Altrove

Scegliere

La condizione dell'essere umano, o per lo meno la mia, è non essere pienamente felice per più di cinque minuti.

Non esiste per me scelta che non mi ricordi che cosa stia perdendo con le alternative scartate.

Ché poi è uno dei motivi per cui ho trascorso gran parte della vita senza stare in coppia, con la comoda scusa di non trovare l'uomo giusto.

Io non lo so se lui sia l'uomo giusto, ma da quando ci siamo baciati non so stargli lontana. Eppure vedo tutto quel che non ho più. Vedo i suoi difetti e penso che gli altri ex non avevano quel preciso difetto. Ne avevano altri. Penso che non avrò più le scosse di adrelina dovute all'incertezza, all'instabilità di certe situazioni. Penso che non potrò provarci con un musicista o con un uomo dagli occhi blu. 

È il momento di decidere se provare ad esserci, a costruire e non so che ne pensi la bimba che è dentro di me e che "i grandi sono gli altri: io sono in continuo divenire".

Non è banale per me. Non è scontato che io ci riesca: sono sempre stata più a mio agio con la precarietà, con l'assenza, l'ambivalenza.

A volte penso che il mio stato d'animo amico e familiare sia l'infelicità...

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