GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

In classifica

 
 

Ultime visite al Blog

captain_harlock_7Prelude2012sergioemmeunoMAGNETHIKACrossPurposesLajla665althea_19631gloria19652014bettedaviseyes1lucilla_800Ventodorienteurlodifarfallavenere674cuoretenero75
 

Ultimi commenti

 

Foto

Molte foto sono state scaricate dal Web. Se sono protette dal copyright, l'autore può contattarmi e ne provvederò alla rimozione.

 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30 31
 
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 84
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Tag

 

modificare foto

 
Aggregatore notizie RSS
 

Aggregatore _nline

 

Personaggi e fatti

Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 25/07/2011

L'alba più dolce

Post n°112 pubblicato il 25 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

    Il sole incominciava, con elegante dicrezione, a far capolino dalla colata argentea del mare. La giornata precedente era stata estenuante: erano stati effettuati tre duri gradi di selezione: l’esame di lingue antiche, la prova di scienze applicate e i test psicoattitudinali, scendendo da duecento a trentasei prescelti.

    Dopodiché eravamo stati tartassati dall’ultima prova, la più dura, la prova a sorpresa: <<il test dell’orologio.>> Ci avevano rinchiusi in una camera, di fronte a una sveglia sul tavolino: dovevamo fissare l’orologio senza staccare mai gli occhi, né comunicare con alcuno. Com’era prevedibile, alcuni diedero di matto, altri scoppiarono in pianti isterici. Alla fine, dopo circa sei ore, ne rimasero tre: un inserviente entrò e fermò il test, comunicando loro la lieta notizia: il futuro della società sarebbe stato affidato nelle loro mani. I ministri dell’insegnamento e dell’Etica, dell’Economia e del Commercio, e delle Scienze. Erano stati prescelti un uomo e due donne. Con estremo stupore, ero fra questi

    Montai sul mio furgone e feci ritorno a casa. A giorni, avrei cambiato vita. Ero il nuovo Commissario dell’insegnamento e dell’Etica delle Confederazioni Autonome Riunite. E mai un’alba fu così dolce. Esausto ma felice.

 
 
 

Le origini e l'Alba...

Post n°111 pubblicato il 25 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

    Il tramonto è sempre un qualcosa di suggestivo... similmente all'epilogo e al traguardo raggiunto dopo un lungo viaggio.

   Ma l'alba - almeno per me - è tutt'altra cosa. Quei giochi di chiaroscuro, quelle luci incerte, quell'astro che affiora dal nulla... nell'alba è custodito il mistero eterno della nascita, delle nostre origini: la rappresentazione potente e inconsapevole di <<quello che sarà>>. Sicché un domani, meravigliati, possiamo raccontare e testimoniare che anche allora, agli albori, c'era un qualcosa di grandioso in noi.

 

                       

 
 
 

Sensibilità e sofferenza...

Post n°110 pubblicato il 25 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

   A volte mi chiedo, anzi, il pensiero gira e rigira come una tazzina del lunapark... dicevo, mi chiedo perché caxxo sono venuto al mondo così sensibile. Chi è in grado di "leggere" e cogliere questa mia domanda, sa di cosa parlo, in quanto anche lui è sensibile oltremisura. Ci sarà un premio postumo per tutto ciò? O forse il premio stesso è il fatto che il "sensibile" vive a un livello mentale e di coscienza più alto degli altri?

   Vedremo... d'altronde, ho sempre pensato che l'educazione dei genitori verso un figlio è importante, ma non determinante. Si può crescere sani e con principi, studiare e poi trovare il miglior lavoro possibile... ma alla natura non si comanda. Se inquieti e sensibili nasciamo, tali rimarremo. Nel bene o nel male. E forse, sarebbe il caso, che tutti "noi sensibili" ci dotassimo anche di un telaio robusto, come supporto del nostro potente motore. Un telaio che si chiama forza di carattere, senso di adattamento, volontà di Vivere giorno per giorno.  

 
 
 

Massacrato nel tiebreak...

Post n°109 pubblicato il 25 Luglio 2011 da sergioemmeuno
 

   Diversi giorni fa, avevo iniziato a raccontare il tiebreak di una partita importantissima per me. Una grande e "moderna" editor, di una rispettabilissima casa, stava finalmente leggendo il manoscritto del mio romanzo inedito, Quei Giorni. Fatto non comune. Avete presente quelle situazioni in cui, forse per autoconvincimento, forse per la percezione di numerose condizioni fortuite, assaporate sul palato il gusto di una vittoria meravigliosa e, in un certo senso, insapettata?

   E io, fottendomene della scaramanzia, avevo iniziato a postare la cronaca di questo metaforico tiebreak. Drammatico, come tutti i tiebreak, il cui confine esiguo separa la sconfitta dal trionfo, la delusione dall'esaltazione. Per la cronaca, il tiebreak è terminato 4-7... e sono andato a casa con la schiena più curva del gobbo di Notredame. In soldoni, la risposta dell'editor è stata che devo semplificare il mio modo di scrivere, per poter essere meglio compreso dal lettore. La strada per chi vuol fare l'aspirante scrittore è molto dura... e lo è ancor di più - l'ho compreso da poco - se l'esordiente proviene da un'ambiente esterno all'editoria. Secondo punto, mia forte impressione: deve sbocciare un feeling fra l'esaminatore e il nostro testo. Potreste anche scrivere la Divina Commedia, ma se non c'è nessun esaminatore che se ne innamori... Assurdo ma è così.

   Altrimenti c'è la strada della "facile" editoria a pagamento, che, sinceramente, non mi entusiasma affatto. Per vari motivi che non spiegherò in questa sede. Piuttosto preferisco la pubblicazione postuma! il più tardi possibile, eh ehm... grattatina e contrograttatina.

   Vabbe', voglio giocare a fare l'ottimista e il relativista. E dico che se mi capitasse un qualcosa di forte, emozionale, unico... della pubblicazione me ne potrei anche sbattere. E ora mi gongolo nel mio narcisismo da perdente, magari consolato da Laura.

   Editor, ehi! ti sei spaventata delle <<troppe idee>> o della mia follia? ahahahah.

   Hola!

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963