GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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>>>>>Quattro chiacchiere fra uomini sulla eiaculazione precoce...

Post n°626 pubblicato il 15 Maggio 2012 da sergioemmeuno
 

  

 

 

 

 

   Giorno a tutti. Oggi vorrei fare due chiacchiere con gli uomini, che notoriamente sono  riluttanti ad affrontare argomenti sull’intimità, sentimenti e sessualità in primis. Vorrei dire la mia su un flagello che imperversa sui desideri dell’uomo: l’eiaculazione precoce. E sì, grande spauracchio, alzi la mano chi non lo ha subito almeno una volta, se non di più, nella vita.

   Da anni e anni di ricerche, è emerso che, mentre all’inizio la donna si mostra comprensiva, col passare del tempo la pazienza viene sostituita dalla frustrazione e dell’aggressività. Si entra così in un vortice senza fine: i continui rapporti infelici generano stress da prestazioni, e, per l’uomo, dover godere di un qualcosa di meravigliosamente piacevole diventa un macigno.

  

   È opinione diffusa che l’uomo, con l’esperienza e gli anni, riesca a sapersi gestire nell’eiaculazione e quindi ad “aspettare” la propria compagna sulla soglia del piacere. A lungo termine non credo che sia affatto così: nella società attuale, in cui stress, traffico, cattiva alimentazione, ansia e mille attività la fanno da padroni – si aggiunga poi il lavoro e il tempo dedicato ai figli –, l’uomo col passare degli anni diventa sempre più un “centometrista dell’amore”.

   Innanzitutto bisogna subito sfatare un luogo comune: il criterio della definizione dell’eiaculatio praecox non può tenere conto del tempo né delle spinte coitali né del raggiungimento del piacere del nostro partner (nel senso che gli elementi citati sono solo gli effetti), piuttosto deve basarsi sull’incapacità di controllare in modo volontario il riflesso eiaculatorio dopo che si abbia raggiunto il livello di eccitamento nel plateau (fase di “rialzo” dal normale).

 

  Ora, tralasciamo la tipologia primaria e concentriamoci su quella di tipo secondario, ossia quando la disfunzione è subentrata in un secondo tempo del nostro arco di vita. Scartando quei casi in cui si rende necessario un approfondimento medico, in quanto potrebbero esserci cause organiche (urologiche, neurologiche o per assunzione di farmaci), bisogna comprendere gli aspetti mentali, perché sono questi a entrare in gioco nel 90 % dei casi. Spesso si pensa che solamente la donna abbia una sessualità complessa: nulla di più errato… chi studia la eiaculatio praecox sa benissimo che anche la dimensione della sessualità maschile non è così semplicistica da rappresentare. Il Nostro Signore si è sbizzarrito, non c’è che dire…

   Alla base della psicologia dell’eiaculazione precoce, c’è il tentativo dell’uomo di difendersi dalle intense sensazioni erotiche legate all’orgasmo. Quindi gli uomini riescono comunque a partecipare alle fasi preliminari dell’amore, ma poi, nel rapporto stesso, non riescono a controllare il proprio piacere. Problemi dell’infanzia, conflitti col sesso femminile o addirittura con la propria compagna, e la già citata ansia di prestazione ridondante: sono tante le concause di tipo mentale nel calderone.  

 

   Ordunque, mi sento di dare qualche amichevole suggerimento; e non perché sia un superman o il solito tuttologo (in privato me lo hanno detto…), ma perché credo che un blog debba dare quel qualcosa in più, tanto più se si racconta alla luce della proprie esperienze vissute.

   Insomma, ecco ciò che ho compreso sul campo di battaglia:

 

1)      Ci sono molti rimedi naturali di buona efficacia, che in sostanza vanno ad agire sul livello di serotonina: la rodiola, la pappa reale e soprattutto mangiare verdure in gran quantità. Una citazione poi al rinomato ginseng, che oltre a essere vasodilatatore è anche un rinvigorente, e può risultare molto utile pure  a voi donne, in quanto, combattendo lo stress, riduce e manco poco il calo della libido.

2)      Bisogna essere in sintonia col proprio partner, al bando competizioni, rancori e sciabolate: un buon rapporto sessuale, paradossalmente, inizia al di fuori delle lenzuola…

3)      Amoreggiare con regolarità… se lo si fa una volta al mese o ancor più di rado, noi maschietti rischiamo di divenire tutti dei Bugs Bunny (che poi era una lepre non un coniglietto, vabbè… ma il concetto è quello…)

4)      Occhio alle apnee notturne, che possono essere rilevate con l'apposito esame della polisonnografia. Possono incidere non poco sulla disfunzione e perfino sull'impotenza.

5)      E questo lo sottolineo per noi uomini: dobbiamo smetterla di concentrarci solo sul nostro ammennicolo… nell’atto amoroso dobbiamo acquistare la percezione dell'intero corpo, in soldoni, far lavorare tutti i nostri muscoli e nervi, coinvolgendoli in una lotta con la nostra compagna. Sfruttare le braccia, cambiare posizione, fermarsi col bacino per poi modulare le nostre spinte, ovviamente, il tutto in sintonia con l’Altro. Ne saremo felici noi e naturalmente… un largo sorriso plasmerà la bocca della nostra compagna. "E che famo ginnastica?" obietterà qualcheduno... tant'è, bisogna entrare anche in quest'ottica... una volta acquisito il nuovo atteggiamento mentale, tutto diverrà naturale e ci sembrerà di essere i re della giungla, o perlomeno, i leoncini della giungla...

 

Attendendo interventi dei miei colleghi maschi, vi urlo:

 

Buenos dias a toda la comunidad!

 

 

 
 
 
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