Creato da Signorina_Golightly il 23/06/2014

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Messaggi di Ottobre 2019

13,17

Post n°953 pubblicato il 31 Ottobre 2019 da Signorina_Golightly
 

Tutto quel che riesco a pensare (di buono) è come organizzarmi bene questi 4 golosi giorni a casa, seppure in buona parte piovosi.
E poi pensavo una cosa importantissima per me: sono giorni che quell'uomo nero non è più un pesante sottofondo ai miei pensieri.
Certo, avevo scritto che me ne ero liberata, ed è vero, ma era l'avvio della fase finale del processo che nell'ultimo anno mi ha portata a guardare in faccia una realtà più brutta di qualunque ipotesi triste avessi potuto farmi negli anni. E' stato un pugno allo stomaco dover guardare. Ho sentito forte la presa di questa mano sulla mia testa che mi ha tenuta ferma perché fossi obbligata a vedere qualcosa da cui non facevo che distogliere lo sguardo. Pensavo fosse amore invece era malattia.
Nei giorni scorsi ho fatto un passo in più...
Continuavo a dirmi "ok, ora sai tutto quel che c'è da sapere, ma un conto è capire con la mente e un conto è sentire: finché non sentirò che è tutto a posto, che va bene così, che non importa più nulla che abbia a che fare con lui, ecco, fino a quel momento non staro bene".
Così ho iniziato a liquidare la questione, ogni volta che la rabbia per quel che mi ha fatto tornava a salire: è malato. Punto. Non è un mostro, non è buono, non è niente di diverso da questo: è malato. E da tale agisce, anche adesso, nel bene e nel male. Che senso ha quindi aspettarsi qualcosa da lui?
Nessuno.
Pappa-time.

"La leggenda del Non-Amore
che si scrive di sera
Di una cosa che sarebbe bella
Ma non è vera"

Una storia di amore e di vanità - Morgan

 
 
 

13,13

Post n°952 pubblicato il 22 Ottobre 2019 da Signorina_Golightly
 

Il tempo di scaricare e stampare gli accordi di Invisibile, della Donà, mettere da parte la mia perplessità sull'esattezza degli accordi, ed è ora di andare a mangiare.

Ultimamente mi esprimo più facilmente con la fotografia, e in effetti ne ho un po' da pubblicare anche qui.

Mi sono un po' ammutolita come mi accade di solito quando vivo periodi di emozioni poco intense.

Compito: devo trovare il modo di sentirmi viva anche con queste micro-emozioni.

 
 
 

Utilità

Post n°951 pubblicato il 14 Ottobre 2019 da Signorina_Golightly
 

https://blog.libero.it/presidente/14645252.html

 
 
 

13,09

Post n°950 pubblicato il 10 Ottobre 2019 da Signorina_Golightly
 

Non so bene a che cosa pensassi quando ho accettato, mafatto sta che ho dato la mia parola alla mia amica Silvia che sabato saremmoandate ad una manifestazione che per me è una cazzata assoluta: Rock in 1000.

Zero voglia. Costa troppo (e ho praticamente già pagato), miperderò i festeggiamenti del compleanno di mia sorella, mi porterà via quasi tuttoil giorno, credo che ci sarà da camminare all’infinito per raggiungere l’areaconcerto…infine: 1000 musicisti sul palco??? Dal punto di vistatecnico-musicale si prospetta un orrore!

Ieri ho lasciato trapelare la mia freddezza per la cosa, esoprattutto ho scoperto che la mia amica ha persone con cui andare. Quindipotrei tirarmi indietro.

Ecco a che cosa penserò oggi. Perché ultimamente sto capendoche non mi piace prendere continui impegni a caso ma neppure non onorare quellipresi, a prescindere dalla bontà dell’idea.

Per il resto siamo entrati nel mio anti-periodo, quellodella concentrazione di pianeti veloci tra bilancia e scorpione, e come daprassi sono sottotono e imbruttita.

E poi sto riflettendo sul concetto di ‘lasciare andare’, ‘arrendersi’,‘lasciare che le cose siano come sono’.

L’avevo sempre considerato secondo un’ottica negativa.

Non ne sono più così sicura…

(Ho cominciato e finito questo post con ‘non’. Ce nesarebbero di cose da dire…)

 
 
 

13,17

Post n°949 pubblicato il 03 Ottobre 2019 da Signorina_Golightly
 

A che punto sto?

Questo.

"Non riuscirai ad attirare una nuova storia d'amore finché non manderai via il veleno e il rancore che ti ha lasciato dentro un uomo".

Ed io ci ho messo un attimo a capire chi fosse quell'uomo lontano nel tempo.

Avete mai letto o ascoltato che cosa suggeriscono di fare gli psicologi alle vittime di abusi da parte di un narcisista perverso patologico?

Se l'avete fatto sapete che, chiusa la relazione, dichiarano indispensabile il no contact. E non per qualche tempo, ma per sempre, perché pare che la vittima rimanga vittima per sempre e quindi sempre a rischio di rifinire nel vortice del NP...

Ed io per più di dieci anni l'ho fatto. E' servito in effetti a ricominciare. Ma non a eliminare il veleno e quella rabbia che si origina dal fatto di sentirsi impotenti, deboli, vittime.

A me non sta più bene sentirmi una vittima. Il no contact ha finito per generare un fantasma, un super-uomo forte e inarrivabile, per quanto stronzo e perverso, rispetto cui io posso solo sperare di proteggermi, nascondermi.

No, non mi stava più bene. 

Così qualche giorno fa ho capito che c'era un ultimo fondamentale capitolo da scrivere: l'affronto. Trovarmi faccia a faccia con lui, vederlo, per sentire (è importante sentirlo) che non è un fantasma ma un uomo in carne ed ossa mio pari che posso semplicemente decidere di lasciarmi alle spalle senza rancore.

E l'ho fatto. Gli ho scritto, serena. C'è stato qualche scambio (appena terminato) dove io ho finalmente dimostrato a me stessa (non mi interessava altro) che posso parlare con lui senza avere bisogno che lui risponda in un certo modo. Non avevo aspettativa alcuna. 

Ho finto chiaramente, perché se volevo il confronto non potevo lasciar trapelare il mio disprezzo: lui si sarebbe sottratto. Nelle sue rare esternazioni vagamente calorose mi ripetevo sempre "stai centrata: finge. Sono tattiche. E' un manipolatore". In quelle in cui manifestava totale freddezza pensavo "eccolo, l'uomo incapace di provare e conservare affetto".

Sono perfino riuscita a scrivergli che non deve rispondere se non lo desidera, perché a me sta bene uguale. Sono riuscita a chiedergli se è felice, ben sapendo che avrebbe potuto rispondermi sì (ok, i NP non lo sono mai, ma non è questo il punto: per ferirmi avrebbe potuto scrivere che non è mai stato così felice come con questa donna). E' questo il punto, capite, il mio grande risultato: mi stava bene sentirgli dire che è felice. Significa che io sono libera.

Ho rischiato, mi sono allontanata da tutto quel che i manuali sull'argomento raccomandano caldamente, ma io ero forte della mia psicoterapia, delle mie consapevolezze. Volevo il pieno di autostima, e quello non lo raggiungi scappando ed evitando, ma affrontando a viso aperto.

Il fantasma è diventato un uomo.

Non mi interessa più nessuna vendetta.

E ora posso sperare in quel che mi è stato detto :)

 
 
 

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