Creato da Signorina_Golightly il 23/06/2014

Altrove

Applico alla vita i puntini di sospensione...

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2019 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Messaggi di Giugno 2019

Indipendenza emotiva: Imparare a essere felici, aut. Giacomo Papasidero (parte 3)

Post n°927 pubblicato il 26 Giugno 2019 da Signorina_Golightly
 

"Pretendere che gli altri capiscano i loro errori, si comportino in un certo modo, ti aiutino,collaborino o ti diano quello che le tue regole ti suggeriscono per essere felice, è il modo migliore per stare male."

"Anche se le tue reazioni negative inducono gli altri ad assecondarti, non ci troverai l’amore,la sincerità, l’entusiasmo che dovresti, e, per ottenere gesti superficiali e formali, dovrai stare male. Ma questo non serve, non ha senso, e tu non hai bisogno di nulla di tutto ciò per essere felice. Anzi, hai bisogno di eliminare ogni pretesa."

"Se vuoi essere felice devi rispettare due ingredienti: niente pretese è il primo. "

"Se le pretese sono lo strumento con cui cerchi di ottenere qualcosa, proverai sempre emozioni negative."

"Tu pretendi qualcosa di preciso e sui mille e più modi in cui potrebbero andare le cose, tu ne vuoi uno solo, esattamente conforme a quello che dici tu. Ecco una sequenza assurda di numeri che devono darti la felicità: poche possibilità e tantissime emozioni negative. L’amore, al contrario, è apertura, è pensare che qualsiasi combinazione esca andrà bene. Non hai più sei numeri che devono necessariamente uscire nell’ordine che dici tu. Ne hai novanta e qualsiasi combinazione, per te, andrà bene. Sai quante possibilità hai stavolta di vincere ed essere felice? Tutte.Non puoi perdere perché, qualsiasi cosa uscirà, tu vincerai."

"L’amore ti fa aprire,cambia le regole e inizi a comprendere e ad accettare tutto, sapendo che nulla deve essere in un modo piuttosto che in un altro, che tutto va bene così com’è."

"Paura e amore sono completamente incompatibili, perché non puoi provare nello stesso momento sia un’emozione negativa sia una positiva. La paura è madre di tutte quelle negative e, mentre la vivi, non puoi amare."

"Se dietro le tue azioni, per quanto positive, c’è una pretesa, non può esserci amore, perché ogni pretesa crea sempre emozioni negative e queste rendono impossibile la presenza dell’amore. L’amore è vero solo quando è incondizionato. Cosa significa? Una cosa molto semplice: che dai senza chiedere nulla."

"Amare incondizionatamente significa accettare la realtà, avere fiducia che troverai una soluzione ai tuoi problemi, cioè amare la vita senza pretendere che sia in un modo o in un altro, ascoltare gli altri per il piacere di farlo, essere gentili o dare una mano per il gusto di aiutarli a migliorare la loro esistenza."

"Amore incondizionato significa accettarti, come sei, nel tuo corpo, con i tuoi difetti, senza pretendere di essere diverso, ma senza mai smettere di volerti migliorare."

"Entusiasmo, energia,vitalità, gioia, allegria, curiosità. Queste sono tutte emozioni che provi se accetti quello che vedi."

 "Siamo fatti per essere felici e provare emozioni positive."

 "Per prima cosa l’amore è gratuito. Non agisce per interesse. L’amore deve essere necessariamente un dono incondizionato. Gratuito significa anche che l’amore non va meritato.  Quando dai qualcosa agli altri solo se fanno ciò che tu pensi giusto, stai compiendo gesti vuoti,superficiali, formali, e non di amore. Hai delle pretese, ti aspetti gratitudine, forse di ricevere la stessa cosa a tua volta, forse altro. Non è gratuito, non è amore."

 "Il secondo indizio è la sua natura universale: se non ami tutto e tutti, non ami proprio nessuno. Se ami solo alcune persone “speciali”, lo fai proprio in vista di qualcosa che ne ricavi. Se ami solo alcuni e non tutti è perché dai primi ti aspetti di più, sai di poter ricevere ciò che gli altri non possono, o vogliono, darti. Questo però significa che li ami per avere qualcosa in cambio, per un interesse personale, per egoismo".

"L’amore è universale,non dipende da quello che dicono e fanno gli altri, non ha come condizione un tornaconto e non è riservato solo ad alcuni. Se dici di amare solo certe persone vuol dire che non le ami davvero."

"Quando ami ti accendi come fossi una stufa e cominci a trasmettere il tuo calore. Chiunque ti sta vicino potrà riscaldarsi, non potrai riservarlo solo ad alcuni e non ad altri, così come non potrai mai amare qualcuno se tu per primo non ricevi il dono del tuo stesso amore. Non puoi amare qualcuno e non amarti, non puoi pensare di riscaldarti se la stufa è fredda."

 "Il terzo e ultimo indizio riguarda la grandezza dell’amore: è senza misura. L’amore non ha date di scadenza. L’amore muore tra le sbarre delle pretese, delle condizioni, delle scadenze che poniamo agli altri."

"La felicità, infatti,la crei tu agendo con amore, con apertura e fiducia. Ma se smetti di amare,anche per un’ora, anche solo me, o qualcun altro, accade che smetti di essere felice, di seguire, anche per poco,la strada giusta, e avanzano dubbi,incertezze, ansie, pretese e paure."

"L’amore è prima di tutto pensiero, scelta, azione, e solo dopo emozione e sentimento. Se vuoi riempire la tua vita d’amore, devi pensare con amore e agire di conseguenza: le tue emozioni verranno subito dopo."

 

Esercizi

"Durante una conversazione cerca di individuare le motivazioni e i bisogni della persona che hai di fronte. Che emozioni starà provando in questo momento? Cosa potrebbe spingerlo a parlare così? Se parla in questo modo deve esserci un ottimo motivo, quale potrebbe essere?"

 

Esercizio

"Incomincia ad agire e parlare sempre come se la persona di cui parli o pensi sia presente, anche quando non è così.Spesso siamo solo cortesi e falsamente rispettosi per non urtare la sensibilità altrui o solo per un tornaconto.Comincia a pensare che gli altri siano sempre presenti e parla di loro in quest’ottica."


Esercizio

"Comincia ad agire con sincerità: per la prossima settimana impegnati in un esperimento di verità.Dici le cose come stanno: quando chiedi un favore non mentire per ottenerlo, comunica onestamente i tuoi interessi e lascia che le persone scelgano.Quando vuoi declinare un’offerta, non trovare scuse ma dici apertamente cosa senti, in modo rispettoso e cordiale, ma sincero. Se devi comunicare qualcosa, fallo onestamente, non omettere dettagli rilevanti, concedi sempre alle persone la possibilità di scegliere liberamente."

 

Esercizio

"Inizia sin da subito a sospendere ogni critica negativa: astieniti dal dare un giudizio che possa sminuire o umiliare gli altri e imponiti di fare solo complimenti. Quando vuoi criticare in modo negativo resta in silenzio."


Esercizio

"Stabilisci un giorno intero al mese, o meglio alla settimana, da dedicare esclusivamente ad alcune persone: potrebbe essere una domenica che decidi di fare volontariato, un giorno a settimana in cui esci con la tua famiglia, senza distrazioni o tempi imposti, con la calma e la serenità di dare tutte le tue attenzioni e il tuo tempo solo a loro, senza fretta o ansie."


 Esercizio

"Incomincia a pensare a tutte le persone che incontri, anche quelle che non conosci, e trova il modo di fare un favore al giorno a chi preferisci, anche a tutti, a rotazione, senza pretendere nulla in cambio. Sii altruista."

 

Esercizio

"L’ultimo suggerimento è quello di dedicare una parte del denaro che guadagni ogni mese, tolte le spese e i costi della tua vita, per aiutare qualcuno che sai essere in difficoltà."

 

 Esercizio

"Inizia a dare attenzioni consapevoli alle persone che incontri e conosci: presta attenzione al loro nome e utilizzalo spesso quando parli con loro, memorizzalo; scopri le loro passioni, interessati alle cose che interessano agli altri, fai una ricerca, prova personalmente una passione altrui, crea connessioni tra te e loro."


Esercizio

"Ogni volta che qualcuno ha un successo tu festeggia con lui. Invece  di pensare che avresti potuto essere tu al suo posto, o che invece a te non accade mai nulla di bello, festeggia ogni evento che fa gioire gli altri."

 

"Tanto più stiamo male per quel che subiamo, tanto più abbiamo bisogno di amore e perdono, non di punizione e vendetta. Il perdono rappresenta, probabilmente, la prova inconfutabile della tua autentica scelta di amare, è uno dei più straordinari e forti atti d’amore sia verso gli altri sia verso noi stessi: perdonare significa sganciarti da un distruttivo legame con le persone, un legame retto dal rancore e dalla voglia di vendicarti. E’ spesso dalle piccole situazioni apparentemente banali, quelle di tutti i giorni a cui sembriamo non dare peso, che nasce l’abitudine al rancore e all’astio verso gli altri. Se impari a perdonare nelle piccole cose, riuscirai a farlo, gradualmente,anche in quelle grandi."

"Prendi una buona abitudine: non dare mai la colpa agli altri. Evita di chiedere sempre chi è stato, evita di cercare sempre un colpevole. Invece di accusare gli altri di qualsiasi cosa (spesso in modo arbitrario), orientati verso le soluzioni."

"Io potrei amarti, nel modo più autentico del mondo, e fare tante cose gentili e belle per te, ma tu potresti non apprezzare, non credere nel mio amore, anche se è sincero, e non sentire felicità o gioia per questo. Il problema è che, pretendendo qualcosa di diverso, ti chiudi e così respingi e rifiuti anche l’amore che potrei donarti."

"Quindi deve amare: la sua vita prima di tutto, vivendo con entusiasmo le sue passioni, i suoi impegni; e poi dare senza chiedere niente."

"Quando stai male devi fare questo: osserva i tuoi pensieri e vai a caccia delle pretese che li governano. Ci sono e spesso sono molte,anche se ben nascoste."

 


 
 
 

Indipendenza emotiva: Imparare a essere felici, aut. Giacomo Papasidero (parte 2)

Post n°926 pubblicato il 25 Giugno 2019 da Signorina_Golightly
 

Esercizio 

"sarebbe perfetto se lo facessi prima di andare a dormire.Quotidianamente, alla fine della giornata, ripensa alle situazioni che hai vissuto, agli episodi più significativi, alle nuove esperienze, magari a quelle situazioni che hai annotato nel tuo diario emotivo, specie se hanno saputo essere lo sfondo di emozioni negative. L’ideale è scrivere un elenco di quelle più importanti, selezionandole in base a quanto hanno catturato la tua attenzione. Dai la precedenza alle situazioni che hai raccontato agli amici, a quelle che ancora ti stanno in testa e a cui continui a pensare anche dopo ore. Una volta che le hai scelte,devi semplicemente scrivere tutti i risvolti positivi di ogni vicenda. È ovvio che se sono state occasione di rabbia,tristezza, delusione o altre emozioni negative, probabilmente non le hai considerate qualcosa di buono. Ma adesso devi, prima di andare a dormire, individuare cosa di positivo ti hanno dato."


"La verità è che sono spesso le vicende dolorose o difficili a segnare svolte fondamentali e positive nella nostra vita, anche se sulle prime facciamo fatica a comprenderlo. La realtà contiene molte più cose positive che negative, ma sta a te imparare a cogliere tutto quello che vedi"

"Le emozioni negative sono esattamente questo: dei segnali che ti avvisano di un problema, una minaccia, un errore. Però, non sempre questo segnale è appropriato e rispecchia cosa sta succedendo realmente; esso è spesso frutto di una visione delle cose imprecisa, superficiale o distorta. L’emozione negativa è un segnale che ti spinge a chiuderti, porta a uno stato di allerta, di diffidenza. Il segnale è chiaro: c’è un pericolo e anche se non hai ben in mente di cosa si tratta, anche se non sai come affrontarlo o cosa fare, di sicuro sei in uno stato di allerta per via di una minaccia. Qualsiasi emozione negativa dipende dalla paura. Paura di qualcosa che possa farti male. Il problema delle nostre emozioni negative è proprio questo: non capire cosa ci stanno segnalando."

"Le emozioni negative sono preziose come segnali, ma sono disastrose se le utilizziamo per prendere decisioni, perché in quel caso è la paura a dirigere le nostre scelte, e quando abbiamo paura tendiamo a vedere tutto in modo negativo,abbiamo una più scarsa capacità di affrontare i problemi e la visione della realtà diventa distorta."

 "L’emozione la crei tue se invece di pensare a come fare per risolvere un problema continui solo a pensarci, a vedere le conseguenze negative, a prospettarti i mille modi in cui tutto andrà male, continui a generare emozioni negative dentro dite, facendo sì che l’allarme non si possa spegnere. Non sono emozioni cattive, siamo noi che la usiamo malissimo."

 

"Sei tu stesso a costruire le tue emozioni negative e, invece di farle svanire appena le ascolti e capire che cosa vogliono dirti, le trattieni con te, creandole ogni giorno attraverso i tuoi pensieri, rendendoti la vita difficile."

 

"La felicità è apertura, disponibilità, e non possiamo provare un’emozione positiva e una negativa contemporaneamente. Poiché non puoi provare rabbia e allegria nello stesso momento, non puoi provare nemmeno felicità, quello che tutti noi cerchiamo,mentre provi un’emozione negativa. Perciò, questo tipo di emozioni devono essere un segnale che dura poco, giusto il tempo di comprendere e affrontare un problema."

 

"Tanto la realtà non cambia in base ai tuoi stati d’animo, per quale motivo dovresti stare male perle difficoltà che vivi? In realtà puoi essere felice mentre affronti i problemi, e uno dei peggiori errori che commettiamo è pensare il contrario,convincerti che lo potrai essere, semmai, solo dopo che li avrai risolti."

 

"E’ indispensabile scoprire dove stanno davvero i problemi che vivi, perché devi trovare una soluzione a questi, e non ad altri aspetti che sembrano importanti ma che sono secondari. Potresti cercare di comprendere se qualche tuo amico vivrebbe nello stesso modo questa situazione.Magari per te una telefonata che non arriva è un problema, per un’altra persona no. Se ti rendi conto che alcuni reagirebbero diversamente, senza trovarsi necessariamente in difficoltà per la stessa situazione che stai affrontando, comincia a chiederti per quale motivo tu la vivi in modo problematico."

 

"Esiste una regola più importante delle altre, che le influenza tutte e che è il vero punto di riferimento per stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato. Questa regola dice cosa ci renderà felici."

 

"Dobbiamo capire se quello che consideri capace di renderti felice può davvero farlo, altrimenti seguirai per tutta la vita indicazioni sbagliate e non arriverai mai a essere realmente felice. Per capirlo, per verificare questa tua regola, devi considerare una questione davvero importante: la sicurezza di essere felice.Cosa intendo? Voglio dire che la regola è giusta se ti offre la certezza che, seguendola, sarai felice."

 

"La certezza della felicità, basata su queste tre caratteristiche (dirti cos’è giusto, essere stabile, essere solido), è il solo modo per capire se, effettivamente, le tue regole ti danno la risposta giusta."

 

"Un vero tesoro deve essere solido, ma le persone non lo sono. Innanzitutto ognuno di noi è mortale,e prima o poi dovremo lasciare questa terra e coloro che, magari, hanno fatto di noi il centro della propria vita."

 

"Ma, tra tutte, la regola più dannosa e totalmente sbagliata è quella che ti dice che a renderti felice sarà qualcosa o qualcuno. Credere che la felicità venga dall’esterno è sempre e totalmente sbagliato. È una regola che tutti, o quasi, condividono, forse anche tu, ma è falsa, non ha niente a che vedere con la realtà. Niente e nessuno ti potrà mai rendere felice. Poiché niente o nessuno può creare le tue emozioni, che sono sempre e solo una tua diretta ed esclusiva responsabilità,allora niente e nessuno può renderti felice. Niente e nessuno può farti provare rabbia, sofferenza, gioia, allegria,abbandono o disperazione. Ogni stimolo passa da te, sei tu che decidi, in base soprattutto alle tue regole, cosa provare."

 

"Niente di quello cheti circonda ha le tre qualità che ti ho elencato prima: dirti cos’è giusto,essere stabile, essere solido. Quindi niente può darti la sicurezza della felicità."

 

"Quando credi alle regole che ti indicano che una persona speciale, i tuoi amici, i figli, la famiglia, o anche la salute, i soldi, il lavoro o la casa, il successo, l’approvazione degli altri saranno fonte per tedi felicità. Tutte queste cose potrebbero finire all’improvviso. Non hai certezze su cosa succederà, non hai la sicurezza che sarai felice domani, o tra dieci minuti, non c’è l’hai perché ciò in cui la cerchi è instabile e non ti offre garanzie; scatta così la trappola peggiore,quella che in teoria dovrebbe tenere tutto sotto controllo per assicurarti questa felicità, ma che in realtà diventa il vero motore di ogni tua emozione negativa: le pretese."


"La pretesa ha due caratteristiche fondamentali: scatta ogni volta che le cose sono fuori dal tuo potere,perché cerchi di controllare qualcosa o qualcuno, e produce sempre un’emozione negativa, perché la conseguenza più logica di una pretesa non soddisfatta è la rabbia, o la tristezza, o la delusione.

Una pretesa è qualcosa di cui hai bisogno perché è davvero indispensabile per la tua felicità.  Il problema è che non ti basta ricevere rispetto, amore, ascolto, importanza e tutto quello che possiamo chiedere agli altri: devi riceverlo in un certo modo, esattamente come dici tu. Questo rende molto più complicato ottenere quello che desideri,ma soprattutto spiega il motivo per cui è così facile che le tue pretese rimangano insoddisfatte. Non chiedi semplicemente che il tuo partner ti ami, sarebbe abbastanza facile. Tu chiedi che ti dimostri amore e che lo faccia come dici tu."

 

"Una pretesa scatta se quello che chiedi è qualcosa, o qualcuno, di cui non puoi fare a meno. Non è una scelta, un gusto, ma una necessità, e se non la ottieni stai male. Ma se la tua pretesa è soddisfatta, smetterai di provare queste emozioni negative? In realtà no. Ogni piccolo segnale che qualcosa stia cambiando, anche il più fragile degli indizi che ti faccia capire che potresti perdere ciò che pretendi, innesca sempre emozioni negative. Ogni pretesa porta una fortissima insicurezza, perché tutto quello che chiedi per essere felice,che pretendi dagli altri, non è sotto il tuo controllo, neanche dopo che l’hai ottenuto."

 

"Ogni cambiamento,poiché non sai cosa accadrà e non hai la certezza che ti permetterà comunque di avere quello che chiedi, è una vera e propria minaccia. Per questo abbiamo così tanta paura delle novità, dei cambiamenti, del futuro: non sai cosa succederà, quello su cui hai costruito la tua vita non ti offre certezze vere e quindi hai paura che la tua felicità possa finire, o non arrivare mai, e quindi con le pretese provi a fermare il tempo."

 

"La pretesa è un errore enorme perché punta sempre a cancellare la libertà degli altri, cosa che tu, per primo, rifiuteresti in modo assoluto. Fai, in pratica, per quanto tu possa avere ragione, con le pretese non risolvi il problema, o, se lo risolvi, lo fai solo in parte e male, e crei una lunga serie di situazioni negative, come le tue emozioni, un pessimo clima al lavoro, una ricaduta sul tuo entusiasmo. Insomma, non ottieni niente di buono, e con tantissima fatica."

 


 
 
 

Indipendenza emotiva: Imparare a essere felici, aut. Giacomo Papasidero (parte 1)

Post n°925 pubblicato il 25 Giugno 2019 da Signorina_Golightly
 

"L’emozione è una risposta a qualcosa che ci succede, ma se tu ne provi una ed io, ad esempio, nella stessa e identica situazione, ne provassi un’altra, magari anche completamente differente, forse significherebbe che l’emozione non dipende, o almeno non per forza, da cosa ci succede?"

 

"potresti provare emozioni anche opposte in una stessa e identica situazione"

 

"Le tue emozioni non dipendono mai da quello che ti accade, ma solamente da quello che pensi tu.  Sono i tuoi pensieri a determinare cosa provi. Che le emozioni, infatti, siano una reazione, una risposta a qualcosa è chiaro a tutti. Il punto è che sono una reazione valutativa. Questo significa che la risposta che avrai non dipende da cosa accade, che sia un comportamento degli altri, un complimento o un’offesa, un brutto voto o un licenziamento, ma dalla valutazione che ne dai."

 

"Poiché le tue emozioni dipendono da cosa pensi, esse non dipendono dagli altri o dalle vicende della vita. Sì, le tue emozioni nascono e vivono solo nella tua mente,nessuno ti fa arrabbiare, sei tu che ti arrabbi, così nessuno ti rende felice,sei tu che lo scegli, e nessuno ti delude, ma sei tu che resti deluso."

 

"Se tu pensi di essere fortunato, proverai gioia, se pensi di venire tradito, invece, rabbia o delusione. Lo ripeto: le tue emozioni sono reazioni valutative a quello che ti accade. Non ha importanza quindi cosa fanno gli altri, non conta cosa possano dire, ma dipende tutto da come tu giudichi ogni cosa."

 

"La felicità, l’amore, la sofferenza o la disperazione, sono tutte emozioni e, mentre finora le hai attribuite agli altri, adesso stai scoprendo che sono una tua diretta, unica ed esclusiva responsabilità. Questo vuol dire che hai la possibilità di scegliere se provare gioia o disperazione, se essere felice o arrabbiato, se restare calmo o diventare triste".

 

"Vuoi prendere una decisione sbagliata? Fatti consigliare dalla paura di commettere un errore e stai pur certo che sbaglierai. Non dico che se hai fiducia e sei calmo non puoi sbagliare, ma hai molte più possibilità di prendere le decisioni migliori."

 

"Il diario emotivo. E' un semplice diario che devi cominciare subito a scrivere. Che cosa devi scriverci?

Le tue emozioni, però seguendo qualche piccola regola perché sia un lavoro utile e non un semplice esercizio di scrittura. Per prima cosa ricordati di compilare il diario appena vivi un’emozione, anche positiva,senza aspettare delle ore prima di farlo. Non ha senso provare rabbia di mattina e scriverlo nel tuo diario la sera, prima di andare a dormire. Questo esercizio funziona bene se lo svolgi appena vivi la tua emozione. 

Il diario emotivo devi scriverlo sempre in prima persona. Quindi mi sono arrabbiato, sono rimasto deluso o mi sono innervosito. Le emozioni le crei tu, perciò sia scrivendo, sia parlando, inizia a cambiare la prospettiva con cui le hai vissute finora. Ti consiglio perciò di cominciare a fare attenzione a come racconti le tue vicende agli amici, come parli delle situazioni che vivi agli altri, eliminando sempre le espressioni con cui affermi che qualcosa o qualcuno ti ha fatto arrabbiare, sentire deluso o allegro. Prima persona: comincia adire che tu hai provato una certa emozione, sgancia subito, anche mentre parli e pensi, la responsabilità di quello che provi emotivamente da quello che ti accade, da ciò che fanno o dicono gli altri. Così, se mi sono arrabbiato dopo che un automobilista mi ha tagliato la strada mentre andavo al lavoro, appena arrivo in ufficio mi prendo un minuto e scrivo nel diario:oggi mi sono arrabbiato. Dopo aver scritto cosa ho provato, allora indico anche la situazione: mentre venivo al lavoro, un automobilista mi ha tagliato la strada. Punto. Non fare giri di parole per spiegare che la rabbia dipende da ciò che ti è successo. Su un rigo metti cosa hai provato, su quello sotto cosa è accaduto. Non devi mai legarli assieme con il perché."

Esercizio1

"Dopo aver scritto emozione e situazioni, eccoci alla parte più importante del tuo diario emotivo:scrivere cosa hai pensato.

Quando scrivi il tuo diario emotivo, immagina di essere il protagonista di quel film, immagina il tempo rallentare fino a fermarsi appena dopo aver visto la situazione in cui hai provato la tua emozione.

Devi rivedere ogni attimo di quello che ti è accaduto e scoprire cosa separa la tua rabbia, o la tua delusione, dall’episodio, cosa hai pensato. Appunta cosa hai pensato appena hai vissuto quella situazione, non dopo aver provato rabbia,gioia o delusione. Prima dell’emozione c’è un pensiero.

All’inizio sarà comunque complicato, devi imparare a fermare il tempo, e vedere con chiarezza cosa succede nella tua mente nel giro di pochi, rapidissimi istanti. Più lo fai, più ti soffermi, più impari a tenere il tempo immobile, osservando con calma e chiarezza come hai creato quell’emozione. Esatto, come l’hai creata."


"Il problema è che normalmente, dopo che viviamo un certo episodio e ci emozioniamo, queste emozioni, che siano rabbia,gelosia, gioia o allegria, influenzano i pensieri che abbiamo poco dopo. Tu, come me o chiunque altro, vivi nel presente, e non puoi fare assolutamente nulla nel passato,perché, leggi con calma e molta attenzione, il passato non esiste. Esatto, non esiste, non è reale, non è niente.

La cosa più preziosa del tuo passato, ne sono certo, sono i tuoi ricordi. Ma i tuoi ricordi non sono il tuo passato. Di sicuro non puoi mostrarmeli, inoltre non sono altro che una serie di immagini, parole,sensazioni, profumi che ti porti dentro, ma non sono il tuo passato. 

Tu non provi rabbia,dunque, per quello che ti è successo tre anni fa, ma la provi per quello che pensi oggi, per come oggi lo rivivi,per come oggi lo ricordi, per cosa oggi pensi a riguardo. La rabbia non è di ieri, non è quella di tre anni fa, è quella di oggi. Tu crei le tue emozioni in questo preciso istante e cosa sia successo ieri non ha alcuna importanza.

La tristezza che senti per la tua infanzia non è la tristezza che provavi tanti anni fa, è nuova, nuova di zecca, creata proprio adesso per via del tuo giudizio su cosa ricordi del tuo passato. 

Non ti sei mai portato dietro una sola emozione della tua infanzia, nessuno di noi lo fa o può farlo. Le emozioni sono qualcosa che nasce in un preciso momento e poi finisce. Tu provi rabbia per un’ora solo se per tutto questo tempo continui a pensare in un certo modo. Non ti trascini mai un’emozione dal tuo passato, ma la crei ogni giorno, magari per anni o decenni,perché continui a pensare nella stessa maniera. Questo significa che se il tuo passato ti fa stare male, in realtà il motivo di questa sofferenza è dovuto a cosa pensi oggi. Non provi l’emozione che avevi tre anni fa, ne provi una nuova, ogni giorno"

 

"Il dolore è qualcosa di fisico, la sofferenza è un’emozione e, quindi, un processo mentale, che dipende dal modo in cui giudichiamo la realtà."

 

"Il passato, qualsiasi passato, non conta, conta solamente cosa pensi oggi di quello che accade, se lo rivivi e come lo fai. Tutto dipende sempre e solo dal presente, il passato non conta, tu crei gioia o sofferenza oggi, tu puoi cambiare tutto adesso."

"Impossibile dimenticare, soprattutto quegli episodi a cui finora hai associato forti emozioni negative, dal momento che la nostra mente associa queste emozioni a situazioni da ricordare con maggiore attenzione. Più è intensa l’emozione che vivi, più il ricordo sarà forte, soprattutto se l’emozione è stata negativa e quindi la tua mente deve trarne un’informazione importante per evitare pericoli futuri dello stesso tipo. La strada non è dimenticare o cancellare il passato, i tuoi ricordi, ma modificarne il significato. Non devi strappare via le foto dal tuo album dei ricordi, ma cambiarne la didascalia. Non devi cancellare i ricordi del tuo passato, ma modificarne oggi il giudizio, perché questo trasforma le tue emozioni."

"Vita felice. Oggi questa parola assume spesso significati eccessivi, magari l’idea di vivere senza problemi, senza preoccupazioni, in una sorta di paradiso terrestre. In realtà essere felici significa stare bene.Significa che provi emozioni positive,che la tua vita è bella da vivere, che provi benessere. Non significa certo che non ci sono problemi o difficoltà, ma sei felice quando, nonostante tutto, riesci a mantenerti capace di vivere emozioni positive. La felicità è una condizione mentale per cui sei in pace, non hai bisogno di nulla, perché pensi che tutto vada bene."

 

"Emozioni.

Saranno tanto più corrette per migliorare la tua vita, quanto saprai osservare in modo realistico quello che accade attorno. Imparare a osservare la realtà, capire cosa accade realmente senza lasciare che una visione superficiale e approssimativa condizioni negativamente le tue risposte."


Esercizio 2

"Quello che devi fare è scrivere, come fosse un’ulteriore pagina del tuo diario, tutte le cose positive che vedi attorno a te. Possono essere oggetti che vedi, persone o profumi, odori, suoni, rumori, sapori. Nel tuo vedo positivo possono rientrare tutte le cose che ti circondano.

Per ogni elemento, però, devi anche precisare il motivo che te l’ha fatto notare e scegliere. Se scrivi che hai visto un gatto, ad esempio,spiega anche perché ti ha colpito e hai deciso di scriverlo nel tuo vedo positivo. Si tratta di un esercizio davvero semplice. Appena termini, quando hai finito il tuo elenco, devi prendere il cellulare e puntare una sveglia a circa un paio d’ore di distanza. Appena suonerà, ovunque ti trovi, devi ripetere nuovamente questo esercizio. Esattamente come lo hai fatto la prima volta. Non conta se ti trovi nello stesso posto, come ad esempio il tuo ufficio: cerca di notare cose positive differenti, sempre nuove,o se proprio non ne vedi e cogli sempre le stesse, impegnati a individuare nuovi motivi per trovarne. Ogni volta che riscrivi la stessa cosa, dunque, scopri un nuovo lato positivo, un aspetto che non avevi notato, su cui magari non avevi ancora riflettuto. Considera che spiegare il motivo – che sia reale, sincero e non scritto per metterne uno– è tanto importante quanto notare le cose positive in sé. Quando termini, punta sempre una sveglia a due otre ore di distanza e ripeti l’esercizio.

Ripeterlo per tutto il giorno fino a che non vai a dormire."

 

"Non conta cosa accade, ma come lo vedi, e se la tua visione è distorta, le tue emozioni ti guideranno ugualmente, ma in modo errato."

 

 
 
 

Firenze Rocks

Post n°924 pubblicato il 17 Giugno 2019 da Signorina_Golightly
 

C'era tutto, già un attimo prima dell'inizio: il tramonto, l'ippodromo dove si stava sdraiati sui nostri teli stesi, gli Editors che ho colpevolmente ascoltato soltanto da lontano in coda per entrare, e la luna, che bella, piena e luminosa si è andata ad adagiare su quell'angolo del fondale, ad indicare a tutti quanto suggestivi sarebbero stati i Cure quella sera.
Burn come seconda mi ha rimesso al mondo, e fatto pensare, no, sentire ché è meglio, almeno per un momento che la vita può essere come la sogno. Con lei il biglietto era già ripagato. Con il rito di A Forest non si poteva andare più su. Impossibile. 
Robert Smith, ormai con la fisionomia di un Di Pietro coi capelli, il rossetto (sbavato, eh!), l'ombretto e la matita, ha compiuto ancora una volta due miracoli: tenere un ritmo serrato e perfetto per due ore e mezzo, e far uscire, perfetta!, quella stessa voce unica, onirica e cristallina, esattamente identica a quella di 40 anni fa, senza un'incrinatura. Per tutto il tempo.
Noi, i 40.000, belli nel tramonto che i Cure solo potevano vedere, in un rimando di specchi dove Robert invece si accompagnava alla luna in una gara di magnetismo , gli restituivamo il regalo della nostra immensa gratitudine. Tutti, noi e loro, felici di essere lì insieme a condividere quel che ascoltiamo quasi sempre soli nelle nostre camerette e loro quel che suonano in un freddo studio. 
Disadattatati sognatori uniti per una sera. 
Grazie Cure, grazie Robert Smith. 
Cuoricini.
#Firenzerocks2019

 
 
 

17,49

Post n°923 pubblicato il 13 Giugno 2019 da Signorina_Golightly
 

Ok, meglio esorcizzare. Ma sì, perché in fondo a me ora civorrebbe un esorcista. E quindi…

Sta per iniziare (mezz’ora) il fine settimana ics, quelloper cui era partito tutto il casino col fiorentino. Il fine settimana cheinizialmente avrebbe dovuto vedermi ‘semplicemente’ nella città del gigliobianco per il Firenze Rock, ma che per un mio abbassamento della soglia dell’attenzionenegli scorsi mesi ho farcito di viaggio aereo per partecipazione lampo ad unaddio al nubilato a Capri, in cui salterò la parte figa, ossia quella del maree della gita in barca, per poter proseguire verso Firenze. Ottimo. Il senso delcorretto discriminare al momento della decisione credo fosse andato a farsi duepassi consolatori mentre mi tormentavo per le pene d’amore inflitte dalfiorentino-zen-anarchico. Il quale, se no che momento ics sarebbe?, mi hascritto giusto oggi dopo mesi di dimenticanza per dirmi che lui a Firenze nonci sarà, (strano, mi faceva giusto giusto sentire una regina; mi sentivoesattamente nei suoi pensieri) e che gli dispiace molto. Non ci è mica arrivatoche Arbnb la notifica di promemoria la manda pure al cliente, e quindi io sobene che lui non ci pensava manco per niente: più banalmente gli è arrivato l’avvisocon, probabile, il consiglio di scrivere due righe al cliente per essere sicuroche verrà e bla bla…

Ma non mi  avrebbefatto quasi una pippa se non fosse per l’elemento clou: la magica combo deidolori al basso al ventre che hanno iniziato a farsi sentire da un’oretta,preludio all’indimenticabile serata che mi aspetta tra ora venti minuti, mentrecorrerò come una disperata a casa dei miei a prendermi cura dei loro animaliper poi fiondarmi da me per farmi almeno una doccia e finire la borsa e poisaltare su un bus e mezzi pubblici vari più o meno a caso e raggiungere tipo amezzanotte casa della futura sposa da cui si partirà domattina all’alba. Conche cosa? Ma col ciclo, ovvio, che starà in mia compagnia esattamente da adessofino al mio rientro, insieme all’altra fichissima compagnia prevista: il caldotorrido che le cattive cassandre della tv stanno evocando da giorni. 

E il marepotrò solo guardarlo da lontano. Chè, c’è ancora gente che va a Capri per farsiil bagno? Antichi…

Ah, bello!: ciclo e sudore, senza bagno personale e, meglioancora!, al festival con i bagni chimici e senz’acqua. Evviva!

Spendere un botto di soldi e non godermi un tubo. Questa si chiama ottimizzazione.

(Vorrei chiudermi in casa a fare yoga e meditazione perquattro giorni di seguito).

 
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIMI COMMENTI

hanno fatto 1000 cover
Inviato da: lalistadeidesideri79
il 15/03/2024 alle 10:43
 
Baby non commenterò
Inviato da: cassetta2
il 12/02/2024 alle 10:20
 
Insomma, tuta sdoganata!
Inviato da: jigendaisuke
il 11/02/2024 alle 20:44
 
Tantissimo
Inviato da: Signorina_Golightly
il 11/02/2024 alle 20:00
 
Io amo anche la canzone di Mahmood, e abito praticamente in...
Inviato da: Signorina_Golightly
il 11/02/2024 alle 19:59
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

ULTIME VISITE AL BLOG

orsettointanaje_est_un_autreCherryslmonellaccio19the_namelessSignorina_Golightlyossimorasurfinia60lalistadeidesideri79cassetta2Oneloneswordsmanalf.cosmosgianor1m12ps12
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963