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Il tempo delle mele

Post n°30 pubblicato il 18 Febbraio 2013 da LI.ST.EN
 

 

Regia: Claude Pinotea *** Musiche: Vladimir Cosma
                        

Il Cast:

                 
    Sophie Marceau: Victoire "Vic" Berreton
    Brigitte Fossey: Françoise Berreton
    Claude Brasseur: François Berreton
    Denise Grey: Nonna Poupette
    Alexandre Sterling: Mathieu
    Sheila O'Connor: Pénélope Fontanet
    Dominique Lavanant: Vanessa





Il tempo delle mele - La Boum (La festa),
è un film francese del 1980,
che ha visto il debutto cinematografico
di Sophie Marceau,
nel ruolo di una studentessa tredicenne.
Il film ebbe uno straordinario successo
di pubblico in tutto il mondo.


 

Il personaggio di Vic è
di una pubertà facinorosa (direbbe Gadda),
come lo era con ogni probabilità Sophie Marceau
a quattordici anni. Claude Pinoteau
la scelse felicemente per un film che di per sé
sarebbe stato di una carineria noiosetta
con qualche granello di pepe,
un film di fondo moralista e furbo.


Basta guardare le altre ragazzine, amiche o rivali
di Vic, quelle sì che sono ingenue e sbarazzine,
mentre, per dirla chiaramente, Sophie Marceau,
pur con una sceneggiatura che cerca di trasformarla
in una brava bambina desiderosa di crescere,
attira a sé gli sguardi di tutti, piccoli e grandi,
col fascino della sua bellezza mora:
prepotente per naturalezza, non per artificio.



La trama:

Il film è ambientato a Parigi
e il racconto si apre sul primo giorno di scuola
di Victoire "Vic" Berreton (Sophie Marceau),
durante il quale vengono presentati al pubblico
coloro che diventeranno i compagni di classe
e i protagonisti di mille avventure quotidiane.
La pellicola termina nel giorno del compimento
del quattordicesimo anno di età di Victoire,
per il quale viene finalmente organizzata
la agognata "festa"....


Vic avrà modo di conoscere il primo grande amore,
Mathieu (Alexandre Sterling), e di trepidare
per le prime emozioni, le prime gelosie e
i primi conflitti generazionali con i genitori François
(C. Brasseur), dentista, e Françoise (B. Fossey),
illustratrice. Su tutto questo, si snodano
le vicissitudini sentimentali dei genitori di Vic,
basate sul tradimento reciproco,
cui la protagonista risponde affidandosi
alle attenzioni della bisnonna Poupette (D. Grey),



 

arzilla ottantacinquenne prodiga di consigli e
di cattivi esempi (e vera 'outsider' del film).
L'ultima scena, della durata di pochi secondi,
vede Vic interessarsi già ad un nuovo amore:
ciò sottolinea la fugace intensità
e la contemporanea fragilità 
dei rapporti sentimentali
nei primi anni dell'adolescenza

 

 



 Il fenomeno:


Il titolo uscì nelle sale francesi il 17 dicembre 1980.
Inizialmente snobbato da pubblico e critica
ed etichettato come "banale storiella per ragazzini",
il film si trasformò rapidamente in un fenomeno popolare,
cinematografico e internazionale, con oltre 4 milioni
di spettatori in Francia e oltre 15 in tutta Europa,
segnando fortemente l'immaginario collettivo
di una generazione e diventando immediatamente
icona dei neonati e disimpegnati anni Ottanta.
Come tutti i grandi fenomeni popolari,
il film diffuse consuetudini all'epoca semi-sconosciute
come "il quarto d'ora all'americana",
ovvero le ragazze che scelgono il ragazzo con cui ballare,
la discoteca riservata all'uso dei pattini a rotelle,


l'appuntamento con gli amici al McDonald's
(all'epoca non presente in Italia).

Così come La febbre del sabato sera
divenne sinonimo di Discomusic
e di locali da ballo, contribuendo nel contempo
alla diffusione del fenomeno,
alla sua affermazione culturale
e segnando profondamente i costumi
della generazione nata all'inizio degli anni Sessanta,
Il tempo delle mele ha caratterizzato la generazione
nata a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta,
facendo sì che divenisse consuetudine organizzare
festicciole pomeridiane tra gli studenti
delle scuole medie e superiori,
nelle quali oscurare le finestre, sorseggiare bibite,
ballare, sudare e innamorarsi dei compagni di scuola,
sognando e attendendo trepidanti il grande amore.


Una tematica, questa, fortemente sottovalutata
dagli adulti dell'epoca che,
quasi 'spaventati' dalla popolarità del film
e dalle manifestazioni pubbliche
di fanatismo nei confronti dei protagonisti,
avviarono profonde discussioni e intimi confronti
sull'assenza di dialogo tra adolescenti e genitori,
sul potenziale sentimentale dei ragazzini
e sull'emancipazione sessuale
degli adolescenti più giovani.




In realtà la Gaumont
(casa di produzione francese che ha ottenuto con La Boum
uno dei maggiori successi commerciali di sempre)
ha intuito che esisteva un nuovo pubblico cui rivolgersi,
sensibile e per certi versi già maturo nella percezione,
assieme alle nuove tendenze culturali
in atto tra i giovanissimi (totale disimpegno,
maggiore dedizione al privato e meno al politico
rispetto alla generazione precedente,
emancipazione morale e culturale).
La protagonista Sophie Marceau, in particolare,
divenne oggetto di vero e proprio culto da parte
degli spettatori: durante la tournée italiana
di promozione al film, nel 1981, si registrarono 25 feriti
a Napoli e 1 a Roma causati dalla ressa
(incredibilmente la pellicola ebbe maggiore successo
in Italia rispetto alla madrepatria);
a conferma di ciò si diffuse immediatamente,
tra le ragazze, la moda di tagliare i capelli
allo stesso modo di Sophie Marceau.

 



La Colonna sonora:

La colonna sonora è composta da Vladimir Cosma:
il brano principale, Reality, fin dalla prima nota
suggerisce il titolo "Il tempo delle mele".

Questo film, che ha commosso tante generazioni
dal 1980 ad oggi, ha fatto la fortuna
anche del cantante Richard Sanderson.  
Egli già a 5 anni suonava il pianoforte e a 15 anni
padroneggiava chitarra e tastiere
in un gruppo rock inglese.
La sua carriera non comincia fortissimo,
ma con questo brano ha un'impennata:
guadagna il primo posto in classifica in 15 stati diversi
e vende 8 milioni di copie in Europa ed Asia.
Reality è entrato a far parte della memoria indelebile
della generazione di adolescenti in quegli anni,
si può dire che sia stato il manifesto
di un'intera generazione. 

La scena in cui Mathieu mette le cuffie del walkman a Vic,
nel bel mezzo di un ballo scatenato,
per poter così isolarsi dal chiasso
e danzare dolcemente abbracciato a lei
sulle note del ritornello che recita
"Dreams are my reality"
("i sogni sono la mia realtà"),
è considerata una delle scene simbolo
dell'adolescenza anni ottanta.
L'adolescenza non a caso
è il periodo in cui si sogna di più
e in cui il futuro può ancora apparire come un sogno.
Ecco il lato romantico del brano,
quello che ha conquistato migliaia di cuori.
Molto bello, poi, è il tentativo di trasformare quei sogni
in realtà grazie alla presenza dell'amata/o.

 

E'un momento di indescrivibile emozione
quello in cui si incontra la persona
che incarna i nostri sogni:
si fatica a credere che sia reale,
si resta in sospeso tra sogno e realtà
e solo dopo un po' ci si rende conto che si può passare
dalla dimensione del sogno a quella della concretezza.
Ecco, il pregio del brano sta proprio nel farci riprovare
queste sensazioni ormai lontane,
forse quasi dimenticate e riscoprire
che l'età del cuore non è certo quella anagrafica. 


 

Testo di Reality

Ti ho incontrata inaspettatamente
non ho realizzato
che la mia vita cambierebbe per sempre
Ti ho vista li,
non sapevo mi importasse
c'era qualcosa di speciale nell'aria
I sogni sono la mia realtà
l'unico genere di fantasia reale
Le illusioni sono una cosa comune
io cerco di vivere nei sogni
Sembra come se dovesse essere cosi
i sogni sono la mia realtà
un diverso tipo di realtà
di notte sogno di amare
e vivere sembra ok
sebbene è solo fantasia
Se tu esisti,
dolcezza non resistere
mostrami un nuovo modo di amare
Dimmi che è vero
mostrami cosa fare
sento qualcosa di speciale per te
I sogni solo la realtà
l'unico tipo id realtà
forse la mia follia è passata
e forse ora finalmente
vedrò come può essere una cosa vera
I sogni sono la mia realtà
un mondo meraviglioso dove mi piace stare
sogno di stringerti per tutta la notte
e tenerti sembra giusto
forse è la mia realtà
Ti ho incontrata inaspettatamente
non ho realizzato
che la mia vita cambierebbe per sempre
Dimmi che è vero,
sentimenti che sono un segnale
Sento qualcosa di speciale per te
I sogni sono la mia realtà
un mondo meraviglioso dove mi piace stare
Le illusioni sono una cosa comune
io cerco di vivere nei sogni
I sogni sono la mia realtà
mi piace sognarti vicina a me
Sogno di amare nella notte
e amarti sembra giusto
Forse questa è la mia realtà

 

 

 

Prossimamente:


A presto

LI.ST.EN 

 
 
 
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