Altrove

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Sono tornata in uno di quei periodi di "faccio cose", dove non c'è molto spazio per i discorsi con gli uomini. Il che non è male, visto il disagio in cui mi sono imbattuta negli ultimi tempi. Il guaio è che me ne accorgo nel mezzo che non ho voglia di accantonare le mie cose per stare dietro al "proviamo a conoscerci". Così qualcuno ci finisce dentro. Per dire, ho deciso che torno in pausa tinder (spero definitiva) ma mi ero già scambiata un paio di messaggi non esaltanti con un tipo. Poi sono seguiti messaggi educati da parte mia ma aperti e freddi come un iceberg che si allontana sulla banchisa. Speravo non occorressero ulteriori spiegazioni oltre al vago "ho sbagliato a mettermi su tinder: in questo periodo sono presa da altro". Ma invece no, e ieri sono andata prendere il caffè che era nell'aria da una settimana. Avevo lo spirito con cui ci si muove per depennare dalla lista delle cose da fare una delle più fastidiose. Per lo meno sono stata ripagata dall'essermi trovata davanti una persona gentile, rispettosa e non invadente. E, al contrario di quel pirla brutto che "se mi faccio conoscere però piaccio e posso puntare alle bellissime" e che mi ha fatto sentire sbagliata per ogni centimetro del mio corpo, lui poi mi ha scritto che è stato contento di trovarsi davanti una tipa piacevole e carina. Da oggi, per inciso, ha smesso di inviarmi il buongiorno: di sicuro non si è entusiasmato. Ma meglio così. Si è chiusa con diplomazia, almeno con lui.