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Il mondo vario...

Post n°2279 pubblicato il 19 Ottobre 2022 da fedechiara
 

Il mondo vario di là dei video - 19 ottobre 2020
'Nei tempi bui si canterà? / Si canterà, dei tempi bui.' scriveva icastico Bertolt Brecht. Va precisato che i 'tempi bui' di Bertolt comprendevano una somma di eventi decisivi per le sorti dell'umanità: dai moti di piazza della tragicissima Repubblica di Weimar ai primi conati del rigurgito nazionalsocialista che preparava l'era del Male Assoluto del caporale Hitler al potere.
Una varietà di eventi, insomma, che manifestava, ciò malgrado, una vitalità massima delle arti (Espressionismo tedesco, Dada, Cabaret Voltaire) commista alla normalità della vita contadina fuori dalle città quale ci mostrano i films stralunati di Edgar Reitz nella bella serie 'Heimat'.
Ecco, mi piacerebbe che nei tempi presenti che viviamo, al posto della cupa, monocorde infodemia che si sostanzia di ossessive statistiche di morti, feriti e dispersi della guerra covidiana - e comprende la clausure e le prigionie annunciate prossime venture dei 'lockdown di Natale' - ci fosse quel briciolo di varietà degli umani eventi che continua ad esserci sottotraccia, colpevolmente noncurata dai telegiornalisti embedded allo s-governo pandemico dell'avvocato del popolo (sic) e dei suoi fidi pentastellati.
Ed ho scoperto un sito giornalistico che ce ne dà conto (grande cosa), spaziando a volto d'uccello sul pianeta Terra così ricco di varietà di vite e culture anche in tempi di maledette pandemie.
Dateci un'occhiata, ne vale la pena. Avete da perdere solo la cupaggine degli avvilenti telegiornali di regime.
Il mondo è bello perché è vario, dicevano i nonni, e mai come oggi ce ne rendiamo conto.

Poi scattò la censura dei bellicisti filo Nato.

La Luiss chiude l’Osservatorio internazionale sulla Sicurezza Internazionale guidato da Alessandro Orsini
Nella sua ultima partecipazione ad Accordi & Disaccordi, ieri sera sul Nove, Orsini ha spiegato perché l'ingresso di nuovi Paesi nella Nato rappresenterebbe a suo avviso un pericolo. Ed è scoppiata l’ennesima polemica
30 Aprile 2022
Aggiornato alle 21:11
1 minuti di lettura
(lapresse)
Non si placa la bufera social, e non solo, su Alessandro Orsini, il docente universitario della Luiss criticato per le sue analisi in tv sulla guerra in Ucraina. Nella sua ultima partecipazione ad Accordi & Disaccordi, ieri sera sul Nove, per spiegare perché l'ingresso di nuovi Paesi nella Nato rappresenterebbe a suo avviso un pericolo, il professore ha usato un paragone con la seconda guerra mondiale, affermando che Hitler non voleva certo scatenarla, ma che fu colpa degli accordi tipo "articolo 5" del patto della Nato. Per tutta la giornata i social hanno riportato forti critiche e feroci battute sulle parole di Orsini, senza risparmiare il suo ruolo in una prestigiosa università. In serata è arrivata una precisazione della Luiss che, in una nota, ha fatto sapere che "l'accordo di collaborazione con Eni per la realizzazione dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale, affidato dall'ateneo al professor Alessandro Orsini, è giunto a scadenza da circa due mesi e non sarà rinnovato. Per questa ragione - prosegue la nota dell'ateneo - i canali di comunicazione dell'Osservatorio, incluso il sito internet 'sicurezza internazionale', da oggi non sono più attivi". Quindi non ci sarà più l'incarico dello stesso Orsini, professore associato al dipartimento di Scienza politiche. Durante il programma sul Nove, Orsini aveva affrontato il tema dell'allargamento della Nato ad altri Paesi, facendo però una premessa: "Prima devo chiarire come sia scoppiata la Seconda guerra mondiale. Quando Hitler invase la Polonia non voleva la Seconda Guerra Mondiale. Non è scoppiata perché Hitler a un certo punto ha deciso deliberatamente di attaccare l'Inghilterra, la Francia, la Polonia e la Russia. Hitler non aveva nessuna intenzione di far scoppiare la guerra mondiale. È successo che i Paesi europei hanno creato delle alleanze militari, ognuno delle quali conteneva un articolo 5 della Nato, cioè un articolo che prevedeva, nel caso di attacco da parte di un Paese straniero, che tutti i membri della coalizione sarebbero entrati in guerra. Quello che successe è che il primo settembre del 1939 la Germania invase la Polonia, l'Inghilterra e la Francia si erano alleati con la Polonia, e si creò un effetto domino a cui Hitler non aveva interesse e che Hitler non si aspettava nemmeno che scattasse". Parole che hanno portato Orsini ad essere al centro prima della polemica, poi della comunicazione che il suo sito della Luiss non c'era più.
ILFOGLIO.IT
Orsini grida alla "censura" e al "maccartismo" ma è ancora sulla tv di stato

 
 
 
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