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Post n°130 pubblicato il 08 Marzo 2014 da Coralie.fr
(La mia residenza estiva)* La chaleur est étouffante (il caldo è soffocante). Le volets (imposte) sono chiuse ermeticamente per sbarrare l'entrata aux moustiques (alle zanzare). Sono le quattro del pomeriggio di un giorno estivo di qualche mese fa e al di là del velux della salle à manger (sala da pranzo) si aprono a ventaglio i tetti della città. Inconfondibili, cosi familiari e tanto amati. Entro nell’abitacolo dalle piastrelle ambrate, la lingua del rubinetto è conficcata nella parete. Ruoto verso destra il mitigeur (miscelatore monocomando) come a segnare un semicerchio e sollevo la punta del “compasso” in ottone verso di me. Una cascata di acqua fredda si rovescia sulla schiena e mi fa trasalire. La sensazione è troppo bella. L’acqua gelata soffoca il grido, sospeso, trattengo il respiro. Pochi attimi per familiarizzare con la temperatura e il liquido scivola prepotentemente sulla vita, attraversa il polpaccio per dissolversi tra le caviglie. Un brivido di autentico piacere. Afferro il rubinetto per aumentare la pressione e dalla camera attigua giuge un suono antico e anch’esso familiare. Arresto il flusso dell’acqua e immobile tendo l’orecchio. “È solo un [telefono] che [squilla] dentro ad una stanza” penso decisa a non uscire dalla doccia anche quando il trillo si fa insistente. Un intervallo di qualche secondo e di nuovo l’apparecchio torna a vibrare sulle “due casse [della] libreria”. Mentre si esaurisce la settima serie, spingo contro la parete la lingua di metallo opaco e grondante esco dalla cabina. Batto il fiato come un cavallo e mi avvolgo nella serviette (nell’asciugamano), i piedi nudi sul parquet lasciano tracce d'eau (acqua) e poi, sempre ben bagnata, guardo il display illuminato dell’apparecchio dal suono inarrestabile. Un seize (sedici, quindi quattro) udito in un centro commerciale tra gli expositoires (scaffali) dei CD e compreso sei (quindi 18), ha fatto sì che mi recassi al rendez-vous (appuntamento) in Place du Parlement con venti minuti di ritardo. [...] Cosa ho combinato dopo, ve lo racconto un’altra volta, promesso. Ma ora ditemi: êtes-vous plutôt douche ou baignoire ? Voi siete più doccia o più vasca?
*Foto presa qui: http://bukuraleigh.com/buku/september-friday-night-flights-bordeaux-france/ |
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De l'invention de la douche, tu sais..."les italiens, sont des maniaques de la propreté". Sorrido, lo ripeteva una mamie à la Bastide.
E senza donna?
Con i sali e gli olii e magari anche des bougies autour de la baignoire !
(Merci)
Ma non è una fotografia?
Si, ma allora i confetti al limone li ha mangiati Harvey?
P.S. No, no, non ancora.
Merci.