Creato da Signorina_Golightly il 23/06/2014

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Messaggi di Aprile 2020

Buon compleanno

Post n°980 pubblicato il 29 Aprile 2020 da Signorina_Golightly
 

Non mi piace lasciare qui sopra, in questo periodo, soltanto i momenti neri

Ieri sera, mentre ero già a letto, prestissimo, col  mio pc perché avevo voglia di scrivere, mi è arrivata improvvisa  la videochiamata di skype con le amiche per gli auguri di compleanno. E meno male che avevo deciso di scrivere e non di leggere, o non avrei mai risposto alla chiamata. Anche chi me li aveva già fatti via messaggio ha voluto esserci. Paola che non poteva per i suoi turni mi aveva chiamata al mattino, anticipandomi una bella  notizia che per ora ha voluto dire solo a me. 

Ho scoperto soltanto stamattina che il mio telefono era pieno di "S.G. accendi il telefono, siamo tutte qui per te!".

E' stato bello. E' stato amore allo stato affetto allo stato puro, anche se io sembravo Nosferatu con la sola luce dell'abajour.

Mi è tornata alla mente la primavera di sette anni fa, quando sì, terapia, famiglia, farmaci, tutto fondamentale, ma la mia ripartenza nel mondo dopo essermi bloccata, sono state loro, alcune aggiunte via via. Ma il gruppo era quello. Sono state fondamentali.

Non ho bisogno di ribadirmelo, perché lo so. Piuttosto ogni tanto prendermela meno quando si distraggono. Succede. L'importante è ricordare che alla fine loro ci sono.

 
 
 

17,51

Post n°979 pubblicato il 23 Aprile 2020 da Signorina_Golightly
 

Oggi dopo davvero tanto tempo ho parcheggiato la macchina nei pressi di casa dei miei, esattamente  o quasi in un posto dove ai tempi in cui vivevo con loro parcheggiavo dopo il lavoro. E poiché il periodo dell'anno era più o meno questo (un mesetto dopo forse), ho avuto un flash a cui non avevo più pensato: io e lui stavamo insieme da una manciata di giorni, e a causa di una delle mie involontarie gaffe alla Bridget Jones, ero finita in un malinteso social, per cui lui mi chiedeva come mai avessi chiesto l'amicizia facebook ad una sua ex fidanzata. Finì a risate. Eravamo entusiasti. Credevamo fosse l'inizio di una gran felicità. Perfino un episodio che avrebbe potuto creare una lite si dissolse come una bolla di sapone. In seguito avremmo litigato come mai si dovrebbe fare per ogni misera cazzata...
Ma poi sono rientrata dai miei ricordi, mi sono soffermata sui dettagli: i parcheggi sono stati rifatti qualche anno fa; l'asfalto al posto degli autobloccanti con l'erba, nuovi sensi di marcia dei corselli. Pure la macchina è un'altra: c'era la mia fiestina blu allora, che poco dopo lui mi incidentò costringendomi a cambiarla.
Capito? Cambiano perfino cose granitiche come i parcheggi, e pretendevo che non cambiassero i sentimenti. Pretendevo che la vita si fermasse pur rimanendo vivi.
E poi da anni mi chiedo perché mi sento morta dentro...

 
 
 

09,07

Post n°978 pubblicato il 23 Aprile 2020 da Signorina_Golightly
 
Tag: Dreams

Certo che quando si inizia a far attenzione ai sogni non si finisce più...

Sogno 1)
Veniva fuori un errore di valutazione dei medici su un fibroma che ha effettivamente mia madre e la cui rimozione è stata rimandata a data da destinarsi causa emergenza covid. In pratica da che si trattava quasi sicuramente di qualcosa di benigno, ora non se ne ha più la minima idea. Ansia.

Sogno 2)
Mi suona alla porta mio padre che entra in casa senza scarpe (ma quando mai???) e mi dice che è venuto per buttarmi via la spazzatura (che è praticamente il suo compito del momento a casa dei miei). Io mi sento coccolata.

Sogno 3)
Vedo in tv la fine della presentazione di un nuovo programma: gli attori protagonisti si presentano ad uno ad uno parlando un po' di sé. Io inizio ad avere un angosciante sospetto, quando vedo comparire sullo schermo F. che racconta della sua parte e un po' della sua vita privata, compagna compresa. Va be', niente. Sto sogno è fin troppo didascalico: ora che F. è quasi un personaggio pubblico, per lo meno nel web, è facile incappare in parte della sua nuova vita amorosa... (Giusto quando ci stavo io era un frustrato che se la prendeva con me).

4) Noooo, va be', ho perso il vero sogno protagonista della notte, quello più articolato. Che palle!

 
 
 

Con Totò e la pin-up

Post n°977 pubblicato il 22 Aprile 2020 da Signorina_Golightly
 
Tag: Dreams

Mi pare di essere tornata indietro di 15 anni, quando la vecchia psycho mi chiedeva di ricordare i miei sogni. All'inizio nulla, ma poi a forza di scriverli mi uscivano a fiume. Ma come per quasi tutto, quando smetti di allenarti perdi di nuovo la capacità. Quindi oggi è una bella fatica...
Sono certa di aver sognato l'ex-ex-ex e che non fosse un situazione affettuosa. Ma proprio non ricordo di più perché poi ho fatto un sogno strano.
Mi trovavo con un uomo identico a Totò e con un'affascinante pin-up anni Cinquanta (capito, pin-up!) che non riuscivo a identificare. Si correva velocemente per negozi perché c'era l'urgenza di comprare subito l'abito da sposa per matrimonio di terza persona. Ma era tutto confuso e ci si fermava ogni due per tre a perdere tempo, tipo mangiare leccornie un po' come succede a Napoli, chè passeggi per strada e ti fermi a mangiare babà, frolle, sfogliatelle e simili. Solo che il dolce che aveva attirato l'attenzione dei miei accompagnatori non mi sembrava un granché. Non l'avevo neppure mai visto prima. Una specie di gelato ai frutti di bosco molto solido, quasi un parallelepipedo, buttato su una cialda dura con forma adatta ad accoglierlo. 
Era un po' come in Alice nel paese delle meraviglie: prima "vuoi un tè?" e poi "è tardi, è tardi, corriamo!". Nella corsa, io sempre ultima, dicevo loro "ma perché non lo compriamo a Napoli chè lo troviamo più bello e spendiamo meno? Che volete trovare in questo centro commerciale della periferia lombarda?". Ed era strano, perché in realtà per strada mi pareva di essere a Napoli.
Poi li perdo di vista. Vado avanti da sola in questo centro commerciale e quando sto per rinunciare a trovarli, una mano mi prende da un vano che si apre alla mia destra e la signora cui appartiene la mano mi dice "su su, gli altri sono già saliti!".
Salgo questa stretta scala e mi trovo in una specie di atelier dove rivedo Totò e Sophia Loren che mi portano l'abito da provare, e in un attimo ce l'ho addosso, con i capelli lunghi, ondulati e neri che mi ricadono sulle spalle e la carnagione che però non è la mia, è più scura.

A me pare chiaro che la mia fantasia si sta immaginando il prossimo matrimonio del mio ex...

 
 
 

Psicofarmaci e Leave in

Post n°976 pubblicato il 21 Aprile 2020 da Signorina_Golightly
 

Oggi un filo meglio. Non so se perché gli psicofarmaci stiano iniziando a entrare in circolo o solo perché mi sono arresa ad alcune evidenze... O più probabilmente alcune persone mi sono state vicine nelle ultime ore, non facendomi sentire sola.
Ma ho deciso che molto l'ha fatto il leave in (riuscito male). Ecco, scommetto che non sapete che cosa sia. Bene, neppure io lo sapevo fino a due giorni fa, quando mia sorella, che risolve molti dei suoi malumori occupandosi di farsi figa, mi ha caldamente consigliato di seguire un canale youtube di una tipa che si occupa di capelli. Be', caldamente...diciamo che insieme a mia madre ha tirato fuori qualcosa tipo "ti prego, inizia a fare qualcosa per QUEI capelli!". E io "ma non ci capisco niente! La cura della bellezza non è nelle mie corde".
E lei, con l'aria (ce l'ha sempre) di chi sa quel che dice "ho il canale che fa per te".
E tra i settecento milioni di video, da bravo basso profilo che sono, ho iniziato dalle basi, appunto con sto leave in, che è la pozione magica da spalmare su una parte dei capelli per non farli increspare. Anzi, sono proprio partita dalle elementari: come si lavano e si asciugano. Ho scoperto che sbagliavo tutto. E pure stavolta ho sbagliato qualcosa. E mia sorella "ma come la spazzola?!? I tuoi capelli vanno pettinati con un pettine a denti larghi! L'abc!". E così ho sputtanato i riccioli.
Insomma, questo è il mio risultato del giorno. E devo dire che la psycho, via skype, mi ha accolto con un "ma che bei capelli!".
Poi abbiamo finalmente iniziato ad entrare nel vivo dell'EMDR che non saprei commentare. Lo lascio lì a sedimentare. Vedremo.

 
 
 

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