Post n°240 pubblicato il 20 Luglio 2012 da valeriosampieri
Fate conto che il 20 luglio del 1714 stavate belli belli a godervi il panorama. Mo' può darsi che non fosse proprio il giorno 20, in questo momento non lo ricordo, ma l'importante è che il panorama ve lo stavate guardando in un giorno di luglio del 1714. Ah, poi dovevate pure stare a Lima, altrimenti qualcosa del racconto non quadra. Ovviamente il post è dedicato a tutti, tranne che a Rattazzi, perché per lui starsene "bello bello" mi sembra assai problematico, se non proprio impossibile. |
Post n°239 pubblicato il 20 Luglio 2012 da valeriosampieri
Ma che vi credete? Che se io azzanno una preda la mollo così, comm si nient'anfuss? L'opera demolitoria delle superstizioni religiose (noi laicisti le definiamo così) prosegue imperterrita con altri temi scabrosi, scabrosissimi: eutanasia, sesso, magia. Dopo tutti i temi che tratterò, la Chiesa ne uscirà con le ossa rotte ed il laicismo più sfrenato trionferà, facendo giustizia sommari dei riti tribali del periodo oscurantista nel quale viviamo! Partiamo subito con un tema scottante: la vita è mia e me la gestisco io. Al massimo posso designare io stesso chi dovrà eseguire la mia sacra volontà. E guai a chi si intromette! Di questo parlavano due coniugi, delle cose della vita, non esclusi ovviamente i due accadimenti naturali fissi per qualsiasi essere: vita e morte. Questo è il progresso, miei cari, qui non si raccontano storielle, ma si combatte strenuamente per il progresso dell'umanità! Altro che le favole tramandateci da una tradizione millenaria oscurantista, tesa esclusivamente a mantenerci nell'ignoranza, a snaturare i rapporti umani, soffocandoli sotto una cappa di insani tabù! Libertà, libertà vogliamo e soltanto la scienza, il progresso è in grado di restituirci la dimensione umana che ci appartiene! Non ci credete, ed allora sorbettatevi questa storia che vi offrirà tutte le iluminazioni del caso sui benefici del progresso allo scopo testè indicato. Un giovane, durante una crociera, viene coinvolto in un naufragio e si ritrova su un’isola deserta. Dopo parecchi mesi di completa solitudine, vede avvicinarsi una canoa, condotta da una donna che è una vera e propria bomba sexy. Dopo l'attracco, i due iniziano a parlare: anche la ragazza è una naufraga e la canoa la ha costruita con le sue mani, usando il legno della rigogliosa vegetazione dell'isola. Anche gli utensili li aveva realizzati lei stessa, dopo aver scoperto che un certo tipo di roccia -infuocato e portato ad una data temperatura- si trasformava in ferro facilmente malleabile a mani nude. La ragazza invita il giovane, sbalordito da tanta avvenenza ed ingegno, a seguirlo a casa sua. E terminiamo con il tema più scabroso di tutti: la magiìaaaaaaaa!!!! Voi non credete alla magia? Pazzi!!!!! Solo nell'occulto, oltre che nella scienza, il vero laicista può trovare l'appropriata risposta alle proprie domande. Un mago lavorava su una nave da crociera e, poiché il pubblico cambiava ogni settimana, egli ripeteva sempre il medesimo spettacolo, articolato sulle sette serate del viaggio. Il pappagallo del capitano, vedendo e rivedendo gli spettacoli ed avendo capito in cosa consistessero i trucchi, cominciò a boicottare il mago, suggerendo a voce alta agli spettatori quali fossero gli stratagemmi ai quali il mago ricorreva.
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Post n°238 pubblicato il 18 Luglio 2012 da valeriosampieri
Basta, basta e basta! Siamo laici, oh cacchio! E come diceva una vecchia canzoncina, "Il Vaticano brucerà, col Papa dentro!". Ecché? Non sono forse io à la page? Devo solo io essere retrogrado? Giammai! Il mio contributo alla causa laicista deve essere più incisivo che mai e, stante la canzoncina di cui sopra, iniziamo l'opera demolitoria, condendola con una spruzzata di sano paganesimo, partendo dalla gavetta: preti e monachhe! I vampiri tornano a casa alla spicciolata, chi più chi meno insanguinato, a seconda delle vittime trovate. Ad un certo punto ne arriva uno con la bocca bella insanguinata, tanto da destare l'ammirazione dei suoi compari i quali gli chiedono notizie in merito alla caccia. Il vampiro si volge verso la finestra, chiedendo agli astanti: "Vedete quel convento laggiù? C'era 50 suore e me le sono ciucciate tutte, dalla prima all'ultima!". Tutti si sperticano in complimenti con il bravo cacciatore, se non che arriva un altro vampiro ancor più insanguinato e l'attenzione si sposta su di lui. Stessa scena precedente, con il nuovo arrivato che indica alla finestra: "Vedete quell'abbazia? C'erano 100 frati: tutti seccati dalle mie zanne!"; segue plauso generale. Poco dopo giunge un altro vampiro insanguinato dalla testa ai piedi. Incuriositi, tutti i vampiri gli si fanno attorno, per ascoltare il ghiotto racconto ed il nuovo arrivato, affacciandosi ad un'altra finestra domanda: "Vedete quel campanile laggiù? ... Io invece non l'ho visto...". Ma non è finita qui! Dopo il prossimo racconto dovranno quanto meno istituire il Campionato Regionale di Laicismo, per conferirmi il titolo ad honorem di laicista antixenofoboomofoboclericoplutopippoepaperino. Una suora sale su un tassì e si accorge che il conducente la fissa insistentemente, guardando nello specchietto retrovisore; al che lei chiede la ragione di uno sguardo così insistente ed il tassinaro, tra mille incertezze e remore, alla fine ammette: "Sorella, deve scusarmi, ma io ho un sogno segreto: baciare una suora! E lei ha scatenato la mia fantasia...". La suora lo guarda benevolo e risponde: "Te lo posso concedere, ma non devi essere sposato e devi essere cattolico". Il tassinaro arrapato (bel titolo per un film, quasi quasi chiederò ad un regista di chiara fama di farci un film. A chi potrei chiedere? Proverò con Sonato Katsuto che in fatto di video erotici è una autentica autorità) assicura con veemenza il proprio celibato cattolico e la suora lo invita ad appartarsi in un vicolo per realizzare il suo sogno, che viene coronato con un bacio da fare i botti! Tornati sulla via principale, però, il tassinaro arrapato sembra triste e poco dopo scoppia a piangere a dirotto, frignando contrito: "Sorella, mi perdoni, le ho mentito! Sono sposato ed ebreo!". E la suora gli risponde con un dolce sorriso sardonico: "Non preoccuparti caro: io mi chiamo Antonio e sto andando ad una festa mascherata". |
Post n°237 pubblicato il 07 Luglio 2012 da giudacarota
Il Sant'Uomo mi ha onorato della Sua Compassione ed io ti reco la lieta novella, Rattazzi: sei perdonato! Il Sant'Uomo è tuttora disposto ad accoglierti nel Suo gregge (a condizione che tu ti dia una tosata, però: il Sant'Uomo non l'ha detto, ma sai bene che le zecche sono mal tollerate nelle Alte Sfere di questo blog). Ti chiederai perché ho scritto poco sopra che il Sant'Uomo "mi ha onorato della Sua compassione": ebbene, ammettillo Rattazzi, scrivere bene di te un certo patimento lo comporta, ma se lo dice il Sant'Uomo di farlo, devo per forza abbozzare ed obbedire ciecamente. |
Post n°236 pubblicato il 04 Luglio 2012 da valeriosampieri
Nell'era di internet non esistono più limiti alla conoscenza. Lo scambio di notizie ed opinioni è divenuto semplice ed efficace. Il progresso dell'umanità è assicurato, non c'è dubbio! Chi potrà fermarci, ormai? |
Post n°235 pubblicato il 29 Giugno 2012 da serio.vin
FASE D'ORIENTE
Nel molle giro di un sorriso ci sentiamo legare da un turbine di germogli di desiderio.
Ci vendemmia il sole
Chiudiamo gli occhi per vedere nuotare in un lago infinite promesse
Ci rinveniamo a marcare la terra con questo corpo che ora troppo ci pesa
***************************** P.S.....forse non significherà nulla....ma leggendola mi è sembrato bello pubblicarla qui....che non sarà quel "corpo che ora troppo ci pesa" che mi ha fatto pensare alla tua età caro Valerio ? ahahahahahhahaha *^_^* ti lascio un abbraccio oltre a questa meditazione di fine settimana ^__* |
Mentre la perfida piratastra mangia la polvere nel post precedente inauguriamo una nuova rubrica di ricette.... Ecco la prima: Torta Pirata 250 g di cattiveria gratuita 90 g di insolenza 1 cucchiaino di polvere, 80 g di bile 400 g di torto marcio 3 cucchiai di tradimento 25 g di spregevolezza Gli ingredienti potete chiederli alla piratina, specialmente la polvere. Il tradimento è difficile da trovare sul mercato, chiedete a Valerio. Stendete l'impasto in una tortiera già unta e fate una forma qualsiasi, per esempio a forma di piratina. Con una forchetta praticate dei fori sulla forma, pensando a lei che viene meglio. Fate cuocere in forno per 25 minuti, sempre pensando alla piratina. Prossima ricetta: Torta del traditore.
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Post n°233 pubblicato il 26 Giugno 2012 da valerio.sampieri
Si, amico mio, hai solo 70 anni e ad agosto ne avrai 71, se riuscirai a sopravvivere al mio post. Ricevo sempre più copiosamente lettere, fax, mail, piccioni viaggiatori da parte di più o meno noti cantanti, i quali mi scongiurano di non inserirli nel mio personale Gotha musicale nel quale solo fantasmi sembrano pullulare. Ebbene, voglio sfatare una leggenda: non è necessario essere già morti per apparire in un mio post di carattere musicale. Da oggi accetto anche chi si è semplicemente prenotato. E mo', se dovesse succedere qualcosa al povero Craig Douglas, non venitemi a dire che sono stato io a giustiziarlo. E se proprio, facendo i debiti scongiuri, il povero Craig dovesse ridursi a mal partito e voleste pensare che sia stato io, con i miei influssi malefici, il responsabile ... beh ... pensateci bene prima di farmi arrabbiare. Ma il buon Craig si salverà, perché quella che presento qui è la sua versione di un famoso pezzo di Sam Cooke (Samuel Cook, nato il 22/1/1931 e morto l'11/12/1964: il cadavere già c'è quindi!), pubblicato nel 1959, che restò in cima alle classifiche musicali americane per un mesetto almeno. In verità fu proprio la versione di Douglas quella più venduta. Dice Wikipedia che nel solo Regno Unito Only Sixteen di Douglas vendette più dischi di quanti fu in grado di fare Cooke in tutto il mondo. Io ero troppo piccolo per averne memoria, ma Vince lo rammenterà senza dubbio. Il brano dimostra ormai tutti i suoi anni, ma, secondo me, conserva tuttora il suo fascino di spensieratezza e di allegria (anche se poi, a leggere bene il testo, più che di allegria si dovrebbe parlare di allegra malinconia, ma di spensieratezza ... hai voglia quanta ce ne è!). Craig Douglas - Only Sixteen (agosto 1959) She was only sixteen, only sixteen / But I loved her so / She was too young to fall in love / And I was too young to know We'd laugh and we'd sing / and do funny things / And it made our hearts glow / But she was too young to fall in love / And I was too young to know So why did I give my heart so fast / it never will happen again / But I was a mere child of sixteen / I've aged a year since then She was only sixteen, only sixteen / oh with eyes that would glow / But she was too young to fall in love / and I was too young to know (So why did I give my heart so fast) / But, it never will happen again / (But I were a mere child of sixteen) / Oh, I've aged a year since then She was only sixteen, only sixteen / Oh but I loved that girl so / But she was too young to fall in love / And I was too young to know She was too young to fall in love / And I, I was too young, I was much too young know
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Post n°232 pubblicato il 23 Giugno 2012 da valeriosampieri
Da ben due giorni su questo blog non si parlava più di cadaveri, più o meno recenti. Non che la questione fosse così essenziale, ma, in tutta sincerità, la schifosissima faccia di superpippo che troneggia nel precedente post è talmente lugubre e funerea, per quanto si tratti di un semplice disegno, che parlare di un nuovo defunto un po' ti risolleva lo spirito! Ordunque, trattandosi di Bobby Darin, tanto nuovo 'sto defunto non è, ma tutto fa brodo pur di togliersi dalla scatole la disgustosissima faccia di quel bellimbusto. Tutto sommato il mio è un gesto che assume una funzione catartica (che, poi da quando 'sta parola l'hanno usata a Zelig, tutti la ripetono, quasi tutti pensando che il catartico sia quella cosa che ti viene in gola quando tossisci, soprattutto). Vabbè, metti che passa Rattazzi, lo spiego meglio, copiando il significato da wikipedia (che è terra terra, proprio come Rattazzi): "La purificazione da una contaminazione (miasma) poteva riguardare sia un avvenimento spirituale che materiale. Si definiva infatti anche catarsi nel V secolo a.C., nella medicina d'Ippocrate, anche l'evacuazione di escrementi o di elementi ritenuti dannosi per la salute.". Perciò, parlandosi di "miasmi" e di "escrementi", tanto più se "dannosi per la salute", la catarsi con superpippo ce va a cecio, o a faciolo (dipende dal gusto personale: a me, personalmente, vanno bene sia i ceci, sia i fagioli). Walden Robert Cassotto morì nel 1973 a soli 37 anni. Sposò l'attrice Sandra Dee e negli anni '50-60 ebbe un buon successo come cantante e, sebbene minore, come attore. Dream Lover, pubblicata nel 1959, la ricordo come la sua canzone più bella (molto più delle famosissime Beyond the Sea e Mack the Knife, entrambe interpretate anche da Frank Sinatra e, la prima, tra i tanti, da Gilbert Bécaud e ancor prima da Charles Trenet). Bobby Darin - Dream Lover (1959) Every night I hope and pray / A dream lover will come my way / A girl to hold in my arms / And know the magic of her charms / 'cause I want (yeah-yeah yeah) / A girl (yeah-yeah yeah) / To call (yeah-yeah yeah) / My own (yeah-yeah) / I want a dream lover so I don't have to dream alone Dream lover, where are you / With a love, oh, so true? / And a hand that I can hold, / To feel you near as I grow old? / 'cause I want (yeah-yeah yeah) / A girl (yeah-yeah yeah) / To call (yeah-yeah yeah) / My own (yeah-yeah) / I want a dream lover so I don't have to dream alone Someday, I don't know how, / I hope she'll hear my plea / Some way, I don't know how, / She'll bring her love to me Dream lover, until then, / I'll go to sleep and dream again / That's the only thing to do, / Till all my lover's dreams come true / 'Cause I want (yeah-yeah yeah) / A girl (yeah-yeah yeah) / To call (yeah-yeah yeah) / My own (yeah-yeah) / I want a dream lover so I don't have to dream alone Dream lover, until then, / I'll go to sleep and dream again / That's the only thing to do, / Till all my lover's dreams come true / 'cause I want (yeah-yeah yeah) / A girl (yeah-yeah yeah) / To call (yeah-yeah yeah) / My own (yeah-yeah) / I want a dream lover so I don't have to dream alone Please don't make me dream alone / I beg you don't make me dream alone / No, I don't wanna dream alone [Lyrics from: http://www.lyricsmode.com/lyrics/b/bobby_darin/dream_lover.html ] Traduzione per i bisognosi (ai quali si chiede una cortesia: per Rattazzi anche l'italiano risulta alquanto ostico. Se potete, cercate di fare qualcosa per fargli capire il significato ... io ormai ho rinunciato ... c'è poco da fare, per i miracoli non sono ancora attrezzato. Comunque la traduzione è mia e perciò è altamente inaffidabile): Ogni notte spero e prego / un'amante da sogno mi verrà incontro / Una ragazza da tenere tra le mie braccia / e conoscere la magia del suo fascino / perché io voglio (yeah-yeah yeah) / Una ragazza (yeah-yeah yeah) / da chiamare (yeah-yeah yeah) / ma checcacchio vorrà di' (mia liberissima traduzione) (yeah-yeah) / Voglio un' amante da sogno così non dovrò sognare da solo Dream Lover, dove sei / Con un amore, oh, così vero? / E una mano che posso tenere, / Per sentirti vicino fino a invecchiare? / Perche 'io voglio (yeah-yeah yeah) / Una ragazza (yeah-yeah yeah) / da chiamare (yeah-yeah yeah) / solo mia (vabbè, proviamo così) (yeah-yeah) / Voglio un' amante da sogno così non dovrò sognare da solo Un giorno, non so come, / spero che lei ascolterà la mia preghiera / In qualche modo, non so come, / Mi porterà il suo amore Dream Lover, fino ad allora, / andrò a dormire e sognare ancora / Questa è l'unica cosa da fare, / Finchè i miei sogni si avvereranno / 'Perché voglio (yeah-yeah yeah) / Una ragazza (yeah-yeah yeah) / da chiamare (yeah-yeah yeah) / solo mia (yeah-yeah) / Voglio un' amante da sogno così non dovrò sognare da solo Dream Lover, fino ad allora, / andrò a dormire e sognare ancora / Questa è l'unica cosa da fare, / Finchè i miei sogni si avvereranno / 'Perché voglio (yeah-yeah yeah) / Una ragazza (yeah-yeah yeah) / da chiamare (yeah-yeah yeah) / solo mia (yeah-yeah) / Voglio un' amante da sogno così non dovrò sognare da solo Per favore, non farmi sognare da solo / ti prego non farmi sognare da solo / No, io non voglio solo sognare
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Post n°230 pubblicato il 21 Giugno 2012 da valeriosampieri
Tag: Anonima leccese, Anonima Napoletana, Anonima romama, Avvocato Rattazzi, Bakunin, Enrico Ciacci, Fonte del Sapere, Gemma della Conoscenza, Gene Pitney, I tuoi capricci, Jules Renard, La Nuova Cricca, Mary Di Pietro, Musica, Neil Sedaka, Panacea, Poil de Carote, Quid Novi, Rattazzi, Reliquia gnoseologica, Sacri Testi, Spiriti Afflitti, Un soldino Neil Sedaka - I tuoi Capricci (1963) Vedendo il nome di Neil Sedaka, la folla oceanica dei miei affezionati lettori avrà subito pensato al brano "The King of Clowns", ovvero "Il Re dei pagliacci" (traduco ad uso e consumo di chi ha difficoltà ad articolare suoni lievemente dissimili da "miao": scherzo ovviamente. La traduzione ho saputo farla perché l'ho trovata già scritta e, per quante laboriose ricerche io abbia eseguito, il traduttore di google non riporta la lingua gattese nel suo elenco), esclamando: "Oh, no! Un altro post dedicato a Rattazzi!" Naturalmente questa è una pura e semplice malignità della folla oceanica dei miei affezionati lettori, in quanto Rattazzi è certamente un pagliaccio, ma non ne è di sicuro il re. Torniamo a bomba, come disse Bakunin, famoso anarchico bombarolo (ma non è l'unico; anche tra gli amici del blog ci sono accaniti bombaroli, tipo una romana ed una napoletana delle quali non faccio il nome per ovvie ragioni di privacy. Costoro -o essendo femmine si dirà costore? bah?- peraltro non si limitano alle sole bombe, ma sono aduse fare frequente e ripetuto ricorso anche a ciambelle, cornetti, maritozzi con la panna, ecceccecc). Apro una nuova breve parentesi ad uso e consumo di chi mai abbia avuto il piacere, l'onore ed il privilegio di abbeverarsi ai Sacri Testi del blog "Quid Novi?", autentica Gemma della Conoscenza e Fonte del Sapere, Reliquia gnoseologica e Panacea per gli Spiriti Afflitti. L'espressione "Torniamo a bomba" fu resa da Jules Renard, nel suo "Poil de Carote" (Pel di Carota, sempre per venire in ausilio ai lettori di lingua miagolese) con "Révenons a nos moutons", vale a dire "torniamo ai nostri montoni". Non ve ne frega niente, ma dato che ormai mi leggo soltanto io, posso cantarmela e suonarmela come mi pare e piace. Pertanto decreto che l'inciso di cui sopra riveste una essenziale importanza per la perpetuazione della specie umana (ed anche subumana, dai, non dimentichiamoci mai del buon Rattazzi). Ma che dico? Soltanto essenziale? No, di più, molto di più: esiziale addirittura! Neil Sedaka ottenne negli anni 60 un grande successo in Italia e trovo la faccenda alquanto misteriosa. Tanto era bella la sua voce allorché cantava nella sua lingua natia, tanto era gracchiante e sgraziata allorché usava la lingua italiana. Eppure fu proprio grazie alle canzoni in italiano che Neil Sedaka ottenne il maggior successo (strano fenomeno ripetutosi più o meno nello stesso periodo con la buonanima di Gene Pittney che riuscì a cantare decentemente in italiano soltanto il suo primo successo del 1962, "Un soldino"). Ma non era in realtà di Neil Sedaka che avrei voluto parlare, sibbene della ragazza che appare nel video. Il suo nome era Mary Di Pietro ed era la cantante e percussionista del gruppo "La Nuova Cricca", sorto dalle ceneri del precedente "La Cricca", sempre capitanato da Enrico Ciacci -del quale Mary era fidanzata-, meglio noto come Il Fratello di Little Tony (Ciacci è in ogni caso un quotato ed ottimo chitarrista). Il gruppo, così come il predecessore, ebbe un moderato successo giustificato soltanto dall'allegria ed anticonformismo dei propri pezzi, peraltro di una bruttezza colossale. Se volessi dare un voto al valore dei brani, darei uno zero spaccato: peggio di quel voto, c'è soltanto Rattazzi. Mary morì giovanissima in un incidente stradale nel 1967, se ben ricordo, ed il gruppo si sciolse. Più vado avanti con gli anni, avvicinandomi al momento fatidico, più mi rendo conto di come sia ingiusto che le nostre vite finiscano nel dimenticatoio. Ma questa è, secondo me, la dimostrazione di come non sia la ricerca dell'effimero lo scopo della nostra esistenza. Poi, chi ci crede ci crede e chi non ci crede ha da schiattà lo stesso. Come cantante non aveva grandi meriti Mary, ma la voglio ricordare come essere umano, perché almeno un barlume di una giovane vita finita prematuramente riaffiori nella memoria di eventuali viandanti del blog. E visto che ci troviamo coinvolti in una caleidoscopica orgia di necrologi, mandiamo un sorriso di saluto anche al buon Gene Pitney, che di anni ne aveva 66 quando se ne è andato. Un tempo avrei detto che era un vecchio: chissà perché, adesso, lo considero un quasi ragazzo. Gene Pitney - Un soldino - 1962 Per questa volta, non metto i testi delle canzoni. Anche se non sembra, questo voleva essere un post serio... è che mi sono perso per strada! |
Post n°229 pubblicato il 19 Giugno 2012 da valeriosampieri
L'epoca delle torte in faccia è finita da un pezzo, ma ogni tanto questo antico cliché fa ancora capolino e, se non proprio una risata, un sorriso riesce sempre a strapparlo. Ci riuscirono egregiamente una decina abbondante di anni fa gli scozzesi Travis, con la loro canzoncina "Sing", brano portante del CD The Invisible Band, gradevole senza dubbio, ma che ottenne un successo spropositato rispetto al suo effettivo valore.
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Tutto è relativo, diceva il buon Albert. Ed in effetti, cambiando la prospettiva, la stessa cosa può mutare radicalmente. Solo il tanfo mefitico di quella maledetta faccia da topo non cambia mai: esale persino da una semplice vignetta.
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... grazie al Cielo, estremamente confuse!
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Post n°226 pubblicato il 08 Giugno 2012 da valeriosampieri
Ho deciso di dedicarmi alla grafica, ed ecco spiegato il titolo enigmatico di questo post. Che poi, senza sottilizzare troppo, l'unico enigma potrebbe essere quello di associare la ranocchia al gracidìo della prima parte ("gra") della parola "grafica" ed il sexy alla seconda parte del termine stesso. E così ho soddisfatto la mia brama di arzigogolamento -ed il buon Vince sarà felice di potermelo dire-, la mia insana ed inguaribile propensione al turpiloquio e, parzialmente, la via vena di enigmista. Dico parzialmente, perché con l'enigmistica non è finita qui. Ho fatto le mie prime prove grafiche, pescando dal web immagini del tutto casuali -diciamo pure "random", così, dicendo cazzate in inglese, può darsi che qualche vecchio buontempone mi nomini ministro dell' Economia, dato che le mie nulle capacità di economista equivalgono a quelle degli incapaci che ci governano attualmente- ed assemblandole accoppiate. Per una straordinaria coincidenza, del tutto casuale, lo giuro e spergiuro tenendo le dita incrociate, le immagini rappresentano il volto di alcuni quisque de populo a me del tutto ignoti, dato che la ricerca delle immagini l'ho fatta con gli occhi bendati ed una mano legata dietro la schiena, per dar modo al caso di sbizzarrirsi senza poter essere guidato in alcun modo dalla mia mano. Il giochino enigmistico consiste nel trovare le differenze e le eventuali somiglianze. Nei casi precedenti nulla è mai stato messo in palio, ma stavolta voglio essere buono. A tutti i vincitori del concorso sarà concesso di insolentire gratis l'Avv. Rattazzi tutte le volte che vogliono: giudici del concorso saranno ovviamente tutti i singoli partecipanti che potranno decidere, in piena coscienza ed imparzialità, se essi stessi abbiano vinto o meno, iniziando subito con le insolenze. Solo le pernacchie a Rattazzi non sono consentite, perché quelle sono prerogativa della Piratona. Coppia numero 1: Coppia numero 2: Coppia numero 3: Buon gioco! ... e napoletana a coppe ... |
Post n°225 pubblicato il 07 Giugno 2012 da valeriosampieri
"Interno borghese inglese, con poltrone inglesi. Serata inglese. Il Signor Smith:, inglese, nella sua poltrona e nelle sue pantofole inglesi, fuma la sua pipa inglese e legge un giornale inglese accanto a un fuoco inglese. P.S.: il signore dell'immagine del titolo non è l'Avv. Rattazzi in un suo brillante atteggiamento pensoso, ma un suo semplice sosia. |
Post n°224 pubblicato il 03 Giugno 2012 da valerio.sampieri
Franco Nebbia fu un musicista e conduttore radiofonico, nonché attore. Nato a Roma nel 1927, morì per un infarto a Trieste nel 1984, a soli 57 anni. Iniziò la carriera dedicandosi al jazz, spostandosi successivamente sul versante leggero, con canzoni interpretate da interpreti di prestigio. Fu anche cantautore ed i suoi testi erano sempre intrisi di ironia mista ad una notevole dose di anticonformismo. |
Post n°223 pubblicato il 02 Giugno 2012 da valeriosampieri
Papa Sisto è Sisto V, al secolo Felice Peretti, detto "er papa tosto" che detenne lo scettro papale dal 1585 al 1590, e la poesia che parla di lui è di Giuseppe Gioachino Belli, che la scrisse il 9 aprile 1834 (una delle rarissime poesie del Belli senza turpiloquio) Fra tutti i Vicari di Dio, non s'è mai visto un papa litigioso, duro e matto come Papa Sisto. Non solo riduceva a malpartito chiunque gli si avvicinasse, ma non la perdonò nemmeno a Cristo, e nemmeno di nascosto lo ruppe. Ringraziamo Iddio che non capiterà più la sventura che venga un omaccione che riporti la Chiesa in simile difficile situazione. Perché passerà molto tempo prima che ad un altro papa venga in mente di darsi il nome di Sisto Sesto. Quando gli fu mostrata la reliquia, Sisto V si fece portare un'ascia e disse rivolto al Crocifisso: "Come Cristo ti adoro, ma come legno ti spacco"; contemporaneamente, servendosi dell'ascia, lo fece a pezzi, sicché si venne a scoprire che all'interno del Crocifisso era installato un marchingegno che tramite una corda strizzava unaa spugna imbevuta di sangue animale. Il giorno stesso il proprietario del fondo fu giustiziato. A Papa Sisto piaceva fare così, agire senza perdere mai tempo: cotto e magnato, come si dice a Roma. |
Post n°221 pubblicato il 28 Maggio 2012 da AvvocatoRattazzi
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