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Con le citazioni

La guardai sorpreso e affascinato. Aveva capelli di velluto nero carbone e sopracciglia folte che si toccavano al centro, simili alle ali arcuate di un uccello in volo. L’elegante naso aquilino ricordava quello di un’antica principessa persiana. I suoi occhi castani, ombreggiati da lunghe ciglia, incontrarono i miei per un attimo, poi volarono via.” da Il cacciatore di aquiloni

 
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Capita spesso di osservarmi e di ripercorrere i periodi di quando ero bambina. Non sono cambiata molto da allora. Ho ancora gli occhi grandi, spazi contemplativi, parole discrete, l’incapacità di gridare i dispiaceri e di mandare a quel paese una persona, il rispetto per il prossimo, l’anima sognatrice, fiumi di inchiostro versati sulla carta, la tendenza al collezionismo, l’interesse per il passato e l’antichità, i capelli lunghissimi, l’abitudine di provare i cappelli, i viaggi interiori e l’introspezione, la "mania" di toccarmi i piedi ammirandoli, la preghiera dell’estasi guardando la Natura, il dialogo con l’amica che vi è dentro di me, le scatole scrigno in cui conservo gli oggetti legati ai miei ricordi e alle personali metafore, il richiamo delle pietre,…

 

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Con principessa persiana

nel viaggio del blog vi sono stati anche:

il principe mago sorridi63, la mano di amorexlavitademi, la poetica irisbianco, le mie colleghe blu_notte, la filosofia di gknight, i fiori di aurelio, l'incrocio con salvavidas, l'indiana ibiscusrosa, le salentine ladymiss, gli eleganti sentimenti di ratatuille, la sirena magdalene57anima.errante, un passo scalzasemprestilograficanera, ossimora, rananell'universo, sandalialsole, redisperanzaBejita,  anni '70 di LaPinha, fratellino menprofile,poetica eufemia_g, pulcenelcuore, dolce dany226, saradesso , psicologiaforense , JON.L viaggi senza tempo,  hermes mediterraneo, mistery.37, Lorenzacc1o,eranaeala august26, Sergy, kaput, ... 

 

Con un battente

"Tu hai una leggenda personale da perseguire e rispettare, e nient'altro. Non è importante se gli altri ti sostengono, ti criticano, ti ignorano, ti tollerano: stai agendo così perché questo è il tuo destino sulla terra è la fonte di ogni gioia"(Paulo Coelho)

Marrakech – Palazzo Ayadi, costruito all’inizio del XX secolo

Bussano alla porta, senza stancarsi mai: attitudini, predisposizioni, missioni, alchimie, talenti e vocazioni.

 
Creato da: principessapersiana il 10/02/2006
ricordi, sogni, pensieri per un Re

Messaggi di Agosto 2006

 

Il Grido

Post n°141 pubblicato il 23 Agosto 2006 da principessapersiana

Edvard Munch (1863-1944): “Il Grido” 1894 Olio, tempera e pastello su cartone

E’ un’opera alla quale non ci si abitua mai. "Il grido" o "L’urlo" emblematico, universale, metaforico, plurisimbolico di Edward Munch.

Fu realizzato dal coraggioso artista dopo essere rimasto affascinato e colpito dall’urlo dei colori delle nuvole che si erano tinte di rosso sangue durante il tramonto del sole. Munch sentì che un urlo attraversava la Natura.

Viene espresso il dolore del cielo per il Mondo dimenticato violentato, ignorato, calpestato dall’uomo e dall’umanità.

Munch ritrae l’ espressione di un volto disperato volutamente indefinito e non identificato perché è il viso di ognuno di noi. Una bocca "cosmopolita" che grida intensa sofferenza e profonda angoscia.

E’ l’urlo interiore che proviene dall’anima ferita assalita da lance ardenti che infuocano il cuore. Il cuore rosso come il sole, la passione, il sangue.

In quelle mani portate sulle orecchie tutti possono ritrovare la propria personale disperazione, il grido esistenziale.

Orecchie che non desiderano ascoltare più le grida stridenti dei violenti e dei tiranni, dei violentati e dei soppressi. Orecchie che sono anche affaticate di udire il chiasso del proprio grido di dolore. Un grido che diventa però anche comune ed è anche quello che ci rende uniti, simili, solidali. Un urlo di denuncia che racchiude il dramma di infiniti gridi per le ingiustizie culturali, politiche, economiche.

La causa dell’urlo non è descritta da Edward. E’ soggettiva ed è lasciata alla propria ricerca dell’ io, della coscienza e dell’ inconscio.

Il grido del richiamo. L’urlo del dolore. Munch richiama  gli indifferenti ed urla di dolore a causa degli gli assordanti silenzi.

- lettura di principessa persiana-

 
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Nella mia lingua madre

Post n°140 pubblicato il 22 Agosto 2006 da principessapersiana

Certe fiate te sienti ‘mpaccire. Lu core pizzicatu, squartatu, squagghiatu. … uei sulu te ddefrischi… ca da fiacca e bbunata della taranta ae rriata puru all’anche mei. Me murdiu, me nvelenau. Intra a mie se scatina nu ballu amaru e campanieddhi e tamburi ca sonano la stessa musica… te sienti ddelessata… Balli pe daveru na pizzica cu la speranza cu te liberi e cu te scatini. Ca la musica delli ‘ntichi te coinvolge e te trascina pe capiddhi e tie zzumpi, giri, te torci. Chiedi supplica puru a Santu Paulu percè ete iddhu ca ae fare na grazia a sta signurina… Cu spiccia ‘mprima sta storia ca maggiu ‘ncaggiciata….

- pensieru fuciutu de na principessa -

Traduzione. – Sebbene la lingua nazionale non rende pienamente il significato di alcuni termini e modi di dire dialettali -

Certe volte ti senti impazzire. Il cuore "pizzicato", squartato (lacerato), squagliato (consumato). … vuoi solo rinfrescarti ( trovare riposo, pace, calma)… perché quella cattiva e stupida taranta ( ragno nero) è arrivata pure alle gambe mie. Mi morse, mi avvelenò. Dentro di me si scatena un ballo amaro e campanelli e tamburi che suonano la stessa musica … ti senti lessata ( stanca, consumata)… Balli per davvero una pizzica con la speranza di liberarti e per scatenarti. Perché la musica degli antichi ti coinvolge e ti trascina per capelli e tu salti, giri, ti torci. Chiedi supplica anche a San Paolo perchè è lui che deve fare una grazia a questa signorina… Che finisca presto questa storia perché mi sono stancata…

- pensiero fuggito di una principessa –

     ****** 

"…Pizzicarella mia pizzicarella
lu caminatu tou pare ca balla.
A du te pizzicau ca nu se scerne
sutta lu giru giru te la suttana…"

Traduzione."…Pizzicarella mia pizzicarella
il tuo camminare sembra un ballo
Dove ti pizzicò che non ti passa?
sotto il bordo della sottana"…
Da "Pizzicarella" antico canto popolare salentino

 
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...stellina e danzatrice...

Post n°139 pubblicato il 20 Agosto 2006 da principessapersiana

Riflessioni, meditazioni, pensieri, sensazioni, stati d'animo

Ligabue (1990)  Piccola Stella Senza Cielo

Cosa ci fai
In mezzo a tutta
Questa gente
Sei tu che vuoi
O in fin dei conti non ti frega niente
Tanti ti cercano
Spiazzati da una luce senza futuro.
Altri si allungano
Vorrebbero tenerti nel loro buio
Ti brucerai
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo
Ti staccherai
Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai
Tieniti su le altre stelle son disposte
Solo che tu a volte credi non ti basti
Forse capitera' che ti si chiuderanno gli occhi
ancora
O soltanto sara' una parentesi di una mezz'ora
Ti brucerai
Piccola stella senza cielo.
Ti mostrerai
Ci incanteremo mentre scoppi in volo
Ti scioglierai
Dietro a una scia un soffio, un velo

Ti staccherai

Perche' ti tiene su soltanto un filo, sai

 
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dimme mo de du ede ca sta bieni

Post n°138 pubblicato il 18 Agosto 2006 da principessapersiana

...La principessa nu se scerra de nienti...

(...La principessa non si dimentica di nulla...)

P.S.   Se lo desideri dimme mo de du ede ca sta bieni ( dimmi ora da dove vieni)

Le Radici Ca Tieni  (Sud Sound System)

'Rit.: Se nu te scierri mai delle radici ca tieni

rispetti puru quiddre delli paisi lontani!
Se nu te scierri mai de du ede ca ieni
dai chiu valore alla cultura ca tieni!
Simu salentini dellu munnu cittadini,
radicati alli messapi cu li greci e bizantini,
uniti intra stu stile osce cu li giammaicani,
dimme mo de du ede ca sta bieni!

Egnu dellu salentu e quannu mpunnu parlu dialettu
e nu mbede filu no Ca l’italianu nu lu sacciu
ca se me mintu cu riflettu parlu lu jamaicanu strittu
perche l’importante e cu sai nu pocu de tuttu
anche se de tuttu a fiate me ne futtu
ma se na cosa me interessa su capace puru me fissu
se ete quiddhru ca oiu fazzu me mintu ddhrai e fazzu cè pozzu
perche addrhu bessere ieu ca decidu te mie stessu
ca la vera cultura è cu sai vivere
cu biessi testu ma sempre sensibile
puru ca la vita ete dura è meiu sai amare
puru quannu te pare ca ete impossibile.

Me la difendu, la tegnu stritta cullu core
la cultura mia rappresenta quiddru ca é statau e ca ha benire
Intra stu munnu, a du nu tene chiui valore
Ci parla diversu o de diversu ede culure!
Te ne leanu tuttu puru la voglia de amare,
cussi ca tanta gente a pacciu modu stae a regire!
Te ne leanu tuttu puru le ricchie pe sentire,
ci chiange e chiede aiutu pe li torti ca stae a subire
Te ne leanu puru la terra de sutta li piedi,
se cattanu tuttu quiddru a cui tie nci tieni
Me dispiace pe tuttu quiddru ca ne sta gliati
Ma stamu ancoraa quai, de quai nu ne limu mai sciuti!

Rit.

E riu della terra a du nce sempre lu sule
a du la gente cerca umbra ca la po defrescare.
Stae scrittu sulle petre quiddru ca aggiu capire
su parole antiche percé l’uomu nu po cangiare!
Memoria ede cultura e bede quistu ca ole:
recorda ce ha successu cussì pueti capire
lu boia denta vittima puru dopu menz’ura
ma la vittima denta boia se nu tene cultura!
Su ste radici nui stamu ben radicati
ni fannu amare populi mai canusciuti
ni scosta de ci medita l’odiu e la guerra
ma de sti criminali la mente mia nu se scerra!

Difendila!
Quannu poi difendila!
E’ la terra toa, amala e difendila!
Ntorna moi, difendila!
Quannu poi difendila!
E’ la terra toa, amala e difendila! De cine?
De ci ole cu specula e corrompe, difendila!
De ci ole sfrutta l’ignoranza, difendila!
De ci ole svende l’arte noscia, difendila!
De ci nu bole crisca ancora, difendila!
Pe ci nu tene chiù speranza
Pe ci ha rimastu senza forza, difendila!
Pe ci nu pote ma nci crite, difendila!
Pe ci nu te pote secutare, difendila!


Egnu de lu salentu e quannu mpunnu parlu dialettu
e nu bete pecce ca l’Italianu nullu sacciu
ca se buenu me recordu do parole de woolof africanu
chep gen è lu risu cullu pisce ca se mangia culle manu
e "mu nu mu cu bbai" vuol dire nun ne pozzu fare a menu
e "man gi dem man gi dem" vuol dire sciamu moi sciamu
a du ete ca uei basta ca rispettu purtamu
e ca ne facimu rispettare pe quiddhri ca simu
ca la cultura vera è cu sai itere
la realtà pe quiddhra ca ete sia ca è facile sia ca è difficile
la cultura vera è cu sai capire
ci tene veramente besegnu ci ete lu chiu debole

Me la difendu, stritta e forte cullu core
quista e’ la poesia ca crea sta terra cull’amore.
Quiddra ca muti, tenenu modu te sentire
grazie a ci la porta in giru oci a quai la po saggiare.

E riu della terra a du nce sempre lu sule
e alla gente ca ria nci pensa sempre lu mare!
A quai stae scrittu sulle petre ce aggiu capire
cercu cu te le spiegu, perché nu ta scerrare!

Difendila!
Quannu poi difendila!
E’ la terra toa, amala e difendila!
Ntorna moi, difendila!
Quannu poi difendila!
E’ la terra toa, amala e difendila!

Traduzione: Le radici che hai

Se non ti dimentichi mai delle tue radici
rispetta pure quelle dei paesi lontani!
Se non ti dimentichi mai da dove vieni
dai più valore alla cultura che hai!
Siamo salentini cittadini del mondo
radicati ai Messapi con i greci e i bizantini
oggi uniti in questo stile con i giamaicani
ora dimmi da dove vieni!

vengo dal Salento e quando posso parlo dialetto
e non è vero che non so l'Italiano
e se mi metto a riflettere parlo il giamaicano stretto
perchè l'importante è sapere un pò di tutto
anche se del tutto a volte me ne fotto
ma se una cosa mi interessa sono capace di fissarmi
se è quello che devo fare, mi metto e faccio ciò che posso
perchè sono io che decido di me stesso.
la vera cultura è saper vivere
essere forte, ma sempre sensibile
perchè anche se la vita è dura è meglio saper amare
anche quando ti sembra che sia impossibile.

La difendo, la tengo stretta nel cuore
la mia cultura rappresenta quello che è stato e ciò che sarà
in questo mondo, dove non ha più valore
chi parla diversamente o ha una nazionalità diversa!
Ti tolgono tutto, pure la voglia di amare
cosìcchè molta gente reagisce nei modi più strani!
Ti tolgono tutto, pure le orecchie per sentire
chi piange e chiede aiuto per i torti che subisce..
ti tolgono anche la terra da sotto i piedi
si comprano tutto quello a cui tieni
mi spiace per tutto quello che ci state togliendo
ma siamo ancora qui, da qui nn ce ne siamo mai andati!

Vengo dalla terra dove c'è sempre il sole
dove la gente cerca un pò di ombra per rinfrescarsi
E' scritto sulle pietre quello che devo capire,
sono parole antiche perchè l'uomo non può cambiare!
La memori è cultura ed è questo che vuole:
Ricorda cosa è successo, così puoi capire
il boia diventa vittima pure dopo mezz'ora,
ma la vittima diventa boia se non ha cultura!
Su queste radici noi siamo ben radicati
ti fanno amare popoli sconosciuti
ci allontana da chi predica l'odio e la guerra
ma di questi criminali, la mia mente non si dimentica!

Difendila!
Quando puoi difendila!
é la tua terra, amala e difendila!
ancora adesso, difendila!
Quando puoi difendila!
E' la tua terra, amala e difendila! Da chi ?!
Da chi vuole specularci e corrompere, difendila!
Da chi sfrutta l'ignoranza, difendila!
Da chi svende la nostra arte, difendila!
da chi non vuole Cristo, difendila ancora!
per chi nn ha piu speranza
Per chi è rimasto senza forze, difendila!
per chi non può, ma ci crede, difendila!
Per chi non ti può seguire, difendila!

vengo dal Salento e quando posso parlo dialetto
e non perchè non so l'italiano
e se mi ricordo bene so anche due parole di woolof africano
"chep gen" è il riso con il pesce che si mangia con le mani
"mu nu mu cu bbai" vuol dire che non ne posso fare a meno
e " man gi dem man gi dem" vuol dire andiamo, adesso andiamo
dove basta che noi portiamo rispetto
ci facciamo rispettare per quello che siamo
perchè la cultura vera è saper vedere
la realtà per quello che è, sia che è facile o difficile
la cultura vera è saper capire
chi ha veramente bisogno e chi è il più debole

La difendo la tengo fortemente stretta nel cuore
questa è la poesia che questa terra crea con l'amore
.
Chi è muto ha modo di sentirla
grazie a chi la porta in giro per fare in modo che possanno saggiarla.-

vengo dalla terra dove c'è sempre il sole
e alla gente che arriva ci pensa il mare!
Qui sta scritto sulle pietre cosa devo capire,
cerco di spiegartelo perchè non te lo devi dimenticare

Difendila!
Quando puoi difendila!
E' la tua terra, amala e difendila!
Quando puoi difendila!
E' la tua terra, amala e difendila!

 
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Pizzica de core

Post n°137 pubblicato il 17 Agosto 2006 da principessapersiana
Foto di principessapersiana

Vi è la danza per liberarsi dal male ricevuto dal morso del ragno. La pizzica tarantata.

Ma vi è anche un ballo di corteggiamento e d’amore. La pizzica de core. Praticato nei secoli scorsi dalla gente più umile all’ora del crepuscolo o nelle feste. Danza di corteggiamento durante la quale ci si cerca e ci si avvicina senza toccarsi mai. Ballo sensuale e passionale. Un leggero sfiorarsi, scambi di sguardi provocanti, occhi seduttori, movenze mosse dal desiderio. La donna sfugge all’uomo se questo tende ad avvicinarsi troppo. Lei sventola il fazzoletto con eleganti, sinuosi, civettuoli movimenti. Lui non può prenderlo se non con il volere della sua preda-cacciatrice. Il ballo, accompagnato dal suono di tamburelli, armoniche, nacchere, flauto,… non ha passi convenzionali ma è personale ed è basato sul proprio sentire interiore. Sensualità, passione, desiderio, immaginazione, fantasia. I tamburelli accompagnano il ritmo del cuore e dei saltelli. 

   

 

                   

"... ne pizzicau lu core mamma mia ci dulore...."

 
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Con Karol

"Venuto da un Paese lontano"

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"La mia mano afferrò la tua, la tua si pose sul mio capo"

 

Con Munch

"Sentii un urlo attraversare la natura:
mi sembrò quasi di udirlo."

 "E’ l’urlo interiore che proviene dall’anima ferita assalita da lance ardenti che infuocano il cuore. "

 

Con la sindrome di Stendhal

"Ero giunto a quel livello di emozione dove si incontrano le sensazioni celesti date dalle arti ed i sentimenti appassionati."

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"Il cuore batte forte, gli occhi si riempiono di lacrime, le gote si colorano, il volto diventa luminoso. Ti fermi incantata per minuti eterni in contemplazione e poi ti muovi con le vertigini per ricercare ulteriori dettagli nel luogo, nello spazio, nell’opera. A volte confusamente non sai dove sostare la tua attenzione perché ti senti interamente inebriata."

 

Con l'occidente e l'oriente

"Sì, secondo me in te vi è l’origine spagnola… sembri provenire dalla Catalogna, non dall’Andalusia"

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"Vedo il mio volto esteriore ed interiore...riconosco i colori ed i lineamenti moreschi e multietnici."

 

Con il Mondo

"Presto la mia voce alle pietre dell’uomo ed ai luoghi del creato. Pietre e luoghi che parlano di ciò tra ieri ed oggi esiste ed è esistito."

 

Con la danzatrice dell'anima

"Regina tu comanda pure
c'e' già la musica
per sognare

sciolgo le trecce e i cavalli
corrono
e
le tue gambe eleganti
ballano
balla per me"
- U. Balsamo-

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"La Principessa danza ... ed a volte anche in senso letterale ... quando i tamburelli impazziti la richiamano, lei corre ... fluttuanti neri capelli al vento, gli occhi dolcemente infuocati, le mani libere nell'aria, i piedi e le gambe scalpitanti ..."

 

Con Lecce

"Sui cornicioni corrono
angeli dalle dolci mammelle,
guerrieri saraceni e asini dotti
con le ricche gorgiere"
- V.Bodini-

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"Chiese barocche e spazi urbani mozzafiato. Pietra bianchissima merlettata. Nicchie conchigliate, santi in estasi, putti danzanti, vasi di fiori, cornucopie e cestini di frutta, grappoli d'uva malvasia, angeli in gioco. Ghirlande di melograne, melocotogne, limoni, aranci, pigne, more, uva tridimensionali scolpite dalle gentili mani degli artisti sotto il sole cuocente del Seicento."

 

Con il mare del Salento

"Come può uno scoglio
arginare il mare
anche se non voglio"
- L. Battisti-

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"Strapiombi, stalattiti, stalagmiti, baie, insenature, porticcioli, spiaggette.

Pini marittimi, arbusti selvatici, fichi d’India, mirti, rovi di bacche, ulivi, capperi.

Mare turchese, smeraldo, azzurro, blu, verde, bianco. Mare Adriatico che finis terrae si abbraccia con il Mare Magnum. "

 

Co lo specchio salentino

E’ la terra del sole mediterraneo. Un sole generoso che illumina ed irradia campagne rosse e pietrose, mari cristallini e lapislazzulo, architetture svettanti e ricamate. Terra che fonde l’elemento occidentale con quello orientale senza contraddizione ed anomalia. Culla ed approdo dei popoli greci, bizantini, romani, normanni, aragonesi, turchi, albanesi, … Culla ed approdo di me. Il Salento mi ha scelto, io ho scelto lui. Mi riconosco nelle sue svariate sfumature, paesaggistiche, storiche, antropologiche, artistiche. I colori brillanti e focosi della ridondante Natura sono velati da pastelli nostalgici e silenziosi. Gli esuberanti e fastosi palazzi aristocratici sono affiancati da timide e piccole case a corte. Le distese argentate e secolari degli ulivi sono punteggiate da palme arabe solitarie ed impreviste. Rifugio dei miei pensieri e riparo delle mie paure. Non giudica i miei passi lenti o frettolosi. Custodisce le mie amarezze, brilla sulle mie gioie. Unisco il mio essere poliedrico al suo carattere eclettico, danzo il cuore tarantato al suono dei tamburelli e violini pizzicati, mi lascio baciare dal dolce e passionale Sole.

 

Con la pizzica

"Pizzicarella mia pizzicarella lu caminatu tou pare ca balla. A du te pizzicau ca nu se scerne sutta lu giru giru te la suttana"

"E’ la taranta passionale. Taranta seducente, ammaliatrice, seduttrice, incantatrice. Pizzica il cuore. Il tatuaggio del suo segno è raro ma rimane eterno. Dilata i sensi. Miscela, ubriaca, unifica la razio, l’animo e l’istinto. Passione dell’alfa e dolore dell’omega. Inietta il mal d’amore, veleno che non permette il sonno, toglie l’appetito, colora gli occhi di malinconia, scatena le gambe nella corsa, riproduce il ritornello dei pensieri e dei ricordi, fa del silenzio un chiasso,… Un ballo, un tamburello e l’acqua sono la sua illusoria cura."

 

Con i bambini

"Non correre, io sono piccolo"

immagine"Guardano stupiti il tuo stupore.

Attendono senza pretesa un racconto.

Ascoltano curiosi una curiosità.

Desiderosi di conoscenza e di attenzione.

Riconoscono un piccolo gesto come un gesto grande."

 

Con il Tempo

"In bilico e intanto
il tempo passa e tu non passi mai"
- Negramaro-

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"Sono qui. In attesa di me stessa…"

 

Con la politica

"Ci sono immagini di fronte alle quali, forse, anche l’obiettivo di una cinepresa finirebbe per arrendersi. Ci sono immagini che forse non possono essere catturate, che non riuscirebbero ad entrare in uno schermo, ma che restano impresse nella mente, nel cuore." - W.Veltroni -

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"Una corrente di pensiero e di sentimento che rispetta/va alcuni valori umani come la giustizia, la comunione di sentimenti, gli ideali della libertà, l’uguaglianza delle diverse civiltà, la pace, la creazione di opportunità socio-culturali-economiche, la tutela dei deboli, ecc…"

 

Con gli occhi

 "Io ed i miei occhi scuri siamo diventati grandi insieme" Baglioni "Il brillare naturale dei suoi occhi non lo scambiassero per pianto" Fossati "Gli occhi fanno quel che possono" Ligabue "Nei tuoi occhi innocenti posso ancora ritrovare il profumo di un amore puro" Battisti "Io ti chiesi perché i tuoi occhi si soffermano nei miei" Hesse "Due occhi che ti guardano così vicini e veri " Dalla "Per i miei occhi neri e i capelli e i miei neri pensieri"  De Gregori "Con gli occhi neri e il tuo sapor mediorientale" Nannini  "Dentro agli occhi negli orizzonti e nei tramonti che vorrei" Matia Bazar "Occhi di ragazza questo viaggio prima o poi sarà finito" Morandi

immagine"I miei occhi lucidi, sorridenti, malinconici, stanchi, solitari, sereni, poetici, disincantati, delusi, speranzosi, rassegnati, dubbiosi, misericordiosi, assonnati, creativi, …"

 

Con l'identikit esoterico

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Segno zodiacale: Sagittario

Ascendente: Cancro

Luna: Bilancia

Pietra dello zodiaco: Turchese

Oroscopo cinese: Lepre

Oroscopo egiziano: Osiride

Oroscopo celtico: Frassino

Oroscopo arabo: Arco

Oroscopo pellerossa: Gufo

Numero del destino: 8

Numero dell’espressione: 2

Numero dell’anima: 9

Numero dell’apparenza:11

Numero fortunato del nome: 10

Nella vita precedente ero: Scrittore, Drammaturgo, Organizzatore di rituali

Arcano della nascita: Giustizia

Arcano del nome: Luna

Tipo Enneagramma:4 (artista)

Tipo psicologico Jung :INF (16)

Elemento naturale della psiche: Acqua e Cielo

Il colore dell’Io: Blu

Neo centrale piccolo sulla fronte: Stella, essere prescelto

 

Con la lettura

per diletto da Giugno 2006 ad oggi:

- Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita, G.C. Giacobbe - Adamo come una fiaba, M. Laffon - Manuale del guerriero della luce, P. Coelho - Il piccolo principe, A. de Saint-Exupéry - L'Alchimista, P. Coelho - Undici Minuti, P. Coelho - Ti amerò per sempre, P. Angela - Non siamo nati per soffrire, R.Morelli - Il bacio della tarantola, G. Bandini - Istruzioni di volo per aquile e polli, A. De Mello - Le piccole cose che cambiano la vita, R. Morelli - Come essere felici, R. Morelli - Caos Calmo, S. Veronesi - Il cacciatore di aquiloni, K. Hosseini  - La scoperta dell'alba, W. Veltroni - Poesia, V. Bodini - Oceano Mare, A. Baricco - La strega di Portobello, P. Coelho - A se stesso, Marco Aurelio - Lo scriba di Casole, R. Gorgoni - Seta, A. Baricco - Castelli di rabbia, A. Baricco - E' facile smettere di fumarese sai come farlo, C. Allen -

 

Con te o senza di te

"...cantava canzoni in dialetto gricio, canzoni antiche, che parlavano di amori impossibili...."

"... ed io la dedico ad una persona pura ed ingenua come i bambini."

Qualche volta mi sento come se non sapessi distinguere
Qualche volta mi sento come se stessi lasciando
Che tutto vada nel verso sbagliato
Non riesco ad essere sempre forte
E non manca molto all'innamoramento

Oh dolcezza, non piangere
Oh bambina, asciuga le lacrime dai tuoi occhi
Lo sai che ho bisogno di te per essere forte
E il giorno è così buio quanto è lunga la notte
Quando mi sento come spazzatura,tu mi fai sentire pulito
Sono nell?oscurità,non posso ne vedere ne essere visto

Amore illumina la mia strada
Va bene ora?
Amore illumina la mia strada

Tu hai sotterrato il tuo tesoro
Dove non può essere trovato
Ma il tuo amore è come un segreto
Che è stato spifferato in giro
C'è un silenzio che giunge in una casa
Dove nessuno può dormire
suppongo sia il prezzo dell'amore
So che non è a buon mercato

Oh,dai?
Amore.. illumina la mia strada
Oh,avanti!
Amore.. illumina la mia strada


Ooh?ultravioletto(repx4)

Amore.. illumina la mia strada

Mi ricordo
Di quando potevamo dormire sulle pietre
ora stiamo distesi insieme
In mezzo ai sospiri ed ai gemiti
Quando ero completamente confuso
E sentivo l'opera nella mia testa
Il tuo amore era come un bulbo luminoso
Appeso sopra la mia testa

 

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