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A.A.&A. AliceAmbiente&Attualità. Questo Blog è dedicato alla mia bolla. Alla mia amata TERRA. Ma non solo. È dedicato anche alla globalizzazione e a questa nostra malsana società. È consigliabile l'utilizzo dei Tags.

 

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docente di Chimica Ambientale, St. Lawrence University, NY
 
 

COSA DOBBIAMO FARE. TUTTI. SUBITO.

1-Usa lampadine fluorescenti e compatte, ma solo dove tieni la luce accesa per molto tempo". Per gli esterni, scegli le lampade a sensore, che si accendono solo quando serve.

2-Usa la macchina il meno possibile ma con cervello. Se ti è possibile monta gpl o metano. Ridurrai drasticamente le emissioni nocive e peserai meno all'ambiente; oltre a ridurre del 70% la tua spesa non dovrai più preoccuparti di scioperi dei benzinai o rincari del prezzo del petrolio, tantomeno dell'Ecopass. Spegni il motore quando sei in sosta.

3- Separa carta, plastica, legno, vetro e lattine e riciclale.

4 - Non sprecare acqua. Ad esempio quando ti lavi o quando lavi il cibo. È meglio riempire il lavandino che far scorrere l'acqua per mezz'ora. E controlla le tubature: in un anno, anche un buco minuscolo comporta ingenti perdite.

5- Non sprecare acqua calda.

6- Impara a ridurre i rifiuti già all'acquisto. Non comprare prodotti con molti imballi e con troppa plastica. Scegli le ricariche per ammorbidenti e detersivi, la polvere al posto delle pastiglie (che sono imbustate una per una), ecc..

7- Regola il termostato di casa sotto i 20°. Oltre questa soglia, ogni grado in più vuol dire +7% nei consum.

8- Monta doppi vetri a casa. Eviterai il disperdersi di calore in inverno e della frescura d’estate.

9- No stand-by. Spegni gli elettrodomestici quando non li usi. Non lasciare MAI in stand-by tv, stereo e qualsiasi altro elettrodomestico. La spia rossa che rimane accesa consuma tantissimo.

10- In auto, fai a meno del condizionatore, o almeno, usalo solo quando è davvero necessario (bambini o anziani a bordo e solo nelle ore più calde). Abbassa i finestrini.

11- Scegli elettrodomestici classe A. Informati. Puoi approfittare di molti incentivi.

12- Informati sul conto energia. È un bene per tutti e a lungo andare, può diventare anche un guadagno.

14- Bevi acqua del rubinetto. 87 aziende di acqua minerale su 98 sono risultate NON IN REGOLA dopo essere state sottoposte a esami specifici dal Ministero della SALUTE. L'acqua del rubinetto è più controllata. Inoltre, l'acqua minerale proviene spesso da zone molto lontane dal luogo di acquisto. La conseguenza è un forte impatto ambientale dovuto al trasporto: un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri), sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi. E ancora: imballaggi e bottiglie devono essere smaltite; le Regioni spendono molto di più per lo smaltimento delle bottiglie di quanto ricavano dalle irrisorie concessioni per il prelievo dell'acqua. Si è calcolato che per una famiglia media il vantaggio economico ad utilizzare l'acqua del rubinetto, invece di quella minerale, è di 200 €/anno.
 

BOMBE NUCLEARI

Oggi sono in corso nel mondo più di 30 conflitti. Ogni anno muoiono a causa delle armi 500.000 persone, 1.300 al giorno, una al minuto.

•Secondo i dati ufficiali, la Russia ha ammesso di possedere 20.000 bombe nucleari , gli Stati Uniti 10.500 , la Gran Bretagna 185 , la Francia 450 e la Cina 400 . Secondo alcuni osservatori Israele ne possiede almeno 200.

• Nonostante le riduzioni effettuate negli anni Novanta, rimangono in tutto il pianeta più di 30.000 testate nucleari, sufficienti a distruggerlo per intero 25 volte .

• La Nato si muove al di fuori degli accordi del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, violandoli apertamente. Gli Stati Uniti hanno dislocato 480 bombe nelle varie basi Nato in Europa: 150 in Germania, a Büchel, e Ramstein; 20 in Belgio, a Kleine Brogel; 20 in Olanda, a Volkel; 110 in Gran Bretagna, a Lakenheath, 90 in Turchia, a Incirlik. 90 in Italia, ad Aviano e Ghedi Torre
 

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Guarda te stesso e apri gli occhi, e solleva il tuo velo d’amnesia: è forse tanto spesso da non poterlo sollevare? Il tesoro dell’uomo è nell’uomo. Direte che queste sono tante belle parole, figure retoriche… ma che la realtà è ben diversa. Lo credete davvero? Credete davvero che esseri felici di essere ciò che sono e contenti di avere ciò che hanno farebbero della loro casa (il loro pianeta) un’immensa pattumiera, una bomba gigante, un luogo di massacri? Direte ora che la colpa è dei governanti, che voi non centrate… Ma andiamo, siate onesti! Quante volte siete stati testimoni o protagonisti di meschinerie, dispute, menzogne? Sono cose quotidiane- E tutto per dei nonnulla, per delle cose senza importanza di cui ci si rende conto solo dopo, quando è troppo tardi. Allora, come potete sperare che le nazioni sviluppino una buona intesa, quando il sigolo individuo riesc a malapena a sopportare il vicino? Siamo tutti colpevoli. Ecco perché dobbiamo risvegliarci dal torpore ed ecco perché dobbiamo ritrovare la nostra vera origine. Una volta per tutte, guardiamoci in faccia e chiediamoci: chi siamo? Anne e Daniel Meurois-Givaudan Da «Racconti d’un viaggiatore astrale»
 

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QUANDO L'ADRIATICO SARA' PALUDE

Post n°92 pubblicato il 11 Settembre 2007 da AliceVirtu
 

Torno a parlare del mio primo amore, di quella che io chiamo "La Mia Bolla" perchè le notizie di oggi sono veramente allarmanti. Sempre più allarmanti, se mi concedete un po' di sano pessimismo (anche se porto sempre la bandiera dell'ottimismo, davanti a tutto questo faccio parecchia fatica).
La nostra Bolla, la nostra Terra come ben sappiamo è malata.

Domani prende il via la prima conferenza nazionale sul Clima, indetta dal ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio (si, quello che se la ride a fianco di Grillo in uno dei filmati qua sotto) che con il prezioso contributo dei migliori scienziati e studiosi del clima (tra cui i ricercatori dell'ENEA (Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente) e dell'ICRAM, (istituto per la Ricerca sul Mare) ma anche dei politici (sperando che ci capiscano qualcosa) cercherà il modo migliore per ARGINARE IL PROBLEMA.
Le "soluzioni" vengono chiamate in gergo "MISURE DI ADATTAMENTO", perchè la realtà è che non c'è nulla da mettere a posto. C'è purtroppo solo da rendersi conto e per l'appunto, c'è che dovremo adattarci.

IL PROBLEMA
Il problema, detto schiettamente è che l'Adriatico sta morendo. Non che "forse morirà"; bisogna rendersi conto che il processo è già in atto e che non ci metterà poi molto a raggiungere l'apice.
Già da qualche anno infatti, gli studiosi si sono accorti che la famosa corrente del golfo, quella che per intenderci permette il ricambio d'ossigeno e di acque tra Trieste e la Puglia, si è praticamente fermata. Non c'è più.
«Senza questa corrente che si muove in direzione Nord-Sud l'adriatico si trasformerà in un mare fermo e sempre più caldo. Dal golfo di Trieste fino alle coste pugliesi, si avrebbe soltanto una grande palude salmastra», questo a detta del direttore scientifico dell'ICRAM, Silvestro Greco.

RIUSCITE AD IMMAGINARE COSA VORRA' DIRE?
Non essendoci più il ricambio di ossigeno in fondo al mare, tutte le creature che adesso vivono grazie ad esso... moriranno. Questo a sua volta, comporterà un innalzamento preoccupante dei livelli di anidride carbonica nell'aria, che potrà persino provocare una morte di massa delle persone che vivono vicino al mare. L'aria in sostanza si avvelenerà. Inoltre (perchè mica è finito qui!), la grande palude che un tempo fu mare, darà origine a numerose forme di vita dannose per l'uomo e per gli animali, quali: zanzare, insetti tropicai, alghe "assassine" (cioè velenose), pesci palla (velenosissimi e capaci di tollerare bassi livelli di ossigeno) e quant'altro.
Praticamente, per il nostro ecosistema è come se fossero andati letteralmente in fumo 5 MILA ETTARI di boschi.

Tutto questo è senza dubbio colpa del surriscaldamento globale... ma non solo.
Per anni s'è scavato nelle acque del mediterraneo, togliendo sabbie, sassi e interi pezzi di fondale, inseguendo il malsano sogno di strappare ancora più terra al mare, per poterla edificare, per costruirci sopra quegli schifosissimi alberghetti "kitsch" di Riccione, per intenderci... quelli che per sei mesi all'anno restano vuoti perchè non servono proprio a nulla.
Bene. Adesso hanno gli alberghetti, peccato che non avranno più il mare.
Ma santoddio, si può essere più stupidi?! È questo che a volte mi fa detestare il genere umano.
Davanti al "soldo subito", diventa il più stupido tra gli esseri viventi...

"Arginare il problema" si traduce quindi nel tentativo di "prepararsi al peggio", che ormai l'abbiamo compreso, è inevitabile. Erosione, inondazione delle coste, collasso degli ecosistemi, dissesto idrogeologico, estinzione di specie animali e vegetali e infine (ma giusto infine) contraccolpi sulla nostra salute.

Per questo, domani si cercherà di trovare il modo migliore (più veloce e meno dispendioso, suppongo) per reintrodurre dune sabbiose qua e là per l'Italia, spargendole tra i 5.000 Km di coste soggette a erosione. Sempre cercando di non disturbare l'uomo, dato che, come si legge nella nota: "gli interventi dovranno essere circoscritti alle spiagge ancora libere da insediamenti umani, in quanto l'impianto di dune artificiali non è compatibile con la presenza di costruzioni abitative".

E quindi?...
Aspetto domani per continuare.

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Commenti al Post:
Lippo37
Lippo37 il 11/09/07 alle 18:00 via WEB
Bello aho! Quando l'Adriatico diventa palude sai che ce famo? Un ber parcheggio... Eh no, perché io tutte le volte che vado n'disco a Rimini nun sò dove andà a parcheggià la macchina... Bella battuta vero? Peccato che in molti ragioniamo così sul serio. Peccato che a noi frega solo di quello che ci circonda e di quello che accade ad un palmo dal nostro naso ce ne freghiamo. Cara Alice, t'insegnerò una frase Buddista che a me piace molto, ovvero: "Tanto va' la gatta ar largo che ce parcheggia a' machina....capito no? Cioè, anziché ar lardo.... va ar largo... eh.... aho, me sò perso... ando' stavo?". La frase era: "dobbiamo pensare che non siamo l'ultima generazione che vive su questo mondo". Ciao ed a presto.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 12/09/07 alle 12:20 via WEB
Anche in Liguria, potrebbero tagliare a fette le montagne e farci dei bei autosilos! E che cazz... non si sa mai dove parcheggiare!!! P.S. Frase meravigliosa. Grazie per cotanta saggezza. Sempre ben accetta! :•)
 
Ganas_de_Mar
Ganas_de_Mar il 11/09/07 alle 18:40 via WEB
Grazie per l'informazione,provvedero' a documentarmi di piu',davanti a questi problemi bisogna essere pronti per quando in coro ci dovremo far sentire....BESO
 
slevin978
slevin978 il 11/09/07 alle 20:44 via WEB
Ammesso e non concesso che faranno qualcosa non lo faranno per amore del mare. Se l'adriatico scompare, scompaiono milioni di euro dalle casse delle regioni che su quel mare hanno fatto la loro fortuna con il turismo selvaggio e la pesca incontaminata. Forse (e sottolineo forse) una volta ogni tanto il vil denaro aiuterà anche l'ambiente
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 12/09/07 alle 12:19 via WEB
Lo penso anche io. A volte, anche il peggior nemico può tornare utile. Soprattutto visto che l'uomo per i soldi farebbe di tutto... perchè non sfruttarli per la giusta causa?
 
rex64_angelo
rex64_angelo il 12/09/07 alle 09:45 via WEB
Pongo una domanda.Forse sarà un pò stupida,ma visto che in materia sono completamente ignorante,spero che qualcuno mi possa illuminare:"Perchè se ci spostiamo sulle coste Adriatiche della vicinissima Croazia il mare è tutta un'altra cosa?"... Si tratta dello stesso bacino d'acqua, eppure ha dei colori anche sotto costa che da noi in Romagna ce li scordiamo. Forse da noi c'è un pò troppa sabbia rispetto alle coste Croate...bho...o forse ci sono troppi sfoghi fognari,depuratori che creano un innalzamento della temperatura dell'acqua artificialmente bloccando così,di conseguenza,le correnti marine che rendono vivo il Mar Adriatico...Vi ricordate la "Mucillagine"?...Ne sono passati di anni da quando scoppiarono i primi casi.Tutta la Riviera Adriatica e Romagnola ne risentì a tal punto da trovarsi in una crisi turistica davvero allarmante...Forse è ora che si passi veramente ai ripari...ma seraimente però senza pensarci due volte.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 12/09/07 alle 12:01 via WEB
Ottima osservazione Fra, come al solito. Il mare è lo stesso, quindi anche da quella parte la corrente ormai defunta porterà a breve grandi cambiamenti, purtroppo. Poi, in Croazia hanno un vantaggio rispetto a noi: l'edilizia selvaggia sta cominciando, mentre da noi esiste già dagli anni '50 (e come detto sopra, ha comportato anni e anni di scavi in mezzo al mare) e poi le fabbriche... tutte quelle stramaledette fabbriche che da 50anni scaricano (soprattutto dal Pò) rifiuti di ogni tipo...
 
Chi.schifa.e.schifat
Chi.schifa.e.schifat il 12/09/07 alle 10:45 via WEB
Avevo già letto di questa cosa e onestamente mi sembra di una tristezza incredibile....Gli uomini pensano solo ed esclusivamente ai cavoli loro e poi sono le future generazioni che dovranno pagare gli errori fatali commessi oggi. Reintrodurranno dune sabbiose nelle zone non ancora abitate dall'uomo??? Ma perchè mi chiedo...esistono ancora aree dove l'uomo non si è fatto vivo? Beh credo ce ne siano davvero moooolto poche...cmq complimenti per l'argomento trattato molto interessante e anche allarmante....besos
 
latinalt
latinalt il 12/09/07 alle 11:04 via WEB
Allora cari amici, ieri abbiamo rafforzato il nostro “comune sentire” su problematiche tremende ed abbiamo anche ottenuto qualche risultato. Ad esempio siamo stati il “post” più letto della giornata sull’intera rete per quasi tutta la giornata e l’associazione nazionale Giù le mani dai bambini ha commentato positivamente tutto questo fermento nella rete. Vi segnalo che sul sito www.giulemanidaibambini.org c’è la possibilità di firmare una petizione popolare per fermare i suicidi legalizzati dei nostri bambini e vi ricordo che Ikaros (http://blog.libero.it/Ikaros) continuerà a seguire fino all’esasperazione la tematica. L’obiettivo è quello di spingere il governo nazionale (troppo preso a trattare di tasse e lavavetri) a bloccare questa assurdità. Non mi mollate, restiamo al fianco dei bambini. Oggi pubblico un interessante ed autorevolissimo parere in merito. Vi aspetto.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 12/09/07 alle 11:19 via WEB
Ci credo che siete stati i più seguiti del web... vi siete fatti pubblicità un po' ovunque! Sono fiera e contenta di voi, però la prima cosa se si vuole essere rispettati è portare rispetto. A me sembra che passate un po' sopra tutti come dei carri armati. No?
 
Lippo37
Lippo37 il 12/09/07 alle 14:50 via WEB
In merito alla Croazia condivido quanto detto da Alicevirtu, laggiù i palazzinari non hanno ancora invaso le coste. Però non fidatevi troppo perché si stanno espandendo a macchia d'olio e poi nella zona nord (precisamente a Rijeka e dintorni) hanno tante di quelle raffinerie da far accapponare la pelle a Marghera. Insomma, st'Adriatico sta nelle mani degli Albergatori e dei discotecari... annamo bene!
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 12/09/07 alle 15:17 via WEB
Pensa che bello quando avranno ridotto ad una zozzeria pure la Croazia!! Dopo avranno un sacco di pista per ballare (oltre che i parcheggi per le auto)!!! Yaaahooo!!
 
Lippo37
Lippo37 il 12/09/07 alle 15:27 via WEB
Comunque tranquilla che l'Adriatico sta bene... vogliamo forse parlare del Mar Nero? Da quelle parti i russi c'hanno parcheggiato svariati sottomarini nucleari che al momento sono in "disuso". Il termine "disuso" significa che le lamiere si arruginiscono ed il nucleare fuoriesce... a questo bisogna aggiungere che il primo "armaiolo" che passa smonta i pezzi e li rivende al primo "guerraiolo" che passa da quelle parti. Non male come scenario no? Se ti fai un bagnetto da quelle parti esci fuori che lampeggi come i nuovi giubbetti d'emergenza che abbiamo dovuto mettere nelle nostre macchine un paio d'anni fa. Vedi? L'Adriatico mica è poi tanto male...
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 12/09/07 alle 16:01 via WEB
Cazz.. detto così quasi quasi me lo stai facend piacere... no, a ripensarci meglio no.... Cerchiamo piuttosto di evitare che l'Adriatico diventi il nuovo MarNero... no?
 
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LE RINNOVABILI

SOLARE. È l’energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell’idrogeno) e trasmessa alla Terra (ed in tutto lo spazio circostante) sotto forma di radiazione elettromagnetica. Essa è rinnovabile in quanto la sua fonte (il sole) è inesauribile e ha un impatto ambientale molto limitato rispetto ai combustibili fossili. Può essere termica o fotovoltaica.
TERMICA. comprende le tecnologie in cui la radiazione solare viene utilizzata per produrre calore. Il maggiore settore di applicazione è quello per la produzione dell’acqua calda e per il riscaldamento delle abitazioni private. È anche possibile produrre energia elettrica specialmente in Paesi a forte irradiazione solare con impianti di dimensioni fino a 200Mw
FOTOVOLTAICA. costituito da diverse celle, trasforma l’energia contenuta nella radiazione solare in energia elettrica. Questa energia può essere accumulata in batterie per renderla sempre disponibile (e allora si parla di impianti solari autonomi, solitamente realizzati per alimentare carichi elettrici distanti dalla rete), oppure può essere immediatamente utilizzata dall’utenza, anche senza l’adozione di batterie (è il campo degli impianti connessi alla rete).
EOLICA. L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento soprattutto sotto forma di energia cinetica, che trasformata in energia meccanica può essere sfruttata per la generazione di energia elettrica. Ha un impatto ambientale estremamente limitato grazie alla mancanza assoluta di emissioni climalteranti. Attualmente, con circa 55mila turbine installate in tutto il mondo, l’eolico rappresenta la sorgente energetica con il maggior tasso di crescita.
IDROGENO. L’idrogeno, non è una fonte energetica ma un vettore, ed è l’elemento più abbondante nell’universo e sul pianeta è presente nell’acqua e negli idrocarburi, tuttavia per ricavarlo da tali sostanze vi è bisogno di energia elettrica. Il problema fondamentale è che non è disponibile sulla Terra allo stato elementare e pertanto è necessario ottenerlo da fonti secondarie, come per esempio l’acqua e i combustibili fossili.
IDRELETTRICA. Energia elettrica ottenibile sfruttando una caduta d’acqua.
BIOMASSA. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche e dei materiali fossili. In relazione alla loro natura e composizione, le biomasse possono essere convertite in combustibili di vario tipo attraverso tre principali sistemi: • la gassificazione, che consiste nel sottoporre le biomasse a processi di fermentazione anaerobica, dai quali si ottiene il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica; • la conversione biologica ad alcoli: l'amido viene demolito a glucosio e poi sottoposto all'azione di microrganismi, che operano la fermentazione alcolica; l'alcol è un ottimo carburante ed è meno inquinante dei derivati del petrolio; • la combustione diretta: il calore prodotto può essere convertito in energia elettrica.
GEOTERMICA. Trova origine dal calore che si sviluppa nelle zone più interne della Terra. Nelle zone geologicamente attive, come quelle vulcaniche, il gradiente è ancora maggiore. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.
 

GUARDA LE MIE FOTOGRAFIE!

NUCLEARE O NO?



Da decenni si sentono contrapporre due forme energetiche, fossile e nucleare, entrambe senza futuro nel lungo termine: spesso sono presentate come le sole vere opzioni, e limitano gli orizzonti ad una scelta "tra peste e colera".

•Il nucleare è economicamente sconveniente e non competitivo rispetto ad investimenti in efficienza energetica e alle moderne fonti rinnovabili. Gli investitori privati sui mercati liberi non stanno generalmente investendo in energia nucleare oggi, perché tale scelta aumenta i rischi di business ed ha redditività inferiore rispetto alle alternative possibili.

•È una fonte esauribile, per cui si posticipa il problema senza risolverlo, e se ne creano altri: oggi i 443 reattori operativi forniscono meno del 4% di tutta l'energia globale. Aumentare tale percentuale farebbe salire i prezzi e ridurrebbe la disponibilità di un combustibile non rinnovabile e in esaurimento.

•Non è mai stata risolta la questione dello stoccaggio delle scorie, che deve garantire totale sicurezza per 100-200.000 anni, e della radioattività da estrazione, movimentazione, utilizzo.

•Le centrali vecchie non sono sicure: si stima che Chernobyl abbia causato ad oggi tra i 9000 e i 250.000 morti, a seconda delle modalità di conteggio (che dipendono essenzialmente da orizzonte temporale e geografico).

•Rischio terrorismo. Le centrali nucleari e i luoghi di stoccaggio delle scorie sono tra i target a più 'alto potenziale' per gli obiettivi dei terroristi.

Trascurabili i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 in ottica di Life Cycle Assessment, ovvero le emissioni per tutto quello che serve per estrarre, trasportare e raffinare il combustibile, costruire, far funzionare e smantellare una centrale nucleare e stoccare le scorie.

•Problemi non trascurabili sono la difficoltà in regimi democratici nell'individuare luoghi adatti per nuove centrali e i tempi lunghi dalle decisioni all'operatività, nell'ordine dei decenni.
 
•Trend d'investimento in declino: chi non ha centrali non ne sta costruendo, chi ce le ha non ne costruisce più o le dismette (eccezioni: una nuova centrale in Finlandia in costruzione, la Cina, la Turchia, l'Iran). La centrale media al mondo ha oltre 21 anni, quindi è già prossima alla dismissione o oltre la soglia di uso sicuro. Oggi sono in costruzione 27 nuove centrali, la maggior parte in Cina: il bilancio tra centrali nuove costruite e centrali dismesse dovrebbe risultare negativo, a condizione che vengano chiuse le centrali 'esaurite.' La Svezia, uno tra i Paesi più competitivi e avanzati al mondo, sta gradualmente dismettendo il nucleare per passare alle fonti rinnovabili. Le risorse per la necessaria innovazione nel settore sono in sistematico declino.

•Il nucleare viola tutte le "4 System Condition" di sostenibilità di «The Natural Step» in quanto contribuisce 1) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze estratte dalla crosta terrestre 2) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze prodotte dalla società, 3) alla sistematica distruzione della natura e 4) alla sistematica compromissione della capacita' delle persone di soddisfare i propri bisogni. 15 anni di esperienza indicano che ciascuna di queste violazioni porta ad un sistematico ed inevitabile aumento dei costi e dei rischi dell'attività svolta.

Altre scelte economicamente vantaggiose già esistono.

Il sole fornisce ogni giorno 10.000 volte tutta l'energia fossile, nucleare, idroelettrica e da biomassa messe assieme che consumiamo, ed ha una distribuzione capillare ovunque sulla terra. Investendo in efficienza energetica ed energia rinnovabile quanto oggi viene consumato nel nucleare si avrebbero avanzamenti portentosi ed immediatamente profittevoli verso un successo anche di medio e lungo termine.

I sistemi energetici di domani saranno conformi alle quattro System Conditions sopra espresse. Oggi abbiamo l'opportunità di scegliere le modalità più intelligenti per muoverci in quella direzione.
 

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