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Il velo dipinto

Post n°19 pubblicato il 31 Gennaio 2009 da gardiniablue
 

Oggi pomeriggio, nella nebbiosa Milano, dopo pranzo, con mio marito, abbiamo guardato un film, dal titolo:  “Il velo dipinto”. Questa è la trama:


Londra, prima metà degli anni Venti.
Kitty Garstin è una giovane proveniente da una famiglia benestante. Per sfuggire alla vita familiare opprimente, accetta di sposare senza amore il dottor Walter Fane, batteriologo, che invece è perdutamente innamorato di lei. La coppia, a causa del lavoro di lui, si trasferisce in Cina, a Shanghai.
Ma ben presto la vita matrimoniale annoia Kitty: il marito, preso dal lavoro, le sembra un uomo grigio e poco interessante, mentre Walter non riesce a dimostrare alla moglie i suoi sentimenti. Kitty conosce allora Charlie Tonwnsend, viceconsole inglese, se ne innamora e i due iniziano una relazione.
Quando Walter lo scopre, propone alla moglie un ultimatum: convinto che Charlie non sia effettivamente innamorato della donna, promette che lascerà che sia Kitty a chiedere il divorzio se l'amante acconsentirà a sposarla, altrimenti, lei dovrà seguirlo in un villaggio sperduto dell'interno, dove è richiesto il suo aiuto perché è scoppiata un'epidemia di colera.
Charlie, anche lui sposato, non ha alcuna intenzione di sposare Kitty, perciò alla donna non resta che seguire il marito. Dopo un estenuante viaggio, la coppia giunge nel villaggio teatro dell'epidemia: le condizioni degli abitanti sono miserevoli, e inoltre la presenza degli inglesi non è gradita, visti i fermenti nazionalistici che stanno scuotendo il paese. Continuando nella punizione che ha studiato per la moglie adultera, Walter le parla appena, non le concede alcun comfort, e Kitty è furibonda e disperata. L'unica persona con cui può stringere amicizia è un ufficiale inglese loro vicino, di nome Waddington.
Nel frattempo, il dottor Fane non si risparmia per cercare di individuare le cause del contagio: nota che l'acqua del fiume cui attingono gli abitanti del villaggio è infetta, poiché lì accanto vengono seppelliti i cadaveri dei morti di colera. Le misure che suggerisce di adottare sono inevitabili ma molto impopolari, e contribuiscono ad acuire la tensione fra i locali e gli stranieri.
Nel villaggio vi è anche un orfanotrofio gestito da suore francesi, e Kitty, nel tentativo di non sentirsi totalmente inutile, prova ad aiutarle, dapprima con scarsi risultati, poi però, grazie alla sua passione per la musica, riesce finalmente a dare una mano sostituendo la suora che insegnava musica alle piccole orfane, morta per la malattia. Dalle suore (Walter continua a non rivolgerle quasi la parola) la donna apprende dettagli sul lavoro del marito, sul suo coraggio e sulla sua assoluta dedizione alla missione e dell’amore particolare che ripone per i bambini, subito notato dalle suore. Comincia quindi a vederlo sotto una nuova luce, ma all'inizio i suoi tentativi di riavvicinamento si scontrano con la freddezza di lui: la punizione di Walter per Kitty è, in realtà, anche rivolta contro se stesso, per essere stato così debole da innamorarsi di lei, tanto da disprezzare se stesso per averla tanto amata in passato. Ciò nonostante, col tempo Walter, vedendo l'affetto con cui Kitty si dedica alle bambine dell'orfanotrofio, deve riconoscere fra sé che lei non è solo una sciocca viziata. Entrambi capiscono di aver sbagliato cercando nell'altro qualità che non avevano.
Infine, una sera, complice anche una bevuta fatta assieme a Waddington, Walter e Kitty vanno a letto insieme, e il loro matrimonio sembra potersi riprendere. Anche la lotta contro l'epidemia, dopo circa due mesi dall'arrivo dei Fane, sembra essere sulla buona strada: Walter ha trovato il modo di avere acqua pulita fino al centro del villaggio, tramite un ingegnoso modo per trasportarla da una sorgente più alta. Kitty scopre di essere incinta, ma, angosciata, è costretta a dire al marito che non è certa se il padre sia lui o Charlie: per Walter, comunque, a quel punto non ha più importanza, crescerà il bambino come suo figlio.
La situazione però precipita all'improvviso nuovamente: al villaggio giungono profughi di una zona vicina colpita dal contagio, riportando così la malattia appena debellata. Walter corre ad assisterli, ma si ammala di colera. Assistito da Kitty, prima di morire le chiede perdono della sua freddezza e intransigenza, ma la moglie gli risponde che non ha nulla da farsi perdonare.
Cinque anni dopo, Kitty è tornata a Londra e un giorno, mentre è a passeggio con il figlio, Walter junior, incontra per caso Charlie, il quale sembra essere interessato a riprendere il loro rapporto. Ma la donna lo saluta e si allontana senza rimpianti.

Chi era, mamma?
Nessuno di importante

“Il velo dipinto” (che simbolicamente rappresenta il tessuto trasparente e “velato” che cela malamente le verità della vita), è un dramma di sentimenti, soffocati, feriti, alla fine ricomposti alla luce della scoperta dell’essenza vera della vita. Una storia d'amore incantevole, struggente e davvero appassionante..; l'algido Edward Norton e la ribelle Naomi Watts, proiettati in una realtà fatta di lancinante povertà e paesaggi sublimi, danno vita ad una coppia imperfetta, ma solida perchè fondata su un sentimento non voluto che nasce dalla conoscenza lenta e profonda degli aspetti più belli dell'altro. Questo film, mi ha insegnato una cosa molto importante, cioè, che è la stima il vero ed unico motore, per far andar bene un rapporto, un matrimonio. Il sesso, la passione, il dialogo, importantissime in un rapporto, ma destinate ad evolversi, cambiare … La stima e l’affetto, sono le uniche cose che possono tenere unita una coppia, al di la di tutto il resto.
Ovvio, questa è solo una mia considerazione …

« "In genere non parlo quando non ho niente da dire"
"Se tutti noi parlassimo solo quando abbiamo qualcosa da dire, l'umanità perderebbe molto presto l'uso della parola" »


 
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