Creato da Lynette68 il 21/10/2008

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Il disordine è la misura della variazione delle informazioni nel tempo!

Post n°34 pubblicato il 19 Giugno 2009 da Lynette68

Dall'ordine nasce la noia, dal disordine nasce la creatività!

Il significato comune della parola "ordine" è : "aspetto, disposizione o sistemazione razionale ed armonica di qualcosa nello spazio o nel tempo ...". 
Tutti abbiamo innata l'idea di ordine e di disordine (che è la sua negazione) ma, se pensiamo bene,  questo concetto è del tutto soggettivo. 

 Pensateci bene, quando le cose sono tutte al loro posto, tutte in ordine, uno non ha di che preoccuparsi, non le sposterà mai perchè pensa che siccome sono in ordine va tutto bene.
Invece, quando qualcosa è in disordine, niente è messo secondo un'ordine specifico, quindi si è sempre alla ricerca di una posizione differente, in questo modo si sviluppa la creatività e si tiene il cervello in movimento.

Tra il cercare delle ispirazioni nelle ore della notte e l'esigenza "strisciante" di svegliarsi presto la mattina per produrre qualcosa, c'è un equilibrio troppo precario per non pendere inevitabilmente per la prima abitudine. Forse è il destino di chi vorrebbe fare della creatività l'aspetto caratterizzante il proprio esercizio.
Ordine e disordine si rincorrono e si scherniscono vicendevolmente in un gioco che determina stati d'animo, accellerazioni flebili e stasi indefinite tra il piacere e il rimpianto.

Sin dalla sua definizione come proprietà Termodinamica, l'entropia è stata connessa al concetto ordine e caos in modi spesso confusi e scientificamente scorretti.

Un sistema caotico ha entropia positiva, il che significa che ci dà continuamente sempre nuove informazioni. Una stanza in perfetto ordine, ferma, immobile, senza un dito di polvere, dove ogni cosa è precisamente al suo posto, è una stanza lineare, statica, morta, priva di dinamiche, senza vita.

Lì il caos non esiste, non c'è movimento, non riceviamo nessuna informazione: l'entropia è uguale a zero.

L'entropia si può definire come il tasso di informazione (o di incertezza) che può dare un "sistema" nel tempo.

 

 
 
 

ILLUSIONI OTTICHE

Post n°32 pubblicato il 12 Giugno 2009 da Lynette68

Dagli occhi ai neuroni


Qual è il percorso dell'immagine? Dopo aver colpito la retina di ogni occhio, le immagini sono trasportate ai due emisferi. Qui prendono vita: si capovolgono, si colorano, assumono le tre dimensioni della realtà e sono unite in una sola immagine dal cervello. Se però il risultato è incompleto o confuso, ci pensa il cervello a trasformarlo in un'immagine tridimensionale completa.
Di solito il nostro cervello ricostruisce velocemente le scene basandosi su meccanismi innati ed esperienze personali, che creano nella memoria particolari “modelli”, come immagini a tre dimensioni, figure geometriche o facce.

La struttura del mondo reale, ricostruita nel nostro cervello, entra in azione anche quando i nostri occhi (o meglio il cervello) sono indotti in errore dalla prospettiva o dal movimento; come risultato vediamo alcuni corpi più grandi di quello che sono o percepiamo un movimento dove ci sono solo figure immobili.

Ad esempio, guardate l' immagine qui sopra. Non sono gif animate, eppure l'occhio umano le vede muoversi. La mente umana è davvero un mistero, basta prendere in considerazione le illusioni ottiche per rendercene conto!

 

 
 
 

IL TERZO OCCHIO

Post n°31 pubblicato il 11 Giugno 2009 da Lynette68

Non sapevo di avere un terzo occhio....( com'è vero che non si finisce mai di imparare!)

Il "terzo occhio" è il presupposto dell'"intuito" e della "chiaroveggenza". Esso è situato nel centro della fronte leggermente sopra le sopracciglia. E' collegato al sesto chakra e alla ghiandola pituitaria o ipofisi, anche se è comune credere che la ghiandola pineale o epifisi sia la ghiandola del terzo occhio.

L'attivazione del sesto chakra comporta l'emancipazione dell'intuito personale. L'intuizione è la capacità di captare una verità senza l'uso della logica mentale. Essa fa parte della sfera irrazionale dell'uomo.

Quando il terzo occhio è totalmente aperto è possibile vedere e fare molte cose.Tramite di esso è possibile rivivere in pieno una propria vita passata, ma anche vedere quella di altri. E' possibile sapere e vedere che cosa fanno, pensano e dicono le altre persone, restando però nella più completa discrezione. E' possibile fare un "volo astrale".

Il suo uso non sempre però necessita di un essere pienamente consapevole, a volte il soggetto opera usando l'intuizione unita alla grande pratica acquisita nel tempo.

Anche nel Vangelo vi è un accenno al terzo occhio. "La lucerna del tuo corpo è il tuo occhio. Se il tuo occhio è sano, tutto il tuo corpo sarà luminoso. Ma se il tuo occhio è malato, tutto il tuo corpo (astrale) sarà nelle tenebre.  (Matteo 6,22-23)

 
 
 

IPERSPAZI

Post n°30 pubblicato il 10 Giugno 2009 da Lynette68

Cos'è un iperspazio?

Con il termine matematico iperspazio, introdotto nella letteratura matematica da Arthur Cayley nel 1867, si designa in genere uno spazio avente un numero di dimensioni geometriche superiore alle 3 dello spazio fisico.

Lo studio degli iperspazi si è rivelato di particolare importanza ed utilità in fisica, perché  fornisce un formidabile strumento matematico, capace di farci comprendere sempre meglio la realtà.

In tal modo pur non oltrepassando la velocità della luce, sarebbe possibile percorrere in tempi ragionevoli grandi distanze. È chiaro che si tratta di un concetto in parte mutuato dalla relatività generale.

Nella fisica relativistica di Einstein, la velocità della luce acquista un ruolo assai importante, in quanto essa interviene nella formulazione stessa delle leggi fisiche ( basti ricordare la famosa equivalenza tra la massa e l'energia E=mc2, dove c'è la velocità della luce, che sta alla base della fisica nucleare).

 
 
 

Non proprio la stessa cosa, ma sicuramente ispiratrice....

Post n°29 pubblicato il 09 Giugno 2009 da Lynette68

 

La piazza del Campidoglio con il meraviglioso pavimento progettato da Michelangelo

 

 

 
 
 

Per chi ama le "curve"

Post n°28 pubblicato il 07 Giugno 2009 da Lynette68

L'epicicloide è il luogo descritto dal punto P di una circonferenza detta epiciclo che ruota di moto uniforme, mentre il suo centro ruota di moto uniforme su un'altra circonferenza detta deferente. Questa curva rappresenta il moto dei pianeti attorno alla Terra nel modello tolemaico, che infatti è detto modello ad epicicli.

Le curve di Lissajous sono linee piane di equazioni parametriche x = a sen (nt + c), y = b sen (mt + d). Rivestono notevole importanza in fisica, poiché descrivono l'interferenza di due moti oscillatori perpendicolari di frequenze diverse tra di loro e con una determinata differenza di fase. Se quest'ultima è pari a 90°, per frequenze tra loro uguali la figura di Lissajous è una circonferenza. In figura la differenza di fase è di 45° ed il rapporto tra le due frequenze è pari ad 1/3.

 
 
 

Moebius e la TOPOLOGIA

Post n°27 pubblicato il 05 Giugno 2009 da Lynette68

 

Questa foto raffigura un anello di Moëbius. Si tratta di un anello ottenuto prendendo una striscia di carta, facendo ruotare di 180° uno dei suoi estremi ed incollandolo sull'altro estremo. Si tratta di una superficie con una sola faccia, priva cioè di superficie interna e di superficie esterna, ideata da August Ferdinand Moëbius (1790-1868), uno dei fondatori della topologia

 
 
 

Per chi non sa cos'è la RODONEA

Post n°26 pubblicato il 05 Giugno 2009 da Lynette68

La rodonea è una linea piana di equazione polare r = a sen (k α) oppure y = a cos (k α). Se k è un numero intero essa ha k "petali" o 2k "petali" (in figura se ne hanno cinque), a seconda che k sia pari o dispari. Se k è un numero irrazionale la rodonea ha infiniti "petali". Bella, eh? È un esempio di quella che io chiamo "matematic-art"!

 
 
 

Chiffon cake

Post n°25 pubblicato il 31 Maggio 2009 da Lynette68

Finalmente ho trovato lo stampo americano da 28.

Ecco la chiffon cake farcita e decorata con panna e fragole!!!!

Cosa ne pensi Micky????? Grazie per la ricetta, quella che avevo era con 10 uova e con le dosi in "cups"!!! Sei tu il mio angelo!!! Che sai della "angel food cake"?

 
 
 

Casi limite

Post n°22 pubblicato il 30 Maggio 2009 da Lynette68

Un caso limite
(Questa la lascio in inglese perché contiene un gioco di parole)
The limit as n goes to infinity of sin(x)/n is 6.
Proof: cancel the n in the numerator and denominator.
(si ottiene six)
(Micah Fogel, UC-Berkeley)

In italiano potrebbe essere tradotta così:
Il limite per n che tende ad infinito di sen(i)/n = 6.
Dimostrazione: eliminare n al numeratore ed al denominatore.

 
 
 

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