Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Messaggi del 08/12/2021

Il pecorino zen e le sardine in saor.

Post n°1866 pubblicato il 08 Dicembre 2021 da fedechiara
 


Il pecorino zen 08 dicembre 2014
Magari è esistito davvero il 'pecorino zen' di cui parla il bel film della Archibugi 'Verso sera'.
Di sicuro sono esistiti i professori del tipo impersonato da Marcello Mastroianni nel film: che il mondo e la vita li hanno filtrati attraverso i buoni libri e letture - e della generazione dei figli non apprezzavano o disprezzavano quell'andare a tentoni come ciechi attraverso le regressioni tribali e la vita nelle 'comuni' e la tautologia dell'esperienza 'come viene viene', droghe incluse ed enfatizzate quali filtri dell'intelligere e 'viaggiare'.
E lo zen occidentale si identificò con 'L'arte della manutenzione della motocicletta' e alcuni di quei partecipanti alle comuni romane e di altre città divennero adulti e scrittori di successo, artisti e poi padri di famiglia a loro volta e nonni – che di quei loro 'viaggi' e ricotte e pecorini zen tutto disconobbero nell'ascesa dei decenni e, in finale di partita, ebbero finalmente le illuminazioni tardive dei loro nonni e padri che avevano ucciso – nel senso dell' 'uccidere i padri' di cui alla psicologia e psichiatria, talvolta.
E chissà di che cosa parlano gli studenti di oggi che occupano le scuole e danno vita ai 'collettivi studenteschi' secondo copione vecchio e stantio – e i libri sono sempre l'ultima ratio e ultimo interesse perché prima viene la vita 'che non è scritta nei libri', a sentir loro.
E, forse, chissà, a qualcuno dei nostri studenti veneziani di una qualche 'squola occupata' verrà in mente di proporre e mettere in commercio, a sua volta, le 'sarde in saor zen' - brillante evoluzione dei loro nonni e padri che disdegnarono il testimone della cultura libresca - e rielaborano negli odierni collettivi lodati dal sottosegretario Faraone la nuova realtà generazionale dei mille profili facebook, adeguandola al medioevo di ritorno dell'isis delle teste mozzate e dell'occupazione delle case dei senza lavoro cronici e senza speranza di un mondo che 'si stava meglio quando si stava peggio'. Già.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 

Diverso parere. Gli armamenti, la diplomazia e i successi effimeri.

Post n°1865 pubblicato il 08 Dicembre 2021 da fedechiara
 

Diverso parere. Gli armamenti, la diplomazia e i successi effimeri.

E' paradossale che Patrick Zaki, esponente di quel clamante buonismo nostrano che si fregia di pacifismo commisto con 'i diritti umani' sia stato liberato in cambio di un via libera agli armamenti patteggiati con gli Stati Uniti già nel febbraio del 2021. E anche noi italiani abbiamo la nostra parte in commedia e abbiamo ottenuto il risultato di facciata in partenariato diplomatico con Biden – che ha ottenuto la scarcerazione di una ventina di prigionieri, includendo lo Zaki all'ultimo momento.
E sarebbe interessante sapere quale uso farà l'Egitto di quei poderosi armamenti e come saranno usati se, Dio non voglia, un bel giorno Al Sisi venisse sbalzato di sella dai Fratelli Mussulmani e anche quell'area cruciale sarà destabilizzata e Israele in allarme rosso fuoco.
Ma ne è valsa la candela (siamo a Natale, in fondo) e Patrick Zaki val bene una messa di mezzanotte perché la diplomazia ha un immenso bisogno di far credere al suo pubblico di essere utile e necessaria e di cavare qualche castagna dal fuoco, di quando in quando, senza troppo far sapere in giro quale enorme prezzo, in denaro e/o armamenti, è stato pagato per liberare ostaggi o, come in questo caso, il preteso portabandiera dei diritti umani Zaki - da tutti considerato cittadino italiano, ma non dal governo egiziano che a febbraio deciderà sulla sua sorte fuori da ogni ricatto diplomatico e il relativo via libera agli armamenti.
E sarebbe prudente e ragionevole considerare anche il rancore che i giudici egiziani covano nei confronti di tutti i clamanti buonisti nostrani che per 22 mesi, dalla data dell'arresto di Zaki fino ad oggi, hanno dipinto il sistema giudiziario egiziano come corrotto, schifosetto e politicamente asservito.
Magari è vero, chissà, una seria indagine in proposito e ficcante inchiesta giornalistica non è mai stata condotta, (e per i nostrani buonisti è vero a prescindere), ma dirlo e sventolarlo ai quattro venti non ha giovato né gioverà, nel fatale appuntamento di febbraio.
 
 
 
 
 

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