Creato da kiwai il 24/12/2009

c'è tutto un mondo..

impressioni di un aborigeno della Nuova Guinea

 

 

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La cultura dell’accoglienza che distrugge i popoli

Post n°1226 pubblicato il 29 Giugno 2015 da kiwai
 

 

 

Voglio sintetizzare qui un articolo di Francesco Borgonovo, apparso su Libero di qualche giorno fa, è una lucida analisi della “sinistra cultura dell’accoglienza”.

Meditate gente .. meditate!

Il 23 scorso si è celebrata - con grande abbondanza di manifestazioni pseudo artistiche e sfilate di star impegnate nel sociale - la Giornata mondiale dei rifugiati al grido (boldriniano) di:

“Noi come voi siamo tutti migranti.”

È un’offensiva pseudo-culturale.

Slogan, parole d’ordine, mantra da scandire, frasi da piantare nel cervello degli italiani affinché ne scaturisca rigogliosa la pianta dell’accoglienza, dimenticando che nel solo 2014, l’Italia ha speso per l’assistenza agli sbarchi 746.172.000 euro, 2.288.000.000 dal 2011 al 2014 ….

Cifra con la quale si sarebbero potuti creare nel continente africano, oltre un milione e ottocentomila posti di lavoro, che avrebbero sostenuto qualcosa come dodici milioni di persone.  

Invece questi soldi li spendiamo per ingrassare le cooperative rosse e bianche, intrallazzatori mafiosi, albergatori paraculi .. e concerti di “solidarietà” ... secondo i dettami della Presidenta Boldrini, di Cecilia Strada e del grigio Mattarella.

È l’ideologia dominante (non maggioritaria) dell’accoglienza indiscriminata, creata da una élite intellettuale e benestante che ha fatto dello sradicamento e del «nomadismo» le proprie bandiere, una malattia mentale che serpeggia per l’Occidente ... altro che la «scabbia mentale fascioleghista» di cui bercia Gad Lerner. 

L’accoglienza indiscriminata è un prodotto squisitamente occidentale, la nefasta fusione di internazionalismo marxista e capitalismo sfrenato, quella di una élite per cui la patria è il mondo intero, per cui la delocalizzazione dell’anima è il primo passo verso la realizzazione.

Il concetto di nazione va superato, dicono, così come quello di comunità.

Libera circolazione delle merci e degli uomini, dunque.

Peccato che tra la merce e l’uomo, alla fine, non si faccia alcuna differenza.  

Il “creativo” deve essere sempre pronto a partire, a spostarsi, a cambiare vita e lavoro: nomade, insomma. Ovviamente con un superstipendio e magari con il conto corrente in un paradiso fiscale, la casa a Miami, il capoufficio a Palo Alto e la scrivania a Parigi, che fa tanto Bohème.

La differenza non esiste più.

O, meglio, esiste come patina: l’individuo, si dice, ha diritto di «esprimere se stesso», ha diritto alla propria originalità. Che si risolve, per lo più, nell’omologazione: gli impiegati di Google possono andare al lavoro in camicia hawaiana e calzoncini, ma è pur sempre una divisa.

La differenza vera è osteggiata.

Il patrimonio culturale è un fardello: va bene se produce il ristorante orientale sotto casa, meno se si esprime sotto forma di differenti tradizioni.

Ma poiché l’Occidente è il centro del globo e il responsabile di tutti i mali, deve porvi rimedio: per esempio accogliendo gli immigrati, i quali arrivano qui, si dice, in virtù di guerre e carestie provocate per lo più dall’Occidente.

Lo sradicato dell’élite creativa, ovviamente progressista, si sente vicino al «migrante», e si sente colpevole. Quindi espia i suoi peccati accogliendo.

Risultato:

la civiltà europea viene erosa da due parti. Prima dagli individui che la compongono. Poi da quelli che arrivano da fuori.

In fondo, il creativo nomade non ha tempo né voglia di fare figli, gli immigrati allora non solo vanno accolti, ma «servono».

Come forza lavoro sostitutiva, se non come schiavi da far lavorare gratis (a discapito dei lavoratori occidentali), come propose un ministro italiano poco tempo fa e come ribadiva la Caritas nel suo decalogo sull’immigrazione, dicendo che i «migranti» vanno «ospitati in esperienze di volontariato civico a favore delle comunità d’accoglienza».

Si attua così la «Grande Sostituzione».

A un popolo se ne sostituisce un altro.

Anche perché l’immigrato, a differenza dell’europeo «internazionalista», alle sue abitudini e tradizioni ci tiene eccome, e vuole conservarle anche nei Paesi in cui si stabilisce.

In questo quadro, il profugo è l’eroe del nostro tempo.

Egli è la «vittima» perfetta del Maschio Bianco Occidentale (ovvero il Demonio), e allo stesso tempo è il modello da seguire, l’«avanguardia» di una nuova civiltà, come ha teorizzato la Boldrini.

Il profugo supera i confini, che l’élite vorrebbe distruggere per diffondere l’omologazione vestita da compassione.

Questa è la cultura da combattere.

La frontiera non impedisce di scambiare conoscenze e ricchezze. È la migrazione che fa perdere tutto.

Ecco perché lo straniero andrebbe aiutato nel suo Paese, di cui dobbiamo rispettare il governo e le usanze, pretendendo che anche le nostre siano rispettate.

Altrimenti, saremo profughi a casa nostra.

 

http://www.liberoquotidiano.it/news/opinioni/11803373/La-cultura-dell-accoglienza-che-distrugge.html

 

Commenti al Post:
avvbia
avvbia il 29/06/15 alle 12:41 via WEB
Anche questi disastri fa la sinistra. non sa risolvere un solo problema dei tanto che affligono l'italia.. ciao. k. ciao.! gino
 
Vince198
Vince198 il 29/06/15 alle 16:02 via WEB
L'accoglienza è una peculiarità dell'essere umano che non va certo minimizzata, Kiw. Tuttavia chi entra in casa d'altri, accolto nel miglior modo possibile per non fargli sentire eventuali traumi vissuti nella terra d'origine, non DEVE avere pretese di ogni sorta e, soprattutto, far dimenticare a chi governa, che in Italia vi sono esigenze afferenti cittadini che hanno problemi molto seri quali una vita decorosa che al momento non hanno. L'Istat certifica che vi sono 12 milioni di poveri italiani e mi domando: cosa fa questo governo per questa gente? Si sprecano per i migranti, Donna Prassede in testa con grande cipiglio e accalorata, ancor più per gli esuli che, se hanno questo status, sono protetti da leggi internazionali che noi italiani rispettiamo, ma per i NOSTRI concittadini in difficoltà nulla fanno di concreto. La chiosa del tuo post, pertanto, è una soluzione più che ragionevole, senza farsi turlupinare da scafisti che non sono loro l'anello promotore di queste migrazioni, bensì è certa feccia fondamentalista che lucra sulla pelle di questi poveri disgraziati. Lo scafista è quello che materialmente porta sulle nostre spiagge - con l'autorizzazione dei primi - persone che, in tanti casi, non vorrebbero andare via dalla loro terra ma che vengono costretti da questi barbari intrallazzatori. Leggere un articolo in cui Gentiloni vuol trattare con l'Islam moderato, poi, mi fa capire quanto pavido (per non dire cacasotto) sia questo governo prono ai dictat della Troika, debole con i forti e forte con i deboli. Roba da vomito!
 
ormalibera
ormalibera il 30/06/15 alle 21:48 via WEB
complimenti per il post, magnifico. Lo condivido pienamente. Se fossero milioni a comprendere questo saremmo già a buon punto per venirne fuori.
 
Vince198
Vince198 il 08/07/15 alle 10:01 via WEB
Ecco, anche se off topic, CIO' che disse il dottor Sottile a proposito dell'Euro e, indirettamente, della Ue. Non aggiungo altro perché non intendo prendermi una denuncia per diffamazione. Però puoi ben immaginare quel che attraversa la mia mente dopo simil ascolto..
 
gas.o0
gas.o0 il 01/08/15 alle 17:32 via WEB
https://youtu.be/EWy7FWukNas Chediamoci dove finiscono i soldi delle emergenze, anzichè dare responsabilità malsane!!
 
 
gas.o0
gas.o0 il 01/08/15 alle 17:35 via WEB
https://youtu.be/Nqb_JuTx6r8 Non mi convince per nulla la storiella che l'imigrazione e l'accolgienza sia un danno, o forse che gl'italiani all'estero abbiano reso più danni che guadagni?!
 
   
kiwai
kiwai il 04/08/15 alle 12:08 via WEB
Da qualche tempo sto trascurando il blog e (purtroppo) gli amici che hanno la bontà di leggermi, ma ogni tanto non disdegno un giretto per la Community e naturalmente vado a vedere se ci sono stati “passaggi” sul mio blog …
Ecco allora che ti scopro un paio di “insperati” commenti (li leggete sopra) ..
Lo sconosciuto interlocutore si esibisce in un paio di commenti che definire “sintetici” è generoso, ma definire “idioti” è obbligatorio.
Prescindendo dai filmati suggeriti, di cui il primo è assolutamente “inconferente” e il secondo “contraddice” il suo stesso commento …
questo “partenopeo ululante” dimostra inequivocabilmente di essere un lettore assai distratto.
Ignora, il tapino, quante volte il sottoscritto ha denunciato il “magna-magna” delle “associazioni dell’accoglienza” e le relative connivenze …. coperte e finanziate dal “buonismo peloso e sinistro”.
Ignora, il tapino, che il sottoscritto vanta un nonno paterno (proveniente dall’Emilia) “schedato” a Ellis Island e svariati parenti in Argentina …. tutta gente che non ha certo “reso danni” nei paesi in cui è emigrata, pur senza usufruire di vitto e alloggio gratuiti per anni.
L’accoglienza “americana”- previ controlli e “schedature”- ha certamente prodotto “guadagni” per l’economia USA … e nessuno tiri fuori la mafia e il gangsterismo degli anni 20 , gli italiani sono “subentrati” agli Irlandesi e sono stati “sostituiti” dai Portoricani … in un “normale” avvicendamento criminale.
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 16/11/15 alle 23:50 via WEB
Dopo due anni di assenza..una semplice considerazione: Dopo l'ultimo conflitto mondiale si diceva che con un'altra guerra (mondiale)l'Umanità si sarebbe estinta..o nel migliore dei casi sarebbe regredita all'età della pietra. Tale "profezia" resta valida, cambia solo la definizione di quel che distruggerà la razza umana: non saranno le armi sempre più letali a cancellarla, bensì la sua stupidità. E chi mi conosce sa bene che per me "stupidità" fa rima con presunzione sfrenata e ottuso buonismo.. Ma non voglio peccare di eccesso di onniscenza, ergo limito la mia considerazione all'italica "umanità"(la sua maggioranza assoluta): per cancellarla definitivamente saranno più che sufficienti la sinistra e il vaticano.
 
Vince198
Vince198 il 23/12/15 alle 18:31 via WEB
Lascio per un momento da parte i temi che più ci coinvolgono per augurare a te e a chi passa dal tuo blog un Buon Natale e un 2016 che sia foriero di buone nuove. Ne abbiamo altamente bisogno, anche se - ahimè - gli anni bisesti normalmente non sono molto favorevoli.
Ne approfitto, infine, per lasciare un caro saluto anche a Ste che ogni tanto si fa vivo in queste lande sempre più desolate ..
Ciao, Vince ^____^
 
 
kiwai
kiwai il 24/12/15 alle 12:55 via WEB
Ti ringrazio e ricambio di cuore Vince ... bisesto o no, questo nuovo anno difficilmente potrà andare peggio .. dal fondo si deve per forza risalire .. a meno di non mettersi a scavare !!! :))) Auguroni a te, a tutti i tuoi cari e al "vecio del mar" (che latita più di me).
 
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CUBA LIBRE

QUANTO COSTA
LA LIBERTA'???




La morte di un prigioniero di
coscienza, una persona in
carcere per le sue idee, senza
aver commesso alcun reato.
Orlando Zapata Tamayo,
42 anni, fù arrestato durante
la primavera del 2003 e condannato
a tre anni di carcere.
Durante la prigionia a causa della
sua attività di dissidenza nel
carcere, gli furono aggiunti altri
anni di detenzione fino a un totale
di 30 anni di reclusione.
BASTA YA!

 


 

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani  
ARTICOLO 19  
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione; questo diritto include la libertà di sostenere opinioni senza condizionamenti e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo ai confini.

 
 

 
 
 

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