Creato da legrillonnoirdestael il 01/02/2014

IL GRILLO NERO

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« LA PITTURA FIAMMINGA E OLANDESEL'IMPRESSIONISMO »

E CON IL SECOLO DEI LUMI...IL NEOCLASSICISMO

Siamo arrivati all'illuminismo,

e con l'esaltazione dei valori della ragione anche gli artisti si approcciano in un modo estremamente analitico alla produzione creativa, abbandonando gli eccessi drammatici e stupefacenti di un Barocco e di un Rococò ad effetto, nati solo per sbalordire.

Abbiamo, quindi, un ritorno alla purezza dei canoni classici, ripristinati come esempi di una lucida e limpida razionalità fusa con la bellezza. Nasce, così, l'armonia di un nuovissimo ritorno al classicismo.

Ogni eccesso viene allontanato e giudicato severamente e la teatralità soffocante di artifici che l'arte barocca aveva proposto viene relegata per sempre nei meandri di monarchie assolute da dimenticare.

Enfasi e passione vengono sostituite da leggerezza e grazia, stile e razionalità,

mentre

l'ideazione ed il progetto rigoroso prendono il posto ad un'immaginazione fine a se stessa.

Ogni turbamento dell'animo viene quietato e il Neoclassicismo invita elegantemente a ragionare, controllando le onde emotive dei vecchi sentimenti barocchi.  

Siamo nel periodo dell'arte in cui gli ideali classici ritornano in vita grazie agli scritti dello storico d'arte Johann Joachim Winckelmann e agli scavi archeologici nelle antiche città di Ercolano e Pompei.

Gli scultori si rimettono totalmente all' ideale fidiaco, nonostante la scultura ellenica resti sconosciuta e le loro opere si avvicinino di più alle copie romane che non ai modelli originari della Grecia arcaica.

Lo scultore che, più di ogni altro, nel neoclassicismo italiano trovò un assoluto equilibrio tra l'idealizzazione e le forme naturali, pur non restando particolarmente coinvolto dall'impegno politico, fu senza dubbio Antonio Canova

 

 

Antonio Canova, Amore e Psiche giacenti, Parigi, Museo del Louvre.

 

 

 

 

(particolare)


 

 

A. Canova, Amore e Psiche stanti, Louvre, Saint-Germain-l'Auxerrois, Francia.

 


(particolare)

 

 

Antonio Canova, Le tre Grazie, ubic. varie.

 

 

 

 

 

(particolare)

 

 


A. Canova, Teseo e il Minotauro, Victoria and Albert Museum, Londra.

 

 

Antonio Canova, La Maddalena penitentePalazzo Bianco presso Palazzo Doria-Tursi, Genova.

 


A. Canova, Venere e AdoneMusée d'Art et d'Histoire, Ginevra.

 

 

A. Canova, Paolina Borghese, Galleria Borghese, Roma.

 

 

A. Canova, Maddalena giacente, Inghilterra.

 


Carlo Finelli, Le Ore danzanti, San Pietroburgo, Hermitage.

 

 

Johann Heinrich Füssli, La disperazione dell'artista davanti all'imponenza dei frammenti antichi, Milano, Civica raccolta delle stampe Achille Bertarelli.

 


Bertel Thorvaldsen, Giasone con il vello d’oro, Copenaghen, Thorvaldsens Museum.

 

 

Jacques-Louis David, Il Giuramento degli Orazi, Museo del Louvre, Parigi.

 


Andrea Appiani, Il Parnaso, Galleria d’Arte Moderna, Milano.

 

 

Pietro Bianchi, Basilica reale pontificia di San Francesco di Paola, piazza del Plebiscito, Napoli.

 


 
 
 
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