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« Musica e terapiavoglia di arcobaleno »

29 settembre

Post n°432 pubblicato il 29 Settembre 2016 da LunaRossa550

Correva l'anno 1967, era marzo e Maurizio Vandelli con gli Equipe 84, portarono al successo la canzone...

Cominciavano le primissime crisi adolescenziali... non sapevo chi ero, cosa volevo diventare e non accettavo che l'orologio biologico mi avesse fatto diventare signorinetta e volevo continuare ad arrampicarmi sugli alberi come un maschiaccio.

L'angolo con la poltrona rossa,  vicino al registratore a nastro,  era mio.., cuffie sulle orecchie e non c'ero per nessuno.

Ecco... e chi se lo ricordava il vecchio registratore a nastro passato nel dimenticatoio? che  poi  fu sostutuito dai registratori a cassetta, dai lettori mp3...  quanti cambiamenti nell'ultimo secolo...

 

 
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malware_jinx
malware_jinx il 29/09/16 alle 23:12 via WEB
I registratori a bobine (a pizze, dicono a Roma) rappresentarono la nuova dimensione del fruitore seriale di musica del tempo: poter riprendere tutto ciò che volevi dalla radio (e che novità fu radio Montecarlo!!) senza dover spendere una fortuna in 45giri. Io ero in prima linea, e che cori con mia sorella sui sedili di dietro della nostra utilitaria, durante gite e viaggi di famiglia, con il Grundig che mio padre si era fatto spedire dalla Germania… 29 settembre…?? “Seduto in quel caffè, io non pensavo a te, guardavo il mondo che girava intorno a me”. Caspita, la beata incoscienza di chi ignora che cosa gli pioverà addosso da un momento all’altro…! Una mirabile sintesi poetica che debbo riconoscere anche al mestierante Mogol (e mi costa un po’ di fatica…). Il resto è tipicamente Lucio. Grande pezzo! Ciao, Jx.
 
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