GIORNI STRANI
Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.
Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011Poll: Esistono oggigiorno condizioni per una coppia solida e serena nel tempo?
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Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.
« Un'estate strana | L'uomo che vola » |
Uno dei libri che in assoluto mi ha maggiormente colpito, negli anni in cui leggevo come un forsennato, è senza dubbio il saggio Il mattino dei maghi. E' stato concepito da due persone agli antipodi: Louis Pauwels, occultista, Jacques Bergier, scienziato. La singolarità del saggio è che spazia sui binari della scienza e al tempo stesso dell'immaginazione, e, in alcuni passaggi, fa toccare al lettore vette vertiginose.
Nella prima parte viene trattato il filone delle civiltà scomparse e delle società segrete; la seconda approfondisce il cosiddetto Nazismo mistico; l'ultima, infine, tratta l'essere umano alla luce delle proprie potenzialità, partendo dagli studi dei grandi del passato fino a proiettarsi nell'orbita del futuro.
Un estratto del saggio:
La personalità non è l'ultima ricchezza dell'uomo. Non è che uno degli strumenti che gli sono stati dati per passare allo stato di risveglio. Ad opera compiuta lo strumento sparisce. Se avessimo specchi capaci di riflettere questa personalità a cui attribuiamo tanto valore, non ne sopporteremmo la vista, tanti sarebbero i mostri e le larve che vi formicolerebbero. Solo l'uomo realmente svegliato potrebbe specchiarvisi senza rischiare di morire di spavento, perché allora lo specchio non rifletterebbe più nulla, sarebbe limpido. Ecco il vero volto che non è riflesso dallo specchio della verità. In questo senso, non abbiamo ancora volto. E gli dei non ci parleranno da vicino se non quando avremo anche noi un volto.
Respingendo l'Io psicologico instabile e limitato, Rimbaud già diceva: "Io è un altro". E' l'Io immobile, trasparente e puro, la cui capacità di intendere è infinita: tutte le tradizioni impongono all'uomo di abbandonare tutto per giungervi. Potrebbe darsi che noi fossimo in un tempo in cui il prossimo futuro parla lo stesso linguaggio del lontano passato.
Fuori di queste considerazioni sulle altre possibilità dello spirito, il pensiero, anche il più generoso, non distingue che contraddizioni, tra coscienza individuale e coscienza universale, vita personale e vita collettiva. Ma un pensiero che vede contraddizioni nel vivente è un pensiero malato. La coscienza individuale realmente sveglia entra nell'universale. La vita personale, interamente concepita e utilizzata come strumento di risveglio, si fonde senza danno nella vita collettiva.
Infine, non è detto che il costituirsi di quest'essere collettivo sia il limite ultimo dell'evoluzione. Lo spirito della Terra, l'anima del vivente, non hanno finito di emergere. I pessimisti, di fronte ai grandi sconvolgimenti visibili prodotti da questo segreto emergere, dicono che bisogna almeno tentare di "salvare l'uomo". Ma l'uomo non è da salvare, è da cambiare. L'uomo della psicologia classica e delle filosofie correnti è già superato, condannato all'incapacità di adattarsi.
Mutazione o no, è un uomo diverso da questo che conviene intravedere per adattare il fenomeno umano al destino in movimento. Di conseguenza, non è questione né di pessimismo né di ottimismo:
è questione di amore.
Inviato da: gloria19652014
il 21/06/2022 alle 21:24
Inviato da: bettedaviseyes1
il 21/06/2022 alle 21:09
Inviato da: Ventodoriente
il 21/06/2022 alle 20:32
Inviato da: sergioemmeuno
il 20/06/2022 alle 18:58
Inviato da: Ventodoriente
il 17/04/2022 alle 03:52