GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

In classifica

 
 

Ultime visite al Blog

captain_harlock_7Prelude2012sergioemmeunoMAGNETHIKACrossPurposesLajla665althea_19631gloria19652014bettedaviseyes1lucilla_800Ventodorienteurlodifarfallavenere674cuoretenero75
 

Ultimi commenti

 

Foto

Molte foto sono state scaricate dal Web. Se sono protette dal copyright, l'autore può contattarmi e ne provvederò alla rimozione.

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 84
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Tag

 

modificare foto

 
Aggregatore notizie RSS
 

Aggregatore _nline

 

Personaggi e fatti

Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 01/07/2011

LAURA MI BACCHETTA

Post n°63 pubblicato il 01 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

 

   Non appena vidi Laura dirigersi verso il casale, non esitai a mettermi alle sue calcagna. Si imbucò in cucina e feci altrettanto, con la scusa di ficcare la testa nel frigorifero.

   <<Sai, Laura… ti vorrei dire… insomma…>> tentennavo mentre lei mi frugava con quello sguardo dolce e al contempo arcigno. Finalmente dissi le parole giuste tutte d’un fiato: <<Insomma, scusa se ieri sera ti ho toccato le sise come una bestia. Io non sono come credi>>.

   E lei, inflessibile e stupita, degustando un pezzo di salame piccante, forse il suo unico vizietto in terra: <<Tu mi hai toccato?… Non mi risulta>>.        

   Eravamo sospesi su una fune a diecimila chilometri dal pianeta.

   <<Le tue mani mi hanno toccato, non tu.>> E se ne andò discendendo verso terra su una mongolfiera invisibile. Un tracciato verticale.

 

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963