GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

 

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Acque di primavera 1989

Post n°130 pubblicato il 17 Agosto 2011 da sergioemmeuno
 

                               

   Tratto da un vecchio racconto di Tursunov dell'Ottocento, a mio avviso è un film da non perdere.  Un giovane russo, proprietario terriero (Timothy Hutton), decide di vendere i suoi possedimenti alla ricchissima Maria Nicolaievna (Nastassja kinsky), moglie del principe Polozof, per potersi sposare con una ragazza di origini italiane (V. Golino). E qui l'imprevisto: i due vivranno una breve ma travolgente passione, perché lei è capricciosa e, forse inconsapevolmente, vuole vendicarsi delle umiliazioni subite nelll'infanzia, giocando col cuore degli uomini che seduce.

   Un uomo affascinante ma debole, poetico ma senza midollo, che si ritrova fra due donne molto forti, che usciranno poi dalla sua vita. Hutton e Kinski mi sembrano molto convincenti nel ruolo, e non scopro certo l'acqua calda... Magari è un film a tratti un po' lento, ma può darci diversi spunti di riflessione, validi tuttora dopo un secolo e mezzo. D'altronde, a mio modesto parere e non solo, la letteratura russa è monumentale, e scava fra le pieghe della società e dell'uomo moderno.

 

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