EARTH & SOCIAL

A.A.&A. AliceAmbiente&Attualità. Questo Blog è dedicato alla mia bolla. Alla mia amata TERRA. Ma non solo. È dedicato anche alla globalizzazione e a questa nostra malsana società. È consigliabile l'utilizzo dei Tags.

 

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docente di Chimica Ambientale, St. Lawrence University, NY
 
 

COSA DOBBIAMO FARE. TUTTI. SUBITO.

1-Usa lampadine fluorescenti e compatte, ma solo dove tieni la luce accesa per molto tempo". Per gli esterni, scegli le lampade a sensore, che si accendono solo quando serve.

2-Usa la macchina il meno possibile ma con cervello. Se ti è possibile monta gpl o metano. Ridurrai drasticamente le emissioni nocive e peserai meno all'ambiente; oltre a ridurre del 70% la tua spesa non dovrai più preoccuparti di scioperi dei benzinai o rincari del prezzo del petrolio, tantomeno dell'Ecopass. Spegni il motore quando sei in sosta.

3- Separa carta, plastica, legno, vetro e lattine e riciclale.

4 - Non sprecare acqua. Ad esempio quando ti lavi o quando lavi il cibo. È meglio riempire il lavandino che far scorrere l'acqua per mezz'ora. E controlla le tubature: in un anno, anche un buco minuscolo comporta ingenti perdite.

5- Non sprecare acqua calda.

6- Impara a ridurre i rifiuti già all'acquisto. Non comprare prodotti con molti imballi e con troppa plastica. Scegli le ricariche per ammorbidenti e detersivi, la polvere al posto delle pastiglie (che sono imbustate una per una), ecc..

7- Regola il termostato di casa sotto i 20°. Oltre questa soglia, ogni grado in più vuol dire +7% nei consum.

8- Monta doppi vetri a casa. Eviterai il disperdersi di calore in inverno e della frescura d’estate.

9- No stand-by. Spegni gli elettrodomestici quando non li usi. Non lasciare MAI in stand-by tv, stereo e qualsiasi altro elettrodomestico. La spia rossa che rimane accesa consuma tantissimo.

10- In auto, fai a meno del condizionatore, o almeno, usalo solo quando è davvero necessario (bambini o anziani a bordo e solo nelle ore più calde). Abbassa i finestrini.

11- Scegli elettrodomestici classe A. Informati. Puoi approfittare di molti incentivi.

12- Informati sul conto energia. È un bene per tutti e a lungo andare, può diventare anche un guadagno.

14- Bevi acqua del rubinetto. 87 aziende di acqua minerale su 98 sono risultate NON IN REGOLA dopo essere state sottoposte a esami specifici dal Ministero della SALUTE. L'acqua del rubinetto è più controllata. Inoltre, l'acqua minerale proviene spesso da zone molto lontane dal luogo di acquisto. La conseguenza è un forte impatto ambientale dovuto al trasporto: un camion può trasportare circa 26.500 litri (17.667 bottiglie da 1,5 litri), sono necessari ogni anno oltre 280.000 viaggi. E ancora: imballaggi e bottiglie devono essere smaltite; le Regioni spendono molto di più per lo smaltimento delle bottiglie di quanto ricavano dalle irrisorie concessioni per il prelievo dell'acqua. Si è calcolato che per una famiglia media il vantaggio economico ad utilizzare l'acqua del rubinetto, invece di quella minerale, è di 200 €/anno.
 

BOMBE NUCLEARI

Oggi sono in corso nel mondo più di 30 conflitti. Ogni anno muoiono a causa delle armi 500.000 persone, 1.300 al giorno, una al minuto.

•Secondo i dati ufficiali, la Russia ha ammesso di possedere 20.000 bombe nucleari , gli Stati Uniti 10.500 , la Gran Bretagna 185 , la Francia 450 e la Cina 400 . Secondo alcuni osservatori Israele ne possiede almeno 200.

• Nonostante le riduzioni effettuate negli anni Novanta, rimangono in tutto il pianeta più di 30.000 testate nucleari, sufficienti a distruggerlo per intero 25 volte .

• La Nato si muove al di fuori degli accordi del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, violandoli apertamente. Gli Stati Uniti hanno dislocato 480 bombe nelle varie basi Nato in Europa: 150 in Germania, a Büchel, e Ramstein; 20 in Belgio, a Kleine Brogel; 20 in Olanda, a Volkel; 110 in Gran Bretagna, a Lakenheath, 90 in Turchia, a Incirlik. 90 in Italia, ad Aviano e Ghedi Torre
 

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Guarda te stesso e apri gli occhi, e solleva il tuo velo d’amnesia: è forse tanto spesso da non poterlo sollevare? Il tesoro dell’uomo è nell’uomo. Direte che queste sono tante belle parole, figure retoriche… ma che la realtà è ben diversa. Lo credete davvero? Credete davvero che esseri felici di essere ciò che sono e contenti di avere ciò che hanno farebbero della loro casa (il loro pianeta) un’immensa pattumiera, una bomba gigante, un luogo di massacri? Direte ora che la colpa è dei governanti, che voi non centrate… Ma andiamo, siate onesti! Quante volte siete stati testimoni o protagonisti di meschinerie, dispute, menzogne? Sono cose quotidiane- E tutto per dei nonnulla, per delle cose senza importanza di cui ci si rende conto solo dopo, quando è troppo tardi. Allora, come potete sperare che le nazioni sviluppino una buona intesa, quando il sigolo individuo riesc a malapena a sopportare il vicino? Siamo tutti colpevoli. Ecco perché dobbiamo risvegliarci dal torpore ed ecco perché dobbiamo ritrovare la nostra vera origine. Una volta per tutte, guardiamoci in faccia e chiediamoci: chi siamo? Anne e Daniel Meurois-Givaudan Da «Racconti d’un viaggiatore astrale»
 

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MA CHE SUCCEDE AI RAGAZZI? 16enne muore sotto il bus i suoi compagni la filmano col telefonino

Post n°115 pubblicato il 15 Novembre 2007 da AliceVirtu
 
Tag: Social

Da qualche tempo a questa parte, si sente rimbalzare questa domanda un po' ovunque:
"Ma che sta succedendo agli adolescenti di oggi?"...

Sempre meno "bambini" e sempre meno ingenui, gli adolescenti ci scioccano con le loro gesta e con le loro affermazioni ma ancor di più, con il loro modo "fuori dal mondo" di vivere la vita.
È di ieri la notizia di un video trovato su YouTube, che mostra un ragazzino affetto da autismo buttato a terra e preso a calci dai compagni di classe. L'anno scorso era toccato a un bimbo down.
Lo chiamano "BULLISMO". Io non so come chiamarlo...

SARA.
Il 31 Ottobre nei pressi di Mantova, una ragazza di 16 anni, Sara Hamid è stata investita da un autobus all'uscita della scuola ed è morta schiacciata sotto gli occhi dei suoi compagni.
La scena dev'essere stata agghiacciante. No?
Tutti hanno assistito alla scena; qualcuno è svenuto, qualcun'altro ha pianto e si è sentito male.
Molti invece, hanno prontamente tirato fuori il telefonino per filmare il cervello di Sara sull'asfalto.
I vari video sono stati subito messi su YouTube, dove sono rimasti per un paio di settimane. Come anche su molti dei blog personali di quegli studenti. Dopo che il preside della scuola ha dichiarato di voler denunciare il fatto alla polizia postale, è sparito tutto.
Agghiaccianti sarebbero i commenti che si sentono in sottofondo ai filmati.
In uno in particolare, si sentirebbe un gruppo di ragazzi sghignazzare allegramente davanti al cadavere di Sara, chiamando gli altri a gran voce per "vedere la testa che si è staccata".

REALTA’ O INCUBO?
Realtà. Pura e semplice realtà. I giovani del resto, non sono mica lo specchio della società?
La società di oggi non ci impone dei "valori"... ci impone di avere dei mezzi e di usarli più velocemente degli altri. E poi ci ha abituati al sangue, agli omicidi, ai morti.
Se per sbaglio si cena guardando il telegiornale, è la fine…

«Pochi ragazzi sono dotati di senso critico. Ma tutti hanno il cellulare nuovo e costoso», afferma afflitto e impotente il preside della scuola in questione e aggiunge: «abbiamo fallito».
La verità è che il divario generazionale si è fatto sempre più profondo e che i quindicenni di adesso, hanno passato gran parte della loro vita nel mondo "virtuale", a differenza di tutti gli altri.
Nel mondo virtuale si può fare tutto, non esistono quelle regole che governano la realtà.
Nel mondo virtuale si guida a velocità folle per le strade cittadine, si ammazzano i pedoni, si gira per le città armati fino ai denti e si spara alle vecchiette che si affacciano alla finestra.
Più lo fai e più vinci.

Anche io sono cresciuta giocando ai videogame, anche se faccio parte di quella fortunata generazione che ha provato l’ebrezza di giocare a biglie sulla spiaggia o di stare seduta a terra intrattenendomi con le Barbie. Ho avuto la mia prima “console” a 10 anni e giocavo a Tennis, a Tetris, e a “Snoopy”…
Ora si gioca a “Mafia”, “Manhunt”, "GTA"...


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INTERNET
E poi c'è Internet, che assieme a YouTube ha svelato a tutti molti aspetti dei ragazzi di oggi che fino a ieri ci erano oscuri.
Internet è immediato, itinerante, coinvolgente... ma soprattutto, garantisce l'anonimato, permettendo a tutti di poter dire, scrivere o far vedere qualsiasi cosa a quanta più gente possibile.
Dà a tutti la stessa possibilità di esprimersi, ponendoci tutti indistintamente sullo stesso piano. Dietro a questo schermo è come se fossimo in un certo modo "tutti uguali", sconosciuti, anonimi e con una "fama" tutta da costruire. Internet bisogna saperlo usare.
Se lo si usa nel modo giusto può diventare una immensa fonte di interessi e curiosità da saziare.
Se lo si usa nel modo sbagliato è una trappola, che a lungo andare ti leva del tutto dalla realtà.


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Commenti al Post:
cubachulo
cubachulo il 15/11/07 alle 21:48 via WEB
ciao........e che vuoi che commenti....hai scritto già tutto tu........
 
rex64_angelo
rex64_angelo il 16/11/07 alle 18:05 via WEB
Mio padre mi insegnò sin da bambino che, prima di parlare, occorre ascoltare...Bene,ricordo solo qualche mese fa, il più potente uomo dei due mondi (virtuale e non)...Bill Gates...rivolto ad una marea di persone, dichiarò che a sua figlia era permesso usare internet e quindi il pc al massimo per 45 minuti al giorno... La cosa mi fece riflettere molto...se quest'uomo,pensai,protegge così sua figlia è perchè dietro c'è davvero qualcosa di molto preoccupante... Anni fa, andai ad un corso di problem solving,il tipo che ci faceva da trainer aveva conosciuto di pesona Berlusconi che gli confidò una cosa molto importante...Tutti i suoi figli hanno frequentato delle scuole private dove vietavano l'uso della TV e costringevano gli studenti ad informarsi ed istruirsi solo con libri e letture varie... Ora,se uno più uno fa due...la cosa mi è molto chiara...Il padrone del mondo virtuale vieta alla figlia di rincretinirsi con il web...mentre quello delle TV vieta ai propi figli di far fermentare il loro cervello con la spazzatura che il papà trasmette... Diciamo che insieme, web e Tv, formano un cocktail incredibile ed esplosivo...In molti capita di non sopportare l'eccesso di qualsiasi cosa ci alimenti e così capita anche ai cervelli dei nostri giovani...Io parlo per esperienza,Alice sa che ho un figlio di 16anni a cui piace tutto quello che lo circonda ma...ad ogni cosa dev'essere imposto un limite...Se questo limite verrà rispettato allora state certi che sarà impossibile che vosto figlio sballerà e potrà sicuramente crescere e diventare uomo con i giusti principi e i sani valori che tutti quanti ci prefiggiamo sin dalla loro nascita...Buon WE a tutti...;-)
 
 
AngeloDecaduto
AngeloDecaduto il 17/11/07 alle 12:44 via WEB
Sono d'accordo con Rex. Solo stamane ho girato a caso per il web e ho lasciato commenti su 2 blog che agognavano la pena di morte. Ma c'è da dire che finché ci sarà la possibilità di migliorare il nostro ambiente, la società, prima di tutto con IL NOSTRO ESEMPIO, noi non avremo fallito. Un abbraccio -Jona
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 19/11/07 alle 10:36 via WEB
Saggio come sempre, caro Francesco! Quello che hai scritto qua sopra "nasconde" (neanche tanto) una morale di fondo: essere "genitori attenti" non è poi così difficile. Essere attenti non vuol dire soltanto tenere d'occhio i propri figli quando attraversano la strada, vuol dire (penso) anche saper osservare questo genere di cose, al fine di proteggerli dai mille attacchi di una società industriale che non guarda più in faccia nessuno. Insomma, che la televisione spegne il cervello lo sappiamo tutti. E sappiamo tutti anche che internet può essere pericoloso, se usato nel modo sbagliato. Scommetterei che i figli del signor "Motta" mangiano solo biscotti fatti in casa e non conoscono le merendine e che i figli del signor "Mc Donald" sono vegetariani... Insomma, a volte la risposta giusta ce l'abbiamo dentro, ma ci facciamo un po' troppo condizionare dall'esterno.
 
maredolce72
maredolce72 il 18/11/07 alle 10:44 via WEB
credo che un problema sia il non tempo. genitori che non hanno tempo per stare accanto ai figli nell'età evolutiva e nell'adolescenza. insegnanti che non hanno tempo per prendere i cellulari e spegnerli, per prendere alunni rumorosi e violenti e portarli dal preside, per alzarsi e sforzarsi di dialogare con gli alunni. presidi che non hanno tempo per chiamare le autorità, per recuperare alunni violenti e riportarli alla civiltà. luoghi di aggregazione ( discoteche, sale giochi, stadi ) in cui gli addetti non hanno il tempo per riprendere che disturba e rovina il divertimento a chi invece vuole divertirsi in modo sano. manca il tempo da dedicare agli altri, percui ognuno si arrangia da sè e c'è chi cresce bene e chi invece diventa un malato. come se il tempo che si dedica ai figli o agli alunni sia una cosa in più, oltre il dovuto. ciao cara alice, passa a trovarmi.
 
Lippo37
Lippo37 il 19/11/07 alle 11:55 via WEB
Che succede ai ragazzi? Penso nulla. Anzi, forse la domanda da fare è "che succede agli educatori?". I ragazzi non fanno altro che imitare le gesta degli educatori e, forse per la prima volta, queste nuvoe generazioni neanche si ribellano più di tanto dal sistema che hanno intorno. I giornali ed i TG hanno criticato i ragazzi che quando è morta una loro amica l'hanno fotografata col cellulare... ah si? Scusate ma TV e giornali che fanno? Stanno sempre con la telecamera pronta a filmare le viscere del morto di turno o l'esecuzione o chissà cos'altro... Quei ragazzi che hanno ripreso la compagna morta col telefonino non hanno fatto altro che imitare l'esempio che gli viene dato tutti i giorni. Cogli l'attimo e riprendi tutto il macabro che vedi... questa è la regola, direi che quei ragazzi non dei "perfetti" futuri reporter. Passano poi troppo tempo davanti al PC o davanti ad un mondo irreale??? Ma dai? Ed il loro papà che passa 12 ore al giorno in ufficio convinto che quella sia la sua vera vita alla quale deve dedicare la propria esistenza non è analogo? Non è fuori dal mondo pure quello? Che differenza c'è tra il 14enne che passa la vita davanti alla Play sperando di mettere un nuovo record o il genitore che passa tutto il tempo in ufficio sperando di prendere l'aumentuccio o far carriera? Se ci riflettete non molta... tutti e due hanno staccato la spina dalla vita reale. Purtroppo temo che i ragazzi stiano semplicemente imitando quel che vedono e quel che vedono lo stiamo producendo noi educatori. Ciao a tutti.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 19/11/07 alle 13:37 via WEB
Esatto. Forse sbaglio, ma ho sempre il pensiero di parlare agli adulti. È tutto sbagliato, attorno a noi. Io, che sarei nell'età più adatta per generare dei figli, non ne ho la minima intenzione, al momento. E sai perché?... Perché sinceramente trovo stupido il dover mettere al mondo una creatura che non potrei seguire per poi dare tutto il mio stipendio ad una baby-sitter che faccia le mie veci. Insomma, a 'sto punto meglio che smetta io di lavorare, no?... Non guadagno, ma non spendo... e almeno mi cresco la mia creatura. Già... però sono dieci anni che mi sbatto per cercare di garantirmi un futuro che mi permetta di tenere almeno la testa fuori dal fango... Come faccio col mio mutuo?... Come faccio col lavoro?... Sai che ai colloqui (che faccio sempre copiosi, nonstante il mio tempo indeterminato) c'è sempre quello che col sorrisino idiota mi chiede: "Figli?... Pensi di farne?"... Oggi in metropolitana ho incontrato una cara amica appena tornata dalla maternità. Anche lei mi ha confermato che "la maternità è una colpa", per la donna che lavora... E quindi?... Da dove lo cominciamo questo dannato Reset!?... Bacio
 
Lippo37
Lippo37 il 19/11/07 alle 17:26 via WEB
Cara Alice ti capisco ma risponderti è difficile... I figli sono la cosa più bella del mondo e rinunciarci è un vero e proprio peccato. E' anche vero che il mondo nel quale viviamo ci chiede sempre di più di essere presenti al lavoro (come dici te... se non lavoro chi me li dà i soldi x pagare il mutuo?) e di conseguenza non riusciamo a crescere i figli come dovremmo... E allora? Che facciamo? Difficle riuscire a cambiare la società... non ci riusciamo su temi come l'ambiente (temi sui quali tutti dovremmo essere concordi) figuriamoci su temi in cui ognuno ha la sua opinione... Forse è per questo che non so cosa risponderti. Come vedi ogni tanto le risposte non le trova manco er Lippo... Forse l'unica risposta è che tanto bisogna scendere a compromessi e la cosa migliore è di trovare un compromesso che sia il meno pesante possibile per i figli. Un abbraccio.
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 19/11/07 alle 19:21 via WEB
Caro Lippo, ti chiedo scusa. Rileggendo mi rendo conto che potevo sembrare "scocciata". In effetti un po' si, ma tengo a precisare che era la mia solità passionalità e che non me la stavo prendendo con te per il mondaccio che ci circvonda, ci mancherebbe! Il RESET del quale parlavo era proprio inerente a questo. Ad esempio... mi chiedo spesso perché mai io debba ancora fare 40Km all'andata + 40 al ritorno ogni giorno per venire ad accendere il computer in ufficio. Nell'era di Internet, non potrei fare tutto quello che faccio in ufficio anche da casa?... La mia non è una proposta per "cazzeggiare"... al contrario è una proposta per ri-distribuire il tempo. È chiaro che non posso (io come moltissimi altri) smettere di lavorare, perché altrimenti la mia vita collasserebbe sotto il suo stesso peso. Però, perchè devo ancora perdere più due ore del mio scarsissimo tempo tra casa e ufficio?... Certo è che non tutti potrebbero lavorare da casa; penso ai macellai o agli imbianchini e a tutti quelli che lavorano "in giro". Certo, loro dovrebbero continuare a frequentare la città... ma scremando tutti noi "colletti bianchi" è indubbio che le città si farebbero più vivibili e il traffico permetterebbe a tutti di muoversi, senza passare le mezz'ore in coda. È questo, che ci ruba la vita, non il lavoro. L'essere umano ha sempre lavorato e sempre lavorerà. Mia nonna faceva 3 lavori, è rimasta vedova a 38 anni... eppure ha cresciuto sei figli dignitosissimamente. Lo trovava lei, il tempo per fare tutto. Perché noi no?... Lavoriamo 8 ore al giorno (quelli fortunati) eppure per noi (e per i figli) riusciamo a ritagliare solo qualche ora nel fine settimana, quando va bene. Io penso che si debbano ridistribuire i tempi. Se potessi evitare di passare più di due ore ferma nel traffico, sono sicura che occuperei quel tempo in una maniera molto più costruttiva. E magari mi verrebbe pure voglia di fare dei figli, di seguirli, di farli diventare uomini e donne. Ecco tutto...
 
rex64_angelo
rex64_angelo il 20/11/07 alle 09:54 via WEB
71 anni fa qualcuno sapeva già dove saremmo finiti...sarà stata una versione tragicomica del nostro presente ma per me, quel genio di Chaplin,la sapeva lunga... “TEMPI MODERNI” REGISTA: Charles Chaplin TITOLO: “Tempi Moderni” TITOLO ORIGINALE: “Modern Times” INTERPRETI: Henry Bergam- Paulette Gottard- Charles Chaplin NAZIONALITA’: U.S.A. ANNO: 1936 GENERE: Comico NOTIZIE TECNICHE: Muto- bianco e nero- alcuni tratti di sonoro- alcune immagine velocizzate ARGOMENTO: Questo film racconta la storia di Charlotte, un operaio che lavora in una fabbrica ma purtroppo è un po’ maldestro e per questo viene licenziato. Mentre passeggia incontra una ragazza che ha rubato del pane, perché aveva fame. Arriva la polizia e lui si prende la colpa e per questo va in prigione, ma sul furgone che lo porta in prigione ritrova la ragazza ( Monella). Grazie a Charlotte riescono a scappare e pian piano si innamorano e passeggiando, sognano una casa tutta loro. Alla fine Monella riesce a trovare una catapecchia che per loro è un reggia. Lui riesce a trovare lavoro come guardiano notturno di un supermercato così di notte fa entrare Monella e si divertono con tanti oggetti che mai si sarebbero sognati di avere. La mattina seguente lo licenziano perché scoprono che sono arrivati i ladri e facendolo ubriacare, rubano diverse cose; per questo torna in prigione. Mentre lui è in prigione la ragazza trova lavoro come ballerina in un ristorante e una volta uscito, grazie a Monella, anche Charlotte diventa cantante nello stesso ristorante. I poliziotti riescono a trovarli, ma Charlotte e Monella riescono ancora a fuggire e vanno alla ricerca di un posto dove possono vivere felici. MESSAGGIO: Non arrendersi mai. Le fabbriche impediscono all’uomo di esprimersi.
 
rex64_angelo
rex64_angelo il 20/11/07 alle 10:33 via WEB
Occorre decidere come impostare la nostra vita..."vivere per lavorare o lavorare per vivere?"...Dobbiamo trovare soprattutto il tempo di riflettere e pensare un pò a noi stessi...dico questo perchè oggi è rarissimo...Pianificare la nostra vita per noi e non per il lavoro o per altre cose inutili(e non sono certo i figli)...Dare il valore giusto alle cose significa spesso sacrificare quello che più ci piace... Mio padre faceva l'attrezzista in una fabbrica dove producevano stampi industriali...lavorava anche 16 ore al giorno(io non ho mai giocato 16 ore al giorno con la lima o il martello comunque...)...Mia madre,una volta rimasta incinta,rimase a casa a fare da madre e da moglie... Anche allora si faceva fatica ad arrivare alla fine del mese con il solo stipendio di papà ma, grazie al buon senso e al rispetto di certe regole siamo cresciuti dignitosamente senza problemi ne sensi di colpa... Oggi noi genitori non sappiamo più cosa fare per accontentare i nostri figli... Facciamo anche sei ore di coda fuori dai megastore per comprare l'ultima versione della playstation o cazzate del genere...non sono convinto che sia questo che i nostri figli vogliano da noi...Dobbiamo tornare a quando si riusciva a dire di "NO!"...spesso è propio questo quello che si aspettano da noi... Anche Vasco ci insegana..."diamo un senso a questa vita che di senso non ne ha..."
 
Lippo37
Lippo37 il 20/11/07 alle 11:47 via WEB
Sante parole Rex, colpisci sempre nel segno. Hai ragione, dobbiamo tornare a quando si riusciva a dire di "NO". Purtroppo però penso che oggi molti genitori si sentano assenti e quindi provano un senso subconscio di "colpevolezza". A quel punto risulta difficile dire di "NO" dopo esser stati assenti. E' come se il "SI" fosse una sorta di: "scusa lo so che sono stato assente e quindi per sdebitarmi ti faccio fare quel che ti pare...". Mettici poi che 3/4 dei compagni di classe dei nostri figli fanno quel che gli pare e che davanti alla frase: "Guarda che tutti i genitori della mia classe fanno uscire i figli la sera!!!" tu rimani un attimo disorientato e ti poni la domanda: "sono io che son rimasto fuori tempo oppure tutti hanno ceduto ed è mio dovere tenere la linea?". Risposta difficile. A volte la verità sta nel mezzo. Alice, per quanto riguarda quel che dicevi la tua è un'ottima idea. Lavorare da casa tramite internet non pregiudica il lavoro (soprattutto se viene creato uno statuto per il quale l'azienda si senta tutelata ed il lavoratore pure) e potrebbe essere una bella soluzione per il futuro. Sinceramente non capisco perché il mondo non abbia ancora approcciato tale idea ma non dimentichiamoci però che tale idea nasconde un forte rischio per noi occidentali... Ovvero, mettiamoci nella testa dell'imprenditore Tizio che, ad esempio, ha dei white collars che gli possono lavorare da internet e che il lavoro in questione non necessita della conoscenza della lingua italiana: "Dal momento che i miei dipendenti possono lavorare da casa tramite internet, perché dovrei assumere degli italiani che mi costano mediamente 1500 euro al mese e non degli indiani che mi costerebbero 200 euro al mese?". Così facendo si rischierebbe che una grossa fetta di lavoro prodotto nel nostro paese venga trasferito altrove. Attenzione, non prendermi per un protezionista che vuol salvare il Pianeta Italia a discapito del resto del Mondo... il mio sogno è un mondo senza confini... rimane però il fatto che allo stato attuale un sistema del genere porterebbe comunque ad una migrazione del lavoro verso i paesi in cui i salari sono più bassi. Considera che le banche inglesi non stampano più un estratto conto in UK (bensì in India) e che la maggior parte delle analisi cliniche fatte nel Regno Unito vengono poi elaborate e stampate a Mumbai. Considera che nel mio settore una multinazionale sta licenziando i dipendenti della sede di Roma perché vuol trasferire la contabilità, a livello del Gruppo europeo, in India (tanto la contabilità son numeri, che gli frega se li gestiscono in loco oppure a 10.000 millemiglia alitalia di distanza?). Come vedi c'è chi già c'ha pensato al lavoro da internet... ma ovviamente c'ha pensato a vantaggio del supremo Dio denaro. Un abbraccio ed a presto.
 
superpucc
superpucc il 22/11/07 alle 10:20 via WEB
ho letto velocemente lo vostre risposte...immagino qualcuno sia genitore,e qualcuno come alice(e il sottoscritto)no....avete detto cose sagge sulla meraviglia di essere genitori e anche sulle difficoltà di esserlo,perchè(dite voi)il mondo esige un nostro impegno e una presenza,sottraendoci perciò del tempo al nostro essere genitori...io ritengo anche però che ci sia un altro fattore...il desiderio e la sete di vita;questa vita che ci prosicuga ma che non ci sazia,questo culto per la vita che tenta di ignorare la morte(sempre più presente in realtà in ogni aspetto della nostra cronaca)e che ci fa perciò desiderare di vivere così intensamente la nostra vita da non voler lasciare il passo e dedicarci alla vita di qualcun altro...anche se quel qualcun altro sarebbe nostro figlio.....
 
 
AliceVirtu
AliceVirtu il 22/11/07 alle 12:47 via WEB
Bèh tesoro, meno male che nel messaggio mi hai detto di non aver scritto "un granché"... :•)
 
giorgiocloney
giorgiocloney il 29/11/07 alle 17:30 via WEB
voglio solo dire che non vorrei mai essere ragazzo oggi. sono felice di esserlo stato allora (20 anni fa), di aver vissuto in un periodo di scoperte, di timidezza e di innocenza. tutte cose che mancano al più fortunato dei ragazzini di oggi.
 
dindondario
dindondario il 15/12/07 alle 18:14 via WEB
quanta saggezza...fortunatamente ank'io ho vissuto la mia gioventù con tetris e company,ma soprattutto con 2 genitori che mi son sempre stati vicino e mi hanno insegnato a rispettare gli altri.E mi auguro di averlo afferrato bene in modo da poter essere io ad insegnarlo un giorno.Comunque il mondo gira sempre di più alla rovescia e ank'io che mi trovo in un piccolo paesino di provincia mi rendo conto che gli adolescenti di oggi sono proprio messi male,ma il problema più grosso è che i bambini sono ancora peggio...d'altronde le famiglie si disfano più velocemente di quante ne nascono,i genitori hanno sempre meno tempo da passare coi figli e li si affida alla baby sitter televisione sin da piccoli. E davanti a quella merda si rincoglioniscono all'inverosimile,diventano come dei camaleonti prendendo le sembianze della merda che vedono.A me per tenermi davanti alla TV mi dovevano legare,io ero sempre in giro a giocare all'aria aperta...adesso l'aria aperta fa quasi più male della tele! é un mondo difficile dice qualcuno...ma io come persona ci sono risponde qualcun'altro!! Un abbraccio,ciao!! :-)
 
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LE RINNOVABILI

SOLARE. È l’energia raggiante sprigionata dal Sole per effetto di reazioni nucleari (fusione dell’idrogeno) e trasmessa alla Terra (ed in tutto lo spazio circostante) sotto forma di radiazione elettromagnetica. Essa è rinnovabile in quanto la sua fonte (il sole) è inesauribile e ha un impatto ambientale molto limitato rispetto ai combustibili fossili. Può essere termica o fotovoltaica.
TERMICA. comprende le tecnologie in cui la radiazione solare viene utilizzata per produrre calore. Il maggiore settore di applicazione è quello per la produzione dell’acqua calda e per il riscaldamento delle abitazioni private. È anche possibile produrre energia elettrica specialmente in Paesi a forte irradiazione solare con impianti di dimensioni fino a 200Mw
FOTOVOLTAICA. costituito da diverse celle, trasforma l’energia contenuta nella radiazione solare in energia elettrica. Questa energia può essere accumulata in batterie per renderla sempre disponibile (e allora si parla di impianti solari autonomi, solitamente realizzati per alimentare carichi elettrici distanti dalla rete), oppure può essere immediatamente utilizzata dall’utenza, anche senza l’adozione di batterie (è il campo degli impianti connessi alla rete).
EOLICA. L’energia eolica è l’energia posseduta dal vento soprattutto sotto forma di energia cinetica, che trasformata in energia meccanica può essere sfruttata per la generazione di energia elettrica. Ha un impatto ambientale estremamente limitato grazie alla mancanza assoluta di emissioni climalteranti. Attualmente, con circa 55mila turbine installate in tutto il mondo, l’eolico rappresenta la sorgente energetica con il maggior tasso di crescita.
IDROGENO. L’idrogeno, non è una fonte energetica ma un vettore, ed è l’elemento più abbondante nell’universo e sul pianeta è presente nell’acqua e negli idrocarburi, tuttavia per ricavarlo da tali sostanze vi è bisogno di energia elettrica. Il problema fondamentale è che non è disponibile sulla Terra allo stato elementare e pertanto è necessario ottenerlo da fonti secondarie, come per esempio l’acqua e i combustibili fossili.
IDRELETTRICA. Energia elettrica ottenibile sfruttando una caduta d’acqua.
BIOMASSA. In forma generale, si può dire che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche e dei materiali fossili. In relazione alla loro natura e composizione, le biomasse possono essere convertite in combustibili di vario tipo attraverso tre principali sistemi: • la gassificazione, che consiste nel sottoporre le biomasse a processi di fermentazione anaerobica, dai quali si ottiene il biogas, una miscela di metano e anidride carbonica; • la conversione biologica ad alcoli: l'amido viene demolito a glucosio e poi sottoposto all'azione di microrganismi, che operano la fermentazione alcolica; l'alcol è un ottimo carburante ed è meno inquinante dei derivati del petrolio; • la combustione diretta: il calore prodotto può essere convertito in energia elettrica.
GEOTERMICA. Trova origine dal calore che si sviluppa nelle zone più interne della Terra. Nelle zone geologicamente attive, come quelle vulcaniche, il gradiente è ancora maggiore. Quella geotermica è una fonte energetica a erogazione continua e indipendente da condizionamenti climatici, ma essendo difficilmente trasportabile, è utilizzata per usi prevalentemente locali.
 

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NUCLEARE O NO?



Da decenni si sentono contrapporre due forme energetiche, fossile e nucleare, entrambe senza futuro nel lungo termine: spesso sono presentate come le sole vere opzioni, e limitano gli orizzonti ad una scelta "tra peste e colera".

•Il nucleare è economicamente sconveniente e non competitivo rispetto ad investimenti in efficienza energetica e alle moderne fonti rinnovabili. Gli investitori privati sui mercati liberi non stanno generalmente investendo in energia nucleare oggi, perché tale scelta aumenta i rischi di business ed ha redditività inferiore rispetto alle alternative possibili.

•È una fonte esauribile, per cui si posticipa il problema senza risolverlo, e se ne creano altri: oggi i 443 reattori operativi forniscono meno del 4% di tutta l'energia globale. Aumentare tale percentuale farebbe salire i prezzi e ridurrebbe la disponibilità di un combustibile non rinnovabile e in esaurimento.

•Non è mai stata risolta la questione dello stoccaggio delle scorie, che deve garantire totale sicurezza per 100-200.000 anni, e della radioattività da estrazione, movimentazione, utilizzo.

•Le centrali vecchie non sono sicure: si stima che Chernobyl abbia causato ad oggi tra i 9000 e i 250.000 morti, a seconda delle modalità di conteggio (che dipendono essenzialmente da orizzonte temporale e geografico).

•Rischio terrorismo. Le centrali nucleari e i luoghi di stoccaggio delle scorie sono tra i target a più 'alto potenziale' per gli obiettivi dei terroristi.

Trascurabili i vantaggi in termini di riduzione delle emissioni di CO2 in ottica di Life Cycle Assessment, ovvero le emissioni per tutto quello che serve per estrarre, trasportare e raffinare il combustibile, costruire, far funzionare e smantellare una centrale nucleare e stoccare le scorie.

•Problemi non trascurabili sono la difficoltà in regimi democratici nell'individuare luoghi adatti per nuove centrali e i tempi lunghi dalle decisioni all'operatività, nell'ordine dei decenni.
 
•Trend d'investimento in declino: chi non ha centrali non ne sta costruendo, chi ce le ha non ne costruisce più o le dismette (eccezioni: una nuova centrale in Finlandia in costruzione, la Cina, la Turchia, l'Iran). La centrale media al mondo ha oltre 21 anni, quindi è già prossima alla dismissione o oltre la soglia di uso sicuro. Oggi sono in costruzione 27 nuove centrali, la maggior parte in Cina: il bilancio tra centrali nuove costruite e centrali dismesse dovrebbe risultare negativo, a condizione che vengano chiuse le centrali 'esaurite.' La Svezia, uno tra i Paesi più competitivi e avanzati al mondo, sta gradualmente dismettendo il nucleare per passare alle fonti rinnovabili. Le risorse per la necessaria innovazione nel settore sono in sistematico declino.

•Il nucleare viola tutte le "4 System Condition" di sostenibilità di «The Natural Step» in quanto contribuisce 1) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze estratte dalla crosta terrestre 2) all'aumento sistematico di concentrazioni di sostanze prodotte dalla società, 3) alla sistematica distruzione della natura e 4) alla sistematica compromissione della capacita' delle persone di soddisfare i propri bisogni. 15 anni di esperienza indicano che ciascuna di queste violazioni porta ad un sistematico ed inevitabile aumento dei costi e dei rischi dell'attività svolta.

Altre scelte economicamente vantaggiose già esistono.

Il sole fornisce ogni giorno 10.000 volte tutta l'energia fossile, nucleare, idroelettrica e da biomassa messe assieme che consumiamo, ed ha una distribuzione capillare ovunque sulla terra. Investendo in efficienza energetica ed energia rinnovabile quanto oggi viene consumato nel nucleare si avrebbero avanzamenti portentosi ed immediatamente profittevoli verso un successo anche di medio e lungo termine.

I sistemi energetici di domani saranno conformi alle quattro System Conditions sopra espresse. Oggi abbiamo l'opportunità di scegliere le modalità più intelligenti per muoverci in quella direzione.
 

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