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SANITA':OGNI DUE GIORNI UN CASO DI PRESUNTA MALASANITA'

Post n°429 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

242 CASI, 163 MORTI, E' IL BILANCIO DELLA COMMISSIONE ERRORI SANITARI

In Calabria ci sono 64 casi di malasanita' e 50 decessi in Sicilia 52 casi e 38 morti

Foto SANITA':OGNI DUE GIORNI UN CASO DI PRESUNTA MALASANITA'  In 503 giorni i casi di malasanita' verificatisi nel nostro Paese sono stati 242: di questi, 163 si sono conclusi con il decesso del paziente e 186 sono attribuibili a presunti errori mentre 56 ad altre cause, con un ritmo di uno ogni due giorni. Sono queste le cifre che raccontano il primo anno di attivita' (per la precisione da fine aprile 2009 a meta' settembre 2010) della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari.
Dal rapporto emerge ancora una volta il triste primato delle regioni meridionali, in particolare di Calabria e Sicilia che insieme annoverano oltre la meta' degli episodi di malasanita' e la meta' dei decessi. Secondo i dati infatti, da ascrivere alla Calabria ci sono 64 casi di malasanita' e 50 decessi, e alla Sicilia 52 casi e 38 morti. A seguire ci sono il Lazio, con 24 casi e 14 decessi, e poi Puglia, Campania con 15 casi. Quelle con meno casi di malasanita' sono Umbria, Marche, Basilicata e Trentino Alto Adige con 1 caso ciascuna.
Ma i casi di malasanita' all'esame della commissione riguardano non solo i presunti errori, ma anche criticita' strutturali e finanziarie, che spesso creano il terreno per errori e casi di malasanita': il record appartiene alla Sicilia con 16 casi, di cui 15 conclusi con la morte del paziente.
Seguono il Lazio, con 9 casi e 6 decessi, e la Calabria, 8 casi e 5 decessi. Nessun caso del genere si e' verificato invece in Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Umbria e Marche.
La maggior parte degli eventi all'esame della commissione sono pero' 'presunti', chiarisce Orlando, che ci tiene a precisare che il loro obiettivo e' di accertare i 'presunti errori dei medici', verificare se ci sono 'anomalie organizzative' ed evitare che ci siano 'strutture trappola' come ospedali o punti nascita che 'non hanno tutti i servizi necessari" diventando terreno 'fertile per gli errori'. Un bilancio, quello della commissione Orlando, che non ha mancato di suscitare reazioni. Come quella di Ignazio Marino, presidente della commissione d'inchiesta del Senato sul Ssn, secondo cui bisogna istituire al piu' presto un "ufficio del garante, una agenzia, un'authority che valuti costantemente l'efficacia, l'efficienza e la qualità delle cure". Non appare sorpreso il Tribunale dei diritti del malato, secondo cui i dati della Commissione 'si aggiungono a numerosi altri, compresi i nostri - rileva Francesca Moccia, coordinatrice nazionale del Tdm - Ma quello che da tempo chiediamo a ministero e Regioni e' di mettere a punto un sistema di controllo e registrazione degli eventi sentinella, errori o quasi errori'. I medici sono pronti a prendersi le loro responsabilita'. Il presidente della federazione degli ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco, chiede infatti una modifica della legge che permetta all'Ordine dei medici di 'prendersi maggiori responsabilita' nel campo delle sanzioni'. Secondo Costantino Troise, segretario nazionale dell'Anaao-Assomed, sono carenze del personale, assenza di investimenti e di formazione le condizioni che potrebbero provare un aumento dei rischi e degli errori sanitari. Troise invita pero' a pesare i dati della Commissione in base al volume di prestazioni garantite dal Servizio sanitario: 7 milioni di ricoveri l'anno, 300 milioni di visite specialistiche, trenta milioni di accessi al pronto soccorso e un miliardo di analisi di laboratorio.

 
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QUOTE LATTE: FOGLIATO, UE ATTESTA EFFICACIA AZIONE ZAIA

l'Italia non dovra' pagare multe perche' non ha sforato la propria quota di produzione di latte

Zaia da ministro e' riuscito ed ottenere maggiori quote per il nostro Paese

Foto QUOTE LATTE: FOGLIATO, UE ATTESTA EFFICACIA AZIONE ZAIA 'La conferma che arriva dalla UE, che l'Italia non dovra' pagare multe all'Europa perche' non ha sforato la propria quota di produzione di latte per la campagna 2009-2010, e' una notizia molto positiva che attesta, ancora una volta, quanto sia stata efficace e lungimirante l'azione di Luca Zaia che, da ministro delle politiche agricole, e' riuscito a suo tempo a richiedere ed ottenere in ambito comunitario maggiori quote di produzione per il nostro Paese'. Cosi' Sebastiano Fogliato, vicepresidente dei deputati della Lega Nord, commentando quanto affermato da Roger White, portavoce del commissario europeo all'agricoltura Dacian Ciolos, e cioe' che, per il periodo 2009-2010, per la prima volta l'Italia non ha superato la propria quota di produzione di latte.

 
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Immigrazione, "matrimonio misto" fra Fli e centrosinistra

 "E' bastata la pubblicazione dei dati Istat 2009 sui residenti stranieri presenti in Italia per tornare ad assistere al "corteggiamento" fra Futuro e Libertà e il centrosinistra. Un "amore" che sembra non vedere ora di potersi finalmente dichiarare e sfociare in un "matrimonio"... magari di governo. Ovviamente, trattandosi di un'unione basata sulla comune intenzione di favorire l'immigrazione del nostro Paese, non può che trattarsi di "nozze miste". Che in linea di massima, durano poco e producono più danni che fortune". Questa l'ironico commento del deputato milanese della Lega Nord, Marco Rondini a proposito della richiesta di riformare la legge sulla cittadinanza avanzata oggi sia dai parlamentari finiani Granata e Sarubbi, sia dall'esponente del Pd, Livia Turco. "La "dichiarazione d'amore" dell'ex ministro prodiano - sottolinea l'on. Rondini - è quasi spudorata, dal momento che rivolge un esplicito appello a tutti, dal presidente della Camera al leader dell'Udc Pierferdinando Casini, affinché la nuova legge sia approvata entro fine anno. Quasi che il tema fosse davvero una questione urgente e non prorogabile". "Se i dati statistici fotografano un tasso di immigrazione sempre alto, ma inferiore (della metà circa) rispetto all'anno passato, appare evidente - evidenzia il deputato del Carroccio - che tanta fretta cela altro, come il desiderio di poter arrivare ad un sistema che apra le porte all'estensione del diritto di voto agli stranieri. Un sistema, forse l'unico per loro praticabile, attraverso il quale il centrosinistra spera di recuperare i tanti consensi persi fra gli italiani. Come più volte sottolineato daUmberto Bossi, non potendo più fare affidamento sul proletariato autoctono, cercano di trovarsene uno "d'importazione"". "Noi - continua Rondini - non entriamo nel merito delle scelte politiche altrui, ma confermiamo che la Lega Nord è contraria tanto alla cittadinanza breve quanto ad eventuali estensioni del diritto di voto per gli stranieri. Come ha lucidamente affermato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, parlando ieri a Torino, dieci anni sono un periodo congruo di attesa, dopo il quale se c'è stato un autentico percorso di integrazione, lo straniero può entrare a far parte della comunità nazionale. Piuttosto che di vie privilegiate per gli extracomunitari - conclude Rondini - il Parlamento farebbe bene ad occuparsi degli effetti e delle problematiche che ancora oggi l'immigrazione sta causando alla nostra società. Se Sarubbi, Granata o Turco frequentassero un po' di più le periferie delle grandi città e i paesi della provincia, piuttosto che le sale dei palazzi romani, magari se ne renderebbero conto. Così come capirebbero che il loro "matrimonio misto" corrisponde ad un ancora più evidente "divorzio" dagli interessi e dalle necessità dei cittadini".

 
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Alpini morti in Afghanistan, il cordoglio della Lega

Post n°426 pubblicato il 11 Ottobre 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

 

 

"Desidero esprimere, anche a nome di tutto il gruppo della Lega Nord al Senato, i miei sentimenti di profondo dolore e cordoglio prima di tutto ai familiari dei quattro alpini che oggi hanno perso la vita eroicamente nello svolgimento del loro dovere. Al militare ferito gli auguri di una pronta guarigione. Voglio anche esprimere, in questo tragico giorno, la massima vicinanza agli alpini e a tutti i militari presenti nella missione afghana". Lo dichiara Federico Bricolo, capogruppo della Lega Nord al Senato. 
Condoglianze sono state espresse anche dal Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota: "A nome mio e di tutti i piemontesi esprimo il più sentito cordoglio per la morte dei nostri quattro soldati colpiti mentre svolgevano il loro dovere. Il pensiero va alle loro famiglie a cui ci stringiamo vicino e preghiamo per una pronta guarigione del militare rimasto ferito. Agli alpini e a tutti i soldati in missione in Afghanistan va tutta la nostra vicinanza".
 Per il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: " In ogni vicenda c'è un inizio, ma deve esserci anche una fine. Ciò vale anche per la missione di pace in Afghanistan che si sta trasformando per il nostro Paese in un nuovo, tragico Vietnam. Il cordoglio per il lutto, lo strazio delle famiglie, la cappa di dolore che stringe l'Italia e la nostra Regione, sede del 7° Reggimento Alpini non possono non indurre a riflessioni da cui discendano scelte operative. Esistono accordi internazionali che certo vanno rispettati, esiste un sentimento forte che deve unire il nostro Paese ai soldati che laggiù rischiano la vita. Ma deve anche sopravvenire una scelta di priorità, affinché una missione di pace sia per la costruzione di un Paese e non per il sacrificio dei nostri giovani. Credo che sia venuto il tempo in cui il Parlamento ed il Governo, assieme e senza divisioni di parte o nominalistiche, tornino a ragionare sulla necessità di riportare a casa i nostri ragazzi. Potrebbe essere un percorso analogo a quella exit strategy proposta da Obama per l'Iraq".


 
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FEDERALISMO. IL VENETO RACCOGLIE LA SFIDA DEL GOVERNO

Post n°425 pubblicato il 08 Ottobre 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

È una giornata fondamentale per noi e per l'Italia intera. Con il via libera del Consiglio dei ministri su tributi e costi standard si fa un passo in più per realizzare quell'ideale che i padri costituenti, veri federalisti, avevano immaginato.
È un punto di svolta fondamentale di cui beneficerà il Paese intero, perché il sistema federale, proprio delle democrazie mature, è movimento centripeto che unisce, non divide, la nazione attraverso una profonda assunzione di responsabilità da parte di tutti i territori. Il federalismo, come ha detto il presidente Napolitano è ormai una necessità, e il Veneto è pronto a raccogliere la sfida. Domani, infatti, si insedierà ufficialmente la commissione sul federalismo, per rendere realtà quella riforma strutturale per la quale ci siamo sempre battuti.

 
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LA BATTAGLIA DI LEPANTO 7 OTTOBRE 1571 VENEZIA SALVA L'EUROPA DA L'ISLAM

 

  La storica battaglia che grazie alla serenissima repubblica di san marco permise di scacciare l'invasione islamica di tutta l'Europa. 

 

La battaglia di Lepanto il 7 ottobre 1571 in cui una flotta multinazionale composta, da Spagna, Francia, Austria, Papato e dallo Stato Veneto (sue erano 110 galee su 210, tra cui sei nuove galeazze armatissime), si scontrò e distrusse la flotta turca che minacciava di invadere l'Europa. 
Furono proprio le galeazze venezie, prime fortezze del mare, a decidere le sorti della battaglia, infatti vennero schierate davanti alla flotta europea ed inflissero enormi danni alla flotta turca nei primi minuti dello scontro; 

La sera prima della battaglia gli equipaggi cristiani invocarono la protezione della Vergine Maria, e la mattina del 7 ottobre dell'anno 1571 ebbe inizio la battaglia. 
Il comando della flotta cristiana era stato affidato a Giovanni d'Austria, assistito dall'esperto Comandante veneziano Sebastiano Venier. 
Esso divise la flotta in un corpo centrale sostenuto da 2 forti ali di galere. 
L'ala sinistra, composta da navi venete, era guidata da Agostino Barbarigo, che sarebbe caduto durante lo scontro. 
Al centro della flotta turca, sulla nave ammiraglia,chiamata la Sultana, sventolava uno stendardo verde, prelevato alla Mecca, che recava ricamato in oro per 28900 volte il nome di Allah, di fronte, in formazione a croce, era schierata la flotta cristiana,sulla cui ammiraglia, comandata da don Giovanni d'Austria, garriva un enorme stendardo blu con la raffigurazione del Cristo in Croce. Davanti allo schieramento c'erano sei galeazze veneziane, vere e proprie fortezze galleggianti. 
Lo scontro fu terribile. Dopo cinque ore di battaglia, la Lega cristiana aveva perso più di 7000 uomini, tra questi 4800 erano Veneziani, 2000 spagnoli, 8000 pontifici; i feriti erano circa 20000. 
I Turchi, letteralmente distrutti, contavano più di 25000 perdite e 3000 prigionieri. 
Morirono un numero grandissimo di Patrizi veneti imbarcati come ufficiali.

 

 

 
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ETICHETTATURA ALIMENTARE, UNA VITTORIA PER I NOSTRI PRODOTTI

Post n°423 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

 

"La Lega Nord oggi è felicissima per l'approvazione del disegno di legge a prima firma dell'ex ministro Luca Zaia che reca norme sull'etichettatura dei prodotti alimentari. Si tratta di un provvedimento molto utile ai nostri produttori e teso a riportare nel nostro Paese gran parte delle nostre produzioni agricole e alimentari che, nel corso degli anni, sono andate all'estero. L'auspicio è che i nostri agricoltori potranno così aumentare le loro produzioni". A dichiararlo è il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni. "Ringrazio il ministro Galan per aver fatto suo un provvedimento nato con Zaia ed averlo concluso oggi in Aula. Nel fatti la Lega e il governo dimostrano di essere attenti alle cose concrete da fare nell'interesse dei lavoratori e delle aziende del nostro Paese". 

 

 
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La Lega ricorda la battaglia di Lepanto con dedica ai martiri cristiani

Post n°422 pubblicato il 06 Ottobre 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

 

''Vogliamo ricordare quanto è avvenuto 439 anni fa, il 7 ottobre 1571, quando la Lega Santa sconfisse a Lepanto la flotta ottomana, il baluardo contro l'invasione dell'Europa da parte dell'Islam ha avuto la meglio. Ma ancor di piu' vogliamo ricordare questo giorno e dedicarlo alle tantissime vittime cristiane per opera di fanatici dell'Islam''. Con questa premessa, il senatore della Lega Nord, Piergiorgio Stiffoni, a nome di tutto il gruppo parlamentare ha ricordato in Aula al Senato, con un giorno d'anticipo, l'anniversario della battaglia navale e dedicarlo agli ultimi eccidi di cristiani avvenuti tra il 2009 e il 2010. ''Arshed Masih - ha ricordato all' Aula Stiffoni - era un autista pakistano di fede cristiana bruciato vivo per essersi rifiutato di convertirsi all'Islam; la moglie era andata in caserma per denunciare la violenza e venne stuprata e torturata dai poliziotti davanti ai suoi figli. Una storia di altri tempi? Niente affatto ...E' stato il 24 marzo di quest'anno! Un vero e proprio martirio quello di chi rinuncia alla propria vita pur di non rinunciare alla propria religione''. E poi ancora: ''in Nigeria episodi di persecuzione contro i Cristiani ce ne sono stati innumerevoli, con decine e decine di morti. In Indonesia, nel mese di maggio di quest'anno 3 ragazze cristiane sono state decapitate proprio per la loro fede religiosa... in Turchia, Paese che tanto tiene ad entrare in Europa, prediligono uccidere i nostri sacerdoti cristiani, e la lista è lunga anche solo per l'anno 2009 e 2010!'' L'uccisione dei Cristiani non appartiene, ha aggiunto Stiffoni, ad altri tempi, ma è attuale: ''nei Paesi musulmani non c'é rispetto per le altre fedi. In Sudan, dove per 20 anni, il regime islamista ha massacrato le popolazioni cristiane ed animiste del Sud, la Corte Suprema sudanese, ha stabilito che la crocifissione degli apostati, cioè di persone che erano musulmane praticanti e che si sono convertite al Cristianesimo, è costituzionale. E questo Paese, il Sudan, è lo Stato che ha rimpiazzato quello statunitense nella Commissione per i Diritti umani nelle Nazioni Unite''. Ma, ha insistito il senatore della Lega, c'e' di piu': ''la presenza dell'Islam in Europa è un pericolo enorme non solo per chi è Cristiano, ma anche per tutti quelli che, atei o agnostici, danno ingenuamente per scontato il principio della libertà religiosa. Oggi la fede in Cristo è la più perseguitata al mondo, da tantissimi e per tantissimi motivi, ed il maggiore probabilmente, è perché i Cristiani non si sentono servi dei vari potentati politici ed economici, che pretendono di essere adorati. Noi della Lega Nord in occasione di questo anniversario, che ha evitato la catastrofe islamista nei nostri territori - ha concluso - ricordiamo i nuovi martiri cristiani''.

 
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STIPENDI PARLAMENTARI:OK CAMERE,TAGLI 1000 EURO AL MESE

Post n°421 pubblicato il 28 Luglio 2010 da FEDERALISTACONVINTO
 

 

La Camera, poi, si impegna ad un risparmio in tre anni complessivamente pari a 60 milioni di euro

Foto STIPENDI PARLAMENTARI:OK CAMERE,TAGLI 1000 EURO AL MESE Le buste paga dei parlamentari peseranno ogni mese mille euro in meno. Gli uffici di presidenza di Camera e Senato hanno varato i tagli alle retribuzioni di deputati e senatori ma anche per quelle dei dipendenti di Montecitorio e Palazzo Madama; queste ultime saranno in linea con quelle previste dalla Manovra per tutto il pubblico impiego.
Per i parlamentari il taglio incidera' per 500 euro sulla diaria di soggiorno (oggi pari a 4.003,11 euro) e per i restanti 500 sulla somma destinata al 'rapporto eletto-elettore', quei 4.190 euro destinati anche ai 'portaborse': una scelta, quest'ultima, che scatena l'ira dei collaboratori dei parlamentari. Non si tocca invece l'indennita' dei parlamentari, che e' pensionabile. Una soluzione 'salomonica' rispetto alle due ipotesi iniziali. La settimana scorsa la 'forbice' dei tagli per le retribuzioni dei parlamentari oscillava tra circa 550 euro al mese (il 10% dell'equivalente dell'indennita') e 2.127,19 euro lordi al mese (pari al 10% relativo a tutte le voci che compongono lo 'stipendio' del parlamentare): questa ultima ipotesi era stata proposta dal presidente della Camera Gianfranco Fini.
La scure si abbatte anche sulle buste paga piu' cospicue dei dipendenti del Parlamento. In analogia con quanto previsto dalla manovra per la generalita' dei dipendenti pubblici, la riduzione sara' del 5% per le retribuzioni sopra i 90 mila euro e del 10% per quelle sopra i 150 mila negli anni dal 2011 al 2013. In questo stesso triennio verranno sospesi i meccanismi di adeguamento automatico delle retribuzioni. La Camera, poi, si impegna ad un risparmio in tre anni complessivamente pari a 60 milioni di euro e a un taglio delle proprie spese non vincolate.
Tali risparmi, viene precisato, si aggiungono a quelli gia' realizzati a Montecitorio dal 2003, prima che partisse il dibattito sui costi della politica, con un indirizzo teso al progressivo e deciso contenimento dei costi di funzionamento.
Sessanta milioni in tre anni che si aggiungono ai risparmi, stimabili in oltre 300 milioni, conseguiti a Montecitorio con la riduzione della dinamica di crescita della dotazione nel quinquennio 2006-2010. 

 

 
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SICUREZZA, NON RONDE MA OSSERVATORI

MONTEFORTE. La prefettura sta vagliando il progetto presentato dal Comune per la creazione di un servizio di sorveglianza del paese. I volontari controlleranno vie, parchi e luoghi pubblici «armati» solo di pettorina rifrangente e cellulare.

 

Monteforte. Ecco gli Osservatori volontari Valdalpone: sono in 13, hanno in media 40 anni, sono padri di famiglia e nella vita sono operai, artigiani e professionisti. A loro sarà affidata, in forza di una convenzione con il Comune, la sorveglianza del territorio comunale e delle frazioni. Al massimo in tre, «armati» solo di una pettorina rifrangente, cellulare o se abilitati ricetrasmittenti, saranno presto impegnati in «attività di mera osservazione di eventi che possono arrecare danno alla sicurezza urbana e di situazioni di disagio sociale».
Così si legge, nell'ordinanza con cui il sindaco Carlo Tessari ha disposto che il Comune si avvalga delle associazioni di Osservatori volontari regolarmente iscritte nell'Albo prefettizio. Ed è proprio in Prefettura che, primo Comune del Veronese, Monteforte ha presentato il plico che contiene l'ordinanza sindacale, lo statuto degli Osservatori volontari Valdalpone e tutte le certificazioni, da quelle mediche alle autocertificazioni, dei tredici volontari che lo hanno costituito. Ora toccherà al Comitato tecnico per la sicurezza, costituito in seno alla Prefettura, vagliare la documentazione e riconoscere all'associazione l'iscrizione all'albo prefettizio previsto dal Decreto sicurezza del ministro Roberto Maroni.
Sui tempi nessuno si sbilancia, ma Tessari nel testo della sua ordinanza, ha già ben chiaro dove e quando i volontari saranno chiamati a prestare il proprio servizio assolutamente gratuito. In generale sono considerate aree critiche parchi e giardini, impianti sportivi, cimiteri, scuole, le piazze nei giorni del mercato settimanale e in occasione di manifestazioni pubbliche tanto nel capoluogo tanto nelle frazioni. Ma c'è anche una mappatura di dettaglio e così a Monteforte si segnalano zone precise come il piazzale Salvo D'Acquisto, i quartieri Pertini e Ferroli, borgo Trieste, via Tamagni, via Alpone, le zone artigianali Chiarelle e Coccinelle.
A Brognoligo fari accesi anche alla Grotta di Lourdes e a Sarmazza nell'area della chiesa e della sala civica. Vengono poi citate alcune località, cioè Zonato, Monte Riondo, Sorte. Saranno queste le principali direttrici degli osservatori chiamati ad operare nell'arco di tutte le 24 ore con particolare riguardo al sabato, giorno di mercato nel capoluogo, dalle 8 alle 13. Il testo dell'ordinanza dispone che «le modalità operative per l'impiego degli osservatori volontari siano coordinate con la Polizia locale in modo che sia garantita una idonea ricezione delle segnalazioni». Sarà una convenzione, da sottoscrivere dopo il via libera prefettizio, a definire i dettagli, dalla formazione degli osservatori (attraverso un corso di 6 ore tenuto dal Comando di Polizia locale), ai rapporti dei volontari con quest'ultimo e le forze di polizia.
«Abbiamo messo la sicurezza al primo posto», considera Michele Meneghello, delegato alla Sicurezza del Comune, «e l'abbiamo fatto in tanti modi, a partire dall'input dato alla Polizia locale di essere più incisivi nel controllo delle strade. Volevamo far emergere eventuali casi di clandestinità (e quattro sono i clandestini trovati a Monteforte nell'ultimo mese e colpiti da decreto di espulsione), ma garantire anche strade più sicure per tutti. In queste direzioni, del resto, va la convenzione con la Polizia locale di San Bonifacio che ha permesso di potenziare l'attività per ambedue i Comuni. Crediamo molto nella prevenzione e nella sensibilizzazione dei cittadini, e anche in questa direzione va la serata sugli effetti di alcool e droga sulla guida che abbiamo programmato per martedì 8 giugno.
«Mercoledì scorso, poi», prosegue Meneghello, «ha preso avvio la procedura di gara per la fornitura dell'impianto di videosorveglianza. L'ampliamento degli uffici della Polizia locale, accanto all'assegnazione al comando stesso degli accertamenti su residenze, cessioni fabbricate e domande di ospitalità e l'estensione dell'orario pomeridiano fino alle 21 nel periodo estivo, sono altri modi di fare sicurezza. Ora», conclude Meneghello, «ci sono gli osservatori: abbiamo favorito la nascita di un gruppo di volontari, sentendo tutte le associazioni già presenti, e ora abbiamo a disposizione i primi tredici, senza appartenenze politiche o schieramento ideologico, a cui chiunque potrà unirsi». 

Paola Dalli Cani

FONTE: LARENA.IT

 

 

 
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