GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 27/09/2011

Le grotte di Altamira: il grande in noi.

Post n°246 pubblicato il 27 Settembre 2011 da sergioemmeuno
 

   Queste pitture rupestri sono rappresentate nelle grotte di Altamira, a pochi chilometri da Santander, in Spagna. Recenti tecnologie li hanno fatti risalire a 25.000-35.000 anni fa. Inoltre, in molti casi, si pensa che gli affreschi siano il frutto di un lavoro collettivo nell'arco di migliaia di anni. 

    Non so a voi, ma a me queste pitture di bisonti fanno venire i brividi. Già 30.000 anni fa l'essere umano, ovverosia il Sapiens, possedeva notevoli capacità artistiche, e, probabilmente, anche introspettive. E già allora, possiamo ben dire che qualcosa di magico, qualcosa di potentemente evocativo, una certa qual grandezza dimoravano in lui...

   ...Su quelle pareti ci sono i segreti della nostra Alba, di cui non ne sapremo mai abbastanza. Troppi progressi, infatti, sono stati ottenuti in un arco di tempo relativamente breve... tale da essere considerato come il Tempo del Decollo dell'intelligenza umana.  

  Purtuttavia sarebbe errato pensare solo a prodigi repentini; quelle pareti  ci sussurrano  anche sforzi immani,  innumeri tentativi falliti non raccontati, piccolissimi ma enormi passi su un ramo periferico del cespuglio dell'evoluzione. In sintesi, un'esplosiva congiunzione di miracolose conquiste flash e progressi lentissimi, sino a giungere ai tempi nostri... dove il progresso appare come un qualcosa di scontato, ottenuto in quanto eravamo e siamo i padroni della Terra, per diritto naturale. Nulla di più sbagliato.

 
 
 

I risultati del sondaggio del partner

Post n°245 pubblicato il 27 Settembre 2011 da sergioemmeuno
 

   A distanza di poco più di un mese dall'apertura del sondaggio, la scelta di un "partner dolce, comprensivo e sensibile" è largamente al primo posto col 35% dei voti. Al secondo posto ci sono i pessimisti o realisti incalliti, coloro che sostengono non esista una persona giusta. All'ultimo posto c'è la gratificazione sessuale, opzione che avevo inserito più per provocazione e contestazione che per motivazioni oggettive.

   Purtroppo speravo in un numero più consistente di votanti, 34 voti sono ancora pochi per avere un quadro completo. Tra l'altro, mi è saltato all'occhio un aspetto bizzarro all'interno del sondaggione: a fronte dei 34 votanti ci sono circa 5000 visite... Un abisso! forse la stragrande maggioranza era affetta da timidezza cronica o temeva di essere schedata; o forse non si sentivano rappresentati nelle cinque risposte. Tant'è che ci possiamo consolare sul fatto che, nella cena di fine sondaggio, non sarà difficile trovare un locale con 34 posti!

   Considerazioni più serie. Indubbiamente, un partner dolce e comprensivo è un sogno e anche una condizione necessaria per molti; tuttavia, aguzzando la vista nel mondo circostante, come mai ci sono così tanti uomini e donne sensibili rimasti single? E fra questi considero anche coloro che hanno troncato dolorosamente una relazione seria. Forse, alla fin fine, tutti - trentenni e quarantenni in prima fila - non si "accontentano", sicché cercano una persona completa, che concentri in sé quegli aspetti caratteriali citati. Non so. E ci rifletto spesso.                                                      Di una cosa sono però certo. C'è stato un tempo in cui la scelta del compagno avveniva in tenera età, ed era tutto più facile, nel senso che ci si trovava di fronte un percorso obbligato: in paese vedevi quello lì o quella là e, dopo un cerimonioso corteggiamento, ti ci legavi per tutta la vita.

 
 
 
 
 

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