La doccia fatta... l'aria pervasa dall'odore di doccia schiuma... sul letto pantaloni e camicia... nuovi... quelli che mi piacevano tanto. Oh, mi son costati una cifra ma con quelli son veramente un figo. Chi mi resiste? Adesso sto ancora un po' qui sul blog per scriver qualcosa. Tanto coi fioi siam d'accordo di trovarci al baretto alla solita ora. Mi vesto e prendo l'auto... lascio una scia di profumo. Cerco i miei per dirgli che esco. Intravedo il braccio di mio padre che mi fa un cenno e sento mia madre con la solita raccomandazione "guida piano".
Ciao Mario! Gianni! Come va? Allora ste ferie? Che palle sta settimana col lavoro. Ma stasera basta pensieri cattivi. Unico pensiero: divertirsi!
Stasera visto che le ferie son iniziate per tutti si vuol esagerare e allora qualche km in più rispetto alla solita disco sta bene per tutti. Scelto il conducente... anzi volontario... si sa... auto nuova... e così tutti in auto. Quattro chiacchiere per passare il tempo superando anche qualche limite di velocità perché in fondo... stasera siam tutti invincibili. Si arriva in quel locale nuovo.Si sta un po', giusto per veder come butta. Gianni come al solito che ci prova con tutte. Lo si vede sparire e poi spunta fuori con le birre in mano e confabulando qualcosa sulla barista e sulla sua scollatura mi pare... la musica è troppo alta per capire... e forse anche i due aperitivi di prima un po' fanno ancora effetto. Si sta un po' in compagnia, addocchiando questa o quella ragazza che con vestiti leggeri e un po' trasgressivi solleticano un po' le nostre fantasie e goliardicamente si inizia a vantarsi tra noi di come quella somiglia ad una tipa conosciuta qualche sera prima o di come si riesca a rimorchiarla. "ma no che non ci riesci" "Scommettiamo?" E parto allora nella speranza di... boh... non so... ma qualcosa stasera di dovrà pur combinare no? "Ciao, io sono Mauro. Non ti ho mai visto qui... e per forza, il locale apre oggi! - Vai subito con la prima gaff - Come ti chiami? Che ti sembra del posto? Le tue amiche?... " e poi torno dagli amici, tenendo per mano un display illuminato su cui compare un numero di telefono. Non era male Patty, anche se forse l'altra sua amica Simona sarebbe più il mio tipo. Vedo Mario che tenta di sbirciare il numero. Eh no, mi spiace. Hai perso la scommessa. Alcuni stanno già andando via. Stasera Gianni non ha voglia di farsi buttar fuori dagli inservienti come l'altra volta. "Dai, andiamo in spiaggia" Già, tanto stasera lo spazio e il tempo non si misurano. E così si sale in auto... certo, dopo aver salutato Patty, Simo e le altre sue amiche. "Ti è andata bene stasera. Dai che magari è quella giusta" inizia a dirmi il solito Mario... perché Mario pensa solo a quello e serve a poco iniziar a discuter come al solito che tra un uomo e una donna per forza non ci deve star sempre quel tipo di rapporto e che... "Dai che si va in spiaggia a bere" Lo stereo dell'auto è troppo alto, ma Gianni l'ho capito bene lo stesso. "E dove trovi da bere a quest'ora?" Mi fa cenno di guardar nel bagagliaio, ribaltando un po' il sedile. Azz... che previdente. E di tutto quel frigo di birre fresche e qualche liquore alla fine della nottata non resta granché. Mario oramai è andato... e si vede anche da come sparla. "Chi cazzo ti piaceva? La mia ex? E fattela"... mo' mi sa che un po' alticcio lo sono anch'io. Meno male che Gianni si è trattenuto un po'e lui cmq tiene bene l'alcool. Eh, l'auto nuova è stata proprio bagnata per bene. Nel ritorno verso casa tutto sembra scorrere lento. Solo la musica che pompa nelle casse aumenta quel senso di movimento fino a poco prima così tranquillo. "Quanti cavalli ha sta macchina" chiede Mario e incalza "Son convinto che non tira come la mia" e Gianni, che non si fa provocare due volte, schiaccia a tavoletta. Dai cazzo, non fare lo stupido gli dico subito, ma vuol dimostrare a Mario come quella doppia curva sa prenderla bene. Son due curve che forman quasi un ferro di cavallo. Spesso fanno a gara a chi va più forte in quel punto della strada. Inutile parlare. Meglio aggrapparsi bene al sedile e sperare. Mario è così bevuto che lo incita mentre Gianni guarda la strada deciso e concentrato. Non so se ciò che sento sia il motore su di giri, lo stereo a palla oppure il battito del mio cuore. Per prender la curva meglio la prende pure contromano. "Ma sei proprio scemo cazzooo!" Chiudo gli occhi... Tempo pochi secondi e sento l'auto rallentare, la curva passata, siamo sul rettilineo di mezzo e lui che dallo specchietto interno mi guarda sorridendo e dicendo "Credevi che facessi il botto vero?" Ma non fa ora a proferir parola che due fari davanti abbagliarci e Mario come risvegliatosi "Ehi ma quello stronzo va contromano!"
Ehi, ma che è successo? La musica? Mario? Gianni? devo solo le stelle davanti a me. Capisco che son all'aria aperta. Mi pare in un campo perché sento sulla nuca la terra vedo qualcuno muoversi attorno a me. Son vestiti d'arancione. Vorrei dir loro qualcosa. Chieder dove sono. E chi sono loro. E poi... Mario e Gianni? Sento solo bisbigli e la mia voce nonostante lo sforzo ... ehi, nessuno mi sente? Perché non sento più le gambe? E che cavolo mi è finito sugli occhi? Non vedo più molto... ehi, la mano... il braccio... non riesco neppure ad alzar il braccio per togliermi di dosso quella... che diavolo è che mi cola dalla fronte. E mo'... chi lo va a dire a mamma e papà? E adesso? Mi terranno dentro tanto? Io volevo uscir con Patty e Simo domani, magari con Mario domani. Vabbè dai, chiudiamo gli occhi e riposiamo un po'. Tra un po' mi risveglio e scommetto che potrò già tirarmi in piedi. Oh, in fondo... stanotte... chi mi ferma?
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il 25/03/2009 alle 09:21
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