Altrove

Quanto mi stanno sulle palle i finti aperti, quelli che appena iniziano a scrivere parte un "quando una donna fa questo o quello è la cosa più bella del mondo". Lasciando sottintendere  un "ma io vi apprezzo". Che è, un plurale maiestatis? Quello è solo un trucco per rendere una persona sostituibile, perché non sei persona per loro, sei donna. Ed è, pure peggio, un modo per limitarti, perché in quanto donna devi corrispondere all'idea di donna che quell'uomo ha. Non ti è richiesto di essere te stessa, di essere tutto quel che puoi. No, ti viene richiesto di essere donna, una categoria ormai dipinta come una parodia.

Certo, perché io non sono un IO. No signori, sono una donna, portatrice interscambiabile di figa e feromoni e grazia e comprensione e bla bla bla... Chè poi molte donne uguali, eh! Post su post con in sottolettura "sono una DONNA meravigliosa ma ho bisogno di te, UOMO, per vivere, perché senza te, UOMO, io non esisto". 

E in nome di questa ossessione i blog diventano set di duellanti, luoghi di vetrina e poi di guerra. Manco fossimo animali.

Siete vecchi, antichi, superati, noiosi, stupidamente felici dei lucchetti che voi stessi vi mettete, schiavi delle vostre anguste categorie mentali. 

(Ruggeri-Mannoia con quella canzone han fatto danni)