GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Personaggi e fatti

Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 07/07/2011

Sull'Amore e sull'Amicizia.

Post n°68 pubblicato il 07 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

    C’è una finestra temporale, un lasso di tempo meraviglioso, che tutti – ne sono convinto – hanno provato e vissuto almeno una volta: è la fase dell’amore frizzantino e genuino, ancora non istituzionalizzato e ingabbiato in schemi: la fase della conoscenza dell’altro, del corteggiamento continuo, in cui ci si sorprende di tutto ciò che fa l’altro… non importa cosa sia, può essere un sorriso, un’idea, un gesto corporeo, uno sguardo anomalo, finanche una sciocchezza detta… l’importante è che poi stupore chiami stupore e il cerchio di energia si autoalimenti. Sono i giorni in cui tutto riesce bene e facile... those days.

   Siano benedette le coppie che prolungano questa “finestra di stupore e felicità” per decenni e decenni. Magari arriveranno periodi di incomprensione e di conflitto, per carità, ma tutto poi passerà come un acquazzone estivo. Perché il rapporto di coppia – a differenza dell’Amicizia che può essere paragonata anche a un bungalow o una tenda o a un hangar – necessita di fondamenta fatte a regole d’arte. 

   L'edificio dell’Amore esige precise leggi fisiche, determinati materiali e una dedizione assoluta. Perlomeno sul pianeta terra. E a loro, a questi  operai dell’Amore, va tutta la mia immensa stima.

 

 
 
 

Meglio un brutto carattere che l'invidia dei mediocri

Post n°67 pubblicato il 07 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

   Quanto più passano gli anni, tanto più si conoscono nuove persone, e si modifica la nostra idea complessiva su quelle che conosciamo da lustri e decenni. Nelle parentele, nel lavoro, nel tempo libero e altrove.

   Ora, mi sento di rivalutare (e manco poco) persone rudi e magari polemiche, che però non hanno comportamenti ambigui, ma tendono comunque ad essere trasparenti e ad esprimersi chiaramente. E gli atteggiamenti e le parole - badate bene - si amplificano oltremodo quando ci si vede quasi tutti i giorni.

   Esempio pratico: otteniamo una gratifica importante nel nostro lavoro, e la comunichiamo nell'ambito di un nostro gruppo di amici. Da quel momento in poi, ogni giorno, ci tocca sorbire ripetuti sorrisini, battutine e quant'altro sulla nostra gratifica. Per me il cazzeggio e la "battutina" può durare pochi giorni... altrimenti poi è un sintomo di qualcos'altro: invidia molto sottile, invidia terribilmente sottile, invidia che può anche essere "leggerina"... però è un prurito in chi la prova.

   Allora, a questo punto, preferisco chi mi dice: <<Non te lo meritavi>>. Oppure: <<Lo meritavano anche gli altri>>. 

   L'invidia è dei mediocri. La malvagità mirata è dei cattivi. I primi li prenderei a calci in culo da mattina a sera. Frustrati che si sfogano contro gli altri.

   Poi ci sono anche i frustrati-inquieti, i quali meritano tutta la mia comprensione e simpatia, perché invece di guardare gli altri, si sfogano su loro stessi. Non gioiscono delle sventure altrui, né rosicano per le gioie altrui; mantengono una loro dignità, anche se rischiano di rimanere perdenti cronici.

 

    

 

 
 
 
 
 

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