Altrove

La terza sorella che non c'è

La psycho mi aveva avvisata che dopo ogni EMDR avrei fatto sogni particolari. Ma questo...

Sono a casa con i miei, io e mia sorella abbiamo l'età di adesso, i miei tra di loro sono nel rapporto e nell'età di ora.

Mia madre ha appena partorito e portato a casa la terzogenita e oggi abbiamo visite: c'è lo zio, fratello di mio padre, con la moglie, e mio zio mi porta in dono dei cd, perché anche se a me non risulta è il mio compleanno o qualcosa del genere.

Mi sembra siano 4. Di alcuni non conosco gli artisti e mi fa piacere scoprire qualcosa di nuovo, di un altro scopro con un po' di delusione che ce l'ho già (un greatest hits dei Cure). Ma sono contenta comunque.

Ad un certo punto realizzo che la sorellina appena nata è stata chiamata da mia madre con lo stesso nome di mia sorella.

All'inizio sono ironica e avvicandomi a mia sorella le dico "ma cazzo sta messa? Come fai a dare a due delle tue 3 figlie lo stesso nome???"

Mia sorella alza gli occhi al cielo "io con lei ci rinuncio: sai che non ragiona"

Poi, più sarcastica e incazzosa coinvolgo mio padre che reagisce come mia sorella, come accade spesso in casa.

Infine sbrocco e rabbiosa inizio a urlare in modo che tutti mi sentano, mia madre compresa, che lei ha messo alla bambina il nome della sua figlia prediletta, l'unica che conti qualcosa per lei. Ma che è assurdo perchè nessuna madre mette lo stesso nome ai suoi figli: è stata una cattiveria gratuita!

Come da dinamiche familiari, mia madre inizia ad urlarvi contro senza che io possa trarne argomentazioni valide.

Il tutto davanti ai miei zii che silenziosi immagino siano dispiaciuti e imbarazzati. Intanto con mia enorme sorpresa mi accorgo che in mano ho cd diversi da prima: sono di più, non sono originali (i titoli sono scritti a mano o  fotocopiati), ma non mi dispiace. Anzi. E aumentano nelle mie mani e continuano a cambiare. Ed io ad ogni titolo, sconosciuto, ringrazio di cuore mio zio.

Poi tutto cambia: mi ritrovo incentro con le mie cugine e mia zia, sorella di mio padre, che sono venute da Napoli. Le mie cugine sono senza i figli, come se non fossero ancora madri di famiglia. Passeggiamo e ci prendiamo qualcosa in un bar che mi accorgo essere il mio preferito di quando andavo al liceo e che ora è diventato un posto squallido, invivibile e pieno di gente, con gli ambienti interni pesantemente ristrutturati, male.

Mi dicono che loro stanno per andare alla fiera degli oh bej oh bej, se voglio andare con loro. Assolutamente no! Quella fiera non vale più niente rispetto a quando veniva fatta nelle strade per cui stiamo passeggiando ora, in più c'è il covid: io per ora sui mezzi pubblici non ci salgo!!! Settimana prossima mia madre subirà un'operazione chirurgica ed io non voglio correre il rischio di contagiarla né rinunciare a stare dai miei nel fine settimana.

Ci salutiamo alla metropolitana,in modo che ognuna prenda la sua, e soltanto là mi rendo conto che per arrivare in centro ho preso i mezzi pubblici e per tornare li sto riprendendo, e che senza aver potuto lavare le mani dopo il viaggio in metropolitana avevo mangiato una brioche. Cerco di ricordare se prima di mangiarla sia andata in bagno a lavare le mani, e invece del bagno del bar ho il ricordo di essere andata nel bagno dello studio di mia madre. In ogni caso è come se avessi ricordato solo in quel momento il rischio covid.

E durante il viaggio di ritorno penso triste e dandomi della stupida che ora mi toccherà stare 4 settimane in isolamento.