GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Personaggi e fatti

Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 21/07/2011

L'occasione

Post n°105 pubblicato il 21 Luglio 2011 da Ventodoriente
 

Non una parola

non un fremito

non uno sguardo

solo un'occasione

voglio da te.

 
 
 

Il blog come l'antica agorà

Post n°104 pubblicato il 21 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

Vorrei ringraziare pubblicamente i tre amici internauti che hanno postato nel mio blog:

Al5ix di Verbania (post n. 88), che ci ha raccontato in buonafede una storia di presenze o fantasmi che dir si voglia, in modo frizzante e quasi "spassoso". E' la nostra Ghostbuster a tutti  gli effetti e... de 'sti tempi non si sa mai... teniamocela stretta!

Arabafenice_65 di Cuneo (post n. 89), che ci ha accennato l'imminente appuntamento con una sciamana, col fine di scendere negli abissi della propria coscienza accompagnata da una guida autorevole. Forse gli agnostici storceranno il naso... ma il seme del dubbio e la sospensione di ogni giudizio hanno spesso, nel cammino del genere umano, rovesciato la storia.

Aicse (post n. 102), che nella sua vita è impegnato in questioni giuridiche, ma quando è ispirato, sul versante opposto, si diletta a scrivere poesie. E ha postato una poesia essenziale e potente, con una foto emblematica.

Se gradirete, anch'io sarò lieto di lasciare traccia nei vostri blog. Mi piace l'idea di un blog come piazza virtuale, che diffonde nell'etere voci plurime. Può altresì essere un occasione per conoscerci meglio e non dimenticarci l'un l'altro, in questo gigantesco fiume a cielo aperto che si chiama Web.

Grazie e a presto!

 
 
 

Monica e Laura parlano di uomini

Post n°103 pubblicato il 21 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

<<Lo sai, lo sai: subiscono il calore che emani>>, le disse Monica.

<<Ma dai, e a te cosa diavolo ti manca? Mica te lo devo dire io delle vittime che stai cuocendo a fuoco lento>>, sorrise Laura.

<<Il problema è che ne basta uno di uomo, ma uno che sia degno di essere chiamato “uomo”… a trovarlo!>> Le due deflagrarono in una rimbombante risata.

<<Se è per questo, ce ne sono dieci, anzi dodici, considerando Gabriel e lo Zio.>>

<<Dai su, fai la seria>>, stormì mutando espressione.       

     <<Monica, è storia vecchia. Sono rari gli uomini che ti guardano prima negli occhi, per captare una qualche forma di feeling.>>

<<Già. Desidero un uomo che abbia chiara la propria direzione, a prescindere dal portafoglio.>> Una pausa. <<Uno che ti svegli una mattina alle sei e ti dica: “ok, prendi un sacco, un asciugamano, una scatola di sigari, una chiave per le candele e un djembé africano. Ora partiamo per le terre del Sud”. Solo noi e il borbottio cavernoso del due cilindri Harley…>>

<<Mica male, anche se io preferirei su un cavallo. D’altra parte, se una donna sta con l’uomo giusto, anche una borgata squallida si trasforma in un paradiso terrestre>>, sentenziò Laura ispirata.

 

 

 

 
 
 

LIBERO D'AMARTI

Post n°102 pubblicato il 21 Luglio 2011 da aicse

L’emozione di un viaggio che non ritorna, corre come il respiro sulle labbra della tua bocca. Ecco, che nudo e a cospetto dei tuoi ricordi, scopro le mie parole a piene mani. E’ la certezza dell’esserci che fa fermare il tempo nel palmo della mano mentre tu, ancora senza epoca, continui a muovere l’aria nei miei capelli. Amo la vita, l’amore e il sentire, come l’andare e il divenire di un pensiero a ogni mia destinazione. La libertà d’esistere o di finire mi rimane dentro tra l’anima, il silenzio e il tempo che ancora non è accaduto. Ed è così che ogni volta m’innamoro di te, proprio così, come ogni volta che scrivo di te.

 
 
 

Raccolta di tappi delle bottiglie

Post n°101 pubblicato il 21 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

  

   Se c'è una cosa che non sopporto è il dare tutto per scontato. Esempio pratico: la raccolta dei tappi di plastica. Quante volte avete sentito dire: <<Col ricavato del riciclo compreranno delle carrozzelle per disabili>>. OK, dico io, ma chi si occupa della raccolta? ci sono prove tangibili? che associazione c'è dietro e dove risiede? e, soprattutto, 'ste carrozzelle l'avete viste?

   Poi una volta lessi l'intervista di un professore universitario, che affermava che vi era stata un'iniziativa in Francia, e che in Italia la vicenda era una vera e propria bufala. Insomma, dov'è la verità?

   Probabilmente, da quel che ho capito gironzolando quà e là, negli anni Novanta, la raccolta era ancora una bufala in Italia. Poi, dal Duemila, sull'onda della leggenda metropolitana, iniziarono a nascere delle iniziative concrete di raccolta. Gli studiosi la chiamano ostensione: trasformazione di una leggenda in realtà. Tuttavia le raccolte autentiche sono ancora poche, e per lo più su scala locale. Comunque per ogni dubbio e curiosità ho trovato questo sito molto interessante:

                                                   http://leggende.clab.it/

 

 
 
 

Quale delle due?

Post n°100 pubblicato il 21 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

   E' da giorni che gira la notizia delle due gemelline siamesi nate alll'ospedale Sant'Orsola di Bologna. Hanno il cuore e il fegato in comune, per cui, prima che la situazione precipiti, sarà necessario intervenire e dover "optare" per la vita di una delle due creature. Tra l'altro, la stessa gemellina prescelta avrà non più del 20% di possibilità di sopravvivenza, per poi aver bisogno di cure per tutto il corso della vita.

   Intanto, un'equipe medica composta da cardiochirurghi, anastetisti e quant'altro - non dimenticandoci degli infermieri - monitorizza la condizione delle due piccole. E arriverà quel giorno in cui si dovrà scegliere, una via del non-ritorno.   

   Il comitato bioetico si è espresso perentorio, ovviamente sulla linea del protocollo: in questi casi, si deve intervenire chirurgicamente solo in caso di immediato pericolo di vita. Mettiamoci nei panni dei genitori: cosa faremmo noi? Non ci voglio nemmeno pensare... Intanto un vero plauso va ai signori qua sotto, che si prodigano tutti i giorni per migliorare la nostra vita; e, in molti casi, a fronte di uno stipendio ridicolo.

                                                                                                                                                   

            

 
 
 
 
 

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