Creato da un_uomonormale il 21/08/2013

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QUANDO IL CALDO E' TROPPO....

Post n°355 pubblicato il 05 Luglio 2015 da un_uomonormale

Siamo tutti a conoscenza che il caldo degli ultini anni non è il caldo di cinquant'anni fa. Le temperature cui siamo sottoposti sono decisamente molto elevate per le nostre forze naturali. Fra tutti, a soffrirne di più sono gli anziani e i bambini pregiudicando non poco lo stato di salute generale. Non è un caso se gli interventi in P.S sono in aumento per fenomeni davvero critici. Se al caldo afoso, si aggiunge il tasso elevato di umidità, le cose si complicano davvero molto. Allora, cosa possiamo fare per difenderci con dignità, e senza ricorrere al fioretto ?

Sappiamo bene che le elevate temperature conseguono ad abbassamenti della pressione arteriosa, a complicare stati patologici di malattie all'apparato respiratorio, ai non rari colpi di sole, e per ultimo, e non per importanza, complicanze per chi soffre di vene varicose., e crampi.

 Inoltre, l'eccessiva calura provoca fenomeni vasodilatativi sui vasi sanguigni cutanei e conseguente ipotensione in essi. Il chè, per soggetti affetti da scompenso cardiaco, può rivelarsi fatale a motivo dei loro deficitari meccanismi compensatori.

Quello che bisogna considerare è il tasso di umidità che supera i 75-80%; questo tasso è da considerarsi elevato e ad alto rischio per causare malori. Quando  il tasso di umidità è alto, il corpo fa fatica a difendersi col sudore che abbasserebbe la temperatura corporea.

Tornando un attimo alle persone che soffrono di vene varicose, gonfiore agli arti inferiori, processi flebitici, non debbono esporsi all'azione solare, a motivo della facilità di rompersi  i capillari.

Le persone anziane che non hanno sufficiente capacità di adattarsi a queste temperature è facile che in essi si verifichino colpi di calore, acufeni ipotensione fino al collasso e la temperatura del corpo che sale fino a 38,5°C, quindi accelerazione del respiro, e cardiopalmo, midriasi(pupille dilatate). Quando succedono questi eventi bisogna portare la persona, immediatamente in una zona fresca, all'ombra e ventilata.

Se il soggetto è cosciente si può somministrare acqua, giammai fare l'errore di somministare bevande  come coca cola, tè, caffè in quanto contenti caffeina quindi diuretici, in tal caso non farebbero che peggiorare la situazione. Assolutamente vietato la somministrazione di alcol, la cui azine vasodilatatoria procura l'immediato abbassamento della pressione arteriosa e un aumento della frequenza cardiaca; nonchè il collasso.

Qualora il soggetto mostra perdita di coscienza, o anche fenomeni lipotimici bisogna sdraiarla a terra appoggiata da un lato, a motivo preventivo qualora insorgessero conati di vomito che lo metterebbero in pericolo per soffocamento. Non somministrare farmaci di nessun tipo.

Queste alte temperature inducono il corpo a sudare oltre misura, il che, consegue a perdita di acqua, nonchè potassio, sodio, cloro, magnesio,  che procurano l'inevitabile disidratazione. In tal caso è cosa buona bere non meno di 2 litri di acqua al giorno, tanta frutta e tanta verdura cruda. Sono frequenti i crampi appunto per questo squilibrio elettrolitico o per carenza di sodio, dovuta anche alla insufficienza venosa.

Bene, la strategia da seguire è quella di adottare una dieta che richiede pasti ridotti ma frequenti e bere molta acqua.

La carne e il pesce oltre ai formaggi sono consigliati al fine di compensare la perdita di sodio. Alla carne si deve preferire il pesce, e il formaggio fresco da preferire al formaggio stagionato.

Ebbene, alcuni suggerimenti risultano utili per affrontare al meglio questa stagione.


Intanto è buon uso non uscire fuori nelle ore in cui il sole carica al massimo i suoi raggi; ovvero, ore 12.00 fino alle 17.30.

Non mangiare pesante, ma limitarsi a mangiare con frequenza, masticare bene, per facilitare la digestione. Lo zucchero deve essere limitato così come le bevande gasate ed anche il caffè. Sono elementi che  favoriscono la diuresi, quindi la perdita di elettroliti, che vanno arricchiti e non persi.

Agli anziani va raccomandato di bere anche se non sono spinti dalla sete. In questa fascia di età, si riduce la percezione della sete.

La frutta va consumata tutti i giorni, nonchè verdura fresca, cotta o cruda, o magari surgelata. La frutta di stagione è consigliata, soprattutto le angurie per il contenuto di acqua.

Fare in modo di prevenire le congestioni, quindi limitare quanto possibile le bevande fredde, gassate e zuccherate. E nei condimenti utilizzare l'olio di oliva crudo.

Una raccomandazione è di non modificare arbitrariamente i farmaci che si assumano abitualmente. 

Nel caso di anziani che vivono da soli, è utile che mantengano contatti frequenti con parenti o persone di fiducia.

Per le bevande alcoliche, va bene l'uso di qualche bicchiere di vino o di birra durante i pasti; giammai lontano dai pasti.

Altra raccomandazione, è sconsigliabile il "fai da te" nella scelta o decisione di assumere vitamine o integratori. Consultare sempre il proprio medico.

Tutti gli alimenti ricchi di calcio; quali formaggio, se fresco, latte a piccole porzioni si debbono considerare privilegiate in questo periodo.

Buona estate!

 

 
 
 

LA SALMONELLOSI

Post n°354 pubblicato il 04 Luglio 2015 da un_uomonormale

SIAMO NELLA STAGIONE CALDA....

Le salmonellosi cosiddette minori, o enterocoliti da salmonelle, sono infezioni acute di origine alimentare, causate da batteri del genere  Salmonella e caratterizzate da diarrea, dolori addominali, febbere e talvolta vomito.

Ha un'incidenza elevata nel periodo estivo; col grande caldo e può diffonderesi spesso in piccole epidemie familiari. Queste infezioni colpiscono soggetti di qualunque età  anche se i quadri clinici più gravi si manifestano nei lattanti, nelle persone anziane e nelle persone con grave deperimento organico. Pollami, bovini, ovini, maiali, cani e gatti sono importanti serbatoi di salmonelle che le presentano nel loro tubo digerente e che non hanno manifestazioni cliniche.. Questo serbatoio è in continua espansione, a causa del sempre più frequente ricorso a mangimi ottenuti da scarti di macellazione spesso inquinati. Importanti veicoli di infezioni, dunque, sono gli alimenti( carne, uova, latte), contaminati direttaemnte o durante la loro manipolazione: le salmonelle infatti, non resistono all'ebollizione, alla pastorizzazione, e all'irradiazione dei cibi, ma non vengono distrutte dai metodi di insaccatura e salatura e da una cottura rapida e superficiale. Anche i portatori fecali umani giocano un ruolo importante per la diffusione diretta o indiretta dell'infezione. In tal senso, particolarmente contagiosi si rivelano essere le gravide che possono contaminare il neonato e contemporaneamente l'isola neonatale; ovverosia, il luoghi dove giunge il neonato per essere accolto: la culla termica, dove gli vengono prestate le prime cure subito dopo il parto, nonchè, similmente le sale parto. Una frequenza notevole di salmonellosi è stata osservata negli ultimi anni tra omosessuali maschi, legata a particolari pratiche sessuali. Le forme epidemiche sono favorite dal sovraffollamento, e dalle misure igieniche scadenti: non scandalizzi, ma di ferquente si verificano in comunità chiuse come enti assistenziali e ospedalieri.

I primi sintomi compaiono 12-48 ore dopo l'ingestione dell'alimento contaminato: l'esordio è acuto con diarrea, dolori addominali, e talvolta anche vomito(gastroenterite) e tenesmo rettale; ovvero, la sensazione di defecare, in assenza di vera necessità. Nei casi gravi si può associare anche la febbre, e pure con picchi alti(38-39°C). I fenomeni diarroici possono toccare punte di 30-40 scariche di feci liquide al giorno con crampi addominali accentuati, in altri casi scarse evacuazioni non accompagnete da sintomi dolorosi. Le feci si presentano spesso con muco e talvolta con minime quantità di sangue. All'esame palpatorio addominale, viene evocato un certo dolore da parte del paziente.

Per la diagnosi, i comuni esami di laboratorio non presentano alterazioni di rilievo. La conferma diagnostica si attua attraverso la coprocultura, mentre l'emocultura risulta positiva solo nei casi con batteriemia.

Il quadro clinico, anche se all'inzio è impegnativo, si attenua progressivamente e si risolve spontaneamente generalmente entro una settimana; talvolta, e in certi casi, la febbere e le alterazioni intestinali(diarrea) possono prolungarsi anche per 2 settimane. I lattanti, gli anziani e i soggetti defedati, trascorrono un decorso molto più impegnativo e, talvolta potenzialmente letale se non si è intervenuti con tempestiva terapia, per disidratazione, per acidosi e alterazioni elettrolitiche( tachicardia, ipotensione, oligoanuria). Se la batteriemia si prolunga oltre tempo, possono insorgere segni di dimagrimento, anoressia, raramente anemia.

In conclusione, l'escrezione fecale del microrganismo Salmonella termina in un paio di settimane e solo in circa il 40% dei casi alla coprocultura si ha presenza del microrganismo ad un mese dall'esordio dei sintomi.

La più importante misura terapeutica è rappresentata dalla correzione degli squilibri elettrolitici e dell'equilibrio acido-base; ovvero, quel meccanismo omeostatico, importante a mantenere il pH intorno a 7,4, al fine di influenzare positivamente l'attività enzimatica quindi l'attività metabolica.

 attraverso un trattamento di reidratazione e di risalificazione, e non dalla terapia antimicrobica. Anzi, quest'ultima è sconsigliata salvo nei casi gravi e con complicate, non tanto per la benignità dell'infezione quanto per la dimostrata possibilità di prolungare il periodo di escrezione fecale delle salmonelle, probabilmente dovuta alle modificazioni della normale flora batterica intestinale indotta dall'antibioticoterapia, favorendo, quindi, resistenza antibiotica. Nei casi di batteriemia e localizzazioni extraintestinali, la terapia dve avvalersi dell'impiego antimicrobico, guidata da antibiogramma, a motivo delle frequenti rsistenze agli antibiotici usati.

I farmaci sono gli stessi utilizzati nella febbre tifoide; ovvero, fluorochinoloni, cefalosporine, ampicillina, cotrimoxazolo.

 
 
 

INFEZIONI INTESTINALI DA VIRUS

Post n°353 pubblicato il 03 Luglio 2015 da un_uomonormale

Per alcuni dei quadri clinici che venivano un tempo denominati gastroenteriti a-batteriche, in quanto le normali indagini microbiologiche non consentivano di rivelare in essi una ben definita causa; ovvero, eziologia, negli ultimi venticinque anni è stato possibile dimostrare un'associazione con particolari agenti virali. Il profilo epidemiologico di queste gastroenteriti virali si esemplifica in due gruppi; il virus Norvalk non presenta andamento stagionale; predilige bambini e adulti indifferentemente, e si manifesta in comunità chiuse o di gruppi  e di soggetti che hanno consumato lo stesso alimento. Poi c'è il Rotavirus  che è più frequente nella stagione fredda nei soggetti di 6-24 mesi di età, e il cui decorso non è epidemico ma sporadico.

In breve, questa infezione non ha nulla a che vedere col virus dell'influenza, pertanto non si deve fare confusione nel differenziarle. In quella influenzale ad essere colpiti sono l'apparato respiratorio, con insorgenza di febbre, mialgie(dolori ai muscoli), astenia. L'infezione; o influenza intestinale colpisce lo stomaco e l'intestino, sotto l'azione del virus. L'infezione intestinale da virus  è una patologia parecchio contagiosa, e ad essere colpiti sono soggetti di tutte le fasce di età, e ha profilo epidemico. Se lo stato immuniatrio del soggetto è buono il recupero di solito è immediato, e privo di complicanze.

 Nei bambini, anziani e soggetti immunodepressi; specie in questi ultimi l'infezione può risultare  fatale. Ad essere protetti sono i neonati al di sotto dei 5-6mesi di vita in quanto privilegiano della presenza di immunoglobuline della classe "G" che la madre trasmette tramite la placenta., nonchè delle immunoglobuline della classe "A" contenuti nel latte della madre. I bambini aventi età due-tre anni quasi la totalità fa esperienza di almeno un episodio di gastroenterite virale esemplificato dai Rotavirus.

Altri virus implicati in queste forme morbose sono il Norwalk, che deriva dal nome della sua prima descrizione avvenuta nel 1968 durante un'epidemia in una scuola di Norwalk, in Ohio negli USA. Una serie di altri virus, chiamati ciascuno con il nome della località in cui è stata per la prima volta osservata un'epidemia, sono stati raggruppati sotto la denominazione generica di "Norwalk-simili".

Tutte le gsastroenteriti da Rotavirus, malattia molto estesa nel globo terrestre, presenta una sua stagionalità. Mentre in Europa i picchi di incidenza sono nella stagione fredda, nei paesi tropicali il virus è presente tutto l'anno.
La patogenesi delle gastroenteriti virali è tutt'ora sconosciuta, pare comunque che il meccanismo patogenetico principale sia un diminuito assorbimento di acqua e sali per compromissione selettiva degli epiteli intestinali deputate, appunto alla dinamica dell'assorbimento, in carenza della quale si crea disidratazione ed una acidosi metabolica di compenso.
Le caratteristiche cliniche principali di queste infezioni intestinali da virus  sono il breve periodo di incubazione( 24-72 ore), con esordio acuto solitamente con vomito e diarrea; le cui feci si presentano di colore giallastro senza muco e senza sangue. In buona parte di pazienti si associa la febbre, sia pure lieve-moderata. Il vomito, in qualche caso può essere assente. Nelle forme di "Adenovirus" che interessano i bambini piccoli, all'abituale sintomatologia gastrointestinale si possono associare sintomi respiratori. Il decorso è generalmente favorevole con risoluzione spontanea in pochi giorni.

Un attento esame obiettivo rivela i segni di disidratazione, e cioè, occhi infossati, aumento della sete, ridotta lacrimazione, la mucosa orale secca e appiccicaticcia.

La dinamica di contagio avviene tramite contatto con seconda persona infetta, o tramite l'assunzione di acqua o cibo contaminati, o da scarsa igiene delle mani. 

La diagnosi orienta verso una causa virle per la predilizione infantile, la ferquente comparsa più o meno estesa, il vomito, l'assenza di muco e sangue nelle feci oltre che la coprocultura negativa La conferma diagnotica richiede l'identificazione nelle feci dell'agete virale responsabile.

LA TERAPIA E' PURAMENTE SINTOMATICA E SI FONDA SULLA REIDRATAZIONE E SULLA COMPENSAZIONE DEGLI SQUILIBRI ELETTROLITICI IN PARTICOLARE LA PERDITA DI POTASSIO, A CAUSA DELLA DIARREA  PIU' O MENO PROFUSA.

 
 
 

SINDROME DI TURNER

Post n°352 pubblicato il 02 Luglio 2015 da un_uomonormale

Linda Hunt

Questa simpatica  donna è Linda Hunt, grande attrice che a tredici anni decise di studiare recitazione per diventare, appunto, attrice. Fin quì, niente di strano. Ma il fatto che Linda Hunt, fosse affetta della sindrome di Turner non le offriva molte possibilità di farsi strada nel percorso della celluloide hollywoodiana; ambiente, questo, che ha sempre richiesto figure femminili di rara bellezza. Linda, invece, nonostante il suo aspetto, la sua statura(145cm), con ecomiabile caparbietà si mise a studiare recitazione e anche regia, conseguendo il diploma alla Goodman Theter School...di Chicago. In breve, Linda Hunter dopo diversi anni di esperienza come direttrice di scena, regista e attrice nei vari teatri di Broadway, debutta sul grande schermo nel film di Robert Altman"Braccio di Ferro. Subito dopo questo film, nel film "Un anno vissuto pericolosamente" vince la statuetta "Oscar" come migliore attrice non protagonista nei panni di un fotoreporter maschile.

Queste notizie le ho prese da  Web.

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Ma questo post non è dedicato alla bravissima Linda, bensì alla malattia  rara di cui è affetta; ovvero, la sindrome di Turner. Ma di cosa si tratta ?

I pazienti affetti da questa sindrome sono ragazze nane, sessualmente infantili, che presentano una varietà di anomalie congenite. La sua incidenza è di circa 1: 3000 femmine nate vive.  Il collo palmato, gomito valgo(ovvero tendente all'esterno), torace lungo a forma di scudo. Ebbene, l'aspetto è così caratteristico che la diagnosi spesso viene fatta a vista. Sebbene si ritenesse all'inizio che il nanismo e l'infantilismo sessuale fossero dovuti ad ipopituitarismo; ovvero l'assenza totale o parziale di secrezione degli ormoni della Ipofisi anteriore, è stato dimostrato che ciò non è vero, in quanto che, la secrezione urinaria delle gonadotropine(FSH-LH ecc.) ipofisarie è significatamente aumentata oltre la norma dopo i primi dieci anni di vita. L'esplorazione pelvica di solito evidenzia l'utero e le tube di falloppio normali ma infantili, e lo sviluppo delle gonadi( ovaie) normali si, ma rudimentali. Quindi, l'infantilismo sessuale di questa sindrome è dovuto al fatto che manca la differenziazione normale delle ovaie.

Esiste una tendenza intrinseca alla femminilizzazione da parte delle vie genitali interne e degli organi genitali esterni e questa propensione non dipende dalla presenza di tessuto ovarico fetale. Per ciò, prima dell'avvento di tecniche atte ad evidenziare la cromatina sessuale; ovvero, in parole semplici, quel complesso nucleoproteico che costituisce i cromosomi. o il sesso cromosomico era impossibile dedurre dal loro aseptto femminile il sesso genetico o gonadico di questi pazienti. Ebbene, la clinica ha poi dimostrato che l'80%  circa degli individui con sindrome di Turner ha un sesso nucleare negativo(cromatina negativo), mentre il restante 20% è cromatina positivo, i quali, quest'ultimi sono indistinguibili, sulla base dei rilievi clinici, da quelli cromatina negativi. Questi ultimi, è stato dimostrato, che sono privi quasi sempre di uno dei cromosomi sessuali. Essi hanno, quindi un cariotipo di 45 cromosomi, con un solo cromosoma sessuale "X". Studi hanno dimostrato che gli individui con sindrome di Turner cromatina negativo è il risultato di una non disgiunzione( separazione, o divisione ) durante la meiosi; paterna.

Un certo accordo c'è secondo cui l'età materna  avanzata nella gravidanza, non ha alcun ruolo nella causa di sviluppo della sindrome, come accade di frequente nel mongolismo e nella sindrome di Klinefelter.

Questi pazienti raramente raggiungono l'altezza di 150cm. Il ritardo dell'accrescimento intrauterino che essi possono manifestare costituisce un'ulteriore conferma al fatto che il nanismo di questa sindrome non è dovuto a cause ipofisarie. I tentativi effettuati per ottenere in questi bambini una crescita più rapida; mediante somministrazione di ormone umano della crescita (GH) non sono stati, finora efficaci.

Di solito questi pazienti hanno un accorciamento del quarto osso metacarpale, come anche il gomito valgo e collo corto. Sono comuni nevi pigmentati( scuri) e dilatati. Talvolta si riscontrano anomalie degli occhi e delle orecchie.

Si ritiene che il diabete mellito, in questi pazienti si sviluppi con una certa frequenza. L'intelligenza è normale; oppure, talvolta lievemente inferiore rispetto ad altri membri della stessa famiglia.

 

 

 

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Post n°351 pubblicato il 29 Giugno 2015 da un_uomonormale

 

PER ADESSO CHIUDO

..MA LASCIO APERTO 

 
 
 

 
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