostare in prossimità di ponti, terreni franosi o spiagge: potrebbero lesionarsi o crollare.” [1]

 

Immancabili, ovviamente, le polemiche politiche (sempre condite di solidale cordoglio istituzionale)  sui “provvedimenti d’urgenza” e sulla “ricostruzione” … qui non dico niente, altrimenti mi si accusa, oltre che di insensibile cinismo, anche di strumentalizzare la disgrazia …

 

Ma a nessuno, dico nessuno, ho sentito spiegare che in Italia esiste una normativa antisismica … e nessuno ci dice che è una spaventosa “macchinazione burocratica” a valle della quale NON ESISTONO CONTROLLI DI NESSUN TIPO !!!  (e men che meno agevolazioni per la messa in sicurezza di vecchi edifici).

 

A nessuno, dico nessuno, ho sentito spiegare che in Italia entro i prossimi 10 anni l'85% dell'edificato urbano avrà più di 40 anni e che oltre 6 milioni di edifici sono esposti a gravi rischi sismici, 1 milione e trecento a quelli idrogeologici.

 

Se poi aggiungiamo che il decreto legge (n. 59 recante "Disposizioni urgenti per il riordino della Protezione Civile") recita:

"Al fine di consentire l'avvio di un regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti da calamità naturali sui fabbricati a qualunque uso destinati, possono essere estese [alla faccia della concessione!] tutte le polizze assicurative contro qualsiasi tipo di fabbricato appartenente a privati. E questo per poter garantire adeguati, tempestivi ed uniformi livelli di soddisfacimento delle esigenze di riparazione e ricostruzione".

 

Lo Stato, quindi, non rimborserà più per i danni causati dalle calamità naturali, ma saranno i cittadini a pagare di tasca propria la ricostruzione dei propri fabbricati.

Sempre nel decreto è contenuto il riferimento a quella tassa per le calamità naturali che prevede l'aumento della benzina per far fronte ai danni provocati da alluvioni, terremoti, ecc.

con la trovata di Monti, dopo cento giorni .. ognuno per sé e Dio per tutti ..

la solita giostra .. del calcio in culo !!!

                                                                                                                                                                  

[1]

Nel copia-incollare l’idiota si è dimenticato di aggiungere che le spiagge non si lesionano e men che meno crollano, ma possono essere soggette a ondate di maremoto.  

 

 
 
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani  
ARTICOLO 19  
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