Altrove

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 Che imbecille, mi sono cancellata un pezzo di post...

Ricominciamo.

Ho avuto un'idea 'geniale', proprio saggia, sì: ricontattare una persona dopo tanti tanti, ma tanti, anni, così tanti che non ci credereste.

L'ho fatto convinta che, come per i pregressi rari tentativi del passato, anche questa volta non sarei riuscita a fare breccia nel suo muro. Invece ha risposto, e io, cazzo!, non me l'aspettavo!

Sono partita in quarta come una Giovanna d'Arco pronta a lanciare la sfida, e ora mi nascondo come un coniglio (a proposito, sia messo agli atti che qualche notte fa ho sognato coniglietti variopinti e fluorescenti: forse almeno loro non intendevano nascondersi...).

E sì, perché qualunque sua ulteriore re-azione mi destabilizzerebbe: non mi cerca più? delusione; mi cerca? si aprirebbero mille domande e mille casini.

Quindi eccomi eclissata dai social anche per questo motivo, per non controllare mille volte notifiche che non arrivano e per non pensare a che dovrei fare qualora una certa notifica arrivasse.

Me ne sto almeno momentaneamente nella mia rassicurante bolla, forse non particolarmente eccitante, ma almeno accogliente: sabato di cura della mia casina, di preparazione delle porzioni singole di minestrone da congelare, con l'idea di prendermi cura, una volta tanto, della mia alimentazione; poi serie tv e, se non mi impigrisco troppo, tornare dopo mesi a darmi un minimo di trucco e indossare un vestito decente per partecipare alla serata dedicata dal Comune alla figura di Bach (che è gratis, e  quindi va sempre bene).

La tentazione di sbirciare su facebook è forte, ma almeno per ora mi sorregge un barlume di buonsenso che mi dice "pensa a trascorrere un sereno fine settimana!".

E poi domani c'è la reunion (e daglie!, periodo di incontri dal passato) di noi amiche di scuole con la professoressa di storia, latino e greco! :)

L'unico vero cruccio resta Mirtillo, il coniglietto in affido a casa dei miei e che  è in attesa di adozione: è triste, tutto il giorno in una stanza da solo. Mia sorella mi aveva chiesto se volessi adottarlo io (è la prima volta che mi considera idonea per un'adozione), ma a malincuore non ho potuto. Io non ci sono mai, e spesso cambio programma all'ultimo o parto senza troppo pensarci. Starebbe male con me. Così, presa dal senso di colpa, forse domani sera andrò a dormire dai miei per passare un po' di tempo con questo delizioso coniglietto ariete.

E poi sto organizzando la trasferta di Sant'Ambrogio a Napoli, per far visita alla nonna e approfittarne per scattare foto interessanti a Pompei e, soprattutto, vedere la mostra dedicata ad Eduardo de Filippo.

Ecco, questo è quanto.