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Il Principe Andrea e la Principessa dei mari

Post n°16 pubblicato il 11 Gennaio 2011 da lemagichefiabe
 

Il Principe Andrea e la Princi

 

Il Principe Andrea e la Principessa dei mari


C’erano una volta, in un castello, il Re Guglielmo, la Regina Vittoria e il loro figlio: il Principe Andrea.
Il Principe Andrea era in età di prender moglie e al castello si presentavano, ogni giorno, le principesse, le contessine, le marchesine e le ragazze nobili dei vari regni vicini. Ma il Principe non era interessato a queste ragazze e le mandava via prima ancora di dar loro la possibilità di presentarsi.
La Regina Vittoria, preoccupata per questo atteggiamento del Principe, decise di organizzare un grande ballo.

Arrivò il giorno del grande ballo e l’attenzione del principe fu attratta da una ragazza che non aveva mai visto nel suo Regno; infatti, ella, era giunta al castello a bordo di una nave bellissima. Il Principe le si avvicinò e la invitò a ballare, dopo il ballo si recarono a passeggiare nel giardino del castello. Per tutta la durata del ballo, i due giovani, non si scambiarono neanche una parola. Fu il principe a rompere il silenzio e, rivolgendosi alla bella fanciulla disse: “Sono il Principe Andrea, non l’ho mai vista nel mio Regno, potrei conoscere il suo nome e la sua provenienza?”. La ragazza, timidamente, rispose: “Non sapevo che lei fosse il Principe di questo Regno, perdonate la mia mancanza di rispetto. Sono la Principessa Nadia, figlia del Pirata Davide, Re dei mari”.
Il Principe Andrea, a questa rivelazione, restò sbalordito e non credette alle sue orecchie: aveva dinnanzi a se la figlia del più grande e nobile pirata del mondo. Quando, finalmente, Andrea ritrovò la parola disse: “Siete la benvenuta nel nostro Regno, mio padre e mia madre saranno lieti di accoglierla, con la sua famiglia, nel nostro castello. Venga con me, la presento alla mia corte”.

Il giorno seguente, Re Davide, con la sua consorte, la Regina Aura e con la Principessa Nadia, furono invitati al castello da Re Guglielmo dove banchettarono allegramente con tutta la corte.
E mentre Re dei Mari narrava le sue ultime avventure, il Principe Andrea non staccò gli occhi dalla Principessa Nadia, che, a sua volta, ricambiò ogni singolo sguardo.

Trascorsero alcuni mesi e giorno dopo giorno Andrea e Nadia si innamorarono sempre più e decisero di sposarsi, ma Re Davide non approvò la decisione dei giovani: avrebbe dato in sposa sua figlia solo al marinaio più coraggioso, e non ad un uomo che non aveva mai combattuto in vita sua.
Il Principe Andrea, allora, decise di arruolarsi nella ciurma di una nave pirata per dimostrare a Re Davide il suo valore; mentre il Re dei mari si impegnò, ogni estate, a ritornare nel Regno di Re Guglielmo per avere notizie del Principe Andrea.

Andrea viaggiò così per tre lunghi anni prima di tornare al suo castello con un grande bottino: la dimostrazione di aver combattuto bene. Quando Re Davide giunse a corte, il principe Andrea, gli regalò tutti i tesori ottenuti in battaglia ad eccezione di una rosa che porse invece a Nadia.
Quella, era una rosa speciale ed anche molto preziosa: era stata fabbricata con l’oro più puro al mondo ed intarsiata con i diamanti più belli. Il principe Andrea l’aveva ottenuta in bottino dopo aver vinto una tremenda battaglia.
Appena Nadia vide quella rosa, corse subito dal padre per mostrargliela. Il re del mare, vedendo la rosa, spalancò gli occhi ed esclamò: “Figliolo, puoi prendere in moglie mia figlia! Questa rosa è la dimostrazione che tu hai sconfitto Ross, il pirata più spietato, terribile e forte di tutti i mari! Io non sono mai riuscito a sconfiggerlo! Raccontami come ci sei riuscito”. E così il principe Andrea iniziò a narrare: “Era una notte di tempesta quando ci imbattemmo nella nave del Pirata, che, assieme alla sua ciurma attaccò la nostra nave. Ci fu una tremenda battaglia durante la quale Ross uccise il nostro capitano. Io avendo assistito alla sua morte volli sfidare quell’assassino. Ma ero sempre in svantaggio, non ero forte quanto lui. Ross mi ferì gravemente e mentre stava per inferirmi l’ultimo colpo pensai a quanto il mio capitano mi aveva fatto da padre in questi tre anni, pensai a quanto avrebbero sofferto i miei genitori se fossi morto … ma pensai soprattutto alla promessa che mi aveva fatto Nadia: se fossi morto in mare, lei si sarebbe uccisa. Ritrovai così il coraggio, raccolsi tutte le mie forze e con un colpo secco di sciabola riuscii a sconfiggere Ross”.

Ross era il pirata che aveva sterminato la famiglia di Re Davide in una notte orribile in cui, la nave di suo padre, incrociò la nave di quel terribile filibustiere. Re Davide, poco più che bambino, da quel giorno promise che avrebbe dedicato la sua vita al combattimento dei pirati spietati ponendosi come scopo principale quello di uccidere Ross.

Di fronte a quel coraggio, il Re dei mari, restò senza parole e senza più riflettere acconsentì al matrimonio tra Nadia ed Andrea.


Ritaserrietiello

 
 
 
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