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Post n°120 pubblicato il 30 Agosto 2012 da Coralie.fr
Livarot
Fa prima a dirmi il nome della persona che sta cercando, intima l’interlocutore distratto dalla sua battuta. Perduta in piena campagna, alla ricerca dell’abitazione della mia amica. Sauviac è immersa nel verde, lontana, tanto, dal mondo civilizzato e industriale, è a sud est di Bordeaux. Percorro la strada, l’unica, ad una corsia e non asfaltata, per scomparire fra distese di vigneti. A midi (mezzogiorno) davanti alla chiesa del villaggio, due autoctoni di giovane età, si lanciano in un campo anonimo una palla. La temperatura è estiva ed io sono in ritardo. Stéphanie, rispondo sul divertito e il dubbioso. La quinta di colore arancione, risponde indicandomi con la racchetta un gruppo di case, e la direzione da seguire, prima di tornare al suo servizio. Nel servizio non è contemplato il formaggio alla fine del pasto, spiego al cognato di Cécile. Autotrasportatore, francese, della Champagne (regione ad est di Paris, dalla quale prende il nome il noto spumante), da qualche anno viaggia con il suo camion per il lungo e il largo del nord Italia. A tavola, al momento dei dessert, mentre mi serve del Livarot (formaggio a pasta molla della Normandia), mi ‘‘informa’’ che en Italie il n’y a pas de fromage, les italiens n’en mangent pas (in Italia non esiste il formaggio, gli italiani non ne mangiano). Sorrido. Ho giusto il tempo di comprendere, quando la commensale francese davanti a noi, insorge, citando una lista di formaggi del Belpaese, primo fra tutti il Parmigiano. I pasti francesi, che sia pranzo o cena, a casa o al ristorante, si concludono sempre con il vassoio o il carrello dei formaggi. La Francia ha un formaggio diverso per ogni giorno dell’anno. Sostengono fieri i cugini d’oltralpe. Il formaggio si consuma a fine pasto e spesso è l’alternativa al dolce. Anche in Italia, dico rivolgendomi alla tavolata stupita, non è inusuale terminare con il formaggio; ma è certamente più frequente in un qualsiasi ristorante, che sia servito a conclusione di un pasto semplice e veloce, del dolce piuttosto che del formaggio, che invece viene consumato anche come piatto principale o come entrée (antipasto) o perfino come accompagnamento. La accompagno al nastro, dico alla distinta mamie (nonnina) mentre varchiamo la porta di vetro. Il volo che mi ha riportata in Italia è in anticipo ed io sono senza bagagli. Ho sentito il viaggio meno lungo e stancante, merito della dame francese di 83 anni in visita al figlio reporter a Roma.
Se doveste presentare l’Italia ad uno straniero, quale modo, cosa o chi scegliereste? |
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Un francese vissuto qualche anno, un paio, credo in Italia, mi disse che gli italiani ce l'hanno nel DNA...certo i francesi non sono da meno, ma lo fanno con classe.
B u o n i s s i m e le Olive!
E noi, quanti ne abbiamo?
Alex, ma io a parte in Savoie non ho visto mucche a Bordeaux o a Paris!
C'est incroyable !
Là si usa una qualità pessima che scuoce e serve da accompagnamento alla carne ma più spesso al pesce (il salmone con le tagliatelle)!
La cosa peggiore è che diventa tipo puré, resta scondito se non con del burro e pensa che i Francesi credono che gli Italiani mangino quella pasta e in quel modo!
"Acheter un Français au prix qu'il vaut et le revendre au prix auquel il s'estime"
E uno della svizzera francese:
"Les autoroutes françaises ne sont pas éclairées parce que les Français se prennent tous pour des lumières !"
"Le autostrade francesi non sono illuminate perché i francesi si credono tutti delle luci."
(Merci).
C'è una intervista di Stefano Accorsi (vive a Paris da dieci anni)alle Invasioni Barbariche che spiega bene come sono i parigini.
Sorrido ancora: sei stata perfetta nella descrizione dell'atteggiamento dei galli! Grazie a te.
Grazie.
Partirei da un dato interessante nel quale si può scegliere con grande certezza per presentare la nostra nazione, la parte più rinomata urbi et orbi: uno dei 43 "siti" dichiarati patrimonio dell'umanità (UNESCO) e che sono i più numerosi al mondo fra gli stati enucleati. Non si sbaglia di certo in questo caso.
Buon fine settimana! Vince ^___^
Qui courait dans l’herbe.
Je l’attrape par la queue,
Je la montre à ces messieurs.
Ces messieurs me disent :
Trempez là dans l’huile,
Trempez là dans l’eau,
Ça fera un escargot tout chaud.
Je la mets dans mon chapeau
Elle me dit qu’il fait trop chaud.
Je la mets dans un tiroir
Elle me dit qu’il fait trop noir.
Je la mets dans ma culotte
Elle me fait trois petites crottes."
GRAZIE, ricambio (mi hai fatto cantare!)