Altrove

15,01

Mi piacciono le coincidenze, i piccoli segnali nascosti nelle cose banali di ogni giorno.

Tipo come guardare La Signora in Giallo, quando non lo faccio mai, proprio in tempo per sentire uno dei personaggi dire qualcosa tipo "ho ricevuto 5 anni di rifiuti dalle case editrici, ma finalmente ce l'ho fatta".

Più curioso ancora forse il mio momento magico: Dan(N)i alle prese con il primo esercizio del primo corso di scrittura creativa: scegli un oggetto e descrivilo.

I tarocchi, certo! Sceglierò una carta e la descriverò, e la pescherò a caso, senza guardare.

Che estraggo? Il matto. E qual è l'unica carta dei tarocchi in cui parlo nel mio romanzo?

Adoro queste sincronicità, quasi quanto adoro i piccoli momenti di felicità gratuita che ogni tanto mi raggiungono e che prendono le sembianze, per esempio, di tre minilepri che sfloppano serafiche sul prato di fronte al balcone dei miei. Ieri al tramonto sono stata affacciata a godermi il loro momento rilassante. Mica facile avere i peli bianchi del pon pon e della pancia di una minilepre a favore di balcone. 

E vi confesso che ho voluto pensare che fosse un gesto carino per me, di fiducia e affetto, un po' come faceva il mio Gatto quando decideva di venirsi a riposare vicino a me.

In fondo proprio ieri avevo guardato un video che diceva che uno dei modi in cui l'animale defunto si può manifestare all'umano con cui ha vissuto è proprio tramite un altro animale.

21,01

Un anno fa a quest'ora era tutto finito.

Questi giorni ho sentito l'agitazione aumentare man mano che si avvicinava la ricorrenza. 

Lui mi è stato vicino, sapete? Ha trovato il modo. Ieri in particolare, quando ho mostrato di averne più bisogno. Per me mi ha salvato la vita: un incrocio, io stanca per i tanti pensieri, una precedenza non data, e tutto è andato liscio, non certo per merito mio.

Un pelo bianco al momento e nel posto giusto, perfino un filo di fieno, che non ne trovavo da mesi.

Ma ora sono qui, con il tempo che c'era un anno fa, questo caldo asfissiante che mi sta mettendo a disagio per i ricordi. 

Non sapete quanto vorrei un po' di freddo adesso...

23,43

Proseguono gli accertamenti. Oggi toccava all'ecografia. Tutto abbastanza bene, considerando che la mia tiroide ha deciso di essere pigra e lavorare poco. A quanto pare lo farà sempre meno e a me toccherà una medicina a vita.

Quando ho chiesto al medico se un cambiamento al mio stile di vita potesse giovare, mi ha detto che l'unica cosa davvero utile, oltre a fuggire lo smog della pianura padana, è evitare lo stress. Come ogni brava bimba, uscita dalla sala della visita, ho chiamato la mamma per avvisarla che era tutto a posto.

"Mamma, per la tiroide tutto pensavo influisse tranne lo stress".

"Quando ho detto al medico del tuo problema, sai qual è stata la prima domanda che mi ha detto?"

"No"

"Se di recente avevi avuto un grande dispiacere".

Il mio grande dispiacere ha un soffice pelo bianco sporcato di macchioline marroni qua e là.

Prima di lasciare l'ospedale mi sono detta che volevo una cosa bella dopo un visita medica, e così ho fatto una cosa che non avevo fatto mai: ho cercato il reparto neonatale.

I neonati erano solo due, il calo delle nascite si è fatta cosa concreta sotto i miei occhi, ma erano bellissimi. Uno era con la sua mamma a poppare, l'altro piagnucolava nella sua culla. Nella stanza accanto in un'incubatrice dormiva una piccola creatura, e davanti a lei mi sono inchiodata. Tutto quel che ho saputo fare è stato augurarle la più bella vita possibile.

Dovrei andare più spesso a far visita ai neonati. Ti mettono in pace col mondo almeno per un po'. Secondo me la tiroide apprezza.