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A.A.&A. AliceAmbiente&Attualità. Questo Blog è dedicato alla mia bolla. Alla mia amata TERRA. Ma non solo. È dedicato anche alla globalizzazione e a questa nostra malsana società. È consigliabile l'utilizzo dei Tags.

 

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docente di Chimica Ambientale, St. Lawrence University, NY
 
 

COSA DOBBIAMO FARE. TUTTI. SUBITO.

1-Usa lampadine fluorescenti e compatte, ma solo dove tieni la luce accesa per molto tempo". Per gli esterni, scegli le lampade a sensore, che si accendono solo quando serve.

2-Usa la macchina il meno possibile ma con cervello. Se ti è possibile monta gpl o metano. Ridurrai drasticamente le emissioni nocive e peserai meno all'ambiente; oltre a ridurre del 70% la tua spesa non dovrai più preoccuparti di scioperi dei benzinai o rincari del prezzo del petrolio, tantomeno dell'Ecopass. Spegni il motore quando sei in sosta.

3- Separa carta, plastica, legno, vetro e lattine e riciclale.

4 - Non sprecare acqua. Ad esempio quando ti lavi o quando lavi il cibo. È meglio riempire il lavandino che far scorrere l'acqua per mezz'ora. E controlla le tubature: in un anno, anche un buco minuscolo comporta ingenti perdite.

5- Non sprecare acqua calda.

6- Impara a ridurre i rifiuti già all'acquisto. Non comprare prodotti con molti imballi e con troppa plastica. Scegli le ricariche per ammorbidenti e detersivi, la polvere al posto delle pastiglie (che sono imbustate una per una), ecc..

7- Regola il termostato di casa sotto i 20°. Oltre questa soglia, ogni grado in più vuol dire +7% nei consum.

8- Monta doppi vetri a casa. Eviterai il disperdersi di calore in inverno e della frescura d’estate.

9- No stand-by. Spegni gli elettrodomestici quando non li usi. Non lasciare MAI in stand-by tv, stereo e qualsiasi altro elettrodomestico. La spia rossa che rimane accesa consuma tantissimo.

10- In auto, fai a meno del condizionatore, o almeno, usalo solo quando è davvero necessario (bambini o anziani a bordo e solo nelle ore più calde). Abbassa i finestrini.

11- Scegli elettrodomestici classe A. Informati. Puoi approfittare di molti incentivi.

12- Informati sul conto energia. È un bene per tutti e a lungo andare, può diventare anche un guadagno.

14- Bevi acqua del rubinetto. 87 aziende di acqua minerale su 98 sono risultate NON IN REGOLA dopo essere state sottoposte a esami specifici dal Ministero della SALUTE. L'acqua del rubinetto è più controllata. Inoltre, l'acqua minerale proviene spesso da zone molto lontane dal luogo di acquisto. La conseguenza è un forte impatto ambientale dovuto al trasporto: un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri), sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi. E ancora: imballaggi e bottiglie devono essere smaltite; le Regioni spendono molto di più per lo smaltimento delle bottiglie di quanto ricavano dalle irrisorie concessioni per il prelievo dell'acqua. Si è calcolato che per una famiglia media il vantaggio economico ad utilizzare l'acqua del rubinetto, invece di quella minerale, è di 200 €/anno.
 

BOMBE NUCLEARI

Oggi sono in corso nel mondo più di 30 conflitti. Ogni anno muoiono a causa delle armi 500.000 persone, 1.300 al giorno, una al minuto.

•Secondo i dati ufficiali, la Russia ha ammesso di possedere 20.000 bombe nucleari , gli Stati Uniti 10.500 , la Gran Bretagna 185 , la Francia 450 e la Cina 400 . Secondo alcuni osservatori Israele ne possiede almeno 200.

• Nonostante le riduzioni effettuate negli anni Novanta, rimangono in tutto il pianeta più di 30.000 testate nucleari, sufficienti a distruggerlo per intero 25 volte .

• La Nato si muove al di fuori degli accordi del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, violandoli apertamente. Gli Stati Uniti hanno dislocato 480 bombe nelle varie basi Nato in Europa: 150 in Germania, a Büchel, e Ramstein; 20 in Belgio, a Kleine Brogel; 20 in Olanda, a Volkel; 110 in Gran Bretagna, a Lakenheath, 90 in Turchia, a Incirlik. 90 in Italia, ad Aviano e Ghedi Torre
 

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Guarda te stesso e apri gli occhi, e solleva il tuo velo d’amnesia: è forse tanto spesso da non poterlo sollevare? Il tesoro dell’uomo è nell’uomo. Direte che queste sono tante belle parole, figure retoriche… ma che la realtà è ben diversa. Lo credete davvero? Credete davvero che esseri felici di essere ciò che sono e contenti di avere ciò che hanno farebbero della loro casa (il loro pianeta) un’immensa pattumiera, una bomba gigante, un luogo di massacri? Direte ora che la colpa è dei governanti, che voi non centrate… Ma andiamo, siate onesti! Quante volte siete stati testimoni o protagonisti di meschinerie, dispute, menzogne? Sono cose quotidiane- E tutto per dei nonnulla, per delle cose senza importanza di cui ci si rende conto solo dopo, quando è troppo tardi. Allora, come potete sperare che le nazioni sviluppino una buona intesa, quando il sigolo individuo riesc a malapena a sopportare il vicino? Siamo tutti colpevoli. Ecco perché dobbiamo risvegliarci dal torpore ed ecco perché dobbiamo ritrovare la nostra vera origine. Una volta per tutte, guardiamoci in faccia e chiediamoci: chi siamo? Anne e Daniel Meurois-Givaudan Da «Racconti d’un viaggiatore astrale»
 

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PASSAGGIO A NORD/OVEST

Post n°95 pubblicato il 17 Settembre 2007 da AliceVirtu
 

UN PO' DI STORIA
Il passaggio a Nord/Ovest (chiamato anche Stretto di Anián) è un'antica rotta tra i ghiacci dell'Antartide, ricercata per anni dai più famosi esploratori che tentarono (invano) di trovare una via facile da percorrere per passare dall'Atlantico al Pacifico (ma sarebbe meglio dire dall'Europa all'Asia), passando per il Canada. Fu proprio grazie al desiderio di trovare questa preziosa rotta, che intorno al 1500 iniziò l'esplorazione delle coste del Nord America. Per secoli, impavidi esploratori si buttarono a capofitto tra i ghiacci alla ricerca del passaggio che avrebbe permesso loro di arrivare in Asia e di risparmiare centinaia di chilometri di tragitto e per secoli, impavidi esploratori sparirono nel nulla (o più probabilmente fra i ghiacci) senza dare mai più notizie e senza mai più tornare a casa. Fino all'arrivo di un certo Roald Amundsen, esploratore norvegese che nel 1906 riuscì nell'incredibile impresa a bordo di un peschereccio per aringhe "camuffato" da spacca-ghiaccio.

Negli ultimi 30 anni, grazie soprattutto al sistema di satelliti che ruota attorno alla Terra, il passaggio a Nord/Ovest è stato continuamente monitorato; questo perchè il periodo del disgelo è sempre stato breve e si è sempre dovuto calcolare per filo e per segno quanto tempo sarebbe rimasto alle navi per concludere l'attraversamento. Se il ghiaccio si fosse chiuso infatti, sarebbe stato necessario aspettare un anno prima di poter riprendere la navigazione. E fino a qualche tempo fa questo voleva dire "morte certa".

UN DISGELO ALLARMANTE
Dal 1980 ad oggi, il livello di disgelo del ghiaccio nello Stretto di Anián, è sempre stato abbastanza stabile: 100.000 Km2 in meno, ogni anno. Il fatto che negli ultimi due anni (dal 2005 al 2007), il livello di giaccio in quello stesso punto sia sceso di ben 1.000.000 di Km2 fa allarmare molti. Nella nota redatta da Toudal Pederson, lo studioso del Danish National Space Centre che ha monitorato il ritiro dei ghiacci, si legge:
"La forte riduzione in atto ci fa supporre che la diminuzione estiva dei ghiacci procede ad una velocità del tutto inaspettata e questo ci dice che dobbiamo rivedere i criteri dei processi coinvolti, perchè un fenomeno di tale portata non era nelle nostre previsioni".

IL RISCHIO
La paura degli studiosi non sta nell'innalzamento dei livelli del mare, ma nel futuro surriscaldamento (extra) dello stesso. Infatti, venendo a mancare una tale quantità di ghiaccio, è facilmente prevedibile un ulteriore aumento della temperatura marina (perchè il sole non riflettendo più sul ghiaccio, andrà a surriscaldare direttamente l'acqua), con il conseguente aumento di Co2 che ormai abbiamo capito, non porterà nulla di buono.

I GUADAGNI
Nonostante tutto questo, c'è già chi ha studiato il piano giusto per far fruttare al meglio la nuova "via della seta" fra i ghiacci. E di conseguenza, iniziano a percepirsi le prime tensioni internazionali. È la solita vecchia storia: c'è chi vuole guadagnarci su e chi non vuole spenderci troppi soldi. È il Canada, che questa volta è deciso a battere cassa, visto che ospita nel suo territorio questo prezioso passaggio. Usa e Europa, vorrebbero invece che lo Stretto di Anián venisse considerato "acqua internazionale", per poterlo liberamente sfruttare per far transitare merci verso l'Asia. E viceversa.

Resta il fatto che a nessuno fra i potenti, sembra interessare la scomparsa ormai definitiva, dell'ennesimo patrimonio naturale terrestre.
Una prece.

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Commenti al Post:
nataieri73
nataieri73 il 17/09/07 alle 23:02 via WEB
come dici tu, è la solita vecchia storia. Ci stiamo fagocitando gli uni con gli altri, il globo sta esalando gli ultimi sospiri..eppure immagino il nostro mondo fra cent'anni ancora in vita ma ormai privo di vegetazione e avvolto in un manto di gas velenosi. vedo i nostri successori camminare con delle maschere e vivere una vita conpletamente illusoria. Ma ci saremo ancora? Se continua così...il dramma è che se ci saremo ancora ( i nostri nipoti e pronipoti) questa era magari verrà ricordata come un'era amena, quando ancora si poteva fare il bagno al mare e andare in gita in montagna...a parte i miei soliti catatrofismi, del resto piuttosto sentiti e sinceri, come al solito apprezzo i contenuti del tuo magnifico blog...ciao e buona serata.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 19/09/07 alle 12:02 via WEB
Se ti interessa, su «Focus» di questo mese c'è un bellissimo articolo che prende in considerazione questa probabilità; mostra per filo e per segno, quello che accadrebbe alla terra se l'uomo scomparisse all'improvviso, così come fu per i dinosauri. La cosa è scioccante, perchè i danni da noi causati a Gaia, continueranno ad espandersi e a triplicare il loro impatto. Ad esempio, dopo circa quattro giorni (sempre nella terribile ipotesi di un'estinzione), fonderebbero tutte le centrali nucleari presenti sulla faccia della Terra (e guarda che non sono poche). Già questo causerebbe un "crash" capace di danneggiare seriamente gli equilibri del nostro sistema solare. Ed è solo la prima cosa che mi è venuta in mente...
 
rossoglobulo
rossoglobulo il 18/09/07 alle 08:03 via WEB
..ma gli studiosi sono..il pecoraro..???..perchè altrimenti....
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 18/09/07 alle 09:39 via WEB
Sei tu lo studioso! Sei così studioso che manco ti sei accorto dei nomi in neretto!!
 
   
globy.rosso
globy.rosso il 18/09/07 alle 14:17 via WEB
..vabbè vedo che siamo in casa di scienziati..!!! ..e che le mie cazzate ti piacevano tanto..!!!!..hehehe adesso dovrai rileggerti solo le tue..!! hehehe
 
Lippo37
Lippo37 il 18/09/07 alle 12:26 via WEB
Cara Alicevirtu purtroppo hai ragione, sto mondo lo stiamo distruggendo. L'altro giorno ero sull'aereo e guardavo di sotto... sai cosa ho visto? Una città. Sai cosa sembrava dall'alto? Una pseuriasi. Prima ti prude e poi si espande. Si espande, si espande e ti prude. Ecco cosa siamo noi umani. Una pseuriasi organizzata che si espande e che mangia tutto quel che trova. Intanto alla povera terra continua a prudere... vien quasi da pensare che ogni tanto si gratti con qualche tifone d'aria... Un saluto ed a presto.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 18/09/07 alle 12:46 via WEB
oppure con qualche terremoto!... Penso tu abbia ragione, sai? Io l'essere umano l'ho sempre chiamato "parassita", chi più, chi meno. Però è quello che siamo. Esattamente come i parassiti ci attacchiamo alla nostra terra e ne succhiamo la linfa vitale, la spogliamo di tutti quegli elementi necessari a lei come a noi, ma pensando solo al nostro personale interesse. M'hai fatto morire dal ridere con la storia della psoriasi. Cazz, hai davvero ragione!!! Baci!
 
alpha2007
alpha2007 il 18/09/07 alle 13:42 via WEB
Potessimo mai smentire, anche solo una volta, le notizie su un galoppante peggioramento planetario. Devono succedere evidentemente catastrofi a raffica in tutto il mondo per sperare in un cambio di rotta. Per ora solo blabla...
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 18/09/07 alle 13:44 via WEB
Purtroppo è quello che probabilmente avverrà. Io dico sempre, "speriamo in quelli che sopravviveranno"...
 
Lippo37
Lippo37 il 18/09/07 alle 14:17 via WEB
Cioè negli scorpioni? Tempo fa ho visto uno speciale nel quale dicevano che gli amici scorpioncini (non quelli dello zodiaco...) sono la specie che sopporta meglio le radiazioni, il riscaldamento planetario, etc. etc. Insomma, quando noi bipedi cretini avremo ridotto tutta sta palla sulla quale viviamo come il parcheggio dell'Auchan allora, e solamente allora, i nostri eredi avranno un pungiglione dietro la schiena e 2 belle pinzette davanti. Aho!?!?! Pensa che fissa!!! Cò nà pinza ce magni, cò n'artra ce bevi e cor pungijone ce cambi er canale sur telecomando...
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 18/09/07 alle 14:32 via WEB
Santoddio, scrivimi più spesso, ti prego!!! Mi fai troppo ridere, pure se sei serio (lo so.. che in fondo sei serio... ahimé). Io avevo sentito che sarebbero sopravvissuti gli scarafaggi, per i motivi che hai citato e perchè non sono assolutamente schifiltosi con il cibo. Mangiano tutto, quello che c'è-c'è... a 'sto punto, meglio gli scorpioni!!!...
 
Lippo37
Lippo37 il 18/09/07 alle 16:59 via WEB
Bello aho! C'hai ragione... speramo che se sarveno pure lì scarafaggi... Armeno poi fanno er derby. Scarafaggi vs Scorpioni. Come la vedi? Te pe chi tiferai? Aho.... mo che ce penso.... dovemo protegge pure la razza de lì Bacarozzi... artrimenti er pallone chi lo porta? Ciao e buona serata.
 
rex64_angelo
rex64_angelo il 19/09/07 alle 10:51 via WEB
Onestamente non so cosa ormai si possa fare per fermare queste catastrofi...Ho sentito parlare che alcune situazioni sono peggiorate a tal punto che ormai si è arrivati al "punto del non ritorno" e cioè,per chi non avesse ancora capito,il disastro è tale che non c'è e non ci sarà rimedio per ritornare alle origini... Poi...i "potenti del mondo"...ma loro al patrimonio ci tengono...solo che non è quello al quale tu ti riferisci...ma è il loro personale,la loro ricchezza...Risolvere problemi?!?...E cosa ci guadagno io???... No,sarò anche pessimista,ma per me certi problemi sono ormai irreversibili così come lo è la mentalità di certi "stronzi" personaggi che si paoneggiano come i padroni del mondo...Bleee...che schifo!!!...altro che scarafacci e scorpioni...
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 19/09/07 alle 11:57 via WEB
Nonnò Fra!! Anche io mi rferivo "ai loro miseri guadagni". Miseri se messi di fronte ai beni naturali che stiamo perdendo, non certo paragonati allo stipendio che porto a casa dopo un mese di lavoro... È questo che al giorno d'oggi mi affligge, la completa e totale mancanza di lungimiranza che è ormai la stessa tra la gente detta "normale" e tra la gente cosiddetta "potente". Insomma, se i soldi si potessero portare nella tomba, ok... forse potrei anche capire. Se i soldi li si potesse lasciare ai propri eredi, com'è sempre successo fino ad oggi... ancora ancora... Ma di fronte alla grave minaccia di "estinzione della specie" (perchè senza troppi fronzoli, è quello che ci si prospetta)... che senso ha continuare ad accumulare inutili ricchezze accelerando un processo distruttivo già bellamente in atto?...
 
Chi.schifa.e.schifat
Chi.schifa.e.schifat il 19/09/07 alle 11:29 via WEB
Lo scioglimento dei nghiacci ormai oltre a rappresentare un disastro naturale di enormi proporzioni è diventato allo stesso tempo un modo per i potenti della terra di far soldi. Lo scioglimento del Polo Nord rappresenta per Stati come l'America, la Russia eed incredibilmente anche per la Cina un business enorme. Già hanno disseminato bandiere un pò ovunque in quelle zone per impossessarsene una volta che i ghiacci si saranno sciolti. Al di sotto di qeui ghiaccai vi sono enormi quantità di petrolio da estrarre...ma nessuno però pare preoccupato per tutto ciò che ne conseguirà dopo lo scioglimento...estinzioni di specie animali (come l'orso bianco) ..innalzamento del liverllo del mare e diversi altri disastri ecologici che solo un esperto in materia è davvero in grado di spiegare con precisione. Io so solo che non si guarda al futuro ma solo a come far soldi e arricchirsi anche distruggendo la terra e di conseguenza l'uomo. Le future generazioni devono advvero allarmarsi...
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 19/09/07 alle 11:59 via WEB
Esatto. E noi, per quello che ci è possibile, dovremmo poter permettere alle "future generazioni" quantomeno di esistere...
 
rex64_angelo
rex64_angelo il 19/09/07 alle 12:54 via WEB
"Resta il fatto che a nessuno fra i potenti, sembra interessare la scomparsa ormai definitiva, dell'ennesimo patrimonio naturale terrestre."...A questa frase era dedicato il mio commento...Hai pienamente ragione...e scusa per l'errore ho scritto "scarafacci" invece di scarafaggi... Forse per la nostra specie l'unica speranza potrà essere una mutazione genetica...chissà...con qualche chimera giusta forse qualcuno ci darà un'anatomia nuova capace di sopravvivere alle nuove ere...
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 19/09/07 alle 13:09 via WEB
Mezzi uomini, mezzi bacarozzi!!! (Lippo, dillo che ti ho anticipato, che questa volevi dirla tu!!!) :•) Sai che mica m'ero accorta di "scarafacci"?... Però è meglio, è più dispregiativo ancora!!!
 
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LE RINNOVABILI

SOLARE. È l’energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell’idrogeno) e trasmessa alla Terra (ed in tutto lo spazio circostante) sotto forma di radiazione elettromagnetica. Essa è rinnovabile in quanto la sua fonte (il sole) è inesauribile e ha un impatto ambientale molto limitato rispetto ai combustibili fossili. Può essere termica o fotovoltaica.
TERMICA. comprende le tecnologie in cui la radiazione solare viene utilizzata per produrre calore. Il maggiore settore di applicazione è quello per la produzione dell’acqua calda e per il riscaldamento delle abitazioni private. È anche possibile produrre energia elettrica specialmente in Paesi a forte irradiazione solare con impianti di dimensioni fino a 200Mw
FOTOVOLTAICA. costituito da diverse celle, trasforma l’energia contenuta nella radiazione solare in energia elettrica. Questa energia può essere accumulata in batterie per renderla sempre disponibile (e allora si parla di impianti solari autonomi, solitamente realizzati per alimentare carichi elettrici distanti dalla rete), oppure può essere immediatamente utilizzata dall’utenza, anche senza l’adozione di batterie (è il campo degli impianti connessi alla rete).
EOLICA. L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento soprattutto sotto forma di energia cinetica, che trasformata in energia meccanica può essere sfruttata per la generazione di energia elettrica. Ha un impatto ambientale estremamente limitato grazie alla mancanza assoluta di emissioni climalteranti. Attualmente, con circa 55mila turbine installate in tutto il mondo, l’eolico rappresenta la sorgente energetica con il maggior tasso di crescita.
IDROGENO. L’idrogeno, non è una fonte energetica ma un vettore, ed è l’elemento più abbondante nell’universo e sul pianeta è presente nell’acqua e negli idrocarburi, tuttavia per ricavarlo da tali sostanze vi è bisogno di energia elettrica. Il problema fondamentale è che non è disponibile sulla Terra allo stato elementare e pertanto è necessario ottenerlo da fonti secondarie, come per esempio l’acqua e i combustibili fossili.
IDRELETTRICA. Energia elettrica ottenibile sfruttando una caduta d’acqua.
BIOMASSA. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche e dei materiali fossili. In relazione alla loro natura e composizione, le biomasse possono essere convertite in combustibili di vario tipo attraverso tre principali sistemi: • la gassificazione, che consiste nel sottoporre le biomasse a processi di fermentazione anaerobica, dai quali si ottiene il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica; • la conversione biologica ad alcoli: l'amido viene demolito a glucosio e poi sottoposto all'azione di microrganismi, che operano la fermentazione alcolica; l'alcol è un ottimo carburante ed è meno inquinante dei derivati del petrolio; • la combustione diretta: il calore prodotto può essere convertito in energia elettrica.
GEOTERMICA. Trova origine dal calore che si sviluppa nelle zone più interne della Terra. Nelle zone geologicamente attive, come quelle vulcaniche, il gradiente è ancora maggiore. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.
 

GUARDA LE MIE FOTOGRAFIE!

NUCLEARE O NO?



Da decenni si sentono contrapporre due forme energetiche, fossile e nucleare, entrambe senza futuro nel lungo termine: spesso sono presentate come le sole vere opzioni, e limitano gli orizzonti ad una scelta "tra peste e colera".

•Il nucleare è economicamente sconveniente e non competitivo rispetto ad investimenti in efficienza energetica e alle moderne fonti rinnovabili. Gli investitori privati sui mercati liberi non stanno generalmente investendo in energia nucleare oggi, perché tale scelta aumenta i rischi di business ed ha redditività inferiore rispetto alle alternative possibili.

•È una fonte esauribile, per cui si posticipa il problema senza risolverlo, e se ne creano altri: oggi i 443 reattori operativi forniscono meno del 4% di tutta l'energia globale. Aumentare tale percentuale farebbe salire i prezzi e ridurrebbe la disponibilità di un combustibile non rinnovabile e in esaurimento.

•Non è mai stata risolta la questione dello stoccaggio delle scorie, che deve garantire totale sicurezza per 100-200.000 anni, e della radioattività da estrazione, movimentazione, utilizzo.

•Le centrali vecchie non sono sicure: si stima che Chernobyl abbia causato ad oggi tra i 9000 e i 250.000 morti, a seconda delle modalità di conteggio (che dipendono essenzialmente da orizzonte temporale e geografico).

•Rischio terrorismo. Le centrali nucleari e i luoghi di stoccaggio delle scorie sono tra i target a più 'alto potenziale' per gli obiettivi dei terroristi.

Trascurabili i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 in ottica di Life Cycle Assessment, ovvero le emissioni per tutto quello che serve per estrarre, trasportare e raffinare il combustibile, costruire, far funzionare e smantellare una centrale nucleare e stoccare le scorie.

•Problemi non trascurabili sono la difficoltà in regimi democratici nell'individuare luoghi adatti per nuove centrali e i tempi lunghi dalle decisioni all'operatività, nell'ordine dei decenni.
 
•Trend d'investimento in declino: chi non ha centrali non ne sta costruendo, chi ce le ha non ne costruisce più o le dismette (eccezioni: una nuova centrale in Finlandia in costruzione, la Cina, la Turchia, l'Iran). La centrale media al mondo ha oltre 21 anni, quindi è già prossima alla dismissione o oltre la soglia di uso sicuro. Oggi sono in costruzione 27 nuove centrali, la maggior parte in Cina: il bilancio tra centrali nuove costruite e centrali dismesse dovrebbe risultare negativo, a condizione che vengano chiuse le centrali 'esaurite.' La Svezia, uno tra i Paesi più competitivi e avanzati al mondo, sta gradualmente dismettendo il nucleare per passare alle fonti rinnovabili. Le risorse per la necessaria innovazione nel settore sono in sistematico declino.

•Il nucleare viola tutte le "4 System Condition" di sostenibilità di «The Natural Step» in quanto contribuisce 1) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze estratte dalla crosta terrestre 2) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze prodotte dalla società, 3) alla sistematica distruzione della natura e 4) alla sistematica compromissione della capacita' delle persone di soddisfare i propri bisogni. 15 anni di esperienza indicano che ciascuna di queste violazioni porta ad un sistematico ed inevitabile aumento dei costi e dei rischi dell'attività svolta.

Altre scelte economicamente vantaggiose già esistono.

Il sole fornisce ogni giorno 10.000 volte tutta l'energia fossile, nucleare, idroelettrica e da biomassa messe assieme che consumiamo, ed ha una distribuzione capillare ovunque sulla terra. Investendo in efficienza energetica ed energia rinnovabile quanto oggi viene consumato nel nucleare si avrebbero avanzamenti portentosi ed immediatamente profittevoli verso un successo anche di medio e lungo termine.

I sistemi energetici di domani saranno conformi alle quattro System Conditions sopra espresse. Oggi abbiamo l'opportunità di scegliere le modalità più intelligenti per muoverci in quella direzione.
 

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