GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 13/07/2011

Il potere della seduzione della mente

Post n°77 pubblicato il 13 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

  

Salve. Tutti saranno d'accordo sul fatto che fare all'amore o fare sesso (più meccanico) sia un qualcosa di piacevole. E ci mancherebbe. Non a caso, l'Intelligenza organizzata che manovra dietro i meccanismi della Natura deve, per forza di cose, creare un qualcosa di gratificante, per garantire il continuum delle specie viventi. E così fu. Ma vogliamo mettere l'attrazione fisica sullo stesso piano di quella mentale?

   Il se-ducere della mente è altra cosa. E come c'insegnano i nostri cari latini, seducere significa ducere verso sé, ovverosia guidare verso sé, portare l'altro nel "nostro mondo". Quindi è un qualcosa che va oltre il discorso fisico. Ognuno di noi farebbe carte false per trovare qualcuno che parli la stessa lingua: la propria anima contro un'altra anima affine, nudi, imperfetti ma belli in quanto autentici, senza l'interposizione di alcuna maschera e artefatto o ideologia.

   La scienza ha ormai individuato da tempo che l'anno successivo alla nascita è fondamentale: è durante questo arco critico, infatti, che i geni portano alla sintesi delle proteine che generano innumerevoli sinapsi, veri e propri network del nostro cervello; mentre le esperienze (e qui la madre è basilare) influenzano la creazione e il rafforzamento di tali "reti". Insomma, senza saperlo, siamo esclusivamente il frutto del bebé che eravamo.

   E come si fa a incontrare un nostro consimile? Questo lo ignoro. Però di un fatto sono sicuro: se due consimili si trovano dirimpetto si riconoscono all'istante (o quasi). Perché prima subentra la curiosità, poi il piacere del confronto; e, alfine, la sazietà e la felicità di una mente compenetrata. Per la precisione, seducenti e sedotti. A mente sazia.

   Hola! 

  

 
 
 

Il quinto invito

Post n°76 pubblicato il 13 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

Venne il turno di Daniela. Quegli occhi cangianti, più grigi dell’usuale, perlustrarono con estrema perizia l’ambiente. Al termine del setaccio, si fissarono sulla sagoma lunga di Vladimiro; una tregua, poi in modo spiritoso gli puntò l’indice.

Il Principe disse che era contento e sorpreso, ma al tempo stesso non poteva accettare, poiché si considerava una natura alquanto difficile da capire e sopportare. La risoluta rossa accusò decisamente il colpo, non essendo avvezza a incassare rifiuti dagli uomini.

Erano ancora rimasti un paio di inviti con esito positivo.

Se da un lato si sentiva la pressione di concludere in fretta con l’agognata metà, dato che il gioco stava volgendo all’epilogo, dall’altro lato forse una tattica di attesa si sarebbe potuta rivelare la migliore, specialmente con i soggetti – i bocconcini più appetibili – che se la tiravano per veder aumentato il proprio prezzo di mercato.

Era ormai divenuta una vera e propria estenuante guerra di nervi, sicché le ultime cartucce andavano sparate bene.

 
 
 
 
 

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