GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

In classifica

 
 

Ultime visite al Blog

captain_harlock_7Prelude2012sergioemmeunoMAGNETHIKACrossPurposesLajla665althea_19631gloria19652014bettedaviseyes1lucilla_800Ventodorienteurlodifarfallavenere674cuoretenero75
 

Ultimi commenti

 

Foto

Molte foto sono state scaricate dal Web. Se sono protette dal copyright, l'autore può contattarmi e ne provvederò alla rimozione.

 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2011 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30    
 
 

Area personale

 

FACEBOOK

 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 84
 

Chi può scrivere sul blog

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
I messaggi sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Tag

 

modificare foto

 
Aggregatore notizie RSS
 

Aggregatore _nline

 

Personaggi e fatti

Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 16/09/2011

Poldark

Post n°210 pubblicato il 16 Settembre 2011 da sergioemmeuno
 

  

   Chi si ricorda la serie tv Poldark alzi la mano... forse le mamme dei primi anni Ottanta se la ricordano benissimo... All'epoca, quando ritornavo a casa dalla scuola media, spesso mi dovevo sorbire le serie TV che seguiva appassionatamente mia madre, meravigliosa casalinga terribilmente fragile. E Poldark era un must.

   La serie, di produzione della BBC, andò in onda per la prima volta in Italia nel 1978. Narra le vicende di Ross Poldark, un ufficiale dell'esercito britannico alla fine del XVII secolo, nella regione inglese della Cornovaglia. Il capitano, dal ritorno della guerra d'indipendenza americana, scopre che tutto è cambiato: suo padre è creduto morto da tutti, la sua tenuta è stata abbandonata e la sua amata, Elizabeth Chynoweth, si è fidanzata col suo ricco cugino. Fra numerose peripezie, dai tentativi inutili di riconquistare sua cugina al cercare di rimettere in funzione la propria miniera di stagno, alla fine il bell'ufficiale si sposerà con la giovane governante, Demelza, che lo renderà anche padre. 

   Nella seconda serie le disavventure non si faranno mancare. Demelza, gelosa e timorosa del riavvicinamento di Elizabeth al marito, cercherà di ingelosirlo con un altro uomo: ci sarà un duello da cui Poldark risulterà trionfatore, rischiando il carcere. La fine della storia si conclude con la morte del vecchio amore dell'ufficiale, dopo l'ingerimento di un farmaco pericoloso. I fantasmi del passato sono giganti, la disperazione di Poldark è immensa, nonostante la presenza di Demelza.

   Il ruolo di Poldark era terribilmente cucito addosso all'attore Robin Ellis, terribilmente convincente, con le sue variegate espressioni, dalle risate ai momenti di collera (e ce n'erano!). All'epoca non poche donne si erano invaghite di lui... Una nostra conoscente addirittura affibbiò il nome Ross al proprio nascituro. Altri anni; altre storie.   

  Un uomo forte, romantico, avventuroso; una bellezza da combattente. Uno spirito che forse conquisterebbe qualsiasi donna... O forse magari, ai tempi odierni, un uomo così non verrebbe riconosciuto... Fate vobis!

 
 
 

La scintilla

Post n°209 pubblicato il 16 Settembre 2011 da sergioemmeuno
 
Tag: Poesie

                                 

La scintilla 

                                            Ora

con voi

io sorrido…

 

Or ora

non da solo

io canto,

mentre riposo

come il faro

bagnato di luce,

tra scogli

banchine

idroplani velieri

antenne lampare

e libecci

del più buffo

e incantato

porto del mondo.

 

Ora

e solo ora -

esausto

ma felice:

qui -

in questa culla,

contando

supplice

i granelli svogliati del Tempo.

Tra facce

straniere

di padri

e di bimbi

radiosi

che fissan gabbiani

un po’ curiosi;
custodendo

tra scogli -

nudo -

i granelli assopiti

del Tempo.

Ora:

come un bimbo

accudito

dai folletti del sogno.

 

Bimbo

dai pugni chiusi

                          e dalle palpebre di seta.               

              

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963