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A.A.&A. AliceAmbiente&Attualità. Questo Blog è dedicato alla mia bolla. Alla mia amata TERRA. Ma non solo. È dedicato anche alla globalizzazione e a questa nostra malsana società. È consigliabile l'utilizzo dei Tags.

 

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MAURIZIO PALLANTE DOCET
SUGLI INCENERITORI

PAUL CONNET DOCET
docente di Chimica Ambientale, St. Lawrence University, NY
 
 

COSA DOBBIAMO FARE. TUTTI. SUBITO.

1-Usa lampadine fluorescenti e compatte, ma solo dove tieni la luce accesa per molto tempo". Per gli esterni, scegli le lampade a sensore, che si accendono solo quando serve.

2-Usa la macchina il meno possibile ma con cervello. Se ti è possibile monta gpl o metano. Ridurrai drasticamente le emissioni nocive e peserai meno all'ambiente; oltre a ridurre del 70% la tua spesa non dovrai più preoccuparti di scioperi dei benzinai o rincari del prezzo del petrolio, tantomeno dell'Ecopass. Spegni il motore quando sei in sosta.

3- Separa carta, plastica, legno, vetro e lattine e riciclale.

4 - Non sprecare acqua. Ad esempio quando ti lavi o quando lavi il cibo. È meglio riempire il lavandino che far scorrere l'acqua per mezz'ora. E controlla le tubature: in un anno, anche un buco minuscolo comporta ingenti perdite.

5- Non sprecare acqua calda.

6- Impara a ridurre i rifiuti già all'acquisto. Non comprare prodotti con molti imballi e con troppa plastica. Scegli le ricariche per ammorbidenti e detersivi, la polvere al posto delle pastiglie (che sono imbustate una per una), ecc..

7- Regola il termostato di casa sotto i 20°. Oltre questa soglia, ogni grado in più vuol dire +7% nei consum.

8- Monta doppi vetri a casa. Eviterai il disperdersi di calore in inverno e della frescura d’estate.

9- No stand-by. Spegni gli elettrodomestici quando non li usi. Non lasciare MAI in stand-by tv, stereo e qualsiasi altro elettrodomestico. La spia rossa che rimane accesa consuma tantissimo.

10- In auto, fai a meno del condizionatore, o almeno, usalo solo quando è davvero necessario (bambini o anziani a bordo e solo nelle ore più calde). Abbassa i finestrini.

11- Scegli elettrodomestici classe A. Informati. Puoi approfittare di molti incentivi.

12- Informati sul conto energia. È un bene per tutti e a lungo andare, può diventare anche un guadagno.

14- Bevi acqua del rubinetto. 87 aziende di acqua minerale su 98 sono risultate NON IN REGOLA dopo essere state sottoposte a esami specifici dal Ministero della SALUTE. L'acqua del rubinetto è più controllata. Inoltre, l'acqua minerale proviene spesso da zone molto lontane dal luogo di acquisto. La conseguenza è un forte impatto ambientale dovuto al trasporto: un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri), sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi. E ancora: imballaggi e bottiglie devono essere smaltite; le Regioni spendono molto di più per lo smaltimento delle bottiglie di quanto ricavano dalle irrisorie concessioni per il prelievo dell'acqua. Si è calcolato che per una famiglia media il vantaggio economico ad utilizzare l'acqua del rubinetto, invece di quella minerale, è di 200 €/anno.
 

BOMBE NUCLEARI

Oggi sono in corso nel mondo più di 30 conflitti. Ogni anno muoiono a causa delle armi 500.000 persone, 1.300 al giorno, una al minuto.

•Secondo i dati ufficiali, la Russia ha ammesso di possedere 20.000 bombe nucleari , gli Stati Uniti 10.500 , la Gran Bretagna 185 , la Francia 450 e la Cina 400 . Secondo alcuni osservatori Israele ne possiede almeno 200.

• Nonostante le riduzioni effettuate negli anni Novanta, rimangono in tutto il pianeta più di 30.000 testate nucleari, sufficienti a distruggerlo per intero 25 volte .

• La Nato si muove al di fuori degli accordi del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, violandoli apertamente. Gli Stati Uniti hanno dislocato 480 bombe nelle varie basi Nato in Europa: 150 in Germania, a Büchel, e Ramstein; 20 in Belgio, a Kleine Brogel; 20 in Olanda, a Volkel; 110 in Gran Bretagna, a Lakenheath, 90 in Turchia, a Incirlik. 90 in Italia, ad Aviano e Ghedi Torre
 

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Guarda te stesso e apri gli occhi, e solleva il tuo velo d’amnesia: è forse tanto spesso da non poterlo sollevare? Il tesoro dell’uomo è nell’uomo. Direte che queste sono tante belle parole, figure retoriche… ma che la realtà è ben diversa. Lo credete davvero? Credete davvero che esseri felici di essere ciò che sono e contenti di avere ciò che hanno farebbero della loro casa (il loro pianeta) un’immensa pattumiera, una bomba gigante, un luogo di massacri? Direte ora che la colpa è dei governanti, che voi non centrate… Ma andiamo, siate onesti! Quante volte siete stati testimoni o protagonisti di meschinerie, dispute, menzogne? Sono cose quotidiane- E tutto per dei nonnulla, per delle cose senza importanza di cui ci si rende conto solo dopo, quando è troppo tardi. Allora, come potete sperare che le nazioni sviluppino una buona intesa, quando il sigolo individuo riesc a malapena a sopportare il vicino? Siamo tutti colpevoli. Ecco perché dobbiamo risvegliarci dal torpore ed ecco perché dobbiamo ritrovare la nostra vera origine. Una volta per tutte, guardiamoci in faccia e chiediamoci: chi siamo? Anne e Daniel Meurois-Givaudan Da «Racconti d’un viaggiatore astrale»
 

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NON BERE PRIMA DI GUIDARE! ... te lo dice Heineken

Post n°79 pubblicato il 25 Luglio 2007 da AliceVirtu
 
Tag: Social


Scena: Ci sono dei ragazzi giovani che si divertono e bevono in un pub sulla strada, uno di quei prefabbricati cubici che si vedono nei film americani, per intenderci. Ridono tutti come dei matti perchè sono un po' brilli. Anzi, qualcuno è proprio ubriaco.
L'inquadratura è fissa su quei sorrisi annebbiati dai fumi dell'alcool e si percepisce che i ragazzi mano a mano escono dal pub per raggiungere le loro auto, ferme al parcheggio. Fra di loro c'è anche un camionista (e sinceramente pare brillo pure lui). Salgono tutti nelle proprie vetture e l'inquadratura resta fissa sugli abitacoli.
A questo punto viene a tutti il pensierino perbenista:
"Cazzo, sono tutti ubriachi e adesso guidano. No. Non si fa".
E infatti, quando l'inquadratura s'allontana svela l'arcano e cioè che l'unico a guidare è il camionista (quello che però - pare sempre ubriaco) e che tutti gli altri sono sì nelle loro macchine, ma trainati dal camion.
La scritta in sovraimpressione recita una frase che adesso non ricordo esattamente, ma che più o meno suona così: “Non bere, se devi guidare. La tua vita e quella dei tuoi amici sono nelle tue mani".
Più o meno...
La pubblicità termina con il camion che s'allontana nella notte, in un bel quadrettino naturalistico stile Marlboro Country con però il clima delle pubblicità natalizie della CocaCola. Insomma, l'aria che si respira è quella...
«e vissero tutti felici e contenti».

Ok. Ma di preciso, cosa volevano dire questi pubblicitari?
Insomma... ma perchè non lasciano perdere il perbenismo e non continuano a passare la pubblicità col cane intelligente (Ralph, quello che s'imbosca la birra per poter fare quattro passi)...?
Certo, è lodevole l'iniziativa, ma in questo modo a mio avviso si rischia di non comprendere... o peggio, di fraintendere.

In tutta Europa, sono partite campagne pesantissime, atte a cercare di fermare questa terribile piaga degli incidenti stradali nell'unico modo realmente possibile: lo shock.
Solo vedendo quello che davvero succede a chi beve, guida e si schianta, l'essere umano riesce a riflettere e ragionare. A mio avviso, come sempre...
L'automobile è un'arma impropria, oltre che un mezzo di locomozione e la comunità Europea sta arrivando a capire che se davvero si vuole arginare il problema si deve mostrare l'esattezza dei fatti.
Insomma, vedere quattro ragazzini allegri che si fanno scarrozzare da un camionista, m'ha fatto quasi venire voglia di bere una birra (che tra l'altro nemmeno mi piace!)...

Si, io sono per lo shock. Lo sono sempre stata.
A quindici anni, quando frequentavo l'istituto superiore per la grafica pubblicitaria (bei tempi andati!), la professoressa diede come compito l'imput per creare una ipotetica campagna contro le stragi del sabato sera.
Io avevo semplicemente trovato la foto di un incidente, ricordo bene che erano due macchine accartocciate e che una forse, era una Panda e l'avevo impaginata bella grande, in bianco e nero per fare più "dramma". «Drink & Drive?», recitava lo slogan...
Insomma, non c'è bisogno di perdere troppo tempo a parlare, quando si tratta di salvarsi la vita.
La gente è troppo abituata a sentirsi invincibile, immortale. Troppo abituata a pensare "tanto a me non può succedere". Che senso ha parlare, quando in giro è pieno di esempi pratici, riguardanti quello che può succedere anche solo sbattendo a 80Km/H contro un guard-rail...

Lo sapevate ad esempio, che a soli 50Km/H, il tempo che impieghiamo a prendere il telefonino che squilla sul sedile accanto e a rispondere, corrisponde a più o meno 15 metri di buio completo?
Si, è come se per 15 metri guidassimo ad occhi chiusi, ma non ce ne accorgiamo e siamo troppo abituati a sminuire la cosa.
Ancora... molta gente pensa che gli autovelox servano solo a rompere le palle e si sente grande per il solo fatto d'aver aver scoperto il sito che li elenca tutti, così da poter andare piano solo in quel pezzetto di strada e poi chissenefrega...

Molta gente non ha mai capito che l’alcool è farmacologicamente una droga.
Bevi già che puoi, ma dopo resta a casa. Altrimenti, è giusto che tu sappia che potrebbe succederti questo:



(chiedo scusa per lo shock, ma è quello che ci vuole).
Guidate con prudenza

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Commenti al Post:
omeglioommepanza
omeglioommepanza il 25/07/07 alle 18:25 via WEB
Questa volta non sono proprio d'accordo con te... dubito che lo shock possa davvero far capire ad una persona giovane, nel pieno delle suo forze, i rischi che si corrono guidando in stato di ebbrezza. Il ragionamento ricorrente è: "Tanto a me non succederà, io so guidare e reggo bene l'alcool". Sono convinto che la riflessione placida ma più profonda abbia risultati migliori, il nostro sistema informativo è basato tutto sulla sorpresa, sulle novità, uno shock in più non fa differenza. Però credo che portando una persona a riflettere sulle conseguenze di un suo gesto stupido, sulla vita dei suoi amici, della sua ragazza/o si possano ottenere risultati migliori. A volte, non so perchè, alcune cose le facciamo per i nostri cari si e per noi no.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 25/07/07 alle 18:27 via WEB
È qui che ti sbagli, a parer mio. L'ho scritto, tutti sono sempre convinti di avere la situazione in pugno, di saper gestire la cosa, anche ubriachi. A me questo suggerisce che forse, non è bastata una seria riflessione. È più o meno dagli anni '70 che se ne parla... dobbiamo farlo ancora? Insomma, con me ha funzionato, quando a 15 anni volevo il motorino e i miei mi hanno spiegato per bene perchè era meglio aspettare la macchina... Però non tutti hanno la capacità di vedere più in là del loro naso, non ci arrivano alle conseguenze. Ecco perchè vanno (a mio avviso) ben mostrate. Non è un film, questo è chiaro. "Final destination" l'abbiamo visto tutti e a nessuno ha tolto il sonno. La verità è un'altra cosa. E poi: siamo tutti sicuri di noi stessi... Si. Ma gli altri? Vi fidate così tanto degli altri?...
 
omeglioommepanza
omeglioommepanza il 25/07/07 alle 21:57 via WEB
Calma... io ho riportato un pensiero ricorrente tra i ragazzi. Anch'io ho pensato così qualche volta... e ti assicuro che non sono state delle immagini "forti" a farmi cambiare avviso. I miei comportamenti, oggi, sono frutto di una riflessione profonda, nel mio caso, dettata dall'esperienza. Io alle immagini forti reagivo con altrettanto "ottimismo", che è solo incoscienza, purtroppo naturale ad una certa età o meglio ad un certo livello di immaturità. Credimi, in quelli come me la riflessione può molto di più che un'immagine anche se vera...
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 26/07/07 alle 10:57 via WEB
(prima di iniziare ti chiedo scusa per il tono concitato, chi mi conosce da un po' sa che la mia è "passionalità", non tentativo di aggressione... Insomma, in me scorre il sangue del Sud!) Dici che "in quelli come te la riflessione può molto" e su questo siamo d'accordo; in questo siamo simili, anche con me sono bastate le riflessioni, i raginamenti e mettiamoci pure una sana dose di testa sulle spalle che ho fortunatamente nel DNA... (anche se a 19anni piaceva anche a me sfrecciare a 180 con la mia macchina nera fiammante, 1900Jtd... e passavo le notti fuori con i miei amici musicisti, si beveva, si fumava.... si guidava per tornare a casa...). Poi ho ragionato, anche a seguito di eventi. Ho smesso di sentirmi invincibile e immortale. Insomma, sono cresciuta. E ora al volante sono una persona sicura, sia per me che per gli altri. Il fatto che ogni giorno, specie durante i 50 km di autostrada che percorro, io incontri automobilisti ignari (o finti ignari) del pericolo che sono che si comportano in modi assolutamente pazzeschi e pericolosi, mi fa supporre che non tutti abbiano passato questa fase di crescita. Oppure che non l'abbiano capita. Insomma, non siamo tutti uguali (purtroppo o per fortuna)...
 
GDTeo
GDTeo il 26/07/07 alle 13:18 via WEB
lo shock serve, le informazioni snocciolate sono inutili, non bisogna sbattere in faccia alla gente le informazioni, ma bisogna far sì che scelgano di informarsi...ergo: il tuo box sulle rinnovabili lo abbiamo letto solo io e te... ci fosse stata un'immagine di un deforme post nucleare la gente se lo sarebbe andata a cercare... ;)
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 26/07/07 alle 14:22 via WEB
Quoto.
 
simonlebonmisposiono
simonlebonmisposiono il 29/07/07 alle 18:51 via WEB
Il 19 luglio di 10 anni fa ho avuto un banale quanto brutto incidente stradale. Non guidavo io ma la mia "exmiglioreamica". Quella con cui cresci, quella che piace ai genitori, quella che prende la patente e di cui ti pui fidare.. Avevo 22 anni. Stavo bene. Prima che mi rovinasse la vita. Oggi ne ho 32, 2 vertebre del collo deviate, (ma i medici dissero che ero una miracolata visto che dovevo morire sul colpo), e sconto ancora i postumi, visto che a parte lo shock, sto rischiando di finire su una sedia a rotelle.. Lei oggi ne ha 33, è sposata e ha 2 bimbi di 4 e 9 anni. Bimbi che tiene regolarmente uno, senza cintura, accanto a lei (spesso in piedi sul sedile) e l'altro sulle sue gambe. Non basta vedere le conseguenze. Bisogna viverle. Sulla propria pelle per comprenderle. Non basta un filmato o uno spot per "illuminarti" genere Paolo di Tarso sulla via per Damasco. Lo devi volere. Per te. Pensando agli altri. :)
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 30/07/07 alle 11:07 via WEB
Capisco la tua situazione. Certo, l'esperianza è quella che insegna sempre di più, ma in questo caso non è augurabile. Quantomeno pensando al Karma. Di incidenti giudicabili BRUTTI, io personalmente ne ho fatti due e MAI per colpa mia. Una volta era un manager, cinquant'enne all'ultimo giorno di lavoro che con la macchinona (aziendale) non ha avuto il tempo di guardare lo stop che gli sorrideva.. e m'ha fatto capottare in centro a Milano, facendomi finire con la macchina (nuova - distrutta), dentro un negozio (con il rischio di falciare tutti) e con un palo della luce sradicato che elettrizzava la zona circostante. Un incubo. Il dieci agosto, con tutti in ferie. Io ci sarei andata la mattina dopo... lo stronzo! Però sono uscita illesa, miracolosamente illesa. La mia macchina era da buttare, completamente distrutta e accartocciata. Alla sua, grande e col parabufali s'è staccata solo la targa. Io nonostante avessi ragione da quella volta ho comunque tratto un insegnamento. Ma lui, che nemmeno s'è preoccupato di vedere se m'aveva uccisa... lui che cosa può aver imparato?...
 
   
simonlebonmisposiono
simonlebonmisposiono il 02/08/07 alle 17:58 via WEB
Touchè! :)
 
oocchidaorientale
oocchidaorientale il 30/07/07 alle 14:20 via WEB
sono d'accordo con te alice, anche a me all'istituto d'arte è stata proposta una campagna contro le stragi dl sabato sera. la professoressa insisteva nel condurci verso una rappresentazione positiva, roba che significasse "puoi star bene senza andare fuori di testa" e ci bocciava tutte le idee forti, shockanti, come dici tu. e può essere carino per un concorso , per esibire la creatività del grafico e il suo senso artistico, ma dal punto di vista dell'utilità della campagna, per fare informazione, sensibilizzare e rendere consapevole il fruitore del messaggio è necessario stampargli in testa che morte o menomazione non sono solo due vocaboli astratti e lontani.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 31/07/07 alle 17:34 via WEB
Mi hai tolto le parole fdi bocca (o i tastini della tastiera da sotto le dita!)... Non l'ho scritto per non parlarmi troppo addosso, ma pure la mia prof di grafica ai tempi aveva bocciato la mia idea, giudicandola "negativa". Però sai una cosa? Di quella classe sono l'unica che poi ha fatto quel mestiere (che ora sfocia nel giornalismo e mi da ancora più soddisfazione) e il fatto che le campagne pubblicitarie europee di adesso, vadano nella stessa direzione della mia di dieci anni fa mi fa capire che è giusto andare avanti in questa direzione. Bacio, grazie..
 
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LE RINNOVABILI

SOLARE. È l’energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell’idrogeno) e trasmessa alla Terra (ed in tutto lo spazio circostante) sotto forma di radiazione elettromagnetica. Essa è rinnovabile in quanto la sua fonte (il sole) è inesauribile e ha un impatto ambientale molto limitato rispetto ai combustibili fossili. Può essere termica o fotovoltaica.
TERMICA. comprende le tecnologie in cui la radiazione solare viene utilizzata per produrre calore. Il maggiore settore di applicazione è quello per la produzione dell’acqua calda e per il riscaldamento delle abitazioni private. È anche possibile produrre energia elettrica specialmente in Paesi a forte irradiazione solare con impianti di dimensioni fino a 200Mw
FOTOVOLTAICA. costituito da diverse celle, trasforma l’energia contenuta nella radiazione solare in energia elettrica. Questa energia può essere accumulata in batterie per renderla sempre disponibile (e allora si parla di impianti solari autonomi, solitamente realizzati per alimentare carichi elettrici distanti dalla rete), oppure può essere immediatamente utilizzata dall’utenza, anche senza l’adozione di batterie (è il campo degli impianti connessi alla rete).
EOLICA. L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento soprattutto sotto forma di energia cinetica, che trasformata in energia meccanica può essere sfruttata per la generazione di energia elettrica. Ha un impatto ambientale estremamente limitato grazie alla mancanza assoluta di emissioni climalteranti. Attualmente, con circa 55mila turbine installate in tutto il mondo, l’eolico rappresenta la sorgente energetica con il maggior tasso di crescita.
IDROGENO. L’idrogeno, non è una fonte energetica ma un vettore, ed è l’elemento più abbondante nell’universo e sul pianeta è presente nell’acqua e negli idrocarburi, tuttavia per ricavarlo da tali sostanze vi è bisogno di energia elettrica. Il problema fondamentale è che non è disponibile sulla Terra allo stato elementare e pertanto è necessario ottenerlo da fonti secondarie, come per esempio l’acqua e i combustibili fossili.
IDRELETTRICA. Energia elettrica ottenibile sfruttando una caduta d’acqua.
BIOMASSA. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche e dei materiali fossili. In relazione alla loro natura e composizione, le biomasse possono essere convertite in combustibili di vario tipo attraverso tre principali sistemi: • la gassificazione, che consiste nel sottoporre le biomasse a processi di fermentazione anaerobica, dai quali si ottiene il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica; • la conversione biologica ad alcoli: l'amido viene demolito a glucosio e poi sottoposto all'azione di microrganismi, che operano la fermentazione alcolica; l'alcol è un ottimo carburante ed è meno inquinante dei derivati del petrolio; • la combustione diretta: il calore prodotto può essere convertito in energia elettrica.
GEOTERMICA. Trova origine dal calore che si sviluppa nelle zone più interne della Terra. Nelle zone geologicamente attive, come quelle vulcaniche, il gradiente è ancora maggiore. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.
 

GUARDA LE MIE FOTOGRAFIE!

NUCLEARE O NO?



Da decenni si sentono contrapporre due forme energetiche, fossile e nucleare, entrambe senza futuro nel lungo termine: spesso sono presentate come le sole vere opzioni, e limitano gli orizzonti ad una scelta "tra peste e colera".

•Il nucleare è economicamente sconveniente e non competitivo rispetto ad investimenti in efficienza energetica e alle moderne fonti rinnovabili. Gli investitori privati sui mercati liberi non stanno generalmente investendo in energia nucleare oggi, perché tale scelta aumenta i rischi di business ed ha redditività inferiore rispetto alle alternative possibili.

•È una fonte esauribile, per cui si posticipa il problema senza risolverlo, e se ne creano altri: oggi i 443 reattori operativi forniscono meno del 4% di tutta l'energia globale. Aumentare tale percentuale farebbe salire i prezzi e ridurrebbe la disponibilità di un combustibile non rinnovabile e in esaurimento.

•Non è mai stata risolta la questione dello stoccaggio delle scorie, che deve garantire totale sicurezza per 100-200.000 anni, e della radioattività da estrazione, movimentazione, utilizzo.

•Le centrali vecchie non sono sicure: si stima che Chernobyl abbia causato ad oggi tra i 9000 e i 250.000 morti, a seconda delle modalità di conteggio (che dipendono essenzialmente da orizzonte temporale e geografico).

•Rischio terrorismo. Le centrali nucleari e i luoghi di stoccaggio delle scorie sono tra i target a più 'alto potenziale' per gli obiettivi dei terroristi.

Trascurabili i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 in ottica di Life Cycle Assessment, ovvero le emissioni per tutto quello che serve per estrarre, trasportare e raffinare il combustibile, costruire, far funzionare e smantellare una centrale nucleare e stoccare le scorie.

•Problemi non trascurabili sono la difficoltà in regimi democratici nell'individuare luoghi adatti per nuove centrali e i tempi lunghi dalle decisioni all'operatività, nell'ordine dei decenni.
 
•Trend d'investimento in declino: chi non ha centrali non ne sta costruendo, chi ce le ha non ne costruisce più o le dismette (eccezioni: una nuova centrale in Finlandia in costruzione, la Cina, la Turchia, l'Iran). La centrale media al mondo ha oltre 21 anni, quindi è già prossima alla dismissione o oltre la soglia di uso sicuro. Oggi sono in costruzione 27 nuove centrali, la maggior parte in Cina: il bilancio tra centrali nuove costruite e centrali dismesse dovrebbe risultare negativo, a condizione che vengano chiuse le centrali 'esaurite.' La Svezia, uno tra i Paesi più competitivi e avanzati al mondo, sta gradualmente dismettendo il nucleare per passare alle fonti rinnovabili. Le risorse per la necessaria innovazione nel settore sono in sistematico declino.

•Il nucleare viola tutte le "4 System Condition" di sostenibilità di «The Natural Step» in quanto contribuisce 1) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze estratte dalla crosta terrestre 2) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze prodotte dalla società, 3) alla sistematica distruzione della natura e 4) alla sistematica compromissione della capacita' delle persone di soddisfare i propri bisogni. 15 anni di esperienza indicano che ciascuna di queste violazioni porta ad un sistematico ed inevitabile aumento dei costi e dei rischi dell'attività svolta.

Altre scelte economicamente vantaggiose già esistono.

Il sole fornisce ogni giorno 10.000 volte tutta l'energia fossile, nucleare, idroelettrica e da biomassa messe assieme che consumiamo, ed ha una distribuzione capillare ovunque sulla terra. Investendo in efficienza energetica ed energia rinnovabile quanto oggi viene consumato nel nucleare si avrebbero avanzamenti portentosi ed immediatamente profittevoli verso un successo anche di medio e lungo termine.

I sistemi energetici di domani saranno conformi alle quattro System Conditions sopra espresse. Oggi abbiamo l'opportunità di scegliere le modalità più intelligenti per muoverci in quella direzione.
 

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