GIORNI STRANI

Vita di comunità: mai come ora dobbiamo fare appello a ogni nostra singola cellula. E' giunto il momento di imprimere una violenta accelerazione all'intelligenza della nostra specie, come una frustata di tramontana: l'occhio non sarà occhio e la mano non sarà più mano, negli anni venturi.

Creato da sergioemmeuno il 22/04/2011
 

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Personaggi e fatti

Il nome e cognome dei personaggi appartenenti ai racconti e ai tag "frammenti di scrittori in erba" e "il mio romanzo", come pure i fatti narrati, sono frutto della mia fantasia.

 

Messaggi del 07/10/2011

Lo scivolo della mente

Post n°276 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da sergioemmeuno
 
Tag: Poesie

 

 

 

 

 

 

 

Scivolo

su un piano inclinato

da te con maestria

oleato…

smanioso

di essere accolto

non accelero

né pongo resistenza

sulla parete obliqua

del cono rovesciato.

 

Solo una lenta

e inconsapevole

discesa

sino alle frontiere

della tua volontà.

Un riverbero

mi conduce per mano

verso il tuo Centro:

è laggiù,

lussureggiante,

placido,

popolato,

or ora lo vedo.

Mentre già

sto libando

quell’attimo

quando colmo

sarà il tuo nucleo.

Nucleo di magma.

 

E adagiata

la mia mente agitata

come una gomma

inesausta

aderente al tuo anello…

nulla chiederò

nulla chiederai:

di due menti

sola una:

medesima sostanza

medesimo sangue,

o Sorella Invisibile.

 

 
 
 

Cosa c'è dietro un improvviso balzo?

Post n°275 pubblicato il 07 Ottobre 2011 da sergioemmeuno
 

   Cosa c’è dietro il prodigio di una svolta, di un cambiamento radicale, di un balzo improvviso di cento gradini? Consideriamo la scuola, lo sport pro, gli affetti più cari.

 

   Scuola media. Ricordo a quei tempi un mio compagno, un tal Massimiliano, che era tutt’altro che una cima. In particolare, in matematica e nelle materie scientifiche, era un vera e propria frana e a volte si rivolgeva al sottoscritto. Poi me lo ritrovai all’istituto tecnico industriale, seppure in un’altra classe. Ricordo che, nella pagella di fine anno, negli anni seguenti collezionò sempre sette, otto e nove…

 

   Tennis professionistico: Novak Djokovic. Seppur dotato di un talento indiscusso, per i primi anni non fece altro che prendere schiaffi dall’oligarchia Federer-Nadal. Anno 2011: il serbo piega il bel spagnolo 6-0, sei finali di cui due di un torneo Slam; e piega anche l’ex re Federer 4-1… Insomma, a suon di trionfi, Djokovic diviene nettamente il n.1 anche nel ranking, vincendo in tutto l’anno 10 tornei su 11 finali disputate… Durante il 2011 finora ha perso solo due partite… Cura risolutiva alla sua celiachia? avversari che sono in calo? l'aria nuova del fresco matrimonio?

 

   Affetti. Un terzo esempio, anche se non vorrei cantar vittoria troppo presto, mi viene dalla mia figlia più grande  (sette anni), la quale, da qualche mese, si mostra molto più attaccata e rispettosa nei miei confronti, dopo almeno un paio di anni di conflitto serrato. Sarà che mi ero troppo dedicato alla sorellina, sarà che forse l’ascoltavo meno per via di mille impegni, sarà pure che ho capito che non si deve dare per scontato nulla… nemmeno pensare che una bambina di sette anni - seppure esuberante, intelligente, grossa fisicamente e precoce in tutto -, possa essere a tutti gli effetti già una ragazza… tant’è che sono riuscito a raddrizzare e fors’anche rovesciare le sorti del nostro rapporto… E ora mi riabbraccia come quando aveva due o tre anni.

 

   Forse, non c’è mai una sola causa o una sola spiegazione a un qualsiasi processo. Come un grosso quadro a parete o un puzzle, allora, mi viene da pensare che sono e saranno sempre i numerosi pezzetti a originare un qualcosa. Tante condizioni che si combinano nel momento storico giusto, in quel momento.

  E può darsi che la fortuna più duratura e bella sia proprio questa: che tutti quei pezzetti si diano appuntamento a quell’ora… uno, due, dieci, cento... e il prodigio si compie!

 
 
 
 
 

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