Creato da Amithiel il 25/04/2013

Amithiel

Cerco di non vivere il passato...ma a volte è il passato a vivere in me.

 

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Post n°235 pubblicato il 27 Settembre 2016 da Amithiel



L'immagine che vedete è tratta dal film "Occhi senza volto" titolo originale "Les yeux sans visage",una pellicola horror francese del 1960.
La storia dai toni abbastanza fantascientifici per l'epoca (tratta il tema del trapianto facciale ) narra di un medico/scienziato che,con l'aiuto della sua fidata assistente,interpretata da una sempre magnifica Alida Valli,rapisce giovani ed ignare ragazze per sottoporle ai suoi terrificanti esperimenti chirurgici.
In realtà lo scopo dei suoi crimini è quello di ridare un volto alla figlia Christiane,rimasta gravemente sfigurata a causa di un incidente stradale provocato,a detta della figlia,dalla sua guida irresponsabile.

L'epilogo della storia,come è facile dedurre,non sarà dei più felici.

Ci sono,a mio avviso,parecchi spunti di riflessioni che la trama lascia al termine del film,uno di questi riguarda il senso di colpa.
E sorge spontaneo chiedersi quale meccanismo si azioni dentro la nostra mente quando avvertiamo la sensazione  di aver commesso qualcosa di sbagliato...specie alle persone a noi più care.

E' importante chiarire che il padre di Christiane non uccide mai le sue vittime intenzionalmente,esse muoiono a causa delle complicazioni post-operatorie,quindi in realtà siamo ben lontani dal "classico assassino" da film horror.
E' più un uomo profondamente turbato dal senso di colpa,che ama sua figlia a tal punto da portarlo a compiere le azioni più aberranti pur di vederla restituita alla vita.
Ed è a questo punto che sorge spontaneo domandarsi Cosa saremmo disposti a fare per amore?
Saremmo disposti ad addentrarci nelle tenebre più nere,a scendere a compromessi moralmente discutibili,proprio come il medico/padre di questo film?

Amithiel




Dr.Génessier: Ora hai una bella faccia,il tuo vero volto.
                      Puoi ricominciare a vivere.

Christiane: E' vero,ma dovrò tornare alla vita anche per gli altri.
                  Come fare?
                   Quando mi specchio ,ho l'impressione di essere qualcuno
                   che mi somiglia,ma che viene da lontano,tanto lontano.



       


 

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Commenti al Post:
woodenship
woodenship il 27/09/16 alle 21:22 via WEB
E'vero che i sensi di colpa facciano brutti scherzi,che possano trasformarsi in autolesionismo,come anche in ferocia gratuita.Come quella del chirurgo:anche se la sua,in apparenza, non è deliberata volontà di assassinio,è innegabile che una simile operazione possa condurre la vittima alla morte.E,dato il fatto che lui sia uno scienziato,non può non esserne pienamente consapevole.Quindi,dovendo leggere il personaggio,potrei soltanto leggerlo in una chiave di orrida follia:tormentato dai sensi di colpa,ha perso il senno,ritrovandosi ad arrampicare allo specchio dell'irreparabile,pur di rimettere assieme i cocci di quanto distrutto in precedenza.Insomma un bell'horror dai risvolti tremendi.......Un bacio scintillante di stelle........W.......
 
 
Amithiel
Amithiel il 28/09/16 alle 16:00 via WEB
Quando nel post scrivo "non uccide le sue vittime intenzionalmente",intendo che egli si discosta un pochino dalla consueta figura di assassino proposta solitamente dalle pellicole Horror.E' consapevole che le vittime che sottopone ai suoi interventi possano perdere la vita?Ovvio che si,ma ricordiamoci che le sue operazioni sono del tutto sperimentali.Il primo vero trapianto di faccia è avvenuto solo nel 2005 ben 45 anni dopo l'uscita di questo film.Ed a questo punto che bisognerebbe aprire una parentesi di approfondimento sulla sperimentazione medico scientifica,sulle scoperte fatte che non sempre come sappiamo si sono ottenute mediante la elgalità.Ma questo è un argomento così complesso che non mi sento di affrontare in questo post.Sicuramente questo dottore al primo fallimento potrebbe fermarsi,potrebbe seguire l'etica morale che la sua professione di medico gli impone,ma è chiaro che stiamo parlando pur sempre di un personaggio di fantasia protagonista di un film horror...qualche elemento macabro dovevano pur inserirlo:)...Le mie conclusioni per quanto riguarda questo controverso personaggio,sono parzialmente uguale alle tue.Sottolineo parzialmente visto che,ed è sicuramente un mio limite,non riesco proprio a non vederci anche dell'amore.Un abbraccio grande a te mio caro Wood,lieta serata.
 
   
woodenship
woodenship il 28/09/16 alle 20:03 via WEB
Amore folle,permettimi di definirlo tale,mia dolce Ami:con questo senza assumere i panni del giudicante,poichè si sa che l'amore finisce sempre per sfuggire a qualsiasi etichetta.Però la follia di certi sentimenti non può non sfiorarci provocandoci brividi di orrore............Carezze di brezza soave.......
 
     
Amithiel
Amithiel il 28/09/16 alle 21:24 via WEB
Certo che ti permetto di definirlo "amore folle" mio caro Wood,ed hai ragione,ma è pur sempre una forma d'amore.Folle,macabro,disturbato e disturbante,ai limiti della ragione umana.In questo caso il giudizio non c'entra nulla,è la nostra mente a farci vedere la situazione da questo punto di vista.E' il non sapere,per fortuna,cosa voglia dire vivere una situazione estrema come quella presentata nel film.E' il sapere che nel caso si presentasse,avremmo la forza mentale di sopportarne il peso.Tra ragione e follia il filo è molto sottile purtroppo.Un abbraccio grande,notte serena:)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 28/09/16 alle 11:07 via WEB
Diciamo che il medico in questione, si comporta come tanti altri medici che nei loro contesti e in periodi remoti, hanno sperimentato le loro scoperte su persone già defunte o raccolte dalla strada con scuse diverse o promesse difficili da mantenere. Quanto meno, il nostro dottore ha le sue buone ragioni: ridare volto e vita a sua figlia e nello stesso tempo tacere la coscienza e reprimere i sensi di colpa. Detto questo e per rispondere alla tua domanda finale che è perno della tematica proposta: per amore, per estremo amore, ci si può uccidere (ed è peccato) ma assolutamente non si può far male e/o uccidere il prossimo! Oggi se vogliamo, v'è una situazione che assomiglia un po' a quella proposta dal film: sono le cavie da laboratorio, quelle a cui si ricorre per sperimentare i medicinali o tecniche sui corpi. I cani beagles per esempio, sono stati al centro della battaglia animalista in Italia. Ecco, per amore li hanno salvati dalla sperimentazione che invece li uccideva! Buon giorno Bea.
 
 
Amithiel
Amithiel il 28/09/16 alle 16:40 via WEB
Le ricerche medico scientifiche purtroppo hanno richiesto tributi piuttosti alti,nel corso della storia come anche in tempi moderni.Ma non si può negare che a torto o a ragione,queste sperimentazioni hanno portato a scoperte scientifiche che hanno permesso di salvare migliaia e migliaia di vite.Hanno dato la possibilità a decine di persone di poter vivere una vita dignitosa.L'argomento è difficile da trattare poichè subentra sempre la morale,il giudizio su cosa sia giusto e cosa invece sbagliato.Eppure caro Carlo in assoluta sincerità,ti dico che non me la sento di condannare la sperimentazione dato che moltissimi farmaci sono stati scoperti grazie a questo sistema.Molte terapie antitumorali ad esempio sono nate grazie alla sperimentazione sui topi,l'insulina è stata prelevata per la prima volta dai maiali ecc ecc...Ripeto è un argomento così complesso che meriterebe di essere approfondito.Sembrerà il mio un controsenso,ma sono la prima che condanna le ingiustizie perpretate ai danni degli animali,la vicenda dei beages di cui fai accenno nel commento è qualcosa che mi ha davvero indignata.Ad oggi,la sperimentazione segue metodi più ortodossi...è chiaro che non possiamo dirlo per certo,ma non possiamo fare altro che fidarci.Concludendo questa mia risposta dico che sono d'accordo quando dici che per estremo amore ci si può uccidere,ma penso anche che per amore si è disposti a tutto.Un esempio?Proviamo a spostare l'argomento sul mercato nero degli organi...e mi fermo qui.Un caro wsaluto Carlo con l'augurio per una felice serata:)
 
misteropagano
misteropagano il 28/09/16 alle 19:10 via WEB
The Face, i Volti di lattice di Diabolik, ..?. La domanda che poni è davvero inquietante Amy rapportata al caso e al tempo, sembra mill'anni fa' eppure l'ultima "prima" vera trapiantata non è sopravvissuta nemmeno all'amore della moderna chirurgia- baci e lieta sera :*
 
 
Amithiel
Amithiel il 28/09/16 alle 21:28 via WEB
Comprendo quanto la mia domanda possa turbare ed inquietare tutti voi,ovvio che non era mia intenzione ferire la sensibilità di nessuno.Si,purtroppo la prima donna ad essersi sottoposta al trapianto facciale è deceduta sembra a causa dei farmaci contro il rigetto.Provo sincero dispiacere per questa donna,ma al contempo nutro dentro la speranza che grazie a lei,i medici avranno materiale sufficente per indagare e migliorare tale miracolo della chirurgia moderna.Un abbraccio a te mia cara Misty,lieta serata:)
 
TopoCanguro
TopoCanguro il 29/09/16 alle 17:06 via WEB
Fino a che punto si possono giustificare le proprie azioni "per amore"? Si può tradire per amore, uccidere per amore, lasciarsi morire per amore? Quante domande e quante possibli risposte, ognuna diversa per ogni essere umano....
 
 
Amithiel
Amithiel il 29/09/16 alle 18:08 via WEB
E' quel limite che alcuni si impongono ed altri no ad affascinarmi.
 
   
TopoCanguro
TopoCanguro il 29/09/16 alle 18:18 via WEB
Non c'è un solo limite ma diversi gradi di tantissimi limiti tutti distinti...
 
     
Amithiel
Amithiel il 29/09/16 alle 18:29 via WEB
E il limite che ci può essere nella domanda alla fine del post,quale sarebbe per te?
 
     
TopoCanguro
TopoCanguro il 29/09/16 alle 21:09 via WEB
Dipende tutto dal legame con la persona: figlio, partner, genitore, amico..... con ogni persona c'è un limite diverso
 
     
TopoCanguro
TopoCanguro il 29/09/16 alle 21:10 via WEB
pochi, pochissimi limiti per un figlio....
 
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