Creato da ykarusteam il 06/12/2007
Cusina, Vin, Ciàcole, Risate e......
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Semplice Tifoso
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SOLIDARIETÀ
ANTIPASTI
La parola "antipasto" potremmo tradurla con
"prima del pasto"; come se indicasse un piatto creato per aprire un pasto ricco di sapori e piaceri...
L'antipasto non è fondamentale nella nostra cucina, anzi, di solito lo possiamo trovare durante cene importanti o pranzi preparati per eventi particolari.
Ormai fa parte della nostra abitudine alimentare e quanti voi a ristorante non vedono l’ora di gustarsi un delizioso antipasto?
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Post n°241 pubblicato il 08 Giugno 2008 da ykarusteam
La ricetta degli involtini di peperoni è semplice e di quasi immediata preparazione, inoltre è un piatto freddo ideale per l’estate ma anche per il principio dell’autunno. Un contorno o un secondo vegetariano! per 4 persone: Fate cuocere la melanzana in un forno preriscaldato a 200° sistemandola sulla grata, poi sbucciatela e schiacciatene la polpa con una forchetta. Nel frattempo, mettete l’uvetta a mollo per 10 minuti in acqua tiepida per farla rinvenire. Eliminate la crosta del pancarré, spezzettatelo e bagnatelo con un po’ di vino. Scottate i peperoni sulla fiamma viva di un fornello in modo da poter eliminare facilmente la pelle esterna; quindi puliteli togliendo il picciolo, i semi e le coste bianche interne facendo attenzione a non danneggiarli in quanto devono essere tagliati a falde larghe (per contenere il ripieno). Sciacquate con cura i capperi e tritateli; scolate ed asciugate l’uvetta; tagliuzzate i pinoli; tritate il prezzemolo e sistemate tutti questi ingredienti in una terrina insieme alla polpa schiacciata della melanzana. Aggiungete anche il pane ben strizzato, quindi salate e pepate secondo i vostri gusti ed amalgamate tutti gli ingredienti. Spalmate il composto sulle falde di peperoni, poi arrotolatele e fissatele con stecchini. Sistemate gli involtini di peperoni in una teglia unta con un filo d’olio, bagnateli con il vino rimasto e cuoceteli per 15 minuti a 180°. Scolate gli involtini di peperoni dall’eventuale vino in eccesso e serviteli caldi. |
Post n°240 pubblicato il 05 Giugno 2008 da ykarusteam
15 limoni, sbucciati spessi, 2 x 750ml alcol puro, 4 tazze dizucchero, 5 tazze d'acqua. Dopo un pranzo a base di pesce, la tradizione campana, che si è ora anche diffusa alle altre regioni italiane, richiede il limoncello dopo il caffè napoletano, invece del solito liquore. Pochi ingredienti, e moltissimo tempo: gli ingredienti per il limoncello sono semplici e fare un lotto non richiede molto lavoro, ma vi servirà del tempo. Il limoncello deve macerare per 80 giorni; cominciate a prepararlo all'inizio dell'estate così che è pronto da bere nei mesi caldi che vengono. Per cominciare, vi occorrerà una grande brocca di vetro - almeno 4/4 - con un coperchio. Scegliete limoni con buccia spessa perché sono più indicati per la macerazione. Vi serviranno circa 15 limoni medi; lavateli bene con una spazzola vegetale ed acqua calda per rimuovere residui di insetticidi o cera. Asciugate i limoni e rimuovete la scorza. Uno sbucciatore di verdure farebbe di meglio: vi dà lunghe e grandi strisce. Altrimenti, grattate la scorza accuratamente con la punta di un coltello. Riempite la brocca con una bottiglia di alcol e, mentre rimuovete la scorza aromatica, aggiungetela nella brocca. Il limoncello, per avere un buon sapore, deve ottenersi da alcol di ottima qualità. Mischiate gli ingredienti ed aspettate. |
Post n°239 pubblicato il 05 Giugno 2008 da ykarusteam
LA TUNICA Da un perfetto connubio tra un vitigno siciliano e la “grandezza” di un vitigno internazionale, si ottiene questo vino dal sapore armonico di albicocche e pesche e con spiccati profumi floreali. Servire a 10°-12° C. Uve: Catarratto 70% - Chardonnay 30% |
Post n°238 pubblicato il 05 Giugno 2008 da ykarusteam
BIANCO SUPERIORE DOC Sull'Etna i Siculi intorno all'XI° sec. a.C. introdussero nuove tecniche di coltivazione della vite ad alberello (alberello egeo). Pietramarina Benanti Etna Bianco Superiore
Esame visivo: Cristallino, bel giallo paglierino intenso con nuances verdoline. Tra abbastanza consistente e consistente. PIETRAMARINA BENANTI 2004: Etna Bianco Superiore Pietramarina Benanti Uvaggio: Carricante Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino chiaro e sfumature di giallo paglierino, molto trasparente. Al naso esprime aromi intensi, puliti, gradevoli e raffinati che si aprono con note di biancospino, mela e pera seguiti da buoni aromi di ananas, ginestra, melone bianco e piacevoli accenni di miele di zagara e nocciola. In bocca ha buona corrispondenza con il naso, un attacco fresco e comunque ben equilibrato dall'alcol, buon corpo, sapori intensi. Il finale è persistente con ricordi di mela, ananas e una piacevole nota fresca. |
Post n°237 pubblicato il 05 Giugno 2008 da ykarusteam
Il Branzino è un pesce fantastico, la sua carne è così bianca, tenera e gustosa che potrei mangiarne quantità smodate! Ho effettivamente un debole per questo pesce che è chiamato anche Spigola. 1 branzino di circa 1 kg possibilmente nostrano e non d’allevamento, Per prima cosa condiamo il nostro pesce con le foglie d’alloro sminuzzate, i fiori di timo e l’aglio tagliato a fettine sottilissime, infine annaffiamo il tutto con un filo d’olio d’oliva. Quindi spargiamo il sale grosso per tutta la superficie di una pirofila da forno e adagiamoci sopra il branzino che poi ricopriremo con ulteriore sale grossa in modo da non lasciare niente di esposto. Come compagno di questa ricetta scelgo incredibilmente un vino bianco siciliano poiché lo amo da impazzire e mi piace accostarlo al sapore delicato del Branzino alla romagnola: si tratta dell’Etna Bianco Superiore, un vino secco e cristallino dal profumo indimenticabile. |
Inviato da: sonoio2828
il 08/11/2015 alle 10:35
Inviato da: chiaracarboni90
il 10/10/2011 alle 12:04
Inviato da: chiaracarboni90
il 13/07/2011 alle 12:35
Inviato da: chiaracarboni90
il 11/07/2011 alle 12:46
Inviato da: chiaracarboni90
il 21/04/2011 alle 11:15