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VAGINITE DA GARDNERELLA
Post n°332 pubblicato il 07 Giugno 2015 da un_uomonormale
La caratteristica più evidente della paziente con questo tipo di infezione è di avere perdite abbondanti( Leucorrea) di colore grigiastro e molto maleodorante( vedi foto). Il Ph della vagina è meno acido di quello di una vagina normale( 5-5,5 ) Il tipo di perdita e il cattivo odore possono ingannare e ricondurre alla presenza di Trichomonas. Si tratta di un batterio piuttosto corto gram-negativo che si sviluppa bene nella mucosa vaginale sotto l'influenza di normali o elevati livelli di estrogeni. Il contagio molto sovente avviene con il rapporto sessuale, ma anche attraverso indumenti, asciugamani o servizi igienici contaminati. Una caratteristica di questa infezione è che facilmente può recidivare. Non è raro trovare tracce di Gardnerella nel secreto uretrale del partner. Da un punto di vista sintomatologico questa infezione pur essendo una delle più contagiose è la meno grave. La maggior parte delle donne affette da questa infezione non lamenta prurito o bruciore, ma soltanto abbondanti perdite piuttosto dense, di colore grigio e molto raramente giallastre o sul bianco-verde. Proprio per l'assenza dei tipici sintomi della vaginite molti preferiscono chiamare questa infezione Vaginosi e non Vaginite; a motivo, che mentre il termine Vaginite esprime un processo infiammatorio, col termine Vaginosi, pur in presenza di Leucorrea non si apprezza infiammazione. Come detto sopra, la sua carattersitica è il cattivo odore; potremmo definirlo da pesce putrefatto che emanono queste perdite. La spiegazione di questo cattivo odore è da attribuirsi alla volatlizzazione di amine: putresceina-cadaverina, prodotte dal metabolismo batterico. Sono rarissimi i casi in cui esiste prurito ed una sensazione di bruciore, ma di lievissima entità, se paragonate a quello da Candida e da Trichomonas. L'esame obiettivo non fa apprezzare arrossamento sulla mucosa della vagina e sui tessuti della vulva, come pure c'è assenza di edema. L'esame della secrezione non evidenzia la presenza di Leucociti. L'uso quotidiano di irrigazioni delle quali la donna avverte la necessità tende ad attenuare il cattivo odore, ma ritornano ancora più fastidiose se si sospende questo trattamento. Qualche paziente, oramai abituatasi all'odore, dopo qualche tempo avverte meno o non avverte più questo spiacevole sintomo. La diagnosi non è difficile se si considera la sua caratteristica clinica per l'odore inconfondibile, per l'assenza di prurito e di bruciore e la nota caratteristica della sua frequenza. L'esame microscopico evidenzia pochi lattobacilli di Doderline, a differenza di quanto si riscontra nella Candida. Il trattamento per certi aspetti è un problema, in quanto l'infezione da Gardnerella spesso recidiva, e che non di rado dopo un po' di tempo la donna che ne è colpita non avvertendo disturbi evidenti, salvo copiose perdite vaginali( Leucorrea), avverte poco il cattivo odore che emanono e non si preoccupa più di fare una terapia o la fa in maniera incompleta. Pertanto, diventa fonte di infezione per il suo partner, il quale, a sua volta, qualora abbia rapporti extraconiugali, ne diffonde la malattia. Il trattamento deve essere per via sistemica(orale) e per via locale e su entrambi i componenti la coppia.
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il 12/08/2020 alle 17:42
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il 08/05/2016 alle 18:02
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il 22/02/2016 alle 22:37
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il 03/01/2016 alle 21:17
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