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Post n°434 pubblicato il 18 Luglio 2013 da ziryabb
Seconda Parte Gli abitanti delle città si meravigliano spesso del lungo, monotono isolamento tra i contadini in mezzo ai monti. Questo invece non è isolamento ma piuttosto solitudine. Nelle grandi città l’uomo può facilmente essere così isolato come difficilmente si può esserlo altrove, ma egli là non può mai essere solo. Infatti la solitudine ha la potenza originaria di non isolarci, ma di gettare l’intero Esserci nella sconfinata prossimità dell’essenza di tutte le cose. Fuori di qui si può divenire in un attimo, attraverso giornali e riviste, una “celebrità”. Questo rimane comunque sempre la via più sicura attraverso cui il volere più proprio è destinato a essere mal interpretato e cade fondamentalmente e repentinamente nell’oblio. Al contrario la memoria contadina ha la sua semplice, sicura e tenace fedeltà. |
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Già soffro di solitudine ed è la solitudine, nonchè i natali, che mi fa fuggire dai villaggi e preferire la città. Meglio se grandi.