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Scommettiamo?
Paderno e il Villaggio Ambrosiano sono quartieri diversi ma non tanto da non poter camminare insieme!
Varie cose li uniscono: le due scuole dell'infanzia e le due elementari appartengono all'I.C. De Marchi, le due parrocchie dal 1° settembre 2007 formano un'unica Comunità Pastorale con un solo parroco.
La nostra scommessa è che possiamo crescere insieme, valorizzando le rispettive risorse e potenzialità.
VITTORIA!!!
La scommessa è un blog di Paderno Dugnano Responsabile Giovanni Giuranna (da giugno 2014 consigliere comunale per la lista civica Insieme per cambiare).
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Messaggi del 15/02/2014
Il Sindaco Alparone affida ad un tweet la replica al mio "post": Rho-Monza: ma Bogani che cosa dice???
Resta da capire se l'Amministrazione Comunale risponderà positivamente alla richiesta del Comitato.
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Oggi L'Osservatore Romano ha pubblicato un articolo illuminante sulla crisi di governo italiana che segnalo ai lettori. Per i cittadini di Paderno Dugnano le spettacolari acrobazie di Renzi sono da considerare anche in prospettiva locale (vedi mio "post" di ieri).
In Italia al via le consultazioni per formare un nuovo Esecutivo
Letta si è dimesso
Renzi verso l’incarico
di MARCO BELLIZI
Su una cosa Matteo Renzi ha sicuramente ragione: da oggi il segretario del Partito democratico (Pd) si gioca tutto. Il dato da aggiungere è che con lui si gioca in buona parte anche il futuro prossimo dell’Italia. E, se si volesse completare il quadro, si potrebbe dire che si gioca anche buona parte del futuro del Pd, il quale, dopo aver consumato una riunione di direzione con una voracità quasi bulimica, è riuscito di nuovo a dare di sé l’impressione di un apparato litigioso e minato da lotte personali che fatalmente lo relegano al ruolo di eterno incompiuto. Un’immagine che non corrisponde del tutto alla realtà e che non rende giustizia a un partito dove le voci sono plurali e legittimamente si confrontano su una base paritaria, come non accade in altre formazioni politiche. Tuttavia ciò che rimane, agli occhi degli italiani e degli osservatori oltre confine, è il consumarsi di un’ennesima crisi di Governo dalle motivazioni e dai rituali che sanno di stantio.
Renzi rischia tutto anche per questo: perché si è assunto il compito di tirare una linea e di aprire una fase nuova, per il Paese e per la stessa sinistra, da sempre un po’ allergica alle leggi e ai compromessi della comunicazione e ai leader troppo leader. Il presidente del Consiglio dei ministri, Enrico Letta, si è recato questa mattina, venerdì, al Quirinale per presentare le sue dimissioni al capo dello Stato, mentre Renzi è al lavoro per preparare la sua squadra di Governo composta da dodici o quindici ministri. Le opposizioni hanno chiesto una “parlamentarizzazione” della crisi e dunque un voto di sfiducia in aula, che non c’è stato quando invece Berlusconi ha posto fine alla sua ultima esperienza a Palazzo Chigi.
Napolitano avvierà invece le consultazioni già dalle 17 di oggi pomeriggio, al fine di arrivare a varare un nuovo Esecutivo in tempi stretti.
La volontà del presidente della Repubblica è infatti quella di limitare al massimo questa fase di crisi pilotata, che male si accompagna all’identità parlamentare disegnata dalla Costituzione, così come male vi si accompagna anche una legge elettorale che sembra fatta apposta per garantire l’ingovernabilità del Paese. Ingovernabilità che si verificherebbe anche qualora si tornasse subito alle urne.
Con Renzi arriva perciò il momento nel quale deve voltare pagina l’Italia intera, dopo venti anni poco utili, almeno sotto l’aspetto della modernizzazione istituzionale ed economica. Il contesto sembra favorevole, con i primi timidissimi segnali di uscita dalla crisi e con un quadro politico che pare poter definitivamente prescindere dal dualismo del pro o contro Berlusconi.
Renzi dovrà giocare proprio su questi due tavoli. Uno è quello delle riforme strutturali, quella “rivoluzione liberale” che non è stata realizzata dal centrodestra. L’altro è quello delle riforme istituzionali, con in testa una nuova legge elettorale e quindi l’abolizione del bicameralismo perfetto e la riforma del Titolo V della Costituzione. Il segretario del Pd potrà alzarsi vincente da questi due tavoli solo giocando parallelamente su entrambi.
Letta — al quale si deve riconoscere quanto meno la capacità di aver restituito al Paese un’immagine di serietà e di minima affidabilità, passando indenne, fra l’altro, attraverso gli scossoni che hanno accompagnato l’uscita di Berlusconi dal Parlamento — non ha avuto il tempo o, secondo i suoi avversari, la capacità di farlo. Renzi dovrà riuscirci potendo contare presumibilmente sulla stessa maggioranza, all’interno della quale è presente in maniera determinante anche il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.
L’incognita principale è allora se e in quale modo un Governo, che si definisce di legislatura in quanto a vocazione politica, possa mettere in opera un programma con obiettivi così ambiziosi e trasversali. E, sotto questo aspetto, come si comporterà il Pd di fronte a una rivoluzione copernicana che coinvolge la sua identità e il suo modo di porsi di fronte agli elettori. Fino ad ora tempi e modalità di questa crisi sono apparsi ancora legati al passato: il Governo Renzi, se nascerà, lo farà dunque con una sorta di peccato originale. Durante la sua vita dovrà dimostrare di sapersene redimere.
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Anche Il Giorno dà per certa la ricandidatura di Marco Alparone.
La strategia della campagna elettorale del centro destra padernese sembra essere riassunta nello slogan zitti e mosca o - per usare l'hashtag preferito di Alparone - #fattinonparole.
Forza Italia, Lega Nord, Nuovo Centro Destra, Lista civica Di Maio e la "Lista Ghioni" di cui si vocifera sembrano orientati a condurre una campagna elettorale sottotono per poi esplodere con effetti speciali nelle ultime settimane prima del voto.
Il centro sinistra è diverso: parla di partecipazione e consente ai cittadini di assistere e di prendere parte ai processi in corso, discute alla luce del sole senza temere di mostrare la pluralità delle anime che lo compongono...
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Gli EcoCivici hanno pubblicato sul loro sito un commento molto critico nei confronti del M5S: Ecco come il Movimento 5 Stelle intende la partecipazione alla vita politica dei cittadini: le Comunarie
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Il CCIRM ha scritto al Sindaco Alparone e all'On. Casati (vedi post di ieri) per evitare di arrivare al Tavolo Tecnico con due proposte diverse, senza previo confronto, e con conseguente danno per Paderno Dugnano.
Oggi leggo sul Notiziario una dichiarazione sorprendente del Vicesindaco Gianluca Bogani che antepone logiche di bassa politica al bene della città:
"Stiamo lavorando per giungere a una soluzione che salvaguardi la comunità. L'obiettivo a questo punto è rinviare l'intervento a dopo lo svolgimento dell'evento Expo. Rimane sul tavolo la nostra proposta di riqualificare la strada in sede e ci spiace notare che altri, vedi l'On. Casati, si vogliono appropriare della nostra iniziativa".
Non sono a conoscenza dei motivi che hanno spinto il Comitato a prendere posizione, ma ho l'impressione che una parte (quella rappresentata dalla proposta dell'Ing. Calcinati) lavori in stretta sintonia con il CCIRM, mentre l'altra (l'Amministrazione) ricorra a pericolosissimi giochi sottobanco.
Si apra immediatamente il confronto tra Amministrazione e Comitato!!!
Con grandi sacrifici i padernesi stanno mettendo mano al portafoglio per raccogliere i fondi necessari per il ricorso al TAR e gli Amministratori della città non accettano il confronto alla luce del sole con chi da cinque anni lavora per il raggiungimento dell'obiettivo???
E' inaccettabile!
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Il coordinatore cittadino del Partito Democratico Oscar Figus ha indirizzato a iscritti e simpatizzanti la seguente comunicazione:
Carissimi Democratici
Con la consegna della documentazione richiesta e delle firme Antonella Caniato e Marco Coloretti si sono ufficialmente candidati alle primarie per la scelta del candidato Sindaco del Partito Democratico che si svolgeranno domenica 2 marzo.
Vi manderò le loro proposte ed i loro profili, in ogni caso i candidati si confronteranno anche in un incontro pubblico martedì 25 febbraio – dalle ore 21.00 – presso l’auditorium Tilane.
Sarà comunque possibile incontrare - presso la sede del PD di via Gramsci 57 - Antonella Caniato già oggi pomeriggio (sabato 15) e Marco Coloretti lunedì 17 alla sera.
Sul nostro sito www.pd-padernodugnano.org manterrò poi attivo il calendario degli appuntamenti.
Domani, domenica 15 febbraio, solo nella sede di via Gramsci 57, dalle 8.00 alle 20.00, sarà inoltre possibile votare per il segretario regionale del Partito Democratico.
La votazione è aperta a tutti gli iscritti, i simpatizzanti e gli elettori residenti a Paderno Dugnano, a partire dai 16 anni di età, e prevede la scelta tra Alessandro Alfieri e Diana De Marchi, di cui vi ho mandato un profilo in una email passata e di cui trovate le informazioni sempre sul nostro sito.
____________________________________
Permettetemi però ora qualche considerazione.
La situazione nazionale, come sempre, lascia strascichi e polemiche e, come sempre, è difficile capirci qualcosa.
Il disagio, non certo solo mio, su certe scelte di questi giorni deve portarci ad approfondirne i motivi che non sono mai semplici né – semplicemente – solo quelli che ci vengono raccontati.
Mi permetto quindi di condividere con Voi alcuni miei pensieri di questi giorni, senza presunzione anzi, con la certezza che i Vostri contributi possano arricchire i miei.
Io credo che ai cittadini debba essere data la possibilità di contribuire alle scelte, preoccupandosi di dare informazioni corrette e scenari chiari, ascoltando quello che hanno da dire ed accettando le scelte che fanno.
Chi si occupa di politica deve farlo con spirito di servizio, sapendo di essere d’esempio (nel bene e nel male) e capace di fare delle scelte coerenti con il proprio mandato per il bene del Paese.
A tutti, non solo ai politici, deve essere chiesta consapevolezza e responsabilità.
A me – personalmente – non piacciono i governi di larghe intese.
Non piacciono perché credo che una delle basi della buona politica sia l’alternanza (che non è necessariamente il bipolarismo) dove i ruoli di maggioranza e opposizione siano chiari e regolamentati. Questo anche perché fornisce (o dovrebbe fornire) informazioni e scenari corretti al popolo sovrano al momento del voto che deve avvenire nei tempi, nei luoghi e nei modi opportuni. Dando modo al governo – con il mandato della maggioranza del parlamento e sotto il controllo di tutto il parlamento – di svolgere la propria azione con i tempi necessari per ottenere risultati.
In questo senso definire una nuova legge elettorale (e magari un nuovo assetto istituzionale) prima di tornare alle urne è necessario. Pena continuare con l’ingovernabilità.
Posso anche apprezzare che il segretario del maggiore partito in parlamento ci metta la faccia in prima persona anche se preferirei che fosse più netta e più chiara la separazione tra il ruolo di partito e quello di governo (altrimenti non sappiamo mai per che cosa votiamo alle primarie).
Ma le priorità del Paese sono - oggettivamente – altre e vanno affrontate.
Non possiamo continuare a rinviare quelle decisioni difficili ma necessarie come lo spostamento di risorse che oggi sono sprechi o non-priorità (che nel bilancio dello Stato sono tante) verso il sostegno contro la povertà e il disagio sociale, per il lavoro e il fare impresa (unici modi per generare ricchezza) contro la speculazione e lo sfruttamento.
Non possiamo continuare a tassare i contribuenti lasciando in pace gli evasori.
Non possiamo più continuare a vivere alla giornata in una continua logica emergenziale.
E nella nostra Città le difficoltà sono le stesse.
Abbiamo il dovere di affrontarle, ma si possono affrontare solo con impegno e coerenza da parte di tutti.
Abbiamo idee per il futuro della nostra Città e proposte per affrontare il presente, frutto di anni di lavoro sul territorio, di battaglie e di esperienza. Ed abbiamo due candidati.
Con coerenza vi chiediamo di impegnarvi, di ascoltarli e infine di scegliere tra di loro e sulle proposte, anche contribuendo con le vostre di idee.
Chi sceglierete avrà il compito di cercare il più ampio consenso costruendo, se sarà possibile, una coalizione che si riconosca in un programma comune per affrontare la sfida delle elezioni amministrative con chi – legittimamente – si presenterà con proposte diverse dalle nostre. In alternanza a chi ha governato negli ultimi cinque anni.
Conosco bene la difficoltà del momento e capisco la rabbia degli onesti, ma l’unica soluzione possibile è impegnarsi in prima persona, rimboccandosi le maniche proprio a partire dalla nostra Città.
Come sempre sono a Vostra disposizione,
buona giornata.
Oscar Figus
Coordinatore Cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano
www.pd-padernodugnano.org
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Segnalo con piacere l'evento in programma domenica 2 marzo a Palazzolo:
Sono aperte le iscrizioni per le squadre, le leve, gli amici, i condomini, i bar, i ristoranti, i gruppi sportivi che desiderano partecipare alla CUCCAGNA del CARNEVALE ACAP A PALAZZOLO. Squadre da 5 partecipanti. Per iscriversi contattare ACAP (info@acap-palazzolo.it)
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